Generali : tornerai up?

come mai generali sembra debole rispetto al mib se sale lei sale la meta' se scende scende i doppio!
 
come mai generali sembra debole rispetto al mib se sale lei sale la meta' se scende scende i doppio!

...sul Sole di oggi riportano come gli scenari Stress Test bancari non avessero incluso un futuro di tassi negativi...ecco la spiegazione "razionale" del calo dei nostri finanziari....vorrà dire che ci abitueremo a grossi rendimenti in termini di dividendo almeno nel breve...
 
Magra comunque la situazione... Eni si raccogliera' a 12, generali tentenna per finir dove non saprei, ed i bancari forse sono un affare ma chi si fida piu? Si sta fermi... Almeno io xd
 
Magra comunque la situazione... Eni si raccogliera' a 12, generali tentenna per finir dove non saprei, ed i bancari forse sono un affare ma chi si fida piu? Si sta fermi... Almeno io xd

ma il valore azionario dipende dal futuro ....c'è qualcuno sano di mente che sa cosa succederà in Europa ?...l'Italia potrà continuare ad avere un debito doppio rispetto al target del 60% ?....si arriverà ad un unione debitoria ?....parliamoci chiaro qui è tutto caotico e il record in USA mette meno paura del nostro listino...il che la dice lunga...
 
Solo speculazione si balla un po tra 11 e 12 ma anche 10, l importante e non entrare in leva in questo periodo visto che ti fottono alla grande
 
e pure oggi scende più di parecchie banche. è praticamente tornata al valore pre trimestrale. pazzesco :(
 
...anche qui sempre alla ricerca di soldi...

Atlante2, Cdp aspetta le mosse dei privati
Il fondo Atlante 2 attende con trepidazione le decisioni di investimento che possono arrivare dal mondo privato per riuscire a chiudere il cerchio sulla dotazione di capitale necessaria a rilevare i crediti problematici di Mps. Dopo il cda di Poste Italiane, martedì, ieri è stata la volta del board della Cassa deposti e prestiti: il management ha dato una nuova informativa sul possibile coinvolgimento, anche se una decisione ancora non è stata presa. Il contributo di Cdp in questa operazione non potrà essere altrettanto corposo rispetto ad Atlante 1, in cui la Cassa investì 500 milioni di euro. Il contributo potrebbe essere piuttosto nell’ordine di 200-250 milioni e questo anche per rispettare il delicato equilibrio della partecipazione dei soldi pubblici al fondo, che in caso di una presenza eccessiva conferirebbero al veicolo una natura pubblica che farebbe scattare l’aiuto di Stato. Il toto-sottoscrizioni, al momento, è ancora scevro di grandi novità: all’appello, seppure informalmente, dovrebbero esserci i fondi di Cdp fino a 250 milioni, poi quelli della società pubblica Sga per 500 milioni. Poste Vita potrebbe investire una somma attorno a 200 milioni, così come ha già dichiarato anche Generali. In questo modo ci sono 750 milioni di fondi a matrice pubblica e 400 milioni a matrice privata. Così l’equilibrio non funziona, perché la quota di Cdp e più in generale dei fondi pubblici non deve superare il 20% della dotazione. Si è parlato di una dotazione complessiva di Atlante 2 che dovrebbe arrivare a 3,5 miliardi. La quota pubblica, dunque, è già coperta, e serve ora lo sforzo da parte del privato. Alla causa potrebbe contribuire anche Atlante 1, che avanza ancora 1,7 miliardi: una parte di questi fondi, forse qualcosa attorno a 900 milioni, potrebbe essere destinato ad Atlante 2. All’appello, però, mancano ancora 1,2 miliardi. Ieri l’ad di Poste, Francesco Caio, ha detto che c’è tempo fino all’8 agosto per aderire al fondo e che Poste Vita delibererà nei prossimi giorni l’investimento. La società guidata da Maria Bianca Farina, che è al contempo presidente dell’Ania, replicherà probabilmente il percorso seguito con Atlante1 e aspetterà di formalizzare la sua scelta di pari passo con altri compagnie assicurative, anche per dare all’investimento una connotazione di operazione di sistema. Del resto, un orientamento di questo tipo era stato confermato dalla stessa Farina nelle scorse settimane in occasione dell’assemblea dell’Ania, quando aveva spiegato l’esigenza del sistema di trovare nuove forme di investimento alternative ai titoli di Stato in cui investire le riserve tecniche assicurative.«Oltre agli enti previdenziali, altri operatori del settore finanziario stanno valutando l’investimento. Soggetti orientati, per loro natura, al conseguimento di un profitto di cui si ipotizza il conseguimento nel partecipare all’operazione», ha confermato il viceministro ieri dell’Economia Luigi Casero.
È, probabile, dunque, che nuovi contributi arrivino dal comparto assicurativo (nei giorni scorsi, ad esempio, si era parlato di Unipol) anche se l’insieme non basterà a colmare il gap. Fondi dovrebbero arrivare da banche italiane, si è parlato di Unicredit, e probabilmente da qualche banca estera. Le decisioni, però, stanno richiedendo tempo e per questo motivo non è da escludere che la data dell’8 agosto possa anche subire una proroga. Va trovato, del resto, anche il modo di colmare il “vuoto” lasciato dalla decisione delle casse previdenziali di non investire in Atlante 2, facendo mancare un contributo fino a 500 milioni di euro.

PS: ma visto che i magnager delle banche fallite guadagnavano tutti ben oltre il milione di euro perchè non fare una legge che obbliga di reinvestire nella banca in cui si è lavorato se questa rischia il fallimento ?...c'è uno stipendio base da dirigente e quello che si prende in piu' è dei terzi se la banca risulta distressed a causa del suo operato....i soldi non si distruggono si spostano...da una tasca all'altra...
 
nell'ultimo anno da due prolungate fasi laterali il titolo è crollato la prima volta oltre il 35%, la seconda del 25%... adesso sembra iniziata una terza fase laterale, la mia impressione è che il titolo sia come una molla tirata e potrebbe finalmente rompere al rialzo con percentuali di apprezzamento importanti (fino a 14 euro), naturalmente sempre mercato permettendo... anche la dipartita (che è stata metabolizzata) di quel pagliaccio di greco potrebbe aiutare a tal proposito...

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Oggi ordine di vendita in apertura a 11,5 invece mi chiama la banca avevo comprato a 11,25 in apertura per una volta mi e andata bene 3000 pezzi 600 euri alla faccia di quest str....
 
non è aggiornata la quota di caltagirone che ha superato del vecchio, ma giusto per avere un'idea degli shareholders:


Mediobanca SpA (Private Equity) 206,095,114 13.2%
Del Vecchio Family 49,342,000 3.16%
Francesco Gaetano Caltagirone 38,400,000 2.46%
The People's Bank of China 31,278,484 2.01%
B&D Holding di Marco Drago e C. SApA 26,722,998 1.71%
The Vanguard Group, Inc. 25,684,793 1.65%
Inv AG SRL 20,955,498 1.34%
Norges Bank Investment Management 15,866,901 1.02%
Cassa Nazionale di Previdenza & Assistenza Forense 15,744,276 1.01%
Benetton Family 14,909,908 0.96%
 
NEWS 05/08/16 10:05
Generali: Nagel, riprenderemo vendita azioni non appena prezzi migliori -2-
"Scenderemo al 10% dal 13%" (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 05 ago - Nel corso della conference call con gli analisti, Nagel ha poi esplicitamente ribadito l'intenzione di cedere il 3% del gruppo triestino. "Voglio confermare la nostra decisione di cedere il 3% di Generali e scendere al 10%", ha detto il ceo di Mediobanca, spiegando che di tratta di "una questione di equilibrio tra il capitale allocato alle partecipazioni storiche e che danno un importante contributo all'utile per azione, ma anche che implicano uno sconto nella valutazione".
gli-
(RADIOCOR) 05-08-16 10:05:47 (0222)ASS 5 NNNN
 
non è aggiornata la quota di caltagirone che ha superato del vecchio, ma giusto per avere un'idea degli shareholders:


Mediobanca SpA (Private Equity) 206,095,114 13.2%
Del Vecchio Family 49,342,000 3.16%
Francesco Gaetano Caltagirone 38,400,000 2.46%
The People's Bank of China 31,278,484 2.01%
B&D Holding di Marco Drago e C. SApA 26,722,998 1.71%
The Vanguard Group, Inc. 25,684,793 1.65%
Inv AG SRL 20,955,498 1.34%
Norges Bank Investment Management 15,866,901 1.02%
Cassa Nazionale di Previdenza & Assistenza Forense 15,744,276 1.01%
Benetton Family 14,909,908 0.96%

e questi di certo non vendono ai prezzi attuali. compresa mediobanca.
ma fanno solo il 29/30%.
visti i conti strano non si faccia avanti qualcuno per acquistarne una bella fetta ;)
 
Mediobanca: 2015-16 oltre attese, utile netto +2% a 605 mln -3- Fri Aug 05 11:13:00 CEST 2016
Per CheBanca primo esercizio in utile (7,5 mln da -13,1 mln) (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 05 ago - Gli attivi ponderati per il rischio scendono da 60 a 54 miliardi grazie "ai primi risultati positivi derivati da un'opera di ottimizzazione", con la riduzione dei rischi di mercato da 5,9 a 4 miliardi) e della deduzione di una quota di Generali (1.285,8 milioni dedotti e non piu' ponderati al 370%), in anticipo sul rispetto del limite di concentrazione regolamentare che entrera' in vigore nel gennaio 2019. Andando al dettaglio delle divisioni, il wholesale banking segna un calo dell'utile netto da 157 a 104,5 milioni per i minori ricavi (-22,8%) e i maggiori costi (+2,9%), in parte compensati da minori rettifiche su crediti (28,5 milioni contro 74 milioni). Il private banking chiude l'esercizio con un utile netto di 29,5 milioni, in calo del 17,8%, mentre i ricavi aumentano del 7% a 141,7 milioni beneficiando del consolidamento di Cairn. I costi crescono del 15,3% (+4,4% al netto dell'effetto Cairn). La Compagnie contribuisce con un utile netto di 27,6 milioni, Spafid di 2,1 milioni e Banca Esperia di 1,8 milioni. Il credito al consumo vede Compass, che nel triennio 2014-16 "si conferma ai vertici del mercato domestico come quote di mercato e redditivita', rappresentando un motore di crescita per l'intero gruppo Mediobanca", che oltre a raddoppiare l'utile a 170,5 milioni da 94 milioni, segna ricavi in aumento del 9,9% a 924,5 milioni, sulla spinta del margine di interesse, ma anche minori rettifiche su crediti (-15% a 360,4 mln). CheBanca per la prima volta chiude un esercizio in utile, con un risultato positivo per 7,5 milioni contro una perdita netta di 13,6 milioni nel 2014-15 e un rosso di 25,1 milioni nel 2013-14. La performance vede una crescita dei ricavi di oltre il 15% a 192,4 milioni, con un margine di interesse in progresso del 7,1% a 149 milioni e commissioni in crescita del 57% a 43,4 milioni, trainate dal risparmio gestito (masse in aumento da 1.9 miliardi a 2,99 milioni). Il Principal Investing segna un utile di 370,2 milioni (da 335,4 milioni lo scorso anno) grazie alla maggior redditivita' della partecipata Generali (da 223,9 a 255 milioni). La capogruppo Mediobanca Spa ha registrato un calo dell'utile netto di esercizio a 288 milioni da 333 milioni, scontando in particolare gli 82 milioni di contributo al Fondo di Risoluzione Bancario che hanno assorbito i maggiori utili da realizzo di partecipazioni, passati da 123,4 a 141,4 milioni, di cui 41,6 milioni per la cessione di azioni Generali e le minori rettifiche su crediti (da 74,2 a 29,5 milioni).
com-gli-
(RADIOCOR) 05-08-16 11:13:59 (0256) 5 NNNN
 
Mediobanca ha guadagnato 41 milioni dalla vendita di partecipazioni in Generali nel 2016 ?....:D.....le hanno in carico a quanto ? ...considerando che le hanno vendute poco sopra i 17,5...
 
Mediobanca ha guadagnato 41 milioni dalla vendita di partecipazioni in Generali nel 2016 ?....:D.....le hanno in carico a quanto ? ...considerando che le hanno vendute poco sopra i 17,5...

in effetti c'è qualcosache non quadra: se sono ancora al 3%, non possono averne vendute più di 400k... anche se le avessero vendute a 17,50 euro come possono aver realizzato una plusvalenza di 41 milioni?
 
in effetti c'è qualcosache non quadra: se sono ancora al 3%, non possono averne vendute più di 400k... anche se le avessero vendute a 17,50 euro come possono aver realizzato una plusvalenza di 41 milioni?

ne hanno vendute 3,381,604 a 17,69 di media e poi se non erro avevano fatto un contratto FWD con regolazione a giugno 2016...per un altro pacchetto...
 
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