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Richiesta autentica
L’archivio della fondazione getulio alviani svolge un servizio di archiviazione legato all’emissione di un certificato di autentica, su richiesta degli stessi collezionisti, in attesa della pubblicazione dei diversi volumi previsti (catalogo ragionato). Per sapere se l’opera in proprio possesso è autentica e richiedere quindi il suo esame da parte della commissione dell’archivio, occorre seguire la procedura descritta nel documento scaricabile qui di seguito e inviare tutto il materiale in via Fauchè 1, 20154 Milano, con consegna dalle ore 8 alle ore 12.
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Getulio Alviani
Anthropometry: nel segno di Getulio Alviani
Nel segno di Getulio Alviani, il progetto Anthropometry muove arte, moda e suono in una performace
Ad un anno dalla scomparsa di Getulio Alviani, artista poliedrico tra i più grandi protagonisti dell’arte italiana del secondo Novecento, che amava definirsi ideatore plastico, la Fondazione a lui intitolata, ha ideato una mostra e una performance per celebrarlo nel contesto della 58esima esposizione internazionale d’arte, la Biennale di Venezia. L’evento, dal titolo Anthropometry, avrà luogo a Palazzo Barbaro sul Canal Grande e coniuga insieme arte, moda, gioiello, musica, performance teatrale, coinvolgendo personalità di grande spessore culturale. Getulio Alviani è da annoverarsi fra i maggiori protagonisti dell’arte cinetica e della Op-Art.
Diora Fraglica Alviani, presidente della Fondazione Getulio Alviani, così spiega il progetto: "Per il titolo del progetto ci siamo ispirati a Yves Klein e alla sua Anthropometries. Nasce così un evento interdisciplinare che mette al centro il movimento a cui Alviani ha contribuito con numerose opere, dando vita con il corpo alla moda optical. L’antropometria per Alviani si trasforma, per il movimento di chi li indossa, in un organismo produttore di immagini in continuo divenire".
L’evento sarà imperniato su una performance e una mostra di realizzazioni di Getulio Alviani, abbracciate dalle opere di amici della coppia e colleghi del maestro, quali Yaacov Agam, Josef Albers, Hans Arp, Max Bill, Alexander Calder, Enrico Castellani, Tony Costa, Lucio Fontana, Yves Klein, Enzo Mari, Almir Mavignier, François Morellet, Man Ray e Paolo Scheggi per un richiamo visivo agli anni ’60.
L’evento inizierà l’8 maggio, alle ore 17.00, con una prolusione tenuta da Vittorio Sgarbi, che illustrerà le reciproche influenze fra arte, moda, design, suono in un fluire continuo di un pensiero.
Seguirà l’interpretazione dell’attrice teatrale Lígia Cortez, diretta da Bob Wilson in “Garrincha” nel 2017. L’interprete brasiliana, che ha già consolidate e acclamate esperienze come art performer, indosserà gli abiti e i gioielli ideati da Getulio Alviani per mostrare la portabilità di un‘opera d’arte e il suo cangiante mutare con il movimento.
Infine, si esibirà Olen Cesari, compositore eclettico e virtuoso del violino tra i più celebri al mondo, che interpreterà col suo violino smaterializzato “Anthropometry”.
L’evento Anthropometry è ideato e realizzato dalla Fondazione Getulio Alviani, in collaborazione con Carolina Piccolomini Lantieri ed Elizabeth Royer-Grimblat.
L’accesso all’evento artistico del giorno 8 è riservato ad inviti, mentre la mostra, che si terrà a palazzo Barbaro dal 9 al 30 maggio 2019, dalle 10 alle 18, è aperta al pubblico su appuntamento.
Fonte: Getulio Alviani – Anthropometry