GUERRA ISRAELE - HAMAS [TREDDO UNICO] VOLUME 7

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Le nazioni sudamericane non sono una colonia Usa (grandissimo sponsor di Israele) che colonizza l'Europa attraverso la Nato, non hanno musulmani nei loro paesi e sono lontanissime dal conflitto che gli incide zero.
Per cui sono superpartes.
Ebbene le nazioni sudamericane sono quelle più dure contro Israele.
Lula qualche ora fa ha detto che Israele è come Hamas, non c'è differenza.

Medio Oriente, Lula e il paragone choc: “Israele grave come Hamas, uccide innocenti”
Lula :asd: bel soggetto che butti in campo, uno ignorante come una talpa, 5a elementare e che fino all'altro giorno i terroristi li proteggeva in casa, leggi Battisti.
 
con l'aggiunta che dopo questo massacro non è cambiato nulla in quanto i Talebani sono tornati al potere.

La stessa cosa succederà in Palestina, Israele sta facendo un massacro che non risolverà il problema e anzi lo aggraverà esacerbando ancor di più l'odio tra le parti.
Lo so questa scintilla la scoccata Hamas, ma Israele prima e dopo (con l'appoggio degli USA) ha alimentato quella scintilla con altre scintille e secchiate di benzina.
Si, come no. :o
 
Ore 15:40 - Israele: «Non abbiamo prove che gli ostaggi siano in vita»

Israele afferma di non aver avuto «prove» che gli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza siano «in vita». Il ministro degli Esteri Eli Cohen, a Ginevra con una delegazione dei familiari dei rapiti, ha spiegato che la Croce Rossa non li ha incontrati.


Tradotto in italiano significa che adesso spianano tutto e chi si è visto si è visto.
 
Ore 15:40 - Israele: «Non abbiamo prove che gli ostaggi siano in vita»

Israele afferma di non aver avuto «prove» che gli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza siano «in vita». Il ministro degli Esteri Eli Cohen, a Ginevra con una delegazione dei familiari dei rapiti, ha spiegato che la Croce Rossa non li ha incontrati.
se c'e' qualche fratello arabo con sale in zucca e' meglio che li faccia saltare fuori subito...
credo che la tempesta non sia ancora cominciata
forse fanno in tempo a salvare il salvabile
 
Accetterà Israele o bombarderà Bruxelles?


L'Ue s'interroga sul dopo Gaza, missione di Borrell


La realtà di oggi è la guerra, e le contorsioni dell'Ue su come 'gestire' l'offensiva israeliana a Gaza con le tremende conseguenza dal punto di vista umanitario.
Ma c'è anche un domani.

Il dopo conflitto. E la battaglia - non meno importante - per costruire la pace. Ecco, i 27 devono stabilire subito un vademecum comune se vogliono incidere ed evitare di mostrarsi al mondo divisi e dunque vulnerabili. L'alto rappresentate Josep Borrell ha allora presentato uno schema in sei punti al Consiglio Affari Esteri, incassando l'ok a precedere. E ora partirà per una delicata missione nell'area, toccando sette Paesi, incluso Israele.
Lo schema Borrell - simile al piano von der Leyen, enunciato la settimana scorsa durante l'incontro con gli ambasciatori Ue - prevede "tre sì e tre no", ovvero principi generali (in parte già visti e sentiti) da mettere in pratica per costruire una soluzione politica al conflitto israelo-palestinese. La novità sta nel fatto che Borrell ha però l'endorsement dei 27 e ora potrà "iniziare a lavorare con gli Usa e i Paesi arabi" per metterla in pratica. "No all'espulsione dei palestinesi di Gaza in altri Paesi, no alla riduzione del territorio di Gaza, no alla rioccupazione d'Israele e al ritorno di Hamas", ha detto Borrell parlando dei tre no. Per i sì, invece: "A Gaza servirà un'autorità palestinese, non necessariamente 'la' autorità palestinese, la cui legittimità deve essere definita dal Consiglio di sicurezza dell'Onu; un forte coinvolgimento dei Paesi arabi alla soluzione politica e infine una maggior impegno dell'Ue nella regione e in particolare nella costruzione dello Stato palestinese".
Borrell mercoledì decollerà quindi alla volta "d'Israele, Palestina, Bahrein, Arabia Saudita, Qatar e Giordania" per discutere di "assistenza umanitaria", ovvero di consegna degli aiuti, e di "questioni politiche con i leader regionali". L'ora e il poi di cui sopra. Nel mentre le capitali europee non stanno con le mani in mano. Un documento italo-franco-tedesco ha posto all'attenzione degli altri partner la necessità di isolare Hamas. "Dobbiamo impedirgli di nuocere, ridurre i suoi finanziamenti ed evitare che ci sia un'impennata di antisemitismo in Europa e nel mondo", ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. Il documento parla esplicitamente di sanzioni al gruppo - già definito terrorista dall'Ue - sulla base di regimi esistenti oppure ex novo. Procede poi il cammino di fattibilità della proposta cipriota - la creazione di un ponte umanitario via mare, con il quartier generale sull'isola - legata ora a questioni tecniche, ovvero come creare un "pontile galleggiante" per consegnare gli aiuti a Gaza. Poi si approccerà Tel Aviv.
È una partita difficile anche perché i Paesi arabi - ricorda Borrell - del 'day after' al momento non vogliono sentir parlare e si concentrano sul qui e ora. "La priorità ora è di mettere fine alla guerra e di consentire l'ingresso nella Striscia di aiuti sufficienti", dichiara il re di Giordania Abdallah.
Benjamin Netanyahu poi continua a sostenere di voler occupare Gaza e rifiuta ogni ipotesi di peacekeeping.



>ANSA-FOCUS/ L'Ue s'interroga sul dopo Gaza, missione di Borrell - Notizie - Ansa.it
 
Ore 15:40 - Israele: «Non abbiamo prove che gli ostaggi siano in vita»

Israele afferma di non aver avuto «prove» che gli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza siano «in vita». Il ministro degli Esteri Eli Cohen, a Ginevra con una delegazione dei familiari dei rapiti, ha spiegato che la Croce Rossa non li ha incontrati.


Tradotto in italiano significa che adesso spianano tutto e chi si è visto si è visto.
Spero saltino fuori alla svelta...salvi quantomeno.
Madonna non voglio pensarci..
 
grande punto interrogativo???
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L'esercito israeliano demolisce con i bulldozer i monumenti per Yasser Arafat nel campo profughi di Tulkarem, in Cisgiordania,​

Oggi, 16:22 10
Un bulldozer dell'IDF distrugge un monumento per il defunto presidente dell'OLP Yasser Arafat all'ingresso del campo profughi di Tulkarem in Cisgiordania il 14 novembre 2023. (Cattura schermo/X)
Un bulldozer dell'IDF distrugge un monumento per il defunto presidente dell'OLP Yasser Arafat all'ingresso del campo profughi di Tulkarem in Cisgiordania il 14 novembre 2023. (Cattura schermo/X)
Soldati dell'IDF abbattono con i bulldozer i monumenti per il defunto presidente dell'OLP Yasser Arafat all'ingresso del campo profughi di Tulkarem in Cisgiordania.
Non viene fornita alcuna ragione immediata per la demolizione.
 
insistono sulla tregua umanitaria e cessate il fuoco
senza rilascio ostaggio israele non si ferma
proprio non capiscono che e' l?unica opzione
ho la sensazione che lo facciano apposta per far salire il numero dei morti palestinesi
 
beh se mi parli di nazioni sudamericane non mi puoi dire che siano superpartes
hanno tradizione lunga di filonazismo
ci hanno campato bene li 'per decenni
poi sai qua i propal parlano che mille anni fa c'erano i palestinesi in israele cosa vuoi che siano 50 anni :o :o :o

Ripeto roba vecchia e sorpassata.
Gli israeliani sono rimasti al nazismo e all'olocausto che adesso usano come una sorta di salvacondotto, perché hanno subito questo possono fare quello che vogliono e se qualcuno gli dice qualcosa, subito bollato di antisemitismo.
Che poi gli avi hanno subito, quelli in vita attuali manco erano nati visto che oramai sono passati 80 anni.
 
Ripeto roba vecchia e sorpassata.
Gli israeliani sono rimasti al nazismo e all'olocausto che adesso usano come una sorta di salvacondotto, perché hanno subito questo possono fare quello che vogliono e se qualcuno gli dice qualcosa, subito bollato di antisemitismo.
Che poi gli avi hanno subito, quelli in vita attuali manco erano nati visto che oramai sino passati 80 anni.


guarda che qua,se non saltano fuori alla svelta gli ostaggi,ad avere bisogno del salvacondotto sono i palestinesi scudi umani di hamas
perche dei terroristi,
in gaza,
non ne esce uno vivo
 
Ultima modifica:
Ripeto roba vecchia e sorpassata.
Gli israeliani sono rimasti al nazismo e all'olocausto che adesso usano come una sorta di salvacondotto, perché hanno subito questo possono fare quello che vogliono e se qualcuno gli dice qualcosa, subito bollato di antisemitismo.
Che poi gli avi hanno subito, quelli in vita attuali manco erano nati visto che oramai sono passati 80 anni.
pero' devi considerare anche che nel mondo mussulmano, ci sono tanti AVIDI LETTORI sia dei ''protocolli dei savi di sion'' (noto documento falso fabbricato dalla polizia russa, la famigerata ochrana) sia de ''la mia battaglia'' di adolf hitler.
Insomma i nemici di Israele, attribuiscono alto valore scientifico a 2 opere DEL PASSATO, che nel mondo occidentale sono considerate in maniera severamente critica come malvagi strumenti che incitano l'odio e che purtroppo abilmente sfruttate da CERTI AMBIENTI, continuano ancora a produrre i loro effetti nefasti su generazioni di mussulmani.
 
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