GOLD, SILVER e Metalli in Generale - 17

  • Ecco la 69° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana difficile per i principali indici europei e americani, solo il Nasdaq resiste alle vendite grazie ai conti di Nvidia. Il leader dei chip per l’intelligenza artificiale ha riportato utili e prospettive superiori alle attese degli analisti, annunciando anche un frazionamento azionario (10 a 1). Gli investitori però valutano anche i toni restrittivi dei funzionari della Fed che hanno ribadito la visione secondo cui saranno necessari più dati che confermino la discesa dell’inflazione per convincere il Fomc a tagliare i tassi. Anche la crescita degli indici Pmi, che dipingono un’economia resiliente con persistenti pressioni al rialzo sui prezzi, rafforzano l’idea di tassi elevati ancora a lungo. Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
quello che dici tu è facilmente confutabile nella sezione delle vendite di ciascuna moneta sul sito lamoneta.it
dove si nota alla variazione del valore corrente dell'oro, la variazione che ha avuto la moneta in questione nel tempo anche in base allo stato di conservazione ed eventuali variazioni "numismatiche"

è un trip che può diventare micidiale per chi parte con la sola idea di investimento in monete di borsa, bisogna far scendere la scimmia dalla spalla in tempo,
altrimenti non è più investimento ma mero collezionismo (che può essere ugualmente redditizio eh)

ci sono comunque delle monete "non comuni" o "rare" con classificazione QBB/BB degli stati preunitari che le porti a casa a 50/55€ al grammo
a me non sembra malvagio come prezzo
 
quello che dici tu è facilmente confutabile nella sezione delle vendite di ciascuna moneta sul sito lamoneta.it
dove si nota alla variazione del valore corrente dell'oro, la variazione che ha avuto la moneta in questione nel tempo anche in base allo stato di conservazione ed eventuali variazioni "numismatiche"

è un trip che può diventare micidiale per chi parte con la sola idea di investimento in monete di borsa, bisogna far scendere la scimmia dalla spalla in tempo,
altrimenti non è più investimento ma mero collezionismo (che può essere ugualmente redditizio eh)

ci sono comunque delle monete "non comuni" o "rare" con classificazione QBB/BB degli stati preunitari che le porti a casa a 50/55€ al grammo
a me non sembra malvagio come prezzo

Mai pagare piu' del 20% di premio sul metallo.
MAI.
Pena: la morte del capitale.
Altrimenti vai anche a comprare diamanti, quadri, statue, francobolli, automobili d'epoca, mobili antichi, etcetera.
Il mercato dell'arte e delle rarita' e' diverso dal mercato dell'oro.

Insomma, si parlava di cose serie, Bubbino, non mettiamo in mezzo le Caravelle Controvento e il Grochi Rosa.
 
Mai pagare piu' del 20% di premio sul metallo.
MAI.
Pena: la morte del capitale.
Altrimenti vai anche a comprare diamanti, quadri, statue, francobolli, automobili d'epoca, mobili antichi, etcetera.
Il mercato dell'arte e delle rarita' e' diverso dal mercato dell'oro.

Insomma, si parlava di cose serie, Bubbino, non mettiamo in mezzo le Caravelle Controvento e il Grochi Rosa.

Sarà...
Comunque arriva l estate e la voglia di spendere, stanno tornando le casalinghe che vendono gli assets di famiglia per la gioia della mia liquidità
 
Sarà...
Comunque arriva l estate e la voglia di spendere, stanno tornando le casalinghe che vendono gli assets di famiglia per la gioia della mia liquidità

Sono contento!
Se fossi ancora in italia, avresti un concorrente sul bid :D :D :D
 
Mah,non è detto;viviamo in tempi non ordinari.Guardare quello che è avvenuto in passato secondo me può portare ad errate valutazioni.La banca centrale potrebbe usare invece appositamente l'arma dell'inflazione per svalutare l'enorme massa di debito lasciando di fatto i tassi bassi anche con inflazione in aumento.
La mancata vendita dei treasuries potrebbe essere coperta direttamente dalla banca centrale come avviene già da tempo qui in Europa inoltre non è detto che con tassi reali negativi le aste non vengano coperte; molti secondo me sarebbero disposti a pagare pur di sottoscrivere titoli del debito pubblico americano,tassi reali negativi insomma.


Concordo.
L’uscita da questo cul de sac come dice Sand sarà il vero esame delle Banche Centrali. E non penso sarà con metodi convenzionali. Una volta anni fa ipotizzavo un accordo durante un fine settimana di tutte le BC occidentali per tentare una mossa eclatante e straordinaria. La rispolvero come una possibile (e iniziale) soluzione.
Certe materie prime sono partite, il petrolio ancora no, anche se sta a 62-65, ma potrebbe salire vertiginosamente se solo si scatenasse una carenza di offerta (geopolitica ma non solo, la Cina marcia alla grande).
Insomma anche se l’inflazione non si vede con gli standard accademici, il mondo finanziario non è sotto controllo come ci stanno dicendo.
Le crypto sono da considerare perché sono asettiche a certe influenze.
 
Concordo.
L’uscita da questo cul de sac come dice Sand sarà il vero esame delle Banche Centrali. E non penso sarà con metodi convenzionali. Una volta anni fa ipotizzavo un accordo durante un fine settimana di tutte le BC occidentali per tentare una mossa eclatante e straordinaria. La rispolvero come una possibile (e iniziale) soluzione.
Certe materie prime sono partite, il petrolio ancora no, anche se sta a 62-65, ma potrebbe salire vertiginosamente se solo si scatenasse una carenza di offerta (geopolitica ma non solo, la Cina marcia alla grande).
Insomma anche se l’inflazione non si vede con gli standard accademici, il mondo finanziario non è sotto controllo come ci stanno dicendo.
Le crypto sono da considerare perché sono asettiche a certe influenze.

verissimo...
Il petrolio e' possibilmente sui 80.00 io credo che per spike pesanti potrebbe arrivare anche a 100.00 generalmente succede poco prima delle recessioni.

Si parlava di una correzione dei tassi per fine 2023... meta' 2023... io credo potrebbe avvennire per fine 2021.

Il mercato e' inflazionato di fatto.

La questione delle materie prime e' leggermente piu' complessa, in particolare il Copper, Cobalt altri metalli
I preziosi attualmente non hanno senso e mantengono anche il valore dovuti possibilmente al dollaro basso.
Con i Rendimenti dello yield a questi livelli si va in Risk on verso le Equity quindi Metalli come Gold e Silver rimangono stabili o perdono che pero' la perdita e' contenuta dal valore basso del Dollaro.


L'inflazion io la vedo gli standard accademici tipo CPI la offuscano. Copper +35% da inizio anno... Lumber 1000% petrolio a 70... hanno soltanto l'effetto di far aumentare il prezzo.

In piu' le Infrastrutture che verranno costruite in usa se il finanziamento passa possono solo premere sulla domanda.

Io faccio macrostrategie e analizzando cose come il Rame... ti vedi una domanda certa per un'offerta relativamente bassa.... negli ultimi 10 anni le esplorazioni (dpo quel boom della cina dei 2000) di miniere di rame sono calate drasticamente a toccare i minimi... si traduce in una diminuzione dell'offerta e la lentezza ad adeguare l'offerta preme sul prezzo.


Newmont Corp che e' leader nella produzione di oro ha circa 5% in produzione di Rame che muovera' al 25% per fine anno del totale del suo output ne e' un esempio.

e' tutto molto interessante l'elicopter money non c'e mai stato.
Ed e' palese che l'inflazione non c'e perche' la velocity dei money e' bassa ma nel momento in cui tutto gira veloce con questa massa monetaria ci saranno tanti piu' investimenti tanti piu' consumi e il Rate spike e' matematica.

Quindi penso Equity >>> poi inflazione a sorpresa duratura che preme e fa salire i preziosi (perche' ora e' ancora presto) >>> Lift up del tasso Federale (che preme contro i preziosi)
quindi ce' una finestra di opportunita' almeno Momentanea. prima che la fed cerchi di controllare l'inflazione e ridare valore al dollaro e ai bond e danneggiare Commodities, Equity...
 
Io però tutta questa inflazione dai dati non la vedo. E stanno stampando come pazzi, quando smetteranno?

Le banche centrali, in particolare la bce, da 10 anni provano a far salire invano l'inflazione.

Il debito che stanno facendo attualmente in USA è pari solo a quello fatto durante la seconda guerra mondiale e portò a deflazione da debito.

I governi non possono permettersi inflazione alta perchè con inflazione alta nessuno compra i bond, se non li comprano salgono a dismisura i tassi finché non superano quelli dell'inflazione generando rendimenti reali positivi.

La conseguenza dell'enorme debito del 1945 dopo una prima fase reflattiva dovuta alla guerra è stato un abbattimento dell'inflazione che è passata da +20 a sottesero intorno agli anni 50 per poi mantenersi intorno allo zero anche intorno agli anni 60 e 70.


La ripresa dell'inflazione si è avuta solo dopo gli anni 70 quando il debito è tornato ai minimi.

Oggi abbiamo scenario da debito monstre che imho è incompatibile con inflazione ma con deflazione da debito. L'inflazione e l'aumento dei tassi imho potranno arrivare quando, non so come, riusciranno a ridurre drasticamente questa enorme massa di debito mondiale (sembra un controsenso perchè l'inflazione riduce il debito ma essendo legato ai tassi di interesse...)


Perchè il problema reale è che non puoi avere inflazione alta e rendimenti bassi. Se vogliono vendere i treasuries i tassi devono stare sopra l'inflazione e con questo debito è un suicidio.

Vedi l'allegato 2764623
Imho ovviamente.



Dal grafico si evince inoltre che difficilmente si butteranno tutti sull'oro perchè i rendimenti offerti stanno sempre sopra l'inflazione, almeno così è stato sempre o quasi sempre. Se non erro tranne un unici perioio all'inizio anni 70 (si vede dal grafico) e inizio anni 80 quando si hanno fiammate inflative. Però è stato un periodo molto limitato e contenuto che se non ricordo male ha generato una corsa all'oro.

Potrebbe ripetersi, ma le probabilità non credo siano molto alte, senza contare che oggi c'è interventismo delle banche centrali a fare da regolatore.

dipende come analizzi questo grafico..

La CPI e' cambiata nel fondamento del calcolo dopo gli anni 80 mi pare.

qui ce' la lista dettagliata dei cambi... analizzando per bene coem si calcola puoi capirne le pecche...
Chronology of changes in the Consumer Price Index : U.S. Bureau of Labor Statistics
 
Io vedo che l 'inflazione e' gia' partita, in sordina gia' dalla primavera estate scorsa...ora siamo ai fuochi d'artificio, alimentari materie plastiche e d elettriche con rialzi anche del 30% ...ora se non vogliono un altro lockdown sul pil dovrebbero tagliare tasse ed aumentare stipendi...altro che cul de sac

sempre long sul silver e miners ,acquistando sui ribassi .I minimi di periodo dovremmo averli visti , vediamo sto laterale se buca ...
 
Inflazione è quando pandemia finisce

Vuoi mettere pandemia più inflazione?
 
Io vedo che l 'inflazione e' gia' partita, in sordina gia' dalla primavera estate scorsa...ora siamo ai fuochi d'artificio, alimentari materie plastiche e d elettriche con rialzi anche del 30% ...ora se non vogliono un altro lockdown sul pil dovrebbero tagliare tasse ed aumentare stipendi...altro che cul de sac

sempre long sul silver e miners ,acquistando sui ribassi .I minimi di periodo dovremmo averli visti , vediamo sto laterale se buca ...

È ovvio che dalla scorsa estate l’inflazione sia piú alta dopo che era scesa ai minimi col petrolio negativo, non confonderei inflazione con reflazione.
 
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In verita' non tutto e' vicino ai massimi storici

E' pero' altrettanto evidente che 12 anni di bear market nelle commodity hanno fatto sfracelli dal punto di vista degli investimenti produttivi, del know-how di implementazione, della forza lavoro.
Ad oggi chi vuole lavorare in miniera, nei campi o negli altiforni? Quasi nessuno. Molto meglio fare gli instagrammer o gli youtuber.
Nell'ultima decade, quanti soldi sono stati investiti per ampliare gli impianti produttivi? Molto pochi. Con il prezzo delle commodity in discesa, gia' si fa fatica a sopravvivere con gli impianti esistenti. Sempre che il governo non ti sequestri e chiuda l'impianto perche' inquina troppo (vedi ILVA).

Insomma, gli interventi di lockdown hanno scatenato una tempesta perfetta per le commodity.
E quelle commodity che hanno avuto un eccesso di domanda (legname, rame, soia, grano, acciaio) sono gia' arrivate ai massimi storici.
Il resto del settore commodity probabilmente seguira'.
Ci sono varie entita' dalle tasche pesanti che stanno facendo stockpiling di materie prime cruciali.
Del resto se il mondo ha un piano di infrastrutture da $10+ trilioni, quanto acciaio servira'? Quanto rame? Quanto cemento? Quanta energia? Quanta forza lavoro?

Ovviamente finche' il costo del denaro e' a ZERO, tutto e' lecito.
Voglio poi vedere cosa succede quando la Fed sara' costretta ad alzare i tassi.

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Thomson Reuters/CoreCommodity CRB Index is calculated using arithmetic average of commodity futures prices with monthly rebalancing. The index consists of 19 commodities: Aluminum, Cocoa, Coffee, Copper, Corn, Cotton, Crude Oil, Gold, Heating Oil, Lean Hogs, Live Cattle, Natural Gas, Nickel, Orange Juice, RBOB Gasoline, Silver, Soybeans, Sugar and Wheat. Those commodities are sorted into 4 groups, with different weightings: Energy: 39%, Agriculture: 41%, Precious Metals: 7%, Base/Industrial Metals: 13%.
 
Ultima modifica:
In verita' non tutto e' vicino ai massimi storici

E' pero' altrettanto evidente che 12 anni di bear market nelle commodity hanno fatto sfracelli dal punto di vista degli investimenti produttivi, del know-how di implementazione, della forza lavoro.
Ad oggi chi vuole lavorare in miniera, nei campi o negli altiforni? Quasi nessuno. Molto meglio fare gli instagrammer o gli youtuber.
Nell'ultima decade, quanti soldi sono stati investiti per ampliare gli impianti produttivi? Molto pochi. Con il prezzo delle commodity in discesa, gia' si fa fatica a sopravvivere con gli impianti esistenti. Sempre che il governo non ti sequestri e chiuda l'impianto perche' inquina troppo (vedi ILVA).

Insomma, gli interventi di lockdown hanno scatenato una tempesta perfetta per le commodity.
E quelle commodity che hanno avuto un eccesso di domanda (legname, rame, soia, grano, acciaio) sono gia' arrivate ai massimi storici.
Il resto del settore commodity probabilmente seguira'.
Ci sono varie entita' dalle tasche pesanti che stanno facendo stockpiling di materie prime cruciali.
Del resto se hai un piano di infrastrutture da $4 trilioni, quanto acciaio ti servira'? Quanto rame? Quanta energia? Quanta forza lavoro?

Ovviamente finche' il costo del denaro e' a ZERO, tutto e' lecito.
Voglio poi vedere cosa succede quando la Fed sara' costretta ad alzare i tassi.

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Thomson Reuters/CoreCommodity CRB Index is calculated using arithmetic average of commodity futures prices with monthly rebalancing. The index consists of 19 commodities: Aluminum, Cocoa, Coffee, Copper, Corn, Cotton, Crude Oil, Gold, Heating Oil, Lean Hogs, Live Cattle, Natural Gas, Nickel, Orange Juice, RBOB Gasoline, Silver, Soybeans, Sugar and Wheat. Those commodities are sorted into 4 groups, with different weightings: Energy: 39%, Agriculture: 41%, Precious Metals: 7%, Base/Industrial Metals: 13%.

Dopo un -35 l'anno scorso siamo poco sopra a 2018/2019 per ora. Come detto bisogna capire dopo l'estate cosa succede per vedere se è semplice reflazione o una sostenuta inflazione.

I 4 trilioni più quelli prima non finiscono in investimenti produttivi ma per lo più in sussidi e nelle stonks, andando ad inflazionare il mercato azionario piuttosto che quello dei consumi.

I dati sugli ordini alle imprese sono sotto le aspettative, gli indici manifatturieri sono crollati in aprile rispetto a marzo. L'indice di occupazione manifatturiera era attesa a 61,5 contro un precedente 59 ed invece è andato a 55: un disastro.

Attenderei dopo l'estate per capire dove va quel grafico... io ho una mia idea, pur rimanendo rialzista per i metalli. Non credo che saliranno per inflazione esplosiva ma per diminuzione dei rendimenti reali dei bond che credo scenderanno come rendimenti ma non mi aspetto a breve un'esposione.
 
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Questi sono trend secolari che non si risolvono in poco tempo.
L'ultima volta che negli USA i tassi erano a zero e parti' un periodo inflattivo sostenuto successe dopo la seconda guerra mondiale (1950), e ci si impiego' 30 anni (ed un Carter presidente + Volker alla Fed) per finalmente tenere a bada l'inflazione.
Vincere una guerra e' un fenomeno fortemente deflattivo: e' un evento dove muore principalmente la giovane generazione maschile, al contempo si crea un'infrastruttura produttiva mirata all'obiettivo bellico (che poi puo' essere convertita al civile), e si ruba qualche asset al nemico.

Un'altra considerazione che voglio fare e' che l'inflazione e' un indicatore molto PERSONALE.
Dipende da dove vivi, se hai famiglia, citta' o campagna, single o fidanzato, se hai capitale o se stai morendo di fame, se hai ambizioni o se vivi accontentandoti, se hai casa di proprieta' o se sei in affitto... etcetera

Dopo 12 anni di CPI in discesa, certamente i prezzi dei prodotti al consumo sono calati.

Ma i prezzi degli asset, soprattutto gli asset che generano una rendita, sono fuori controllo.
Una casa che puoi affittare bene, un business con un buon cash flow, un bond con una buona cedola... questa roba qua ha dei prezzi stratosferici.

Coloro che vogliono avere una rendita dal capitale investito, per finalmente smettere di lavorare (o fare un lavoro piu' piacevole), hanno subito un attacco inflattivo senza precedenti negli ultimi 12 anni. E i prossimi anni si prospettano ancora peggio.
Un giovane oggi ha pochissime possibilita' di riuscire a comprare casa, avere una rendita da dividendi azionari, o avere un portafoglio di bond che gli diano un ritorno decente.

Questa e' INFLAZIONE.

Ed e' l'inflazione piu' bastarda e disumana che si possa pensare, di fatto obbligando le giovani generazioni ad una vita di lavoro perenne di poverta' e di schiavitu' nel debito, solo per potersi permettere una casa ed un minimo sindacale di asset in portafoglio.
Questa e' l'inflazione che non puo' perdurare ad eternum, prima o poi si finisce scome il Giappone nel 1990.

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Perche' i giovani li vedo abbastanza passivi-aggressivi da questo punto di vista.
Se la prospettiva e' quella di morire di fame, allora bene si prendono il reddito di nullafacenza e lo stimulus check, piu' o meno se la cavano, sperando di tirare avanti accontentandosi, ma di lavorare come uno schiavo per tutta la vita non se ne parla proprio.
Meglio libero, single e nullatenente che schiavo a vita con famiglia casa e debito.
Il trend e' evidente nei paesi industrializzati.
Disoccupazione giovanile alle stelle, meno neonati, meno matrimoni.

Il crollo dei mercati azionari sarebbe un evento di equita' sociale.
Peccato che il sistema, affogato dal debito, fa di tutto per tenere i mercati a livelli stratosferici.
E poi si meravigliano che la gente compra bitcoin.

Vediamo chi vincera'.
Io dico che vinceranno i giovani, perche' biologicamente prima o poi i vecchi muoiono. :D :D :D
 
Ultima modifica:
Dopo un -35 l'anno scorso siamo poco sopra a 2018/2019 per ora. Come detto bisogna capire dopo l'estate cosa succede per vedere se è semplice reflazione o una sostenuta inflazione.

I 4 trilioni più quelli prima non finiscono in investimenti produttivi ma per lo più in sussidi e nelle stonks, andando ad inflazionare il mercato azionario piuttosto che quello dei consumi.

I dati sugli ordini alle imprese sono sotto le aspettative, gli indici manifatturieri sono crollati in aprile rispetto a marzo. L'indice di occupazione manifatturiera era attesa a 61,5 contro un precedente 59 ed invece è andato a 55: un disastro.

Attenderei dopo l'estate per capire dove va quel grafico... io ho una mia idea, pur rimanendo rialzista per i metalli. Non credo che saliranno per inflazione esplosiva ma per diminuzione dei rendimenti reali dei bond che credo scenderanno come rendimenti ma non mi aspetto a breve un'esposione.

Guardo certi dati del mio (ex) mondo lavorativo.

Un container da/per la Cina o il Sud/Est asiatico costa anche tre volte. La plastica, un prodotto derivato dal petrolio, per fare banalissimi stampi di tools e’ più che raddoppiata. La lamiera per gli i quadri è salita del 50%.

Parliamo di raw materials alla base del mondo infrastrutturale.

Nn consideriamo il resto.

Cominciano a scarseggiare gli approvvigionamenti: le grandi Multinazionali Tedesche (Basf...) selezionano certi clienti e strozzano le forniture.

Solo speculazione?
Momentaneo fenomeno?

Certa industria (adesso si ferma Melfi, Mercedes e Audi hanno 3-6 mesi di consegna per certi modelli da Natale) comincia a ridurre la produzione, perdere clienti che spasmodicamente cercano dappertutto il prodotto carente...
 
Certa industria (adesso si ferma Melfi, Mercedes e Audi hanno 3-6 mesi di consegna per certi modelli da Natale) comincia a ridurre la produzione, perdere clienti che spasmodicamente cercano dappertutto il prodotto carente...


parlavo con un amico che lavora nel settore automotive comparto elettrico (componenti speciali per auto elettrica) che serve principalmente Audi

sostiene che ci sarà un forte ridimensionamento del settore in quanto molte parti dell'auto a motore diesel e benzina verranno prodotte sempre di meno e quindi tutto il loro indotto sarà in difficoltà in favore di altro tipo di industria
ma più di tutto che le principali case vorrebbero automatizzare ancora di più il processo di costruzione del veicolo, praticamente per ridurre i costi (niente di nuovo)... pare ci sia anche questo dietro ai ritardi di consegna

per quanto riguarda la materia prima, c'è tantissimo rame impiegato in ogni veicolo
 
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Questi sono trend secolari che non si risolvono in poco tempo.
L'ultima volta che negli USA i tassi erano a zero e parti' un periodo inflattivo sostenuto successe dopo la seconda guerra mondiale (1950), e ci si impiego' 30 anni (ed un Carter presidente + Volker alla Fed) per finalmente tenere a bada l'inflazione.
Vincere una guerra e' un fenomeno fortemente deflattivo: e' un evento dove muore principalmente la giovane generazione maschile, al contempo si crea un'infrastruttura produttiva mirata all'obiettivo bellico (che poi puo' essere convertita al civile), e si ruba qualche asset al nemico.

Un'altra considerazione che voglio fare e' che l'inflazione e' un indicatore molto PERSONALE.
Dipende da dove vivi, se hai famiglia, citta' o campagna, single o fidanzato, se hai capitale o se stai morendo di fame, se hai ambizioni o se vivi accontentandoti, se hai casa di proprieta' o se sei in affitto... etcetera

Dopo 12 anni di CPI in discesa, certamente i prezzi dei prodotti al consumo sono calati.

Ma i prezzi degli asset, soprattutto gli asset che generano una rendita, sono fuori controllo.
Una casa che puoi affittare bene, un business con un buon cash flow, un bond con una buona cedola... questa roba qua ha dei prezzi stratosferici.

Coloro che vogliono avere una rendita dal capitale investito, per finalmente smettere di lavorare (o fare un lavoro piu' piacevole), hanno subito un attacco inflattivo senza precedenti negli ultimi 12 anni. E i prossimi anni si prospettano ancora peggio.
Un giovane oggi ha pochissime possibilita' di riuscire a comprare casa, avere una rendita da dividendi azionari, o avere un portafoglio di bond che gli diano un ritorno decente.

Questa e' INFLAZIONE.

Ed e' l'inflazione piu' bastarda e disumana che si possa pensare, di fatto obbligando le giovani generazioni ad una vita di lavoro perenne di poverta' e di schiavitu' nel debito, solo per potersi permettere una casa ed un minimo sindacale di asset in portafoglio.
Questa e' l'inflazione che non puo' perdurare ad eternum, prima o poi si finisce scome il Giappone nel 1990.

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Perche' i giovani li vedo abbastanza passivi-aggressivi da questo punto di vista.
Se la prospettiva e' quella di morire di fame, allora bene si prendono il reddito di nullafacenza e lo stimulus check, piu' o meno se la cavano, sperando di tirare avanti accontentandosi, ma di lavorare come uno schiavo per tutta la vita non se ne parla proprio.
Meglio libero, single e nullatenente che schiavo a vita con famiglia casa e debito.
Il trend e' evidente nei paesi industrializzati.
Disoccupazione giovanile alle stelle, meno neonati, meno matrimoni.

Il crollo dei mercati azionari sarebbe un evento di equita' sociale.
Peccato che il sistema, affogato dal debito, fa di tutto per tenere i mercati a livelli stratosferici.
E poi si meravigliano che la gente compra bitcoin.

Vediamo chi vincera'.
Io dico che vinceranno i giovani, perche' biologicamente prima o poi i vecchi muoiono. :D :D :D

Concordo. Cancellare i cicli economici ha un prezzo. Il DY Dell’azionario è ai minimi, i rendimenti dell’ obbligazionario idem con patate. Possiamo puntare su metalli e btc ma nulla è certo come lo era un bel ptf bilanciato che stacca cedole e dividendi. Purtroppo il 60/49 difficilmente regalerà soddisfazioni a meno di riuscire a fare un bel market timing.
E così stiamo a rosicchiare un bellissimo 2.5% su bond spazzatura europei. Manco i cani randagi quando gli getti un osso.
Però mi chiedo: le balene varie si acconteranno di questi rendimenti risicati o arriverà un bel cetriolo e resettante?
 
Guardo certi dati del mio (ex) mondo lavorativo.

Un container da/per la Cina o il Sud/Est asiatico costa anche tre volte. La plastica, un prodotto derivato dal petrolio, per fare banalissimi stampi di tools e’ più che raddoppiata. La lamiera per gli i quadri è salita del 50%.

Parliamo di raw materials alla base del mondo infrastrutturale.

Nn consideriamo il resto.

Cominciano a scarseggiare gli approvvigionamenti: le grandi Multinazionali Tedesche (Basf...) selezionano certi clienti e strozzano le forniture.

Solo speculazione?
Momentaneo fenomeno?

Certa industria (adesso si ferma Melfi, Mercedes e Audi hanno 3-6 mesi di consegna per certi modelli da Natale) comincia a ridurre la produzione, perdere clienti che spasmodicamente cercano dappertutto il prodotto carente...

Gli impianti produttivi, le miniere, la logistica (ricordiamo anche una barchetta incagliata) sono stati bloccati un anno e in parte sono ancora azzoppati. È normale che dopo un minimo di riaperture le materie prime scarseggino. Ma se poi gli ordinativi industriali calano e i consumi non salgono come previsto o ristagnano allora vuol dire che è reflazione e forse non inflazione. Vedremo.
 
Gli impianti produttivi, le miniere, la logistica (ricordiamo anche una barchetta incagliata) sono stati bloccati un anno e in parte sono ancora azzoppati. È normale che dopo un minimo di riaperture le materie prime scarseggino. Ma se poi gli ordinativi industriali calano e i consumi non salgono come previsto o ristagnano allora vuol dire che è reflazione e forse non inflazione. Vedremo.

Può darsi che la pandemia abbia influito. Anzi, sicuramente. Ma il grano, il legname, la soia non crescono in fabbrica. Per non parlare del comparto ortofrutticolo. Gli addetti non sono mai mancati, per cui la pandemia c'azzeca fino ad un certo punto.
E i noli? Che c'entrano con gli impianti fermi? E i semiconduttori? Hanno sempre lavorato a pieno ritmo. Con una domanda cresciuta oltre ogni logica.

La speculazione ci marcia, non si discute. Dovremmo avere già qualche segnale di cedimento se fosse stata solo quella. Che ancora non si palesa.

Sbaglierò ma la reflazione potrebbe essere solo un fenomeno di cortissimo raggio.

La Cina spinge per mettere all'angolo l'Occidente (gli USA), spalleggiata dalla Russia. Sarà dura trattare con i Cinesi per fermarli.
Sostanzialmente: Banche Centrali-Governi occidentali da una parte e Cinesi dall'altra. Non sentiamoci sicuri del risultato finale dello scontro!

Un crollo azionario verticale in Occidente, devasta, in Cina diventa un affare risolvibile come Hong Kong.

Ripropongo un articolo che deve far meditare:

Ad oggi la produzione di semiconduttori è sostanzialmente in mano a due aziende taiwanesi, la Tsmc che detiene il 28% della quota di mercato mondiale, e la Umc con il 13%, seguite dalla cinese Smic con l'11% e dalla coreana Samsung, con il 10%. Come già ricordato in precedenza, secondo gli analisti specializzati di Counterpoint, per queste quattro aziende il rapporto tra investimenti e fatturato è sceso fino ad una forchetta dell'11-18% nel periodo 2015-2019, cioè a livelli addirittura inferiori a quelli visti nel 2011. Non hanno investito proprio nel momento in cui è esploso il mercato. La Semiconductor Industry Association (Sia) ha recentemente pubblicato statistiche disarmanti a riguardo, con la con la domanda di semiconduttori salita del 6,8 % solo nel 2020, ovvero ad un tasso di incremento giudicato inimmaginabile per un settore industriale che appariva già maturo, incapace insomma di sorprese, e che invece lo scorso anno ha generato un fatturato di 440 miliardi di dollari a livello mondiale.

Se parli con ogni Cinese (non solo quelli che vivono qua...) Taiwan è Cina. Punto.
 
Può darsi che la pandemia abbia influito. Anzi, sicuramente. Ma il grano, il legname, la soia non crescono in fabbrica. Per non parlare del comparto ortofrutticolo. Gli addetti non sono mai mancati, per cui la pandemia c'azzeca fino ad un certo punto.
E i noli? Che c'entrano con gli impianti fermi? E i semiconduttori? Hanno sempre lavorato a pieno ritmo. Con una domanda cresciuta oltre ogni logica.

La speculazione ci marcia, non si discute. Dovremmo avere già qualche segnale di cedimento se fosse stata solo quella. Che ancora non si palesa.

Sbaglierò ma la reflazione potrebbe essere solo un fenomeno di cortissimo raggio.

La Cina spinge per mettere all'angolo l'Occidente (gli USA), spalleggiata dalla Russia. Sarà dura trattare con i Cinesi per fermarli.
Sostanzialmente: Banche Centrali-Governi occidentali da una parte e Cinesi dall'altra. Non sentiamoci sicuri del risultato finale dello scontro!

Un crollo azionario verticale in Occidente, devasta, in Cina diventa un affare risolvibile come Hong Kong.

Ripropongo un articolo che deve far meditare:

Ad oggi la produzione di semiconduttori è sostanzialmente in mano a due aziende taiwanesi, la Tsmc che detiene il 28% della quota di mercato mondiale, e la Umc con il 13%, seguite dalla cinese Smic con l'11% e dalla coreana Samsung, con il 10%. Come già ricordato in precedenza, secondo gli analisti specializzati di Counterpoint, per queste quattro aziende il rapporto tra investimenti e fatturato è sceso fino ad una forchetta dell'11-18% nel periodo 2015-2019, cioè a livelli addirittura inferiori a quelli visti nel 2011. Non hanno investito proprio nel momento in cui è esploso il mercato. La Semiconductor Industry Association (Sia) ha recentemente pubblicato statistiche disarmanti a riguardo, con la con la domanda di semiconduttori salita del 6,8 % solo nel 2020, ovvero ad un tasso di incremento giudicato inimmaginabile per un settore industriale che appariva già maturo, incapace insomma di sorprese, e che invece lo scorso anno ha generato un fatturato di 440 miliardi di dollari a livello mondiale.

Se parli con ogni Cinese (non solo quelli che vivono qua...) Taiwan è Cina. Punto.

lol per fermarli... ? la cina e' fallita ancora prima di iniziare...

il boom dei grattacieli di carta pesta, le innovazioni rubate, il governo corrotto, il satellite che precipita, la rumenta che producono, contrubuto zero.

Hanno fatto i porti aereoporti traffici vari la via della seta... hanno fatto 10 miliardi di investimenti in africa non sono manco iniziati i lavori... i cinesi sono talmente arroganti ce vogliono creare "posti di lavoro" per i malesiani in malesia... quando la malesia e' il doppio piu' ricca della cina procapita.

la diga piu' grande al mondo sull'orlo del collasso...

no no... lasciateli fare da soli si stanno facendo la piroetta della morte... per farsi guardare ma poi comunque nessuno li guarda...
 
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