Guerra Ukraina-Russia: aspetti strategico-militari [Cap. 2]

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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E te credo !!
Se quello (Putin), continua a cambiare comandanti in capo, come si cambia (forse) le mutande, è chiaro che quello nuovo, come prima cosa, prende il piano operativo del suo predecessore, lo straccia, e ne fa uno nuovo! a forza di fare così, a voglia Zelensky a dire che per dicembre sta guerra adda firnì !! :D
DI sto passo, e mò c'arrivano a Kiev !! :o

(meno male che tempo fa qui c'era chi profetizzava che in una settimana Putin e la sua fantastica macchina da guerra, arrivava a Lisboa !! Pe mò a Sintra - che è poco distante da Lisboa - ce so annati quelli del G7 economico, Putin sembra che ne hanno parlato a "chi l'ha visto?") :o

Ti piace fare dell'umorismo di grana grossa, tipo i quelli del G7 che facevano gli spiritosi alla faccia degli ucraini.

Sicuramente conosci poco la geografia dell' Est ucraino.

Esempietto : dopo Caporetto ci si dovette attestare sulla linea del Piave, dove ci fu la vittoria difensiva italiana.

Se gli austriaci avessero sfondato anche lì, ci sarebbe stata la resa incondizionata.

Se gli ucraini non riuscissero a tenere le linee attuali, si aprirebbero delle praterie fino al fiume che divide l'Est dal Sud (cito le testuali parole di un generale italiano).

Gli ucraini si dovrebbero ritirare per decine e decine di km di botto fino al primo argine naturale in una pianura enorme.

Quindi credo che l'unica alternativa alla resistenza sulle linee attuali sia sia la resistenza medesima.

Non ci sono capzi.
 
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Ti piace fare dell'umorismo di grana grossa, tipo i quelli del G7 che facevano gli spiritosi alla faccia degli ucraini.

Sicuramente conosci poco la geografia dell' Est ucraino.

Esempietto : dopo Caporetto ci si dovette attestare sulla linea del Piave, dove ci fu la vittoria difensiva italiana.

Se gli austriaci avessero sfondato anche lì, ci sarebbe stata la resa incondizionata.

Se gli ucraini non riuscissero a tenere le linee attuali, si aprirebbero delle praterie fino al fiume che divide l'Est dal Sud (cito le testuali parole di un generale italiano).

Gli ucraini si dovrebbero ritirare per decine e decine di km di botto fino al primo argine naturale in una pianura enorme.

Quindi credo che l'unica alternativa alla resistenza sulle linee attuali sia sia la resistenza medesima.

Non ci sono capzi.

Sicuramente conosco per niente la geografia dell'est Ucraina, però mi capita di leggere cosa scrive sulla situazione dell'operazione militare speciale (aka guerra) gente che si sbatte quotidianamente nel seguirla.
Ed a leggere cosa scrivono, sembra che i diversi BTG russi, devono tenere un fronte ampio un mille Km, e per come sonoessi in termini di "prontezza operativa" la cosa non è per niente semplice per loro.
Poi, certo che anche gli ucraini non se la passano meglio, ma loro hanno il "supporto morale" di dover difendere casa loro.
E questo Putin forse lo sta iniziando a capire (meglio tardi che mai), e credo sia uno dei motivi per i quali ordina di colpire in maniera indiscriminata obiettivi civili dallo scarso se non nullo valore militare, sperando così di piegare la resistenza di quel popolo.

Dimenticavo, si mi piace avete un approccio umoristico delle cose in generale, se poi la cosa sia comune ad altri, non è che mi cambi la vita saperlo.
 

E' stato spiegato ormai tempo fa che i PzH "italiani" sono differenti dagli altri costruiti in versione "originale" per precise scelte italiane.

Nella versione realizzata in Italia, per volere dell'allora amministratore delegato della OTO-Melara, il sistema logistico di gestione della torre era stato riprogettato e realizzato in ditta, pertanto non intercambiabile con quello degli altri eserciti utilizzatori così come non lo sono il sistema laser warning, i lancia-fumogeni, l'impianto radio e interfonico.

Sarebbero inutilizzabili dagli ucraini.
 
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Notte di incendi nella zona dell'acciaieria di Lysychansk.

I filorussi rivendicano la conquista dell'acciaieria.

Sulla città mentre i russi parlano di truppe in fuga, fonti ucraine dicono che hanno intenzione di resistere.
 
Sempre i filorussi rivendicano la cattura di Pryvillia a Nord di Lysychansk.

Quindi il cerchio sulla città si stringe.

Poche informazioni di fonte ucraina sulla situazione, secondo me stanno tenendo in città poche milizie per tenere impegnati i russi, e facendo ritirare il più per opporre resistenza a Sirversk
 
Kiev: Lysychansk sotto incessanti bombardamenti
La città di Lysychansk nell'Ucraina orientale è sotto incessanti bombardamenti mentre la Russia prosegue la sua offensiva nella regione: lo ha detto alla tv ucraina il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Gaidai, secondo quanto riporta il Guardian. "I combattimenti proseguono senza sosta. I russi sono costantemente all'offensiva. Non c'è tregua. Viene bombardato assolutamente tutto", ha detto Gaidai. Le autorità ucraine hanno affermato che stanno cercando di evacuare i circa 15.000 residenti rimasti in città.


qui le cose sono 2 ,o conta @@ questo signore o raccontano e raccontavano balle tutti quelli del- non hanno piu' munizioni ,so' sgaruppati ecc ecc
cq anche qui si ripete ,tutte le strade sono bloccate chi si squaglia lo fa a piedi .
forse sarebbe ora che zele mandasse afk gli inglesi e cominciasse a essere possibilista e poi andare a patti ,prima che sia troppo tardi ,per lui.
 
La verità è che i russi stanno vincendo su tutta la linea, e le dichiarazioni di nonno Biden non cambieranno questo stato di cose.

Ma le armi occidentali dove sono ? Altra leggenda .
 
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sarà forse che BIDEN è sfortunato?, non ne va bene una da quando è in carica:D
 
La verità è che i russi stanno vincendo su tutta la linea, e le dichiarazioni di nonno Biden non cambieranno questo stato di cose.

Ma le armi occidentali dove sono ? Altra leggenda .

se la polizia stradale smette di fermarli ad ogni svincolo, forse arrivano 3 (dicasi TRE) nostri tank:cincin:
welcome in italy:D
 
La verità è che i russi stanno vincendo su tutta la linea, e le dichiarazioni di nonno Biden non cambieranno questo stato di cose.

Ma le armi occidentali dove sono ? Altra leggenda .

dei 6 cesar francesi gia' arrivati 1 polverizzato ,2 catturati armi e bagagli intatti ,attualmente sottoposti a ingegneria inversa , me l'immagino come a medicina, col corpo da ispezionare e intorno med.. ehm ingegneri cinesi ,nk, russi che cercano di capire se c'e' qualcosa di utile da copiare e penso ce ne siano di cose interessanti.
 
se la polizia stradale smette di fermarli ad ogni svincolo, forse arrivano 3 (dicasi TRE) nostri tank:cincin:
welcome in italy:D

sempre sperando che il mar. maggiore del deposito non gli abbia rifilato quelli con vita canna finita o quasi .
 
9:03
Amnesty: l'attacco russo al teatro di Mariupol è stato un crimine di guerra

Alcune prove suggeriscono che il 16 marzo scorso due attacchi aerei russi presero di mira deliberatamente il teatro di Mariupol che veniva usato come rifugio durante l'assedio della città ucraina, afferma Amnesty International in un report diffuso oggi. Amnesty chiama l'attacco un crimine di guerra e sottolinea che non c'è alcuna indicazione che il Donetsk Academic Regional Drama Theater fosse una base operativa per i soldati ucraini, come invece ha sostenuto la Russia. All'epoca era ampiamente noto che era un rifugio per i civili in cerca di protezione da settimane di incessanti bombardamenti e attacchi aerei.

:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 
01:13
Usa, nuova tranche aiuti economici da 1,3 miliardi di dollari

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato il trasferimento di 1,3 miliardi di dollari in aiuti economici all'Ucraina. La somma fa parte di un sostegno da 7,5 miliardi di dollari promesso a maggio a Kiev dal governo di Jeo Biden. "Con questa assistenza economica, riaffermiamo il nostro forte impegno nei confronti del popolo ucraino mentre si difende dall'aggressione di Putin e lavora per sostenere la propria economia", afferma il segretario al Tesoro Janet Yellen. Lo stanziamento di 1,3 miliardi verrà trasferito al governo ucraino tramite la Banca Mondiale e fa parte di un volume di aiuti economici di 7,5 miliardi di dollari provenienti dagli Stati Uniti nell'ambito di un vasto credito di emergenza firmato dal presidente Joe Biden.
 
Ore 8:52 | Intelligence Gb: "Forze russe proseguono accerchiamento strisciante da Popasna"

Le forze ucraine continuano a mantenere le loro posizioni nella città di Lysychansk (est) dopo la loro ritirata da Severodonetsk, mentre quelle russe proseguono l'accerchiamento strisciante da Popasna - una trentina di km a sud - evitando così di attraversare di nuovo il fiume Siverskyi Donets, che divide Lysychansk da Severodonetsk: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. A livello operativo, prosegue l'intelligence, le forze russe continuano a segnare progressi limitati mentre cercano di accerchiare i difensori ucraini nel nord della regione di Donetsk avanzando da Izium.


Il risultato è uno stallo logorante di cui non si vede l'uscita. :rolleyes::rolleyes:


30 Giugno 2022

10:19
Kiev, 35.600 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Sono circa 35.600 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 217 caccia, 185 elicotteri e 641 droni abbattuti. Lo riporta Unian.
Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.573 carri armati russi, 790 sistemi di artiglieria, 3.726 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 14 navi e 143 missili da crociera.


:rolleyes::rolleyes:
 
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Notare l'acume Italico.......e il tempismo con i caldi torridi in arrivo...... :wall::wall::wall:

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Ore 10:45 - Social media: forze russe ritirate da Isola Serpenti

Le forze russe si sono ritirate dall’Isola di Zmiinyi, popolarmente conosciuta come l’Isola dei Serpenti. Lo sostengono diversi profili sui social media, ma al momento non sono filtrati ulteriori dettagli. Filmati e foto sembrano mostrare apparecchiature in fiamme sul posto.




Ore 10:09 - Filo-russi, conquistata area della raffineria di Lysychansk

L’intera area della raffineria petrolifera di Lysychansk, nell’Ucraina orientale, è nelle mani delle forze russe e di quelle dell’autoproclamata repubblica di Lugansk (Lpr): lo ha detto l’ambasciatore della Lpr in Russia, Rodion Miroshnik, secondo quanto riporta la Tass. «L’area della più grande raffineria di petrolio dell’Ucraina, la raffineria di Lysychansk, è sotto controllo delle forze alleate. Le sparatorie sono continuate nella zona industriale della raffineria per diversi giorni e adesso le unità ucraine sono state allontanate dalla zona dell’impianto. I militanti sono fuggiti, abbandonando rifugi e armi», ha scritto Miroshnik su Telegram.
 
dei 6 cesar francesi gia' arrivati 1 polverizzato ,2 catturati armi e bagagli intatti ,attualmente sottoposti a ingegneria inversa , me l'immagino come a medicina, col corpo da ispezionare e intorno med.. ehm ingegneri cinesi ,nk, russi che cercano di capire se c'e' qualcosa di utile da copiare e penso ce ne siano di cose interessanti.

Si, i chip, che ai russi servono come il pane. :o

Ma vi rendete conto come si sono ridotti?
E, visto che si parla di armi francesi, ma vi volete ricordare o no, che se non fosse stato per la capzata iniziale del 2014 (annessione della Crimea), la stessa Francia stava per vendergli le navi classe Mistral?
(Mentre adesso si sono ridotti a fare tipo gli sfasciacarrozze, che smontano i pezzi dalle macchine abbandonate o parzialmente distrutte?) :D
 
12:06
Putin: Russia pronta a discutere di non-proliferazione

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca è aperta al dialogo sulla stabilità strategica e la non-proliferazione nucleare.
Nonostante l'invasione russa dell'Ucraina, sia Mosca che Washington hanno sottolineato l'importanza di mantenere la comunicazione aperta sulla questione delle armi nucleari. I due Paesi sono di gran lunga le più grandi potenze nucleari del mondo con una stima di 11.000 testate nucleari sommando l'arsenale di ciascuno.
"La Russia è aperta al dialogo per garantire la stabilità strategica, preservare i regimi di non proliferazione per le armi di distruzione di massa e migliorare la situazione nel campo del controllo degli armamenti", ha affermato Putin.
 
I russi lasciano l'Isola dei Serpenti: svolta sul fronte del Mar Nero

30 Giugno 2022

L’annuncio del ministero della Difesa russo segnala un cambiamento molto rilevante nello scacchiere del Mar Nero. Sul canale Telegram della Difesa di Mosca si legge infatti che “il 30 giugno, come segno di buona volontà, le forze armate russe hanno terminato di svolgere i compiti prefissati sull’Isola dei Serpenti e hanno ritirato la guarnigione sul posto”. E lo stesso comunicato è stato rilanciato dal portavoce del ministero, Igor Konashenkov.

La notizia è stata confermata anche dal comando operativo meridionale dell’Ucraina, che in una nota ha riferito che “durante la notte, a seguito di un’operazione militare di successo con le nostre unità missilistiche e di artiglieria sull’Isola dei Serpenti, il nemico ha evacuato frettolosamente i resti della guarnigione su due motoscafi e probabilmente ha lasciato l’isola”. Le letture sono chiaramente di segno opposto, ma la conclusione è la medesima: i russi, almeno per il momento, si ritirano dalla strategica isola del Mar Nero. Uno dei principali obiettivi di Mosca dall’inizio della guerra e teatro di numerosi scontri che hanno segnato la conduzione della cosiddetta “operazione militare speciale”.

Ora è importante comprendere le conseguenze di questo ritiro russo. E in questo caso possono aiutare proprio le due opposte narrazioni fatte da Kiev e Mosca. Negli scorsi giorni, la portavoce delle forze armate dell’Ucraina meridionale, Natalia Humeniuk, aveva riferito in un briefing per la stampa che gli attacchi missilistici condotti sull’isola avevano colpito un Pantsir-S1. L’attacco era stato solo l’ultimo di una serie di raid contro la guarnigione russa sull’isola, e, sempre secondo l’esercito ucraino, a protezione della guarnigione erano rimaste solo solo due navi con 16 missili da crociera. La battaglia per l’isola, del resto, infuriava da diverso tempo. E l’ipotesi che è che la Russia non fosse più in grado di difendere l’avamposto nel Mar Nero occidentale sia per l’arrivo dei missili antinave in dotazione alle forze ucraine sia per la capacità dei droni di individuare e colpire le navi che avrebbero potuto rinforzare la guarnigione. L’affondamento di diverse unità in quell’area aveva ampiamente dimostrato che i rischi per qualsiasi operazione sull’isola erano sensibilmente aumentati. E Kiev aveva più volte fatto capire di non avere alcuna intenzione di cedere su Zmiinyi .

Se la lettura della Russia sulla “buona volontà” dimostrata con il ritiro può apparire un modo plateale per coprire una sconfitta tattica, vi è però da sottolineare l’apertura – proprio attraverso questo comunicato – sul tema dello sblocco dei porti ucraini. Nella dichiarazione pubblica si legge infatti che “la Federazione Russa ha dimostrato alla comunità internazionale l’assenza di ostacoli agli sforzi delle Nazioni Unite per stabilire un corridoio umanitario per il trasporto di prodotti agricoli dall’Ucraina”. Inoltre, sempre secondo il governo, “questa soluzione impedirà a Kiev di speculare su un’imminente crisi alimentare citando l’impossibilità di esportare grano a causa del controllo totale della parte nord-occidentale del Mar Nero da parte della Russia. Ora tocca alla parte ucraina che non sta ancora liberando la costa del Mar Nero, comprese le acque del porto”. Versione completamente smentita da parte del capo dell’ufficio di presidenza ucraino, Andriy Yermak, che ha detto che “la Russia continua a provocare una crisi alimentare e mente. Stanno ancora bloccando i nostri porti e distruggendo il grano”.

Il segnale dunque è duplice. Se da un lato Kiev può evidentemente segnare una vittoria tattica, ovvero la fine dell’occupazione dell’isola da parte russa, dall’altro lato bisognerà capire se questo ritiro possa essere considerato il segnale di un negoziato molto più profondo su una svolta del conflitto. È chiaro che l’assenza di forze russe nell’area renderebbe più semplice, almeno sulla carta, il flusso di cargo provenienti dai porti ucraini. Tuttavia, non è da sottovalutare l’importanza dello sminamento dei porti e il pericolo delle mine del Mar Nero su cui da tempo lanciano l’allarme tutte le parti interessate a quello specchio d’acqua. A tal proposito, si era parlato di una missione internazionale proprio per aiutare nell’individuazione degli ordigni e soprattutto per scortare le navi cariche di cereali e fertilizzanti oltre il Bosforo. Ma anche in questo caso non va dimenticato che esistono delle difficoltà tecniche e legali (il controllo turco del Bosforo per esempio) che lasciano intendere che non sia una missione di rapida esecuzione.

La scelta della Russia può essere quindi letta come una sconfitta – perché lascia intendere che non c’è possibilità per Mosca di controllare al momento il Mar Nero settentrionale – ma anche un segnale che la crisi alimentare è il punto su cui può avviarsi una vera trattativa riguardo il congelamento della “operazione militare speciale”. Almeno negli effetti più globali. Il fatto che questo annuncio sia arrivato in concomitanza con il vertice Nato e subito dopo l’incontro del G7 può essere interpretato come una scelta diplomatica precisa. Ma resta il fatto che l’Ucraina ha confermato di avere indebolito la presenza russa in quell’area. Solo il futuro farà capire davvero se questa mossa sia stata un vero segno di buona volontà russa o una sconfitta tattica.


Snake Island, così i nuovi missili hanno aiutato gli ucraini a cacciare i russi

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Himars e Harpoon consegnati dall’Occidente all’Ucraina hanno reso impossibile l’occupazione. Obbligando Mosca ad abbandonare la posizione strategica per le rotte del grano
30 Giugno 2022 alle 12:53
 
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