FTSEMIB e altri Indici, Materie Prime 151

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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buongiorno a tutti, domanda, in un momento in cui sul mercato italiano tutto si muove (anche) per la dichiarazione di questo o quel politico, Giorgetti che ventila l'ipotesi di vietare lo short su BTP può aver portato a ricoperture e di conseguenza a ripresa dei bancari? un "semplice" rimbalzo, proprio oggi poi, mi sembra debole come motivo. chiedo eh.

Come diceva Mil c'è una sfilza di posizione Corte mai vista che però vanno prima o poi chiuse. esempio il titolo Bami fa +6 per me non ci sta nessuno tra di noi che lo sta comprando, sta salendo solo per gli stop che saltano ai corti. Non penso che le ricoperture siano per Giorgetti, più probabilmente sono per il nasdaq che vorrebbe rimbalzare.
 
QUANDO IL DIAMANTE DIVENTA UN PEZZO DI VETRO
21/11/2018 08:45
L’azionario mondiale ha subito nelle prime due giornate della settimana un terribile uno-due che ha mandato in coma il vecchio toro. Dopo le perdite di lunedì Wall Street, con un’apertura in gap ribassista e dominio delle vendite per tutta la seduta, ha vacillato anche ieri ed è stata azzoppata in una delle sue gambe, quella che per quasi 10 anni ha spinto la sua corsa verso le stelle.

La notizia del giorno, strombazzata dai giornali, è che il Nasdaq è ufficialmente entrato nel mercato orso. Così viene classificata una perdita dai massimi assoluti di oltre il 20%, che è stata completata ieri.

Per me e per tutti coloro che seguono l’analisi grafica il mercato orso è caratterizzato non da un numero magico da oltrepassare, ma dallo sfondamento dell’ultimo minimo ascendente del trend di lungo periodo. Ma il risultato è lo stesso, dato che ieri l’indice tecnologico Nasdaq100 ha sfondato quella che ieri indicai come l’ultima spiaggia per evitare l’inversione ribassista del trend: quota 6.575, ovvero il minimo del 29 ottobre scorso. Con una chiusura di seduta a 6.526 (-1,75%) dovrebbe essere stata messa la parola fine al lungo mercato rialzista che ha infiammato le menti e bruciato l’anima dei fanatici della tecnologia dal 9 marzo 2009 in poi.

L’uso del condizionale è dovuto al fatto che, come ho precisato ieri, il segnale è di quelli di primaria importanza e pertanto le mani sante, che difendono come in guerra le sorti finanziarie di Wall Street, dovrebbero cercare di intervenire in questa seconda parte di settimana a sostegno dell’indice, per impedire che la rottura del trend venga evidenziata anche sul grafico weekly, controllato dagli investitori di medio-lungo periodo.

La battaglia che cercheranno di combattere sarà quella di riportare entro la chiusura di venerdì l’indice dei 100 big della tecnologia USA al di sopra di 6.575, per cercare di ottenere un difficile pareggio nei tempi di recupero. Se falliranno l’impresa è probabile che i titoli tecnologici si candidino a guidare il calo dell’intero mercato azionario USA per un periodo abbastanza significativo e con obiettivi ribassisti in grado di riportare anche gli ottimisti ad oltranza con i piedi per terra.

Anche SP500 (-1,82%, a quota 2.642) non si è sottratto a copiose vendite, ed ha rotto il minimo da cui partì il rimbalzino di giovedì scorso, per dirigersi verso la sua ultima spiaggia, non ancora perduta, di 2.603. Sarà interessante osservare, oggi e nei prossimi giorni, se SP500 seguirà nel baratro ribassista il Nasdaq oppure, viceversa, riuscirà a riprendere per i capelli il cugino tecnologico e riportarlo al di sopra del ciglio del burrone. Però dobbiamo rammentare che il tempo stringe, poiché domani Wall Street sarà chiusa e venerdì farà orario ridotto.

Intanto segnalo che in USA il bagno di sangue ha colpito anche il petrolio WTI, che è scivolato a 53,5 $ al barile, perdendo quasi 4 $ dai prezzi di apertura della seduta, ed il future sul Bitcoin, che è ancora sprofondato fino ad un minimo di poco più di 4.000 $. E pensare che solo 6 sedute fa valeva ancora 6.250 $.

L’Europa non poteva osservare la debacle americana senza battere ciglio. Infatti anche da noi la giornata è stata da dimenticare, con Eurostoxx50, l’indice globale delle blue chip dell’Eurozona sceso a 3.116 (-1,40%) e il Dax tedesco a 11.066 (-1,58%). Tra i peggiori d’Europa abbiamo rivisto il nostro Ftse-Mib (-1,87% a 18.471).

Sul mercato italiano incombe oggi la bocciatura da parte della Commissione UE del bilancio del prossimo anno, varato dal governo del cambiamento. Ma anche, e forse soprattutto, il pessimo andamento delle prime due giornate della procedura di collocamento della nuova emissione di BTP Italia, che il governo sperava attraesse soprattutto i risparmiatori privati italiani e dimostrasse il patriottismo finanziario degli italiani “contro il giogo di Bruxelles”. Invece l’andamento assomiglia molto a quello che si ebbe in un’analoga emissione, in piena crisi dello spread, nel 2012. I risparmiatori italiani, magari hanno votato il governo del cambiamento, ma i soldi non glieli prestano più. I mercati, vista la poca fiducia degli stessi italiani nel loro governo, quando mette i panni del debitore, capiscono e si adeguano. Infatti lo spread ieri è schizzato in area 330 punti e già Giorgetti comincia a proporre di vietare le vendite di titoli, tanto per manipolare un po’ i mercati.

Sono momenti tristi. Ancora non tutto è perduto. Ma molto sì. Speriamo che i leaderini la smettano di giocare con i soldi degli italiani, ora che anche fuori del nostro orticello sta cominciando a spirare aria di bufera.
 
Come diceva Mil c'è una sfilza di posizione Corte mai vista che però vanno prima o poi chiuse. esempio il titolo Bami fa +6 per me non ci sta nessuno tra di noi che lo sta comprando, sta salendo solo per gli stop che saltano ai corti. Non penso che le ricoperture siano per Giorgetti, più probabilmente sono per il nasdaq che vorrebbe rimbalzare.

Ok, grz, vediamo come va, la giornata è lunga, magari ribaltano tutto come hanno fatto nei gg scorsi. Spread 314
 
buongiorno a tutti, domanda, in un momento in cui sul mercato italiano tutto si muove (anche) per la dichiarazione di questo o quel politico, Giorgetti che ventila l'ipotesi di vietare lo short su BTP può aver portato a ricoperture e di conseguenza a ripresa dei bancari? un "semplice" rimbalzo, proprio oggi poi, mi sembra debole come motivo. chiedo eh.

si rimbalza perche sta rimbalzando SP500
 
e con un fenomenale scatto di reni la mm5 incrocia la mm10...
 
QUANDO IL DIAMANTE DIVENTA UN PEZZO DI VETRO
21/11/2018 08:45
L’azionario mondiale ha subito nelle prime due giornate della settimana un terribile uno-due che ha mandato in coma il vecchio toro. Dopo le perdite di lunedì Wall Street, con un’apertura in gap ribassista e dominio delle vendite per tutta la seduta, ha vacillato anche ieri ed è stata azzoppata in una delle sue gambe, quella che per quasi 10 anni ha spinto la sua corsa verso le stelle.

La notizia del giorno, strombazzata dai giornali, è che il Nasdaq è ufficialmente entrato nel mercato orso. Così viene classificata una perdita dai massimi assoluti di oltre il 20%, che è stata completata ieri.

Per me e per tutti coloro che seguono l’analisi grafica il mercato orso è caratterizzato non da un numero magico da oltrepassare, ma dallo sfondamento dell’ultimo minimo ascendente del trend di lungo periodo. Ma il risultato è lo stesso, dato che ieri l’indice tecnologico Nasdaq100 ha sfondato quella che ieri indicai come l’ultima spiaggia per evitare l’inversione ribassista del trend: quota 6.575, ovvero il minimo del 29 ottobre scorso. Con una chiusura di seduta a 6.526 (-1,75%) dovrebbe essere stata messa la parola fine al lungo mercato rialzista che ha infiammato le menti e bruciato l’anima dei fanatici della tecnologia dal 9 marzo 2009 in poi.

L’uso del condizionale è dovuto al fatto che, come ho precisato ieri, il segnale è di quelli di primaria importanza e pertanto le mani sante, che difendono come in guerra le sorti finanziarie di Wall Street, dovrebbero cercare di intervenire in questa seconda parte di settimana a sostegno dell’indice, per impedire che la rottura del trend venga evidenziata anche sul grafico weekly, controllato dagli investitori di medio-lungo periodo.

La battaglia che cercheranno di combattere sarà quella di riportare entro la chiusura di venerdì l’indice dei 100 big della tecnologia USA al di sopra di 6.575, per cercare di ottenere un difficile pareggio nei tempi di recupero. Se falliranno l’impresa è probabile che i titoli tecnologici si candidino a guidare il calo dell’intero mercato azionario USA per un periodo abbastanza significativo e con obiettivi ribassisti in grado di riportare anche gli ottimisti ad oltranza con i piedi per terra.

Anche SP500 (-1,82%, a quota 2.642) non si è sottratto a copiose vendite, ed ha rotto il minimo da cui partì il rimbalzino di giovedì scorso, per dirigersi verso la sua ultima spiaggia, non ancora perduta, di 2.603. Sarà interessante osservare, oggi e nei prossimi giorni, se SP500 seguirà nel baratro ribassista il Nasdaq oppure, viceversa, riuscirà a riprendere per i capelli il cugino tecnologico e riportarlo al di sopra del ciglio del burrone. Però dobbiamo rammentare che il tempo stringe, poiché domani Wall Street sarà chiusa e venerdì farà orario ridotto.

Intanto segnalo che in USA il bagno di sangue ha colpito anche il petrolio WTI, che è scivolato a 53,5 $ al barile, perdendo quasi 4 $ dai prezzi di apertura della seduta, ed il future sul Bitcoin, che è ancora sprofondato fino ad un minimo di poco più di 4.000 $. E pensare che solo 6 sedute fa valeva ancora 6.250 $.

L’Europa non poteva osservare la debacle americana senza battere ciglio. Infatti anche da noi la giornata è stata da dimenticare, con Eurostoxx50, l’indice globale delle blue chip dell’Eurozona sceso a 3.116 (-1,40%) e il Dax tedesco a 11.066 (-1,58%). Tra i peggiori d’Europa abbiamo rivisto il nostro Ftse-Mib (-1,87% a 18.471).

Sul mercato italiano incombe oggi la bocciatura da parte della Commissione UE del bilancio del prossimo anno, varato dal governo del cambiamento. Ma anche, e forse soprattutto, il pessimo andamento delle prime due giornate della procedura di collocamento della nuova emissione di BTP Italia, che il governo sperava attraesse soprattutto i risparmiatori privati italiani e dimostrasse il patriottismo finanziario degli italiani “contro il giogo di Bruxelles”. Invece l’andamento assomiglia molto a quello che si ebbe in un’analoga emissione, in piena crisi dello spread, nel 2012. I risparmiatori italiani, magari hanno votato il governo del cambiamento, ma i soldi non glieli prestano più. I mercati, vista la poca fiducia degli stessi italiani nel loro governo, quando mette i panni del debitore, capiscono e si adeguano. Infatti lo spread ieri è schizzato in area 330 punti e già Giorgetti comincia a proporre di vietare le vendite di titoli, tanto per manipolare un po’ i mercati.

Sono momenti tristi. Ancora non tutto è perduto. Ma molto sì. Speriamo che i leaderini la smettano di giocare con i soldi degli italiani, ora che anche fuori del nostro orticello sta cominciando a spirare aria di bufera.

Direi analisi molto condivisibile se non fosse che sono ancora long... Ma non demordo ancora...

Vorrei capitalizzare sia il gain delle operazioni a copertura che quello sul long sono un po capa tosta...

Saluti
 
scusa ma l'ultimo aggiornamento è quello del 18.11 ? o ce ne sono dei successivi

nella home del blog mi sembrerebbe così..........:)

X4-TS – INDICI – Aggiornamento – 21/11/2018 08:55:42

 
il biondo dice buy.... :D

2018-11-21 10_08_25-_FTSE Mib - mercoledì 21_11_ del trader JacopoMarini — pubblicata il 2018-11.jpg
 
BOH.
A me mancherebbe qualcosa sullo spoor prima di indurmi a considerare chiusa questa parentesi ribassista. Tipo un test di 2600 che verrebbe chiamato a rottura di 2632

Anche io sarei dell'idea del re-test sui 2.600, doppio minimo e ripartenza. Vediamo se ci accontentano :)
 
PROCEDURA INFRAZIONE

potrebbe essere questa la scaletta dei "tempi"

........Cresce intanto l’attesa per la decisione della Commissione Ue sulla manovra, attesa per oggi. Salvo sorprese last-minute, sembra scontata una bocciatura. Contestualmente dovrebbe essere pubblicato anche il rapporto sul debito dell’Italia, in cui verrà raccomandato l’avvio di una procedura d’infrazione.

................. A quel punto i rappresentanti dei governi europei riuniti nel Comitato economico e finanziario avranno due settimane per valutarlo. Se il Comitato si prendesse tutto il tempo a sua disposizione, ed è probabile che ciò accada, l’Ecofin del 4 dicembre non farebbe in tempo a votare sull’avvio della procedura e si andrebbe quindi, come detto sopra, a quello di gennaio. Dopodiché Roma avrà da tre a sei mesi di tempo per porre rimedio
 
PROCEDURA INFRAZIONE

potrebbe essere questa la scaletta dei "tempi"

........Cresce intanto l’attesa per la decisione della Commissione Ue sulla manovra, attesa per oggi. Salvo sorprese last-minute, sembra scontata una bocciatura. Contestualmente dovrebbe essere pubblicato anche il rapporto sul debito dell’Italia, in cui verrà raccomandato l’avvio di una procedura d’infrazione.

................. A quel punto i rappresentanti dei governi europei riuniti nel Comitato economico e finanziario avranno due settimane per valutarlo. Se il Comitato si prendesse tutto il tempo a sua disposizione, ed è probabile che ciò accada, l’Ecofin del 4 dicembre non farebbe in tempo a votare sull’avvio della procedura e si andrebbe quindi, come detto sopra, a quello di gennaio. Dopodiché Roma avrà da tre a sei mesi di tempo per porre rimedio

a maggio questi trafficoni di brussel vanno tutti a casa, se gli è rimasto un minimo di decenza dovrebbero astenersi dal prendere decisioni che verranno stracciate dal prossimo parlamento ue
 
a maggio questi trafficoni di brussel vanno tutti a casa, se gli è rimasto un minimo di decenza dovrebbero astenersi dal prendere decisioni che verranno stracciate dal prossimo parlamento ue

lupe, una sommessa domanda sottovoce, secondo te il prossimo parlamento da chi sarà composto?
 
lupe, una sommessa domanda sottovoce, secondo te il prossimo parlamento da chi sarà composto?

nessuno avrà una maggioranza, penso ci sarà un'alleanza (litigiosa) fra popolari e sovranisti. socialisti ko, credo che su questo ci siano pochi dubbi
 
lupe, una sommessa domanda sottovoce, secondo te il prossimo parlamento da chi sarà composto?

ti rispondo io Novizio,il parlamento sarà composto da uno sbrego di leghisti affiancati dal nano malefico e dalla meloni con buona pace di tutti:D:D:D
 
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