Sir Wildman ha scritto:
Ma come, c'e' gente che ha studiato una vita masterizzata che sa tre lingue ... che a 28-30 anni non puo' neanche mantenersi tra co.co.co. e stage e pure "scansafatiche" si devono sentir dire, da chi magari col diplomino ha fatto il concorsino statale a 20 anni ed e' ultraprotetto da qualsiasi concorrenza .....
Quante volte ho sentito dire .... e ma i laureati dell'estero ..... sono tanto meglio .....bla bla bla..... ma dove????!??! Ma ve lo siete mai visto un graduate inglese!?!?!? Non sanno un tubo!!!
Caro Wildman, concordo in pieno.
Faccio parte di quel 7% e, avendo modo di sperimentare come funzionano le blasonate law schools statunitensi, mi rendo conto che, per qualità e preparazione, i giovani laureati italiani non hanno nulla da invidiare ai colleghi americani.
La differenza sta nel fatto che un laureato in giurisprudenza in Italia è un "fastidio" (costantemente alla ricerca di una sistemazione di qualunque genere per stipendi da fame che non consentono una vita autonoma e dignitosa), mentre negli States è una risorsa valorizzata e adeguatamente retribuita (pure troppo mi verrebbe da dire).
Il giovane laureato italiano in giurisprudenza è alla ricerca di un'occupazione, mentre prova ogni genere di concorso e di esame; il collega americano, giovanotto di 24-25 anni di belle speranze, se è fortunato lavora in una top law firm per 125,000-140,000 dollari l'anno (primo stipendio), se è sfortunato ha un ottimo impiego che gli consente agevolmente di pagarsi gli studi (cari ma facilmente finanziabili con borse di studio e student loans).
La "materia prima" italiana è di pari qualità, se non migliore!
Io, comunque sia, torno in Italia il prossimo anno... so che non è un gran guadagno per la nazione, ma almeno riduco marginalmente quel 7%
Valas