Gli USA e la NATO stanno per dichiare guerra alla Russia?

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TERRA REAL TIME: Piano USA: guerra in Europa prima che crolli il Dollaro

08 marzo 2014

Piano USA: guerra in Europa prima che crolli il Dollaro

«C’è l’intento del Pentagono di colpire la Russia prima del collasso planetario del dollaro». In questa chiave Carlo Tia inquadra i drammatici sviluppi che oppongono Mosca e Washington in Ucraina. «Gli scambi tra la Cina e la Russia sono ormai in yuan, fra la Cina e l’Iran in oro», scrive Tia su “Megachip”. «La stessa Cina si sta liberando di circa 50 miliardi di dollari al mese
– trasformati in obbligazioni “ricomprate” forzosamente dal Belgio, non si sa esattamente da chi – per sostenere il dollaro (più esattamente, i petrodollari). Lo stesso George Soros sta pesantemente speculando al ribasso a Wall Street. Sono tutti segni di una prossima depressione mondiale, da cui forse gli Stati Uniti potrebbero uscire solo con una prolungata guerra in Europa». A conferma del “pilotaggio” della crisi esplosa a Kiev, lo scoop del “Giornale”: in una telefonata alla “ambasciatrice” dell’Ue, Catherine Ashton, il ministro degli esteri dell’Estonia, Urmas Paet, dice che i cecchini che hanno sparato sulla folla di piazza Maidan non erano uomini di Yanukovich ma probabilmente «della coalizione appoggiata dall’Occidente».

Resta la domanda: perché gli europei non si sono resi conto della trappola mortale tesa a loro dagli Usa? E’ ormai chiaro, sostiene Tia, che secondo i Kiev, militanti colpiti da cecchinipiani dei registi delle Ong operanti in Ucraina (gente del calibro di George Soros e Zbigniew Brzezinski) è contemplata unaguerra civile fra i russofoni dell’est e gli ucraini dell’ovest. «Pochissimi mediaoccidentali – continua Tia – hanno trasmesso la registrazione trapelata del colloquio di Victoria Nuland, incaricata Usa della cura dei rapporti diplomatici con Europa ed Eurasia, con l’ambasciatore statunitense in Ucraina». La Nuland disponeva e comandava la composizione del nuovo governo di Kiev dopo aver cacciato Yanukovich, presidente pessimo ma regolarmente eletto. La “strategia della tensione” innescata a Kiev darebbe agli Usa e alla Nato «il pretesto di intervenire per “pacificare” l’Ucraina, stabilirsi minacciosamente nel Mar Nero e proiettarsi sempre di più nel Caucaso e verso il Mar Caspio, ricchissimo di risorse petrolifere e di gas».

Grazie alle nuove tecnologie di “fracking”, aggiunge Tia, la stessa Ucraina è diventata nel giro di pochi anni un campo d’interesse primario per esplorazioni e sfruttamento di nuove aree. Lo sviluppo di simili giacimenti (specie da parte di compagnie nordamericane) insidia direttamente la posizione dominante russa di Gazprom. Molto evidente anche la volontà di colpire la Cina, che in questa crisi è schierata con Putin: «I cinesi – rivela l’analista di Megachip – hanno di recente acquistato diritti di sfruttamento agricolo su circa 6 milioni di ettari di terre ucraine coltivabili. Cosa che ha fatto venire il sangue alla testa alla Monsanto e affini. Dico “aveva”, perché il governo fantoccio messo su dagli americani ha revocato subito i diritti concessi l’anno scorso ai cinesi». Per Carlo Tia, il rischio concreto è drammatico: «I meccanismi della guerra sono innescati. Se dovesse fare finoLa fregata Uss Taylor, entrata nel Mar Nero in fondo la sua corsa il gioco automatico delle alleanze, fra non molti giorni ci troveremo inguerra».

Nel piano bellico, secondo Tia, si collocano anche le dotazioni del Muos in Sicilia, l’installazione di scudi antimissile in Polonia, l’apertura di basi americane in Romania e Bulgaria, senza contare la Turchia, membro della Nato, che controlla gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. Il governo di Ankara ha appena concesso a una grande nave da guerraUsa di entrare nel Mar Nero, in violazione della Convenzione di Montreaux, mentre ad Atene c’è una presenza navale ancora più pesante, la portaerei “George Bush”. Secondo la Russia, la convenzione che vieta l’ingresso nel Mar Nero di navi daguerra non appartenenti a paesi affacciati su quel mare, è già avvenuta in questi giorni con la comparsa della fregata statunitense “Taylor” e della “Mount Whitney”, nave-comando della Sesta Flotta».

Da questa crisi, è evidente, l’Europa ha tutto da perdere. Perché allora asseconda l’offensiva statunitense alla frontiera russa? «La Germania – scrive Tia – ha abboccato all’amo di una espansione verso un mercato ucraino di 46 milioni e mezzo di abitanti, previa distruzione del modello di economia sociale di mercato dell’Ucraina, e della sua industria, soprattutto all’est del Paese». E la Francia di François Hollande «è stata pesantemente minacciata a partire dal dossier iraniano nel corso del recente viaggio del presidente francese a Washington». Bocciata, di fatto, la missione a Teheran condotta da 140 grandi industriali francesi, «che avevano creduto al clima (fasullo) di buoni nuovi rapporti con l’Iran». Motivo: «Obama ha detto senza peli sulla lingua che tutte le relazioni della Francia (e dell’Europa) devono rispettare Abitanti della Crimea fraternizzano col contingente russonon solo le sanzioni che non sono ancora state tolte, ma anche quelle, soprattutto commerciali e finanziarie, che gli Usa dettano unilateralmente».

Un gioco pericoloso, che potrebbe chiamarsi Terza Guerra Mondiale, se gli Usafaranno precipitare la situazione con l’adesione dell’Ucraina all’Ue, spingendo i missili della Nato fino ai confini con la Russia. «La Cina, da parte sua, ben sapendo di essere il prossimo obiettivo, ha dichiarato di sostenere la Russia, ed è comunque sotto attacco, sia finanziariamente sia economicamente: il piano americano attuale consiste nel far deragliare l’economia cinese e poi destabilizzarla nelle regioni occidentali, che saranno, per la Cina, l’equivalente dell’Ucraina per la Russia». Di fatto, aggiunge Tia, il mondo si sta avviando ad una bipolarizzazione molto pericolosa: Cina e Russia da un lato, Stati Uniti eEuropa al suo guinzaglio dall’altro lato. «È questa una tappa del disegno di dominio planetario degli Usa: ricreare un clima di tensione continua, di fronte alla quale gli europei non potranno che compattarsi attorno allo Zio Sam, per non buttarsi nelle braccia dell’altro blocco».

Fonte: Libre - associazione di idee
Tratto da: Informare per Resistere |
 
se rimettessero la leva obbligatoria mi dovrebbero puntare una pistola alla testa per combattare per tali str.on.zi
 
nei TG italiani l'hanno fatta sentire ??????
 
nei TG italiani l'hanno fatta sentire ??????

macchè...

Se rimettessero la leva obbligatoria diversa gente andrebbe a schierarsi con Putin...

Se proprio si deve sparare che almeno si faccia dalla parte giusta.

Questo anche senza leva obbligatoria ;)
 
Ma... percentualmente quante fantasiose corbellerie ci stanno scritte in questo articolo?
 
Lo scopriremo durante i prossimi giorni ;)

Tra meno di una settimana ci sarà il referendum in Crimea, che malgrado gli accorati appelli di alcuni paesi occidentali è legittimo.

La Crimea è una repubblica autonoma regolata da una statuto speciale, sottoscritto dal governo ucraino, che prevede che essa possa reclamare e conseguire in qualsiasi momento una secessione dall'Ucraina, se ritenuto opportuno.

Quindi, come vedi, per il momento le fesserie le stanno sostenendo Obama, Hollande e tutto il baraccone dei pupazzi...
 
Lo scopriremo durante i prossimi giorni ;)



Quindi, come vedi, per il momento le fesserie le stanno sostenendo Obama, Hollande e tutto il baraccone dei pupazzi...


I pupazzi europei con tutti i soldi che hanno gettato nei bucchi neri, da anni, avrebbero potuto avere un esercito proprio anzichè essere legati al carro della NATO che riceve ordini, costantemente, da Washington.
Un asse che fosse passato fra Francia-Germania-Russia sarebbe stata tutta un'altra evoluzione per la vecchia Europa.
Invece ora tutte le coste europee ospitano basi americane pronte all'offensiva, in base alla sua agenda.

Così che non si comprendaa bene quali interessi stia difendendo l'Europa.
 
una guerra NATO-RUSSIA è follia.

Anche ipotizzando una superiorità delle forze NATO, cosa scontata, in uno scenario di guerra totale si lancerebbero gli ICBM con testate multiple a fissione e a fusione.

Il risultato è la MAD, la Mutua Distruzione Assicurata.
 
una guerra NATO-RUSSIA è follia.

Anche ipotizzando una superiorità delle forze NATO, cosa scontata, in uno scenario di guerra totale si lancerebbero gli ICBM con testate multiple a fissione e a fusione.

Il risultato è la MAD, la Mutua Distruzione Assicurata.

Ricordiamoci che gli americani hanno approntato già con Bush lo scudo stellare.
Sopra le nostre teste già da 15 anni orbitano satelliti, navi e navette armati di laser a lunga gittata e testate nucleari...

Raggi laser e cannoni elettrici, le navi da guerra Usa superano la fantascienza FOTO - Quotidiano Net

Frammenti di Realtà: Il Pentagono svela le capacità militari del laser

Se ne parlano già da un anno, ne ufficializzano l'esistenza e li montano anche sugli aerei, in realtà da quanti anni è che dispongono di questa tecnologia?

La gittata è imbarazzante e essendo un fascio di luce colpire l'obiettivo è immediato...

Nuovi sistemi d'arma

 
Questi hanno un "piano Marshall" 2 bello e pronto e non vedono l'ora di farci il "secchio" per poi comprare tutta la baracca a due centesimi con la scusa della ricostruzione... d'altronde si sono venduti tutto l'oro, il proprio e quello di chi glielo ha dato in custodia, hanno stampato quantità inimmaginabili di dollari (vero motivo del rialzo apparentemente spropositato dell'oro) e oggi Cina, Russa e Giappone stanno dando via a manetta querllo che gli rimane dei bonds (acquistati non si sa bene a che titolo dalla Bce). Il crollo definitivo del dollaro americano è solo questione di tempo.
 
Ricordiamoci che gli americani hanno approntato già con Bush lo scudo stellare.
Sopra le nostre teste già da 15 anni orbitano satelliti, navi e navette armati di laser a lunga gittata e testate nucleari...

Raggi laser e cannoni elettrici, le navi da guerra Usa superano la fantascienza FOTO - Quotidiano Net

Frammenti di Realtà: Il Pentagono svela le capacità militari del laser

Se ne parlano già da un anno, ne ufficializzano l'esistenza e li montano anche sugli aerei, in realtà da quanti anni è che dispongono di questa tecnologia?

La gittata è imbarazzante e essendo un fascio di luce colpire l'obiettivo è immediato...

Nuovi sistemi d'arma



Le armi "segrete" degli USA vengono prima o poi fuori per ragioni di propaganda (<< guardate quanto siamo forti, vi conviene stare con noi! >> ); le armi segrete dei russi,m invece, tali restano. ;)
 
Questi hanno un "piano Marshall" 2 bello e pronto e non vedono l'ora di farci il "secchio" per poi comprare tutta la baracca a due centesimi con la scusa della ricostruzione... d'altronde si sono venduti tutto l'oro, il proprio e quello di chi glielo ha dato in custodia, hanno stampato quantità inimmaginabili di dollari (vero motivo del rialzo apparentemente spropositato dell'oro) e oggi Cina, Russa e Giappone stanno dando via a manetta querllo che gli rimane dei bonds (acquistati non si sa bene a che titolo dalla Bce). Il crollo definitivo del dollaro americano è solo questione di tempo.

Ho letto in un sito (adesso non lo ritrovo) che nei caveau vuoti americani dove c'era l'oro, adesso ci hanno messo tutti gli ufo precipitati negli usa da Roswell in poi.
 
a che punto siamo col corridoio V?

corridoio_V.gif
 
a che punto siamo col corridoio V?

corridoio_V.gif

Siamo a buon punto, per ovvie ragioni manca la crimea, ma poi in pratica la crimea è solo il porto di sevastopol che è indispensabile per i russi, non per gli occidentali, più importante il grano ucraino invece

di fatto se i russi sono entrati in mediterraneo con l'alleanza egiziana ad alessandria, gli occidentali sono entrati nel mar nero, pari e patta al momento

il Big Game continua, alla prossima puntata..
 
TERRA REAL TIME: Attenzione! Gli Stati Uniti stanno programmando una “False Flag” in Crimea (email intercettate)

14 marzo 2014
Attenzione! Gli Stati Uniti stanno programmando una “False Flag” in Crimea (email intercettate)
Un gruppo di Hakers Anonymus Ukraine ha pubblicato la corrispondenza fra l’aggregato militare statunitense Jason Gresh, ed il rappresentante dello Stato maggiore dell’esercito di questo paese, Igor Protsik.

AWACS e F16 distribuiti sul confine russo. E-mail intercettate dimostrano l’intenzione di un attacco sotto forma di False Flag per incolpare Putin.


UPDATE: “L’america è pronta per una risposta Militare in Ucraina” dichiara il Presidente del Joint Chiefs of Staff“

Se questa frase fosse vera (e lo è), unita a quanto riporta il gruppo di hacker Anonymous nei documenti di alto livello acquisti tramite e-mail, saremmo di fronte all’ennesima provocazione americana.


Le E-mail intercettata al alcuni Hacker (Servizi Segreti Russi come per la telefonata della Nuland?) tra l’assistente della US Army, Jason Gresh e il membro dello staff Ucraino Igor Protsyk, mettono in evidenza i piani per organizzare un attacco massiccio sui nodi del trasporto pubblico e sulle basi militari ucraine, al fine di “incastrare la Russia e Putin” e “creare le condizioni favorevoli per cui il Pentagono possa agire.”

Le e-mail da Igor sono in russo,a questo link sono a disposizioni le email per tutti coloro che leggono la lingua russa , ma l’e-mail da parte di Gresh sono in lingua inglese e le ramificazioni e le implicazioni contenute nelle sue parole sono enormi.

Ecco il testo:

“Le manifestazioni si stanno muovendo sempre più rapidamente in Crimea. I nostri amici a Washington si aspettano un’azione più decise dalla vostra rete. Penso che sia arrivato il momento buono per attuare il piano che abbiamo discusso ultimamente. Il vostro compito è quello di causare alcuni problemi ai nodi del trasporto nel sud-est del paese, al fine di incastrare i vostri “vicini”. “Questa azione creerà le condizioni favorevoli per il Pentagono e per convincere la Società civile che è arrivato il tempo di agire in difesa dell’Ucraina. Non perdere tempo, amico mio”.

Rispettosamente,
JP
Jason P. Gresh
tenente colonnello, US Army
Assistente Army Attaché
US Ambasciata, Kyiv
Tankova 4, Kiev, Ucraina 04112
(380-44) 521-5444 | Fax (380-44) 521-5636

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USEmbassyKyiv - YouTube

Flickr: Album di usembassykyiv

Quindi si profila un evento sotto “false flag” (provocazioni) contro l’Ucraina, accusandone la Russia di essere il mandante, verrebbe salutato pubblicamente come un attacco da parte della Russia contro l’Ucraina e Obama utilizzerebbe questo pretesto per un intervento delle Forze armate statunitensi al fianco di quelle Ucraine. Il rischio ciò porti ad un conflitto mondiale sarebbe elevatissime.

"US Ready For Military Response" In Ukraine Declares Chairman Of Joint Chiefs | Military

Proof US Staging False Flag For WW3 Kickoff With Russia (Video) | War and Conflict

Frammenti di Realtà: Gli Stati Uniti stanno programmando una False Flag in Crimea [Email intercettate]
~

Reloaded by SFP Network on 13 March 2014
RED ALLERT, FALSE FLAG ~ Intercepted Emails: US Ready for Military Response in Ukraine, Declares Chairman of Joint Chiefs ~ Email intercettate: gli Stati Uniti stanno programmando una False Flag in Crimea ~ (Eng-Ita) |.

Gli Stati Uniti stanno programmando una “False Flag” in Crimea (email intercettate) | controinformazione.info | Quello che gli altri non dicono
 
http://www.informarexresistere.fr/2014/03/16/le-false-flag-dellambasciata-usa-in-ucraina/

Le false flag dell’ambasciata USA in Ucraina

- di Gordon Duff -
Prove, come i messaggi di posta elettronica intercettati da “#AnonymousUcraina” e interviste ad agenti delle operazioni speciali #USA, hanno portato alla scoperta dei piani per inscenare attacchi terroristici in #Ucraina da attribuire alle forze speciali russe. Nella serie di messaggi di posta elettronica diffusa il 12 marzo 2014, tre in particolare spiccano. Implicano il tenente colonnello Jason Gresh, assistente dell’addetto presso l’ambasciata degli Stati Uniti a Kiev e il colonnello Igor Protsik, direttore della Divisione cooperazione bilaterale dello Stato Maggiore Generale delle forze armate dell’Ucraina. Le e-mail delineano un piano per attaccare una base aerea ucraina, con tanto di mappe, in cui degli aerei verrebbero danneggiati. Altre operazioni vi sono descritte. Una cosa è chiara, gli attacchi devono essere attribuiti alla Russia. Ciò viene indicato ripetutamente.
Un nome, “Capo Mike”, che si definisce coordinatore operativo di un gruppo terroristico false flag, noto ex-SEAL della marina statunitense con un passato presso il dipartimento di Stato degli Stati Uniti e di contractor presso le basi aeree in Baluchistan/Pakistan sospettate di narcotraffico. Questo è il testo della prima di tre email:
events1Vassilij è necessario essere rapidamente proattivi a Melitopol. Vi è la 25.ma aerobrigata. Deve riguardare i nostri amici e bravi vicini. Penso che tu mi capisca. Basta procedere con attenzione e cautela. La 25.ma è in disarmo, quindi non faremo molti danni agli aeromobili. C’è già un aereo danneggiato che può servire. La matricola l’ha data Jihni. Ricorda, è necessario che tutto appaia come un vero attacco delle forze speciali russe. Il comandante della brigata è un uomo ragionevole. Non sa i dettagli, ma in casi estremi, diteglieli. Come convenuto.
Col. Igor Protsik
Direttore della divisione di cooperazione bilaterale militare
Direzione principale per la cooperazione militare e PKO
Stato Maggiore, Forze armate dell’Ucraina
tel +38044 481-5407
Cellulare +38067 407 97 40
e-mail: ivprotsyk@mil.gov.ua
La seconda e-mail viene ripresa dal colonnello Protsik, collegato alle “forze di sicurezza” statunitensi ed europee attive in Ucraina. Possiamo verificare l’identità di Pashà Tarasenko attraverso la sua carriera da ufficiale dell’esercito ucraino. “Capo Mike” è identificato come ex-SEAL dell’US Navy che, con linguaggio semplice, ha il compito di fornire armi ed esplosivi per ciò che è chiaramente un attacco sotto falsa bandiera a una base aerea ucraina. Per “rottami” s’intendono gli aeromobili senza manutenzione che da distruggere, come indicato sulla mappa comodamente in dotazione. I velivoli da distruggere sono cerchiati in rosso. Se qualcuno si chiede che tipo di incontri si facciano nei seminari del Center for Strategic Studies George Marshall di Garmisch, in Germania, l’elevato livello della collaborazione qui lo spiattella.

Info2Oleg, c’è urgente bisogno di fare rumore per conto dei russi presso l’aeroporto di Melitopol. Ciò dovrebbe essere fatto entro il 15 marzo. Sam sa perché. Prima di tutto devi contattare Pasha Tarasenko. Tu lo saprai, è di Svoboda ed è utile. Prima devono arrivare 10-12 ragazzi dal Centro. Veri combattenti di Trident. Capo Mike dovrebbe saperne. Sapranno i dettagli. Abbiamo bisogno che s’incontrino e forniscano tutto il necessario. Procedete con cautela. Parlate solo in russo. La 25.ma squadra compie missioni di combattimento, in modo da non far molti danni agli aerei. Vi sono molti rottami con cui potete fare di tutto. L’aereo danneggiato è specificato. E’ essenziale che tutto appaia come opera delle forze speciali del vicino. Ma senza cadaveri. Dammi ancora il vostro account. Il denaro arriverà in tempo, non ti preoccupare. Vedasi l’appendice. Questo è un esempio di azione. Le decisioni vengono prese in persona.

Map2

La mappa allegata mostra la posizione degli aerei da distruggere.

La terza email proviene dall’ambasciata degli Stati Uniti direttamente per il colonnello Protsik. In essa, il tenente colonnello Gresh dalla sua casella email ufficiale del dipartimento di Stato, parla chiaramente di attacchi terroristici false flag, volti a realizzare determinati obiettivi, non solo con assalti militari del “Pentagono”, ma con incursioni supplementari di CIA o “Compagnia”, come si chiamata nel giro dei cocktail di Washington. Mi chiedo chi siano gli “amici di Washington”. I senatori McCain e Graham? Agiscono con l’approvazione del segretario della Difesa e del segretario di Stato? Sono loro, quando dicono di agire per conto di “amici di Washington?” Se tali amici non fanno parte della “catena di comando” supervisionata dal presidente degli Stati Uniti, allora le azioni descritte in questo ed in altri messaggi sono, difatti, un’insurrezione contro il governo degli Stati Uniti. Nel 1805, l’ex-vicepresidente degli Stati Uniti Aaron Burr (noto per aver ucciso in duello Alexander Hamilton), tentò un’operazione simile contro il Messico. Burr fu accusato di tradimento, ma il caso fu archiviato quando il giudice della Corte Suprema, John Marshall, trovò il caso inconsistente per mancanza di “buone azioni”. Dalla così lontana prima operazione false flag, al terrorismo in Ucraina delle ultime settimane, licenziamenti e accuse dovrebbero colpire coloro che ne sono coinvolti e i loro “amici di Washington”, senza dover essere ignorate. Il documento incriminato:Events-1Igor,
Gli eventi accelerano in Crimea. I nostri amici a Washington si aspettano azioni più decise dalla rete. Penso che sia il momento di attuare il piano che abbiamo discusso ultimamente. Il vostro compito è causare certi problemi agli snodi dei trasporti nel sud-est, al fine di incastrare il vicino. Si creeranno le condizioni favorevoli affinché Pentagono e Compagnia agiscano. Non perdere tempo, amico mio.
Rispettosamente, JP Jason P. Gresh
Tenente colonnello, US Army Assistente dell’attaché dell’esercito,
Ambasciata degli Stati Uniti, Kiev Tankova 4, Kiev, Ucraina 04112
(380-44) 521-5444 I Fax (380-44) 521-5636
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In un tribunale per crimini di guerra contro gli Stati Uniti, i loro alleati europei e i membri del regime attuale a Kiev, una condanna sulla base non solo dei documenti ma delle prove raccolte sugli ultimi fatti, sarebbe innegabile. Non saremo noi a condannarli, ma consigliamo un processo che comporterebbe l’applicazione regolare della Convenzione dell’Aja. Inoltre, è ragionevole presumere che un numerosi crimini siano stati commessi non solo contro il popolo dell’Ucraina e il governo della Russia, ma soprattutto contro gli Stati Uniti. Le prove sono nette e tutte disponibili. Vi sono ulteriori prove che collegano i gruppi che operano in Ucraina, chiaramente multi-nazionali, agli attacchi chimici in Siria per non parlare di altre operazioni accennate in questi documenti. Si fa riferimento ad operazioni militari con aerei da combattimento ucraini. Chi viene attaccato? Sotto quale autorità vengono inscenati tali attacchi? L’aviazione ucraina verrebbe usata da al-Qaida e amici statunitensi come il senatore John McCain, nel “supporto aereo ravvicinato” contro il governo della Siria? È possibile qualcos’altro?
Una nota finale: chi fornisce i cadaveri?

Gordon Duff è un marine veterano della guerra del Vietnam, ha lavorato sulla questione dei veterani e dei prigionieri di guerra ed è consulente sulla sicurezza di governi minacciati. E’ redattore e presidente del consiglio di Veterans Today, per la rivista online “New Oriental Outlook“.
 
http://www.informarexresistere.fr/2014/03/16/guerra-al-gas-russo-ma-a-pagare-il-conto-saremo-noi/

Guerra al gas russo? Ma a pagare il conto saremo noi

Dietro alla crisi dell’#Ucraina, cioè il grande crocevia dei #gasdotti, si nasconde una colossale operazione geopolitica: gli #Usa puntano a uscire dalla crisi economica a spese dell’#Europa, trasformata in importatrice di #gas americano? A quanto pare, ci aspettano 6-7 anni d’inferno: tanto occorre, infatti, per attrezzare il vecchio continente in modo che possa rinunciare al gas russo e passare a quello norvegese e americano. Analoga scelta anche per la Russia: le servono 6-7 anni per sviluppare i nuovi gasdotti verso il più grande mercato industriale del mondo, la Cina. Per l’Europa, pessime notizie: riguardo all’energia e quindi all’economia, l’Unione Europea dipenderebbe al 100% dagli Usa e dai suoi prezzi. Secondo Giulietto Chiesa, dobbiamo aspettarci «una guerra fredda intensificata», perché «saremo sul fronte del combattimento» tra Washington e Mosca e «saremo costretti a pagarne il prezzo». Una sfida pericolosa, perché «l’intera sicurezza europea sarà completamente rivoluzionata, coi missili americani piazzati in Ucraina a 400 chilometri da Mosca».

Putin, osserva Giulietto Chiesa in un video-editoriale su “Pandora Tv”, non può più arretrare: o si arrende, facendo la fine di Yanukovich, o – al contrario Giulietto Chiesa – ribatterà colpo su colpo, come sta facendo in Crimea. Facile previsione: «La popolarità di Putin aumenterà vertiginosamente». Il capo del Cremlino diventa il “salvatore” della Russia: «Lo hanno capito i russi d’Ucraina, lo stanno capendo i russi di Crimea, lo capiranno i 150 milioni di russi». E questo, aggiunge Chiesa, è un segnale molto preoccupante per l’Occidente, che gioca il tutto per tutto: «In una decina d’anni si decide il destino non solo dell’Europa e della Russia, ma del mondo intero». Sul peso della posta in gioco non ci sono dubbi: basta osservare la precisione con cui alcuni strateghi americani come Strobe Talbott, già consigliere di Clinton, si affrettano ad “avvertire” Putin sulle conseguenze finanziarie del braccio di ferro con Obama. Invasa la Crimea, la Borsa di Mosca è franata del 12%, provocando il crollo del rublo. Emergenza che «ha costretto Putin a intervenire per salvare la sua moneta con 60 miliardi di dollari. gli è costata più quest’operazione che non le Olimpiadi di Sochi».

Da Gazprom a Rosneft, i colossi mondiali dell’energia russa sono quotati nelle maggiori Borse del pianeta e compartecipati da capitale internazionale, anche americano. Per non parlare degli “oligarchi” di Mosca, i cui asset sono depositati nelle banche occidentali. «E se improvvisamente gli Stati Uniti, tra le sanzioni, mettessero il congelamento dei loro conti? Che succederebbe alla gran parte dell’oligarchia russa? Ecco il grande problema. Putin – spiega Giulietto Chiesa – ha potuto prosperare e far aumentare la sua popolarità in Russia grazie a gigantesche entrate statali, prodotte dalla vendita di gas e petrolio. Ma se improvvisamente questa vendita diventasse difficoltosa, come potrebbe continuare ad aumentare le pensioni, come ha fatto, o gli stipendi dei militari, della polizia e degli alti funzionari, facendo prosperare un certo ceto medio? Come potrebbe, Putin, in una situazione del genere?». La minaccia è chiara. Perché «l’operazione “conquista dell’Ucraina” significa “conquista dei gasdotti”, attraverso i quali passa il 90% del gas russo verso gli utilizzatori europei». La Crimea? Trascurabile. Come dice Talbott: se la prendano pure, gliela porteremo via dopo. L’importante, adesso, è l’Ucraina: cioè il rubinetto del gas destinato all’Europa, oggi venduto a prezzi accessibili.Strobe TalbottMa domani? Che fine farà la manifattura tedesca, italiana e francese, senza più la garanzia del gas russo?

Gli analisti statunitensi ci promettono un altro gas, ovvero «il gas norvegese – che c’è già ma ha un difetto: non ha i gasdotti – oppure il gas americano e canadese, quello nuovo, che sta arrivando adesso, dicono, in grandi quantità e a prezzi economicissimi». Entrambi però «devono essere prima liquefatti, trasportati attraverso l’oceano e poi nuovamente rigassificati sulle coste di tutti i paesi europei». Quanto costerà l’operazione? «Le cifre sono vertiginose e fanno pensare a un vero disegno strategico: l’America si rilancerà, rilancerà la sua economia attraverso la costruzione di un gigantesco ponte gasifero attraverso l’Oceano Atlantico». Tempi già calcolati, dai russi ma anche dall’Eni: non meno di 6-7 anni per allestire le nuove infrastrutture. Cosa accadrà nel frattempo? «Nessuno lo sa. L’unica cosa certa è che con questo piano tutta l’industria europea dipenderà dalle decisioni degli Stati Uniti e dal prezzo del gas che stabiliranno loro. Quindi avremo rincari evidenti». Secondo Chiesa, «il colpo alla Russia sicuramente sarà inferto», perché – con questa “guerra del gas” – l’Europa finirà «sotto il controllo diretto degli Stati Uniti, anche economico oltre che finanziario». Ecco spiegato il fervore “democratico” con cui gli Usa sostengono Kiev contro Mosca. Un gioco molto pericoloso, tenendo conto che l’obiettivo finale, strategico, resta Pechino.
 
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