Grilli: "L'italia e' il paese con la piu' bassa tassazione immobiliare"

Perche' tendenziosa?

---> ovviamente non verso di te ma verso grillini...il quale cerca di fare un parallelo tra la nostra tassazione e quella altrui ben sapendo che le stesse basi dell'imposta sono diverse...
 
---> ovviamente non verso di te ma verso grillini...il quale cerca di fare un parallelo tra la nostra tassazione e quella altrui ben sapendo che le stesse basi dell'imposta sono diverse...

Potresti spiegarlo in parole semplici riferito solo agli immobili?
 
bella menzogna vedi se nel resto d' europa esiste la tarsu a peso d' oro
 
bella menzogna vedi se nel resto d' europa esiste la tarsu a peso d' oro

Sara' una bella menzogna quando sarai riuscito a dimostrarmi perche', altrimenti sara' una tua opinione.

Se invece e' indimostrabile lo collocheremo sullo scaffale degli assiomi.
 
Sylvestro... sai perfettamente che le dichiarazione sono vere... ma sono mezze verità e anche questo lo sai...

Germania= 945 mld di entrate al erario
Italia= 805 mld di entrate al erario

Popolazione tedesca = 81.700.000 = 11566 euro anno pro capite
Popolazione italiana = 60.340.000 = 13341 euro anno pro capite

e questo con stipendi medi che si aggirano ca a metà di quelli tedeschi!!!

se non si mette l'insieme della pressione fiscale, perché puoi chiamarla come vuoi, di fatto contano i numeri finali che lo stato ingoia con una voracità impressionante e senza controllo... si ha sempre ragione, perchè i numeri presi singolarmente dicono il vero... me nel contesto globale emerge che lo stato cmq prende tasse sufficienti per mandare avanti un paese come la Germania... solo che lo ha gestito negli anni passati in modo discutibilissimo e ci troviamo sulla soglia del fallimento!!!

quoto e aggiungo: se si ripartisce il carico fiscale per la popolazione occupata, i dati sono drammaticamente peggiori.

Faccia di gesso...:rolleyes:
rapportiamoli invece allo stipendio medio

Germania, stipendio medio 41100, tasse pro capite anno = 11566 incidenza = 28,14%

Italia, stipendio medio 23406, tasse pro capite anno = 13341, incidenza = 56,99%

:mad:
 
rapportiamoli invece allo stipendio medio

...

Sei libero di andare OT (sei il moderatore :D), quando tornerai in topic parleremo del fatto che la tassazione degli immobili e' la piu' bassa dei paesi OCSE.
 
Non riesco ad interpretare la faccina, sorry, parla chiaro
che la tua domanda, ripetuta, è pretestuosa.... è scritto a chiare lettere che il valore singolo corrisponde al vero, ma decontestualizzato a quanto paga il cittadino italiano, nel suo complesso, è per lo meno discutibile quel che dice!!!
 
che la tua domanda, ripetuta, è pretestuosa.... è scritto a chiare lettere che il valore singolo corrisponde al vero, ma decontestualizzato a quanto paga il cittadino italiano, nel suo complesso, è per lo meno discutibile quel che dice!!!

Adesso ho capito cosa intendevi.
 

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Lo metto in chiaro

Dall'IMU alla riforma del catasto. Confronto con l'Europa
Andrea Guarise - 26 marzo 2012

Uno degli argomenti senza dubbio più caldi nelle prossime settimane, sarà l’arrivo del pagamento della prima rata, entro il 20 giugno, dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica. Sono certo che si moltiplicheranno i siti per il calcolo online, come gli approfondimenti, le distinzioni locali, e i confronti temporali tra ICI e IMU.

In realtà, per fare un po’ di chiarezza, oltre all’IMU bisognerebbe parlare di un vero e proprio ridisegno del fisco immobiliare voluto dal Governo Monti con il Decreto Legge n.201 del 6 dicembre 2011, recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici (noto come “manovra Salva Italia”) poi convertito, con modificazioni, in Legge n.214/11 in data 22 dicembre 2011.

Parlo di fisco immobiliare, perché le modifiche in realtà saranno ben più ampie con la cancellazione delle vecchie rendite catastali - l’attuale classificazione degli immobili (che in molti casi precede addirittura la seconda guerra mondiale) - e l’articolazione in vani, che fanno finito per attribuire caratteristiche fiscali diverse a unità immobiliari simili fra loro.

Riforma del catasto

La nuova unità di misura sarà il metro quadrato, intorno al quale ruoterà tutto il nuovo sistema di calcolo: per determinare il valore patrimoniale e la rendita media ordinario, fondati sui livelli medi triennali di mercato di ogni ambito territoriale. I numeri indicati dalle compravendite non saranno automaticamente presi per buoni dal Fisco, ma verranno “aggiustati” con funzioni statistiche fondate sulle caratteristiche edilizie e la localizzazione dell’edificio. Diverso il discorso per le attività industriali e commerciali, quali fabbriche, alberghi, centri commerciali e per gli altri immobili a destinazione speciale per cui, invece, si procederà con una stima diretta, legata ai valori di mercato quando possibile oppure a criteri di costo (per gli strumentali) o reddito.

Si tratta quindi in sostanza di un sistema matematico pensato per ricondurre il valore fiscale a quello di mercato ridistribuendo i carichi tributari. I risultati dovrebbero poi intrecciarsi con i valori di mercato individuati dall’Agenzia del Territorio, ma si tratta di procedure che potrebbero richiedere molto tempo.

E in Europa cosa avviene?

Pressione fiscale sulla proprietà delle abitazioni (% PIL)

Gran Bretagna
Nel Regno Unito esiste una tassa sul possesso degli immobili, la Council tax che varia generalmente tra lo 0,5% e l’1,3% del valore catastale dell’immobile, anche, sensibilmente, a seconda del luogo. Si accompagna ad un sistema di means-tested benefit (Council tax benefit) per dare assistenza a chi è a basso reddito ed ha un livello insufficiente di proprietà. I valori delle proprietà sono stati definiti nel 1991 e rivalutati nel 2003-2006.
Per quanto riguarda le locazioni, l’imposta è ad aliquota marginale ed è prevista una deduzione delle spese effettive: sui canoni d’affitto superiore alle 125mila sterline (circa 150mila euro) si applica anche uno stamp duty che può andare dall’1% al 5%.

Germania
La situazione in Germania è molto complessa, dato che ogni Lander ha una specifica normativa. È presente una tassa fondiaria calcolata in base a specifici moltiplicatori: la base di calcolo è la rendita catastale (circa il 60% del valore di mercato dell’immobile), che viene poi moltiplicata per indici differenti a seconda dei Lander e delle città. Per quanto riguarda le imposte sul reddito da locazioni esiste un’aliquota marginale.

Francia
In Francia esiste la Taxe foncière, calcolata sul valore catastale e variabile a seconda del luogo, e di altri parametri, come il fatto che sia prima e seconda cosa, a cui bisogna sommare l’imposta sui patrimoni superiori a 1,3 milioni di euro. Le imposte sul reddito da locazione prevedono aliquote progressive tra il 5% e il 45%, a cui si aggiunge la Taxe d’habitation, che corrisponde mediamente a una mensilità d’affitto. Soggetti passivi sono le persone fisiche o giuridiche che hanno la disponibilità dell’immobile a qualsiasi titolo. La base imponibile è il valore catastale rivalutato e ridotto con le deduzioni per la prima casa, tenendo conto della situazione familiare e della posizione tributaria del dichiarante, come i carichi di famiglia ed i redditi dichiarati.

Spagna
In Spagna esiste l’Impuesto sobre Bienes Inmuebles con aliquote che variano tra lo 0,4% e l’1,1%, a cui si aggiunge un’imposta sul reddito applicata esclusivamente sulla seconda casa, mentre è stata reintrodotta una tassa patrimoniale applicata solo ad abitazioni che abbiano un valore superiore ai 700mila euro. Per quanto concerne le locazioni è prevista un’ìmposta ad aliquota marginale, con possibile deduzione delle spese effettivamente previste. Nel caso l’abitazione sia affittata a giovani tra i 18 e i 35 anni, il locatore beneficia di una esenzione integrale delle imposte sul reddito.

Il confronto fra Paesi risente, tuttavia, delle quotazioni degli immobili e dell’eterogeneità dei presupposti impositivi e delle basi imponibili, ma la pressione fiscale sulle proprietà non è quindi a livello record in Europa. La differenza, sostanziale, tuttavia la si può notare chiaramente dal confronto tra il reddito netto: se è vero che in termini assoluti i proprietari tedeschi, francesi e britannici hanno un carico fiscale maggiore, il proprietario italiano, percentualmente ha una tassazione nel complesso maggiore (poco meno del 34% contro il 27% tedesco), a cui bisogna sommare elementi intangibili - in questo contesto, ma molto importanti - quali la diversa fornitura di servizi e la presenza di infrastrutture.

Leggi il resto: Dall'IMU alla riforma del catasto. Confronto con l'Europa | ABC. A-Always, B-Be, C-Closing
 
ops... anche che in Germania, dove hanno degli stipendi astronomici, come appunto ribadiscono tutti, anche se l'imposizione sugli immobili può essere per importo anche più alta che in Italia, poi percentualmente sul PIL, fa ridere...
 
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