I consulenti ci tengono a farci sapere che gli ETF sono una fregatura

Io ho un portafoglio da centinaia di migliaia di euro non lo dividerei mai in pochi etf. Quando il capitale te lo permette, perché non approfittare del fatto che puoi suddividere l'investimento in ogni asset con più etf?
Esempio: se voglio espormi sulle obbligazioni corporate mi andrò a prendere una combinazione di etf che mi permetta di espormi in modo più o meno intenso su specifiche obbligazioni (high yield, fallen angels, inv. grade o le bbb prossime a diventare fallen angels, o aaa). Non è una cozzaglia, è una frammentazione in più etf che permette di avere maggiore duttilità negli investimenti.

Ma scusate un secondo poi, ok il rischio di emittente, ma gli etf costituiscono patrimonio separato per la società che li gestisce e ciò vuol dire che in caso di fallimento il patrimonio del fondo non verrebbe intaccato, perché dovrei preoccuparti del rischio dell'emittente? Ovvio, non andrò a prendere gli etf di pinco pallino S.r.l., ma nemmeno mi obbligherò a cambiare una strategia di investimento che ritengo efficiente vista la protezione che i fondi (sia etf, che attivi) garantiscono all'investitore.
 
È sufficiente splittare gli emittenti (ishares+Vanguard) per bypassare il rischio emittente (molto basso)

CD e polizze come residuali, per favore non ne tiriamo in mezzo un utilizzo spropositato.

CD e polizze investono negli stessi strumenti su cui potresti investire tu senza passare per quegli strumenti. Le unit linked poi usano gli stessi fondi d'investimento che qui sono demonizzati, salvo che non si guardi ad una ramo I. Se uno lo fa per star tranquillo ok, personalmente credo ci siano modi più efficienti di investire.

“Consigliate” un fracco di etf e fondi in valuta estera, Usd compreso. Ma avete fatto uno straccio di analisi soprattutto dal punto di vista fondamentale possibilmente sul lungo periodo sui cambi? magari qualcuna riguardo la parità del potere di acquisto.Vi risulta per esempio che l'Usd sia sottovalutato rispetto all'Euro? Sii? Tanti auguri.
Ormai ho la certezza che una parte dei “consulenti” non sa di cosa parla

Gli etf consigliati sono quotati su borsa italiana. Se tu parli del fatto che hanno titoli in pancia in usd, questo è un "problema" che affligge penso il 90% dei fondi attualmente sul mercato. Il dollaro è la moneta principe su questo pianeta, onde per cui sbilanciarsi sul dollaro non ritengo che sia sbagliato e nel lungo ripaga.
Gli hedged hanno performance distorte dai meccanismi di protezione e dagli enormi costi a loro connessi.
Il dollaro rimarrà forte e, secondo me, è destinato a raggiungere la parità con l'euro. Sarebbe facile anche per me giudicare gli altri utenti del forum sminuendo la loro professione o competenza, ma mi astengo e cerco di dare consigli sulla base di ciò che so, di ciò che studio, di ciò che penso e di ciò che vedo con i miei clienti.
 
Ipotizziamo 1kk...se anche avessi un ptf 50/50 avrei 250k su ishare 250 k su Vanguard e 500k dividi su 2o3 etf obbligazionari...
Non è tanto il rischio emittente che mi fa pensare (come dici anche te) ma il fatto che se storna azionario come a marzo mi trovo a meno 150k solo sull azionario...
Personalmente credo che avrei bisogno di un ptf strutturato in modo tale da ridurre la volatilità e il drowdown massimo... Ecco che arrivo alla conclusione che forse necessito di un ptf più "complesso"

Il problema lo risolvi con un'adeguata distribuzione coerente con il rischio:

20% VWCE+SWDA
10% IEMB+VEMT
10% IWDP
25% VAGF+AGGH
25% VAGE+AGGG
10% ORO

Ho mischiato distribuzione e accumulo, nel caso fai una cernita. Ah e non ho messo Corporate Hy, nel caso ti segnalo due corporate IG: ERNE per il peso sul breve termine e IEAC per il lungo termine (entrambi corporate globali in euro) da infilare in quel 50% di obbligazionario IG.
 
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Io ho un portafoglio da centinaia di migliaia di euro non lo dividerei mai in pochi etf. Quando il capitale te lo permette, perché non approfittare del fatto che puoi suddividere l'investimento in ogni asset con più etf?
Esempio: se voglio espormi sulle obbligazioni corporate mi andrò a prendere una combinazione di etf che mi permetta di espormi in modo più o meno intenso su specifiche obbligazioni (high yield, fallen angels, inv. grade o le bbb prossime a diventare fallen angels, o aaa). Non è una cozzaglia, è una frammentazione in più etf che permette di avere maggiore duttilità negli investimenti.

Ma scusate un secondo poi, ok il rischio di emittente, ma gli etf costituiscono patrimonio separato per la società che li gestisce e ciò vuol dire che in caso di fallimento il patrimonio del fondo non verrebbe intaccato, perché dovrei preoccuparti del rischio dell'emittente? Ovvio, non andrò a prendere gli etf di pinco pallino S.r.l., ma nemmeno mi obbligherò a cambiare una strategia di investimento che ritengo efficiente vista la protezione che i fondi (sia etf, che attivi) garantiscono all'investitore.

Allora non mischiamo le carte. Indipendentemente dal capitale meno strumenti usi meglio è. Oggi ci sono sintesi perfette. Gli unici dubbi si possono avere su copertura valutaria delle obbligazioni e duration. Vale per centinaia di k o di mln.

Il rischio di emittente è l'unico che potrebbe portare a splittare i prodotti. Altri motivi non ci sono.
Se vogliamo fare i pignoli ter e benchmark possono essere diversi, così come il tracking error. Sono altri problemi molto marginali che risolvi con la suddivisione tra emittenti.
 
Gli etf consigliati sono quotati su borsa italiana. Se tu parli del fatto che hanno titoli in pancia in usd, questo è un "problema" che affligge penso il 90% dei fondi attualmente sul mercato. Il dollaro è la moneta principe su questo pianeta, onde per cui sbilanciarsi sul dollaro non ritengo che sia sbagliato e nel lungo ripaga.
Gli hedged hanno performance distorte dai meccanismi di protezione e dagli enormi costi a loro connessi.
Il dollaro rimarrà forte e, secondo me, è destinato a raggiungere la parità con l'euro. Sarebbe facile anche per me giudicare gli altri utenti del forum sminuendo la loro professione o competenza, ma mi astengo e cerco di dare consigli sulla base di ciò che so, di ciò che studio, di ciò che penso e di ciò che vedo con i miei clienti.

Il dollaro "rompe" con la volatilità lo sharpe degli obbligazionari, ragion per cui o prendi emissioni in euro (citati ERNE e IEAC, oppure IEAG per i governativi) o copri il cambio. Questo per la parte a basso rischio; non trovo personalmente motivo sull'obbligazionario a rischio nè tantomento sull'azionario, anzi la volatilità aiuta le strategie sul rischio.
 
Il problema lo risolvi con un'adeguata distribuzione coerente con il rischio:

20% VWCE+SWDA
10% IEMB+VEMT
10% IWDP
25% VAGF+AGGH
25% VAGE+AGGG
10% ORO

Ho mischiato distribuzione e accumulo, nel caso fai una cernita. Ah e non ho messo Corporate Hy, nel caso ti segnalo due corporate IG: ERNE per il peso sul breve termine e IEAC per il lungo termine (entrambi corporate globali in euro) da infilare in quel 50% di obbligazionario IG.

Mi autocito: se domattina vincessi alla lotteria farei questo:

40% VGWL
10% IWDP
10% IEMB
10% VEMT
20% VAGE
10% ORO
 
CD e polizze investono negli stessi strumenti su cui potresti investire tu senza passare per quegli strumenti. Le unit linked poi usano gli stessi fondi d'investimento che qui sono demonizzati, salvo che non si guardi ad una ramo I. Se uno lo fa per star tranquillo ok, personalmente credo ci siano modi più efficienti di investire.

CD per salvadanaio: 6-24 mesi di spese
Ramo I per sicurezza: 12-48 mesi di spese

Dipende da età reddito situazione familiare, patrimoniale, lavorativa. Ad esempio per un imprenditore la ramo I ha più senso che per un dipendente e per un genitore più di un single.
 
beh non esageriamo se uno ha un patrimonio di milioni può magari accedere a strumenti diversi, come veicoli di venture capital, finanziamento start up e roba del genere. Non trovandomi in questa situazione :D gli ETF rimangono il meno peggio (può essere che generino minus non compensabili, questo il loro peggior difetto). Non è che uno voglia per forza fare 2-3 ETF ma statisticamente si sono dimostrati più efficienti. Poi magari un 15% lo si usa per fare "trade" ma questo è altro discorso
 
Allora non mischiamo le carte. Indipendentemente dal capitale meno strumenti usi meglio è. Oggi ci sono sintesi perfette. Gli unici dubbi si possono avere su copertura valutaria delle obbligazioni e duration. Vale per centinaia di k o di mln.

Il rischio di emittente è l'unico che potrebbe portare a splittare i prodotti. Altri motivi non ci sono.
Se vogliamo fare i pignoli ter e benchmark possono essere diversi, così come il tracking error. Sono altri problemi molto marginali che risolvi con la suddivisione tra emittenti.

Concordo in linea teorica...di fatto però ogni singolo investitore ha le sue paturnie e per ogniuno ci sono soluzioni differenti...magari (anzi sicuramente) subottimali ma più calzanti per quel tipo di investitore...
 
Allora non mischiamo le carte. Indipendentemente dal capitale meno strumenti usi meglio è. Oggi ci sono sintesi perfette. Gli unici dubbi si possono avere su copertura valutaria delle obbligazioni e duration. Vale per centinaia di k o di mln.

Il rischio di emittente è l'unico che potrebbe portare a splittare i prodotti. Altri motivi non ci sono.
Se vogliamo fare i pignoli ter e benchmark possono essere diversi, così come il tracking error. Sono altri problemi molto marginali che risolvi con la suddivisione tra emittenti.

Peccato che con gli etf non esiste il rischio emittente :rolleyes:

Quindi problema risolto
 
Allora non mischiamo le carte. Indipendentemente dal capitale meno strumenti usi meglio è. Oggi ci sono sintesi perfette. Gli unici dubbi si possono avere su copertura valutaria delle obbligazioni e duration. Vale per centinaia di k o di mln.

Il rischio di emittente è l'unico che potrebbe portare a splittare i prodotti. Altri motivi non ci sono.
Se vogliamo fare i pignoli ter e benchmark possono essere diversi, così come il tracking error. Sono altri problemi molto marginali che risolvi con la suddivisione tra emittenti.

E se io volessi, in sede di ribilanciamento del ptf, sbilanciarmi verso una determinata categoria di obbligazioni? Con pochi etf non posso farlo, se invece ho un ptf di 10-15 etf ho più modularità di investimento. L'impatto commissionale è nullo per certi patrimoni, non vedo perché limitare il numero di strumenti, ti semplifica la cosa certo ma non ti permette di fare un portafoglio ben mirato.

Poi ognuno ha il suo modo di operare eh.
 
Secondo me non è per il rischio emittente quanto per liquidare più facilmente in caso di vendita

Liquidare non è un problema, lo spread denaro/lettera invece può dar fastidio. Comunque si, cercherei sempre etf discretamente scambiati.
 
E se io volessi, in sede di ribilanciamento del ptf, sbilanciarmi verso una determinata categoria di obbligazioni? Con pochi etf non posso farlo, se invece ho un ptf di 10-15 etf ho più modularità di investimento. L'impatto commissionale è nullo per certi patrimoni, non vedo perché limitare il numero di strumenti, ti semplifica la cosa certo ma non ti permette di fare un portafoglio ben mirato.

Poi ognuno ha il suo modo di operare eh.

Con grossi patrimoni puoi tranquillamente mantenere una allocazione generalista e vincente suddividendo le cifre su più etf identici(o quasi) come indice replicato per diminuire il rischio specifico.
E' chiaro che neanche io che sono un fautore dei 2 etf, metterei 5 mln all in tutti sullo stesso etf, ma li distribuirei su più soluzioni simili.
Gli unici eventi gravi che possono succedere è
-che venga delistato un etf (può impattare in quanto scarico automatico della posizione che può essere in guadagno e poi ritracciare successivamente creando una non compensabile inequità fiscale)
-che in una fase di altissima volatilità il prezzo sbarelli quello reale di mercato con mm assente(credi di vendere/comprare al valore indice ed invece sei distante punti percentuali dal reale)
-che in una fase di altissima volatilità un sottostante sia talmente illiquido o sospeso in borsa che con % importante sul patrimonio da creare problemi al valore quota( non si sa quanto debba valere il nav che diventa aleatorio)
-che faccia default un emittente nella replica sintetica(sei fregato, almeno in parte)

Tutti i rischi che hanno anche i fondi classici, più qualcosa dato dalla contrattazione continua.
 
Con grossi patrimoni puoi tranquillamente mantenere una allocazione generalista e vincente suddividendo le cifre su più etf identici(o quasi) come indice replicato per diminuire il rischio specifico.
E' chiaro che neanche io che sono un fautore dei 2 etf, metterei 5 mln all in tutti sullo stesso etf, ma li distribuirei su più soluzioni simili.
Gli unici eventi gravi che possono succedere è
-che venga delistato un etf (può impattare in quanto scarico automatico della posizione che può essere in guadagno e poi ritracciare successivamente creando una non compensabile inequità fiscale)
-che in una fase di altissima volatilità il prezzo sbarelli quello reale di mercato con mm assente(credi di vendere/comprare al valore indice ed invece sei distante punti percentuali dal reale)
-che in una fase di altissima volatilità un sottostante sia talmente illiquido o sospeso in borsa che con % importante sul patrimonio da creare problemi al valore quota( non si sa quanto debba valere il nav che diventa aleatorio)
-che faccia default un emittente nella replica sintetica(sei fregato, almeno in parte)

Tutti i rischi che hanno anche i fondi classici, più qualcosa dato dalla contrattazione continua.

Ti è mai capitato di osservare queste situazioni direttamente nel corso della tua esperienza o sono ipotesi teoriche (teoricamente possibili ma praticamente poco probabili)?
 
Gli etf consigliati sono quotati su borsa italiana. Se tu parli del fatto che hanno titoli in pancia in usd, questo è un "problema" che affligge penso il 90% dei fondi attualmente sul mercato. Il dollaro è la moneta principe su questo pianeta, onde per cui sbilanciarsi sul dollaro non ritengo che sia sbagliato e nel lungo ripaga.
Gli hedged hanno performance distorte dai meccanismi di protezione e dagli enormi costi a loro connessi.
Il dollaro rimarrà forte e, secondo me, è destinato a raggiungere la parità con l'euro. Sarebbe facile anche per me giudicare gli altri utenti del forum sminuendo la loro professione o competenza, ma mi astengo e cerco di dare consigli sulla base di ciò che so, di ciò che studio, di ciò che penso e di ciò che vedo con i miei clienti.


Se nel lungo periodo gli eccessi di breve e medio rientrano sistematicamente verso la parità del potere di acquisto, ha senso in questo momento storico consigliare Usd se non in minima parte?
 

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Ti è mai capitato di osservare queste situazioni direttamente nel corso della tua esperienza o sono ipotesi teoriche (teoricamente possibili ma praticamente poco probabili)?

A marzo gli ETF obbligazionari hy sbarellavano tra nav e valore quota. Problema di liquidità dei sottostanti.
 
Se nel lungo periodo gli eccessi di breve e medio rientrano sistematicamente verso la parità del potere di acquisto, ha senso in questo momento storico consigliare Usd se non in minima parte?

Per lungo periodo sì, per breve medio termine con allocazione tattica no. Ma dobbiamo distinguere tra azioni e obbligazioni e tra IG o meno
 
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