Carabiniere ucciso, il pm:«I due fermati sono stati interrogati con tutte le garanzie. Cerciello dimenticò l'arma» - Corriere.it
Le parole del procuratore di Roma Michele Prestipino durante la conferenza stampa sull'uccisione di Mario Cerciello Rega: «Gli interrogatori sono stati registrati». Il comandante provinciale Gargaro: «Il vicebrigadiere aggredito dopo essersi qualificato»
La sera in cui è stato ucciso, Mario Cerciello Rega aveva dimenticato di portare con sé la pistola di ordinanza: «E solo lui sa perché non l’aveva con sé». Il dettaglio emerge dalla conferenza stampa congiunta di procura e carabinieri per chiarire la dinamica di quanto accaduto nella notte tra giovedì e domenica scorsa. «Quella sera il vicebrigadiere non aveva l’aveva, forse l’aveva dimenticata, ma in ogni caso non avrebbe avuto la possibilità di usarla, data l’aggressione immediata e imprevedibile.
Aveva con sé le manette per un servizio in borghese che viene svolto in queste modalità, corrette, ogni sera», ha spiegato il Comandante provinciale Gargaro, che ha precisato anche come Varriale — l’altro carabiniere intervenuto — non abbia sparato perché «non poteva sparare a un soggetto in fuga, altrimenti sarebbe stato lui indagato. I colpi in aria a scopo intimidatorio non sono previsti dal nostro ordinamento». «Quello che dice la vedova», continua Gargaro, «ossia che Cerciello fosse in servizio in caserma, non è corretto. Era in pattuglia in borghese e andò in caserma solo per portare del gelato ai colleghi».