Qualche miracoletto (guarigioni, esorcismi) può esserci stato ma sulla roba grossa per me è no.
Per l'episodio della moltiplicazione dei pani&pesci sono gli stessi evangelisti a suggerire che è fiction.
Prendiamo Giovanni, fa avvenire l'evento sulla sponda orientale del lago di Tiberiade. La sera stessa Gesù e i suoi prendono la barca e ritornano a Cafarnao (riva ovest). Il giorno dopo...
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
Riflettiamo: se fosse stato tutto reale la frase di Gesù sarebbe un controsenso perchè è proprio l'evento sovrannaturale la molla che spinge la gente a cercare Gesù, di certo non i grugniti del loro stomaco.
Mangiare quei pani (attenzione: non pane qualsiasi ma quel pane) significa ascoltare la sua parola. Chi ascolta e si sazia della parola divina non ha bisogno di vedere segni/miracoli (che in effetti non ci sono stati). Questo è il messaggio fra le righe.
Ma andiamo avanti, Giovanni non smette di dare altre dritte:
Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo».
Capito? questi sentono parlare Gesù di segni e allora gli dicono: ok noi ti crederemo se anche tu compi dei prodigi! dai facci vedere! Chiaro indizio che di miracoli finora non ne aveva compiuti. Ma Gesù replica loro che è lui stesso il pane miracoloso sceso sulla terra e questo basta e avanza:
Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.
e poi verso la fine del capitolo:
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
che fa il paio con l'introduzione del'episodio:
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti
Entrambi passaggi ispirati (per non dire copiati) da 1°Corinzi cap.11
il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga».