HERA il thread che non c'era

In terza pagina una bellezza così.... dai :(


Forza HERA
 



HERA ha diffuso i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2023, periodo chiuso con ricavi per 10,96 miliardi di euro, in calo del 23,5% rispetto ai 14,32 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dell’anno precedente, principalmente per il calo dei prezzi delle commodities energetiche e per i minori volumi di gas venduti riconducibili al clima particolarmente mite registrato nella prima parte dell’anno. In aumento, invece, il margine operativo lordo, che è salito da 874,8 milioni a 1,01 miliardi di euro (+15,1%), grazie soprattutto al contributo complessivo delle aree energy per 111,8 milioni di euro. L’utile netto adjusted (esclusa la quota di terzi) è stato pari a 235,5 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto ai 214,1 milioni dei primi nove mesi del 2022. A fine settembre 2023 l’indebitamento netto di Hera era pari a 4,15 miliardi di euro, in calo dai 4,25 miliardi di inizio anno, in seguito prevalentemente alla significativa cassa generata dalla gestione operativa nei primi nove mesi del 2023 e ai benefici sul capitale circolante netto derivanti dalla riduzione del valore degli stoccaggi gas e al mutato scenario dei prezzi dell’energia rispetto ai riferimenti dello scorso anno. Nel periodo gennaio-settembre la società ha investito 514 milioni di euro, in crescita del 10,9% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno.
 
mi piace sia una delle poche che sia diminuito il debito
 

15/11/2023 10:06 - MKI​

Hera - Risultati record nel terzo trimestre 2023 solido punto di partenza per il Piano al 2027​

In un' intervista a Market Insight il Presidente esecutivo del Gruppo Hera, l' Ingegnere Cristian Fabbri, ha offerto un' analisi sui principali elementi che hanno trainato i solidi risultati al 30 settembre 2023, fornendo anche uno sguardo al prossimo futuro.
Indice:Crescita a doppia cifra dall' EBITDA all' ultima riga del Conto EconomicoProfilo di rischio equilibrato e investimenti importantiIl contributo dell' area EnergySi rafforzano gli indici di redditivita' e migliora il leverage
' I risultati di periodo evidenziano una rilevante creazione di valore per tutti gli stakeholder: abbiamo superato il miliardo di Ebitda nei primi nove mesi dell' anno con una crescita record del 15%. Contemporaneamente abbiamo incrementato gli investimenti del 19%, garantendo ritorni sul capitale investito del 9%, e abbiamo continuato a ridurre il debito. Tutti i nostri business hanno contribuito alla crescita, sostenuta per oltre l' 80% dal Energy supply grazie all' incremento del 9% dei clienti, che hanno raggiunto i 3,8 milioni di unita', e ai servizi per la decarbonizzazione' , spiega il Presidente Fabbri.
' Significativo anche il contributo dei mercati di ultima istanza che a settembre abbiamo consolidato vincendo 17 dei 18 lotti disponibili per il gas. La crescita organica e le 5 operazioni societarie di questi nove mesi sono state orientate ad innovazione, resilienza decarbonizzazione ed economia circolare, contribuendo all' incremento del margine a valore condiviso che ha superato il 54% del totale, continuando a generare benefici incrementali per i territori nei quali operiamo. Proseguiamo quindi velocemente il percorso di sviluppo definito nel piano industriale mantenendo il portafoglio di business equilibrato e cogliendo le opportunita' di creazione di valore che ci consentono di accelerarne l' esecuzione' .
Crescita a doppia cifra dall' EBITDA all' ultima riga del Conto Economico


risorsa


Cristian Fabbri, Presidente esecutivo del Gruppo Hera
' I primi nove mesi del 2023 presentano una crescita a doppia cifra che dall' EBITDA arriva fino all' ultima riga del Conto Economico con una qualita' di crescita che e' trasversale: dalla gestione operativa, finanziaria e fiscale a tutte le attivita' del portafoglio multi-utility della societa', che oltre a ottimi risultati economico-finanziari, hanno portato un importante contributo alla transizione energetica e alla circolarita'' , esordisce il Presidente.
Una performance maggiormente apprezzabile se si considera che e' stata conseguita in uno scenario particolarmente sfidante su diversi fronti. ' In questi 9 mesi, infatti, oltre a operare in modo positivo in un contesto globale incerto, che continua a generare una crescita inflattiva generalizzata e un aumento del costo del denaro, la multi-utility ha anche dimostrato grande resilienza nell' affrontare la situazione di emergenza venuta a crearsi in occasione dei fenomeni meteoclimatici estremi incorsi nel territorio di riferimento. Inoltre, le miti temperature dello scorso inverno hanno limitato i consumi di gas mentre la crisi energetica del 2022 ha innescato nuovi trend che portano alla riduzione dei consumi per ottimizzare i costi delle bollette' .
Profilo di rischio equilibrato e investimenti importanti
' Non solo abbiamo raggiunto importanti risultati ma abbiamo anche mantenuto un equilibrato profilo di rischio e incrementato gli investimenti' , afferma Fabbri.
In questo periodo, potendo contare su una significativa generazione di cassa, Hera infatti ha realizzato nuove operazioni di M&A, incrementato gli investimenti operativi e remunerato gli azionisti con dividendi in crescita del 4%, ribadendo l' obiettivo strategico di ridurre la leva, per mantenere un profilo di rischio conservativo. A fine settembre 2023 il rapporto Debt/Ebitda e' infatti sceso a 2,91x, rispetto ai 3,62x di settembre 2022, prima dell' inizio della vendita di tutto il gas stoccato a partire dal 4Q del 2022.
' Con gli investimenti realizzati, vogliamo continuare ad alimentare la crescita futura, in linea con il Piano industriale' , osserva l' ingegnere, ricordando come gli investimenti netti e le acquisizioni societarie realizzati nei 9M 2023 hanno raggiunto i 593 milioni, ovvero il 19% in piu' rispetto allo stesso periodo dell' anno scorso.
' L' investimento di 77 milioni in operazioni di M&A ha permesso al Gruppo di diventare leader in aree strategiche di business, mentre circa 516 milioni di investimenti operativi netti sono stati destinati a attivita' regolate che presto avranno una remunerazione maggiore' .
Il contributo dell' area Energy
Peraltro, l' area Energy e' quella che piu' ha contribuito alla crescita dell' Ebitda con 112 milioni dei 132 milioni di incremento a livello di Gruppo. Determinante e' stata la conquista, in questi nove mesi del 2023, di 310 mila nuovi clienti sia nel mercato liberalizzato e di ultima istanza, sia nel segmento Consip, dedicato alle utenze della Pubblica Amministrazione, in cui era Hera e' risultata aggiudicataria di 4 gare sul totale delle 17 indette. Inoltre, nel 3Q si e' aggiudicata importanti gare nel segmento Default e FUI, con una durata di due anni e interessanti marginalita'.


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Sempre nell' area Energy, hanno contribuito anche le attivita' di decarbonizzazione dei consumi, portando 44 milioni in termini di crescita dell' Ebitda di Gruppo, sostenuti in parte dagli incentivi fiscali del SuperEcobonus e in parte stimolate da una domanda crescente di servizi per favorire consumi piu' sostenibili, che non sembra destinata ad esaurirsi.
Si tratta di una ' domanda particolarmente importante perche' contribuisce a decarbonizzare i consumi dei clienti, fondamentale per rispettare l' impegno a ridurre le emissioni CO2 del 37% entro il 2030, dove l' ambito di manovra importante e' lo «scope 3» sui clienti, avendo noi gia' da tempo abbattuto le nostre emissioni' .
' Alla crescita dell' Ebitda, hanno contribuito anche altre attivita' legate alla sostenibilita' - sottolinea il Presidente - e lo dimostrano le buone performance dell' area trattamento' .
' Altri contributi sono arrivati dai buoni risultati che i nostri impianti WTE hanno consuntivato in termini di produzione di energia e dall' allargamento del perimetro nel settore delle bonifiche ambientali e nel global service dei rifiuti industriali, grazie alla partnership con ACR di Reggiani Albertino Spa. Infine, la particolare attenzione che abbiamo riservato alle attivita' per il riciclo dei rifiuti ha permesso un ulteriore sviluppo della raccolta differenziata che al 30 settembre 2023 si attesta al 71,4%, in crescita del 4,6% rispetto ai primi nove mesi del 2022' .
Si rafforzano gli indici di redditivita' e migliora il leverage
Nonostante l' assorbimento di cassa per i maggiori investimenti, il leverage e' migliorato, chiarisce Fabbri.
' In questi primi nove mesi abbiamo generato un cash flow operativo che ha coperto gli investimenti operativi e finanziari, oltre alla distribuzione di dividendi, producendo un surplus di cassa di 101 milioni, che ha prodotto una riduzione della PFN, portando il leverage a 2,91x a fine settembre 2023' .
I risultati della trimestrale hanno prodotto inoltre un rafforzamento in termini di creazione di valore come mostrano i ritorni, con il ROI che ha raggiunto il 9,0%, e il ROE che, dal 9,0% nel 3Q 2022, si e' attestato al 10,6% nel 3Q 2023.
' Abbiamo beneficiato anche delle efficaci operazioni di liability management che hanno ottimizzato la struttura e il costo del debito. Le operazioni di rifinanziamento, concluse con successo dal 2Q 2023 in poi, hanno permesso a Hera di raccogliere mezzi per 1,5 miliardi. Oggi Hera puo' quindi contare su una struttura del debito che per il 97% e' a tasso fisso, con una duration media di 5,5 anni e un costo medio del 2,8%, in linea con il 2,6% registrato a fine settembre 2022' , aggiunge l' ingegnere.


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' Guardiamo pertanto al futuro da una posizione di forza - rimarca il Presidente - perche' un livello di leverage ben al di sotto delle 3x, in linea con la storica politica prudenziale della multiutility, ci consente di essere pronti a cogliere opportunita' che si dovessero prospettare nei mercati di riferimento che sono ancora molto frammentati' .
' Ben sapendo che le nostre scelte, come sempre, saranno orientate a mettere a segno ulteriore crescita mantenendo un conservativo profilo di rischio, in una logica guidata dalla volonta' di creare valore per tutti gli stakeholder - conclude Cristian Fabbri - crediamo che questi risultati siano un solido punto di partenza su cui innestare il Piano al 2027, che verra' presentato a inizio 2024' .



TITOLI CORRELATI ALLA NOTIZIA​

HER.MI
 
niente c'è un muro invalicabile
 
Hera si è aggiudicata 7 lotti (1,4 M di clienti) dell'asta per i clienti power del mercato tutelato.
 
Piano al 2027, MOL raggiungera' 1,7 mld (+27% sul 2022) e dividendo in crescita del 28% fino a 0,16 euro
Oggi 17:50 - MKI
Il Cda del Gruppo Hera ha visionato i risultati preconsuntivi 2023 e approvato il Piano industriale al 2027.
Per il 2023 il management si attende un margine operativo lordo (MOL) oltre i 1.480 milioni, 185 milioni in piu' rispetto ai 1.295 milioni del 2022. Un risultato che traguarda con tre anni di anticipo il target che era stato fissato dal precedente Piano industriale per il 2026 (1.470 milioni).
Dopo le condizioni straordinarie che hanno caratterizzato i mercati energetici nel 2022, l' attenzione riservata alla generazione di cassa, alla gestione efficiente del capitale circolante e della gestione finanziaria ha permesso una riduzione del rapporto debito netto/MOL, previsto al di sotto di 2,6x, in netto miglioramento rispetto al 3,3x del 2022.
Per quanto riguarda il MOL complessivo, le progettualita' previste consentiranno di raggiungere quota 1.650 milioni al 2027, in miglioramento di 355 milioni rispetto al consuntivo 2022. Considerando anche una serie di opportunita' di business che verranno meno in arco piano e che hanno contribuito al risultato 2022 per circa 120 milioni, la crescita raggiunge i 475 milioni, per un tasso medio annuo del 7%.
Lo sviluppo organico e' il principale motore di crescita con 375 milioni, ed e' alimentato dal piano investimenti, dall' espansione sui mercati liberalizzati, dalla capacita' di calmierare le crescite inflattive, attraverso efficienze e innovazione, e dagli adeguamenti tariffari recentemente fissati dall' Autorita' su tutte le attivita' regolate.
E' previsto un importante contributo dall’M&A per 100 milioni, in linea con il track record del Gruppo, che proseguira' l' attivita' di allargamento del proprio perimetro, alla luce dell' elevata frammentazione dei mercati di riferimento e della strategia di integrazione nelle filiere presidiate.
Dati i positivi risultati attesi per il 2023, e' stata rivista al rialzo la politica dei dividendi, ipotizzando gia' a giugno 2024 la distribuzione di una cedola di 14 centesimi, in crescita del 12% rispetto all' ultimo pagato e superiore alla previsione elaborata nel precedente Piano (12,5 centesimi).
Si prevede un costante incremento annuale dei dividendi fino a raggiungere una cedola di 16 centesimi al 2027 (+28% rispetto all' ultimo dividendo pagato), con un utile netto per azione altresi' atteso in crescita del 7% medio annuo.
Inoltre, Hera conferma il focus su economia circolare e decarbonizzazione, per favorire la transizione ecologica dei territori serviti.
Con riferimento all' economia circolare, ad esempio, il percorso tracciato conferma gli obiettivi al 2030 come l' incremento delle plastiche riciclate (+150% rispetto al 2017) o il riutilizzo delle acque reflue (fino al 18% del totale al 2030).
Relativamente all' impegno a ridurre le emissioni di anidride carbonica del Gruppo, si conferma l' obiettivo di riduzione del 37% al 2030, gia' validato dal SBTi, proiettando una riduzione del 29% gia' al 2027.
Parallelamente Hera continuera' a registrare un' importante evoluzione del MOL a valore condiviso, che nel 2027 salira' fino al 64% del totale del MOL, per un valore di circa 1.049 milioni, rispetto ai 670 milioni nel 2022, in linea con il target del 70% al 2030.
Il piano degli investimenti e' pari a 4,4 miliardi, di cui il 48% riservati a iniziative di sviluppo e M&A. Il 55% degli investimenti sara' destinato ai business regolati mentre il restante 45% sara' riservato ad alimentare la crescita dei business a mercato.
Gli oltre 870 milioni investiti in media ogni anno accelereranno l' impegno nella transizione ecologica (circa il 60% dell' intero piano investimenti sara' dedicato a decarbonizzazione ed economia circolare).
Il piano investimenti sara' integralmente finanziato dalla positiva generazione di cassa, che consentira' anche di mantenere la leva finanziaria al di sotto della soglia prudenziale del 3x, per un obiettivo di circa 2,7x al 2027.
Agli investimenti finanziati dal Gruppo in arco piano si deve poi aggiungere il valore sociale ed economico delle ulteriori opere che verranno realizzate nei territori serviti, grazie ai quasi 400 milioni di contributi ricevuti, equamente ripartiti tra risorse del PNRR e altri istituti.
Il Piano industriale prevede una crescita equilibrata delle tre principali filiere di attivita' (reti, energia ed ambiente).
Il MOL della filiera RETI e' previsto in crescita dai 469 milioni di consuntivo 2022 ai 582 milioni al 2027.
Il business regolato delle reti, che rappresenta il principale asset in termini di capitale investito del Gruppo (circa il 60% al 2027), sara' interessato da investimenti per circa 2,1 miliardi, al fine di potenziare ulteriormente la resilienza delle infrastrutture, la loro digitalizzazione e mantenere le leadership sui livelli di qualita' del servizio erogati. Di queste risorse, circa 1,2 miliardi saranno destinati al ciclo idrico integrato, mentre 0,9 miliardi saranno investiti nella distribuzione gas ed energia elettrica.
Il MOL della filiera ENERGIA e' previsto in aumento da 463 milioni di consuntivo 2022 a 571 milioni al 2027, grazie allo sviluppo della base clienti, alimentato anche da un ricco portafoglio di servizi per la decarbonizzazione per confermare il Gruppo Hera come abilitatore alla transizione energetica dei propri clienti.
Gli obiettivi di Piano traguardano il raggiungimento di 4,3 milioni di clienti energia al 2027, con una crescita consistente dei clienti energia elettrica (2,3 milioni) che supereranno i clienti gas (2 milioni), consolidando il Gruppo al terzo posto in Italia.
Un importante contributo all' ampliamento della base clienti derivera' dalla partecipazione alla gara del Servizio a Tutele Graduali che ha gia' visto il Gruppo Hera aggiudicarsi in via provvisoria 7 lotti, il massimo consentito, per oltre 1,1 milioni di clienti elettrici dal 1° luglio 2024.
Per il quinquennio 2023-2027 per la filiera energia sono stati stanziati complessivamente investimenti per 1 miliardo di euro.
Il MOL della filiera AMBIENTE e' previsto in crescita dai 338 milioni di consuntivo 2022 ai 464 milioni al 2027, grazie a uno sviluppo alimentato sia da crescita organica che per linee esterne.
Il Gruppo mira a consolidare ulteriormente la propria leadership a livello nazionale nell' area ambiente e prevede circa 1,2 miliardi di investimenti, oltre la meta' dei quali per rafforzare il parco impiantistico.
Il Piano imprime un' importante crescita delle attivita' della filiera ambiente, per sviluppare ulteriormente la dotazione impiantistica, con l' obiettivo di incrementare qualita' e quantita' della raccolta differenziata (dal 67,8% nel 2022 al 77,7% nel 2027), nonche' garantire continuita' ed eccellenza del servizio.
Inoltre, il Gruppo prevede di aumentare la propria quota di mercato sfruttando le sinergie operative e commerciali con le societa' di recente acquisizione, per ampliare la varieta' di rifiuti trattati e offrire nuovi servizi. La multiutility prevede di arrivare a un totale di circa 5,9 tonnellate complessive commercializzate nel 2027 (+23% sul 2022).
 
Hera - Target di piano 23-27 superiori alle attese. Alziamo stime ebitda del +5% e target a €3.5ps (+5%). Hold confermato
Oggi 10:06 - EQ
Il giudizio sul piano strategico Hera è positivo grazie a target superiori alle attese sia sul 2023 che sul 2027 al dps aumentato in arco piano ed al debito sotto controllo (

Target 2023
Ebitda previsto a €1,480mn (+14% YoY) vs €1,392mn atteso (cons €1,410mn):
D/Ebitda a 2.6x (3.3x nel 2022) vs 3x atteso (cons 3x);
DPS 2023 a €0.14 (yield 4.7%) vs €0.13 atteso (cons 0.13);
Target 2027
Ebitda previsto a €1,650mn (CAGR 6%) vs €1,536mn atteso;
EPS CAGR al 2027 del 7%, stimiamo NI a €450mn vs €406 mn atteso;
DPS growth del +28% fino a €0.16 ps al 2027 (yield 5.4%) vs €0.155 atteso;
Investimenti a €4.4bn (in linea);
D/Ebitda sotto le 3x in arco piano e 2.7x al 2027 (vs 2.8 atteso).

In particolare, i risultati 2023 sono decisamente superiori alle attese, grazie al maggior contributo dell’efficienza energetica (superbonus 110%) molto forte nel 4Q per l’accelerazione in previsione della chiusura dei sostegni e al maggior contributo dei mercati di ultima istanza (post gare aggiudicate da Hera a Settembre). Il maggior Ebitda e l’atteso recupero sul circolante (per le attività di factoring) portano ad un debito inferiore alle attese. Il beneficio sulle attività di efficienza non sarà ripetibile nel 2024 e le attività di factoring generano maggiori oneri finanziari, tuttavia la generazione di cassa nel 2023 è comunque migliore del previsto (D/Ebitda 2.6x).
Sul 2027 invece, il maggior Ebitda deriva dai maggiori benefici per M&A (circa €100mn vs €50mn attesi) e dalla migliore performance delle varie divisioni a parità di investimenti attesi (€4.4bn). Lo scenario energetico è invece troppo alto (circa 30 €/MWh rispetto alle nostre stime e alla curva fwd) anche se riteniamo che l’impatto in arco piano sia contenuto.

Del piano apprezziamo:
L’alta esposizione della capex ai business regolati (55% del totale) che portano ad una crescita attesa della RAB da €3.2bn a 4.1bn (+28%) prevalentemente nei servizi idrici (+130bps negli allowed wacc).
L’ulteriore espansione dell’impiantistica nel waste con l’attesa di un 4.2% annuo nei volumi trattati, l’ulteriore sviluppo di Aliplast (+60% capacità al 2027) ed il consolidamento delle attività di bonifica (ACR che ha già raggiunto €25mn Ebitda al 2023 vs €20 mn attesi). Prezzi delle plastiche indicati in forte crescita anche a valle della crisi in medio-oriente.
L’assunzione conservativa di una significativa perdita dei clienti (1/3) conquistati nelle gare per la liberalizzazione della maggior tutela (conservativo), compensata dalle attività di marketing (cross-selling), dai servizi e dal minore sourcing anche grazie allo sviluppo di rinnovabili (300 MW). A valle dei 33 mesi di tariffa vincolata Hera beneficerà delle tariffe di mercato su almeno 600k clienti (stimiamo circa €50-70mn di beneficio).
L’attesa di un maggiore focus sul circolante (recupero di €1bn) parzialmente già realizzato nel 2023 e atteso in miglioramento per la revisione dei cicli di fatturazione.
La bassa esigenza di rifinanziamento (460mn tra 2024-2025) che dovrebbe contribuire a mantenere basso il costo del debito.
Il maggior dividendo (€0.16ps a fine piano) anche se l’yield implicito del 5.4% al 2027 rimane poco attraente in questo contesto di mercato.
A valle della presentazione del piano:
Alziamo le stime di Ebitda nell’ordine del +5% su tutti gli anni di piano (maggior contributo atteso dal business retail e dagli investimenti in networks)
Alziamo il target price a € 3.5 ps (+5%) confermando la raccomandazione HOLD
Riteniamo HERA sia ben posizionata nel settore grazie all’esposizione ai business infrastrutturali (Water e Waste in particolare) e alla crescita dei clienti retail. La Cagr del 6% sull’Ebitda ci sembra visibile e la valutazione a leggero sconto a 10.5x PE e 5.8x EV/EBITDA sul 2024. L’yield del 4.9% rimane invece basso rispetto alla media del 6.1% del settore local utilities. HOLD con Target Price 3.50
 
oggi ero incredulo, speriamo non sia l'ennesima finta
 

Hera, i dati di bilancio del 2023. Dividendo 2024 di 0,14 euro​

La cedola sarà staccata lunedì 24 giugno 2024. Al prezzo di chiusura del titolo Hera del 25 marzo (3,32 euro), il dividendo proposto configura un rendimento del 4,2%.

di Redazione Soldionline26 mar 2024 ore 13:35

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Hera ha diffuso i risultati finanziari del 2023, esercizio chiuso con ricavi per 14,9 miliardi di euro, in contrazione del 25,8% rispetto ai 20,08 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Il management ha segnalato che la variazione è dovuta alla normalizzazione dei prezzi delle commodities energetiche e dei volumi gas, delle minori attività di intermediazione e del clima mite registrato nella prima parte dell’anno; parallelamente, la flessione è stata in parte mitigata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica.
In aumento il margine operativo lordo adjusted, che è salito da 1,3 miliardi a 1,49 miliardi di euro (+15,4%); di conseguenza, la marginalità è migliorata al 10%.



L’utile netto adjusted (esclusa la quota di terzi) è stato pari a 375,2 milioni di euro, rispetto ai 322,2 milioni contabilizzati nel 2022; l’utile netto contabile è stato pari a 441,4 milioni, con un utile per azione di 0,305 euro.


A fine 2023 l’indebitamento netto di Hera era sceso a 3,83 miliardi di euro, dai 4,25 miliardi di inizio anno, principalmente per le positive performance del capitale circolante netto determinate dalla progressiva riduzione del prezzo delle commodity energetiche rispetto ai valori di fine 2022, oltre che dall’aumento dei crediti fiscali della controllata Hera Servizi Energia. La struttura patrimoniale e finanziaria mostra pertanto un significativo miglioramento, con un rapporto tra debito netto e MOL in calo a 2,56x, rispetto al 3,28x al 31 dicembre 2022.
Nell’intero esercizio la società ha investito 815,8 milioni di euro (in aumento del 15% rispetto ai 709,5 milioni del 2022), principalmente su impianti, reti e infrastrutture, a cui si sono aggiunti gli adeguamenti normativi nella distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e nell’ambito depurativo e fognario.
La RAB è salita a 3,33 miliardi di euro, in crescita di 144 milioni di euro rispetto al 2022.

Il management di Hera ha proposto la distribuzione di un dividendo 2024 (relativo all’esercizio 2023) di 0,14 euro per azione, in aumento rispetto agli 0,125 euro staccati lo scorso anno. La cedola sarà staccata lunedì 24 giugno 2024, con pagamento dal 26 giugno.
Al prezzo di chiusura del titolo Hera del 25 marzo 2024 (3,32 euro), il dividendo proposto configura un rendimento del 4,2%.
 

Hera, MB conferma outperform​

MILANO (MF-NW)--Mediobanca Research conferma rating outperform su Hera, con target price invariato a 4,3 euro per azione. Gli esperti segnalano che il piano industriale 2027 di Hera punta ad un ragguardevole crescita dell''Eps del 7% annuo e gli stessi analisti continuano a ritenere che l''azienda abbia un solido business model, con un''esposizione all''economia circolare grazie al consolidato posizionamento nei segmenti delle Acque e del Trattamento dei Rifiuti. Hera +1,04% a 3,306 euro.
 
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