Mi scuso se qualcuno l'ha già postato:
La Grecia si oppose alla ristrutturazione del debito per paura della Germania
Ultimo aggiornamento 13 gennaio 2014 , ore 11:36
La Grecia rifiutò di ristrutturare il debito nel 2012 per non indispettire la Germania, pur ritenendola una misura giusta.
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Incredibile la vicenda di oltre un anno fa che racconta il Financial Times sulla Grecia. Era da poco trascorsa l’estate del 2012 e la posizione del Fondo Monetario Internazionale, capeggiato da Christine Lagarde, inizia a discostarsi d quella degli altri creditori di Atene, ossia da UE e BCE. In particolare, la Lagarde e il funzionario dell’FMI componente della Troika, il danese Poul Tomsen, iniziano a fare pressioni sul governo Samaras, affinché questi accetti una qualche forma di ristrutturazione del debito.
La logica di tale proposta era palese: il debito della Grecia continua a salire in rapporto al pil (è al 170%), nonostante l’”haircut” di pochi mesi prima. L’unica soluzione sarebbe che accettassero un taglio del debito anche i creditori pubblici, i quali detengono ormai i due terzi delle intere passività elleniche. Ma il ministro dell’Economia, Yannis Stournaras, respinse la proposta, non prendendola nemmeno in considerazione. Il perché lo avrebbe spiegato direttamente ai funzionari di Washington: il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, gli avrebbe detto di scordarsi di attuare una simile misura, per cui Atene non ebbe né la voglia, né il coraggio di scontrasi con le prevedibili ire della Germania.
La cosa incredibile è che lo stesso Stournaras avrebbe affermato di ritenere che la ristrutturazione del debito greco sarebbe stata positiva per la Grecia, ma che la sua attuazione fosse fuori discussione. In pratica, un membro del governo di Atene si comportò come un fiduciario di una potenza straniera, anziché come un rappresentante del suo popolo. E questo vale, quale che sia la posizione di ciascuno sugli effetti di una ristrutturazione del debito. Come si può accettare che un governo consapevolmente chieda di andare contro l’interesse del proprio popolo, pur di non indispettire un partner straniero?
E’ proprio vero quanto sostiene chi afferma che l’Eurozona si sia trasformata soltanto in un rapporto di regolazione tra creditori e debitori. Nulla del sogno che pure sembrava celarsi dietro alla nascita dell’euro.
(investireoggi)
Tanto per esser chiari, tutte cose sospettate e già dette anche qui.