Gino De Dominicis

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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“ [...] L’esposizione modenese è la sola che, in tutta la carriera di De Dominicis, può dirsi dotata di un catalogo curato dall’autore, oggi introvabile (l’altro catalogo del 1970 [...] fu redatto, secondo quanto asseriva De Dominicis, da Fabio Sargentini).

Per superare l'avversione alla riproduzione delle sue opere e alla creazione di un catalogo [...] De Dominicis ricorse a un geniale espediente: fece scattare alcune fotografie riproducenti gli ambienti e la vita ordinaria del suo studio di via di San Pantaleo nel1997e1998 ove, inevitabilmente, comparivano anche le opere in lavorazione e l'artista al lavoro. [...] Questo gli consenti di ‘riprodurre’, seppure incidentalmente, le opere da destinare all'esposizione senza che potesse colpevolizzarsi per aver fatto fotografare le opere stesse in quanto tali.

La sera dell'inaugurazione della mostra De Dominicis iniziò a ritirare i cataloghi e a distruggerli.:D
Restano in circolazione, ormai come rarità antiquaria, pochissime copie appartenenti a quei fortunati che le ebbero durante la vernice, distribuiti con grande parsimonia dallo stesso autore nello studio privato di Emilio Mazzoli.” [Italo Tomassoni. “Gino de Dominicis. Catalogo ragionato”. Milano, Skira, 2011].

Come tutte le storie che riguardano Gino De Dominicis, anche questa descrizione del libro dell’artista è lacunosa, forse inattendibile, comunque coperta da un velo di mistero. Proprio per questo è interessante cercare di ricostruirla. Nel 1998, in occasione di quella che sarà l’ultima sua mostra personale alla galleria Mazzoli di Modena - morirà nel novembre dello stesso anno - l’artista si convince a pubblicare il suo secondo libro. Il primo risale addirittura al 1970 pubblicato da Sargentini in occasione della mostra alla Galleria L’Attico di Roma. Porta in copertina la mitica riproduzione del “manifesto mortuario” stampato l’anno precedente. Catalogo (non libro d’artista) ricercatissimo e naturalmente introvabile, ma di cui tutto sappiamo e su cui il solito velo di mistero si è un po’ diradato. Tornando al 1998, De Dominicis decide di fare il libro, non certo un catalogo informativo (le sue opere non devono mai essere banalmente riprodotte) ma un oggetto editoriale più facilmente apparentabile alla categoria estetica del “libro d’artista”. Tipologia anch’essa imprecisa che comprende lavori d’arte in forma editoriale. De Dominicis detta all’editore e allo stampatore alcune rigorose prescrizioni.

Nel suo studio giacciono centinaia di fotografie polaroid scattate dallo stesso artista o dai suoi assistenti in cui appena si intravedono le sue opere, i suoi amici, i dettagli dello studio. In 11 di queste si intravede, o almeno pare, lo stesso artista. I quadri appena si percepiscono da lontano, ma molto più risalto hanno le persone, tutte donne. Qualcuno dice che alcune delle immagini furono scattate appositamente per il libro, comunque sono scelti 124 scatti che qui confluiscono più un numero imprecisato di altro materiale non utilizzato. L’artista fissa la dimensione massima dell’immagine sulla pagina: un quadrato di cm 2,7 x 2,7, talmente piccolo da far distinguere con difficoltà il soggetto. Talune sono anche tagliate, al limite della leggibilità, impaginate all’interno di una griglia con 9 o 12 fotografie. Poi impone una stampa “non offset”. Anzi chiede una cosa molto precisa: una stampa “technicolor”. Naturalmente nessuno sa bene cosa sia una stampa technicolor.:p:p

Il povero stampatore fa alcune prove con un mezzo tipografico oggi banale ma che quasi 15 anni fa era in fase sperimentale. Una stampa digitale fatta con le prime macchine disponibili. Fu trovato un pioniere del genere, a Parma, che si incaricò del lavoro. La scelta del non offset derivava dalla volontà di De Dominicis di avere colori “vividi e acidi”, assolutamente non reali. Addirittura sono consegnate, per la riproduzione allo stampatore, non già le poloroid originali - la stampa sarebbe stata troppo precisa e nitida - ma le fotocopie a colori di queste. Anzi la riproduzione della riproduzione, tanto per perdere ulteriormente dettaglio e qualità ad ogni passaggio. "Il processo di sottrazione di informazione continua in copertina. Non si sa bene quale sia il titolo, neppure compare il nome dell’artista. Solo il suo cognome posto in verticale ma scritto al contrario, dall’ultima alla prima lettera: “SICINIMOD ED”. Esistono, a documentare il processo di costruzione del libro, alcune immagini (gli originali non sono ad oggi rintracciabili) del foglio di copertina manoscritto dall’artista e alcune prove a stampa con una variante del titolo e della bozza di impaginazione voluta dall’artista.

Il libro è infine stampato, la mostra da Mazzoli si inaugura il 30 maggio 1998, quella sera poche copie del libro sono regalate ad amici. Pare che De Dominicis non volesse il libro in sala, portava i pochi fortunati nello studio appartato di Mazzoli dove avveniva la consegna rituale dell’opera. La sera stessa, terminato il vernissage, De Dominicis incomincia a rastrellare le copie che man mano spariscono. Facile insinuare che su queste copie si sia abbattuta la volontà distruttrice dell’artista. Da quella sera il libro non è più riapparso, molti lo cercano senza successo.
 

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De Dominicis per me non è un genio, nessuna delle sue opere la ritengo eccezionale.....faccio fatica ad inquadrarlo e nonostante abbia approfondito il soggetto in quanto lavoro da 20 anni ad Ancona non mi ha mai emozionato e non mi ha mai trasmesso qualcosa, quindi non lo comprerei mai.
Scusate il disturbo.
Saluti
 
De Dominicis per me non è un genio, nessuna delle sue opere la ritengo eccezionale.....faccio fatica ad inquadrarlo e nonostante abbia approfondito il soggetto in quanto lavoro da 20 anni ad Ancona non mi ha mai emozionato e non mi ha mai trasmesso qualcosa, quindi non lo comprerei mai.
Scusate il disturbo.
Saluti

De Dominicis per me è' un genio , tutte le sue opere le ritengo eccezionali .. non faccio fatica ad inquadrarlo nonostante abbia approfondito il soggetto e da vent' anni ( non scherzo ) non sia più andato ad Ancona ; mi ha sempre emozionato , trasmette sempre qualcosa di nuovo pur rimanendo se stesso e inafferrabile ..per questo , potendo , lo comprerei sempre . 👆🏿😜 .. se disturbo pazienza ... Distinti Saluti
 
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De Dominicis per me è' un genio , tutte le sue opere le ritengo eccezionali .. non faccio fatica ad inquadrarlo nonostante abbia approfondito il soggetto e da vent' anni ( non scherzo ) non sia più andato ad Ancona ; mi ha sempre emozionato , trasmette sempre qualcosa di nuovo pur rimanendo se stesso e inafferrabile ..per questo , potendo , lo comprerei sempre . 👆🏿😜 .. se disturbo pazienza ... Distinti Saluti

Il mondo è bello perché è vario mio caro Klee.
Nel mio breve intervento mi sono mantenuto altrimenti avrei scritto ben di peggio.
Distinti saluti
 
Il mondo è bello perché è vario mio caro Klee.
Nel mio breve intervento mi sono mantenuto altrimenti avrei scritto ben di peggio.
Distinti saluti

.. volevo scherzarci un po ' su Artpassion , chiaramente rispetto il tuo parere condividendo con te diverse opinioni artistiche e apprezzando spessissimo i tuoi interventi , sai bene .. OK! Nel caso di De Dominicis ho solo voluto ' proteggere ' , per quanto possa o serva , un vero maestro del dubbio e del possibile , del terreno e del mistico che son presenti nell ' essere umano ; capace di trasmettere il proprio messaggio attraverso rara eleganza e capacità pittorica , composta da severe geometrie e raffinati lirismi allo stesso tempo . Il mio commento è' assolutamente spontaneo e forse il mistero che avvolge la sua figura tende a volte a ' coprire ' il fascino delle sue opere , molto leggibili attraverso il concetto fondamentale sull ' immortalità e ricche di altri , sottintesi o celati significati . Un saluto con immutata stima , pur nella diversa opinione che magari un giorno potresti anche ripensare .. Il mondo è bello perché vario .. e mai dire mai . Ciao OK!
 
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.. volevo scherzarci un po ' su Artpassion , chiaramente rispetto il tuo parere condividendo con te diverse opinioni artistiche e apprezzando spessissimo i tuoi interventi , sai bene .. OK! Nel caso di De Dominicis ho solo voluto ' proteggere ' , per quanto possa o serva , un vero maestro del dubbio e del possibile , del terreno e del mistico che son presenti nell ' essere umano ; capace di trasmettere il proprio messaggio attraverso rara eleganza e capacità pittorica , composta da severe geometrie e raffinati lirismi allo stesso tempo . Il mio commento è' assolutamente spontaneo e forse il mistero che avvolge la sua figura tende a volte a ' coprire ' il fascino delle sue opere , molto leggibili attraverso il concetto fondamentale sull ' immortalità e ricche di altri , sottintesi o celati significati . Un saluto con immutata stima , pur nella diversa opinione che magari un giorno potresti anche ripensare .. Il mondo è bello perché vario .. e mai dire mai . Ciao OK!
Stima corrisposta ☺
 
Tentativo di far formare dei quadrati anziché dei cerchi intorno a un sasso che cade nell’acqua
 

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un gallerista che lo trattava all'epoca disse di Lui:

"Una signora , emiliana , anelli, pelliccia , trucco pesante , tacchi altissimi , unghie finte con margine bianco chiese a Gino se le firmava il catalogo della mostra . Gino le disse : mi ha preso per un cantante di successo?"

:D:D:D
in tutta schiettezza questo breve post vorrei parcheggiarlo in tanti 3D
ma lasciamo stare dai _____________________:bye::cool:___________________________
 
un gallerista che lo trattava all'epoca disse di Lui:

"Una signora , emiliana , anelli, pelliccia , trucco pesante , tacchi altissimi , unghie finte con margine bianco chiese a Gino se le firmava il catalogo della mostra . Gino le disse : mi ha preso per un cantante di successo?"

:D:D:D
in tutta schiettezza questo breve post vorrei parcheggiarlo in tanti 3D
ma lasciamo stare dai _____________________:bye::cool:___________________________

:rotfl:
 
Spettacolare le due opera di de Dominicis a Dorotheum!!!
 
Pascali - De Dominicis. Bomba e Scrigno a L'Attico on Vimeo

lo ''scrigno-forziere'' di De Dominicis aperto un mese fa, dopo 46 anni, presso la storica
GALLERIA L'ATTICO.....al suo interno conteneva ''niente'':bow:

Il "niente" che rappresenta tutto, rappresenta l'infinito e le infinite possibilità...il niente che rappresenta una delle operazioni concettuali più alte.

Vero Ale?
In questo messaggio che ho scritto ci sono anche le tue parole :cool:
 
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Molto bravo ChiaroeScuroOK!

Non per altro l'artista più concettuale rimane Ian Wilson

"Wilson – scrive il gallerista Massimo Minini – è forse l’artista concettuale più estremo. Non crea oggetti, sculture, dipinti, ma trasmette oralmente idee e concetti, stimolando nell’interlocutore, sensazioni e domande che a loro volta generano immagini"
 

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Molto bravo ChiaroeScuroOK!

Non per altro l'artista più concettuale rimane Ian Wilson

"Wilson – scrive il gallerista Massimo Minini – è forse l’artista concettuale più estremo. Non crea oggetti, sculture, dipinti, ma trasmette oralmente idee e concetti, stimolando nell’interlocutore, sensazioni e domande che a loro volta generano immagini"

Ecco.
Lo sapevo che dovevi citare lui, Wilson.
Sai che da quando mi hai parlato di lui non riesco a togliere dalla mente quella frase del grande Minini?:bow:
 
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