I miei investimenti

Nell'ultimo post del blog di John Huber http://basehitinvesting.com si parla di portafogli poco diversificati e molto poco movimentati, e viene tirato in ballo l'hedge fund di Norbert Lou "Punch Card Management" http://whalewisdom.com/filer/punch-card-management-lp#/tabsummary_tab_link .

La composizione del fondo a giugno 2016 è:
Baidu 47%
Berkshire 42%
WFC warrants 10%

In pratica ha diviso il portafoglio in due azioni di caratteristiche opposte, Baidu che proviene da valutazioni astronomiche tornate di recente a valori interessanti, con variazioni di prezzo violente, e Berkshire che è probabilmente l'azione meno volatile in assoluto.
Non voglio arrivare a tanto, ma l'idea di semplificare molto le cose mi stuzzica.
Per esempio, ridurre la watch list alle sole 10 azioni di maggiore capitalizzazione con le migliori prospettive di crescita (FB, AMZN, BIDU, BABA, CELG, GOOGL, PCLN, V, MA, CVS).
Per ora sono solo idee, anche se di fatto metà del mio portafoglio azionario è già costituito da quattro di queste dieci.
 
Ho deciso di restringere la watchlist a questi titoli: Alibaba, Alphabet, Amazon, Baidu, Celgene, CVS, Facebook, Mastercard, Nike, Novo Nordisk, Salesforce, Starbucks, Priceline, Visa e Walt Disney.
Di questi ne ho attualmente cinque in portafoglio, e già costituiscono poco più della metà dell'azionario.
Degli altri nove titoli che ho deciderò con calma se tenerli, venderli o rimpiazzarli quando sarà opportuno, ma comunque non li incrementerò più.
L'idea originale di una watchlist di 40-50 titoli è troppo dispersiva per l'operatività che intendo praticare.

Queste sono le variazioni di prezzo settimanali della WL:

Novo Nordisk A/S-7.33
Baidu Inc-5.03
Nike Inc-4.53
Celgene Corp-4.48
Alibaba Group Holding Ltd-1.78
CVS Health Corp-1.78
Alphabet Inc-1.34
Starbucks Corp-0.53
Walt Disney Co-0.44
Mastercard Inc0.11
Visa Inc0.19
Facebook Inc0.24
The Priceline Group Inc1.01
Salesforce.com Inc1.34
Amazon.com Inc3.92

Di per sè una variazione settimanale non è motivo per intervenire, però è da notare come anche azioni con una grande capitalizzazione e con una discreta regolarità di risultati abbiano sbalzi notevoli, che voglio capire se riesco a sfruttare. Limitando il numero di società su cui mi devo informare spero di agire più a ragion veduta.
 
ciao,
domanda: ma tu su queste azioni fai trading son il titolo o utilizzi anche le opzioni?
hai mai utilizzato Cash Secured Put per entrare e Covered Call per uscire?

ciao
L.
 
La strategia prevede di selezionare una quindicina di società che abbiano una crescita del fatturato per azione a due cifre tendenzialmente regolare, che generino cassa, che abbiano un "wide moat" e siano la numero uno nel loro settore di attività, e di entrare solo su quelle che abbiano un rapporto price/sales conveniente rispetto ai valori storici e alle prospettive future. Tendenzialmente a regime dovrei avere solamente azioni sulle quali sono bullish (se un'azione non ha più questi requisiti sarà tolta dalla lista ed eventualmente rimpiazzata), per cui non voglio che vengano esercitate call proprio quando viene il bello.
 
Più o meno finita la stagione delle trimestrali, ho conferma che la trimestrale in sè conta ben poco rispetto alle revisioni dell'outlook sul fatturato. Basta vedere gli ottimi risultati di Novo Nordisk e CVS Health e il relativo andamento del prezzo (Novo ha sospeso lo sviluppo dell'insulina in pillole perchè ha capito che non avrebbe un ritorno soddisfacente in un mercato dominato dalle società di health plan e CVS ha perso un cliente di un certo rilievo).
Escludendo le previsioni da qui a fine anno fiscale e considerando il CAGR del fatturato dei due anni successivi, per le 15 azioni in esame ho (fonte Factset via 4-traders):
1. Facebook 30.2
2. Alibaba 28.6
3. Amazon 21.8
4. Baidu 20.3
5. Salesforce 20.0
6. Celgene 16.0
7. Priceline 15.3
8. Alphabet 15.0
9. Visa 11.5
10. Mastercard 11.1
11. Starbucks 9.5
12. Nike 9.0
13. CVS 6.0
14. Disney 4.8
15. Novo Nordisk 4.4
Per le ultime tre della lista la possibilità di mantenere un incremento a due cifre del fatturato per azione risiede nei buyback e di conseguenza in un prezzo sufficientemente basso. Negli ultimi 12 mesi il risultato per azione di CVS ha beneficiato di 4.4 punti di "buyback yield", Disney di 4.9 e Novo di 1.6. Anche se Novo vanta un prezzo quasi dimezzato rispetto ai massimi, difficilmente riuscirà a mantenere una crescita adeguata, specialmente se le revisioni al ribasso non dovessero essere ancora completate. CVS e Disney dovrebbero comunque riuscire a rimanere nel rango degli "stalwart" (CVS ha un P/CFO 7.1, al minimo nel decennio).
Ovviamente una società può migliorare la propria redditività, oltre che con la crescita del fatturato ed i buyback, anche con la crescita del margine degli utili (o di CFO, FCF, ebitda, ebit, owner earnings, whatever works) e con i dividendi. Siccome nei casi in questione il miglioramento dei margini in molti casi (Amazon, Nike per es.) è già compreso nel P/S attuale, come ho già ripetutamente detto io preferisco basarmi su P/S e crescita del fatturato valutando i margini possibili e ragionevoli piuttosto che basarmi su P/E P/FCF EV/EBITDA e crescita di utili, FCF, EBITDA, controllando nel contempo quanta generazione di cassa può finire realmente nelle mie tasche tramite buyback e dividendi o fuori dalle mie tasche tramite stock based compensation.

Nelle ultime settimane ho liquidato tre posizioni "non strategiche", Express Scripts, Buffalo Wild Wings e Gilead. Ho ridotto la posizione in Celgene in seguito al rialzo dovuto (secondo me irrazionalmente) alla vittoria di Trump, ho incrementato Facebook e sono rientrato su Amazon. Banalmente, compro/incremento P/S decrescenti e vendo/allegerisco P/S crescenti.
Continuo a procedere nella razionalizzazione e nella semplificazione, cercando però anche di ottenere qualche utile nella liquidazione delle posizioni che non intendo più tenere. In mancanza di vere occasioni di acquisto, però, il risultato è che la liquidità è ulteriormente cresciuta al 52% del portafoglio.
 
Come sempre interessante ! Ottimi spunti...
Anche il mio Black Dog è in fase di revisione e di elaborazione di un nuovo piano quinquennale.
Che ne pensi delle azioni italiane ? Non trovi nulla che possa entrare nella Zack list ?
 
Ho finito per impostare una strategia con un numero piuttosto basso di azioni, e in una sorta di elite mondiale di big cap non vedo molte possibilità di ingresso per le azioni italiane, e nemmeno molte per le azioni europee, almeno finchè l'Europa rimanga afflitta da questa stagnazione politica, economica ed intellettuale. Tornando al dunque, per essere ammessi alla lista occorre avere un posizione dominante nel proprio campo e la potenzialità di crescere a doppia cifra. Potrei aggiungere, per esempio, Blackrock.
Ogni tanto mi balena l'idea di costruire una seconda lista di fast growers a più bassa capitalizzazione ma presumo che anche questa sarebbe costituita per lo più da società americane e qualche adr cinese. Temo però che finirei per complicare le cose e non riuscirei più a gestire il portafoglio correttamente (ammesso e non concesso che adesso ci stia riuscendo, anche se qualche miglioramento comincio a vederlo). Comunque è chiaro che ogni tanto un'occhiata fuori dal microcosmo della lista la devo pur dare. Non vorrei comunque aumentarne troppo il numero, e ogni volta che valuto di fare entrare qualcosa dovrei anche valutare se fare uscire qualcosaltro.
 
Bel thread. Che screeners usi per la selezione dei titoli ?
 
ho letto ma non ho capito su che cosa si basa la strategia... la capitalizzazione e' un parametro relativo non significa che performa meglio.

Non e' molto chiara la strategia comunque... ho notato che hai parecchi farmaceutici significa che il tuo Beta e' bello alto... non hai selezionato azioni apparentemente svalutate ma quelle che secondo te ai prezzi odierni ti sembrano svalutate in relazione ai ricavi in crescita...

non so se ho capito bene...
 
Come screener si può usare 4-traders selezionando per capitalizzazione e ordinando per crescita di fatturato prevista, per esempio.

La selezione per capitalizzazione deriva da un'esigenza personale di semplificazione. In futuro, avendo più tempo, potrei allargare la visuale. Il thread nasce però tra le altre cose anche dalla considerazione che crescita e variazioni di prezzo sfruttabili sono presenti anche nelle capitalizzazioni elevate.

Non sono più molto esposto sui biotech. Ho ridotto CELG e JAZZ, liquidato GILD ed ho aperto una piccola posizione su NVO. Attualmente le mie prime tre posizioni sono GOOGL, FB e AMZN.

Per quanto riguarda il beta, io cerco di comprare quando c'è una ragionevole speranza di guadagnare sul lungo periodo, se nel breve intervengono variazioni di prezzo eccessive intendo sfruttarle.

La selezione delle azioni è estremamente semplice: devono avere una crescita del fatturato per azione a due cifre (sia recente sia ragionevolmente prevedibile), ed una corrispondente crescita del CFO per azione.
 
Mi ricollego dopo qualche tempo, alla ricerca di qualche idea di investimento per l'anno nuovo e trovo subito questo contenuto di qualità.
Ti voglio fare i complimenti per questo post.
 
Mi ricollego dopo qualche tempo, alla ricerca di qualche idea di investimento per l'anno nuovo e trovo subito questo contenuto di qualità.
Ti voglio fare i complimenti per questo post.
 
Come screener si può usare 4-traders selezionando per capitalizzazione e ordinando per crescita di fatturato prevista, per esempio.

La selezione per capitalizzazione deriva da un'esigenza personale di semplificazione. In futuro, avendo più tempo, potrei allargare la visuale. Il thread nasce però tra le altre cose anche dalla considerazione che crescita e variazioni di prezzo sfruttabili sono presenti anche nelle capitalizzazioni elevate.

Non sono più molto esposto sui biotech. Ho ridotto CELG e JAZZ, liquidato GILD ed ho aperto una piccola posizione su NVO. Attualmente le mie prime tre posizioni sono GOOGL, FB e AMZN.

Per quanto riguarda il beta, io cerco di comprare quando c'è una ragionevole speranza di guadagnare sul lungo periodo, se nel breve intervengono variazioni di prezzo eccessive intendo sfruttarle.

La selezione delle azioni è estremamente semplice: devono avere una crescita del fatturato per azione a due cifre (sia recente sia ragionevolmente prevedibile), ed una corrispondente crescita del CFO per azione.

Cosa ne pensi di NVDA (NVIDIA Corporation) ?
 
Cosa ne pensi di NVDA (NVIDIA Corporation) ?

Molto in sintesi:
PRO
- leader nel suo settore
- solida generazione di cassa
- buon rendimento della cassa reinvestita
- buone prospettive di crescita
CONTRO
- prezzo elevato (P/SALES (11) ai massimi degli ultimi 16 anni, P/CFO (45) che sconta diversi anni di crescita sostenuta)
- andamento passato semi-ciclico che alterna prolungati periodi di stasi a prolungati periodi di crescita.
 
Molto in sintesi:
PRO
- leader nel suo settore
- solida generazione di cassa
- buon rendimento della cassa reinvestita
- buone prospettive di crescita
CONTRO
- prezzo elevato (P/SALES (11) ai massimi degli ultimi 16 anni, P/CFO (45) che sconta diversi anni di crescita sostenuta)
- andamento passato semi-ciclico che alterna prolungati periodi di stasi a prolungati periodi di crescita.

ho letto la tua analisi nelle prime pagine..molto interessante..premetto che non ho quasi mai investito in azioni ma mi piacerebbe provare a ricavarci qualcosa...in questo momento tu che azioni prenderesti?in genere per ogni azione che scegli che percentuale di portafoglio ci metti sopra?e per quanto tempo lasci investito?grazie mille delle info e buon anno!
 
La situazione attuale è:

Alphabet10.15%
Facebook8.93%
Amazon7.16%
Celgene6.23%
Alibaba5.17%
CVS Health3.81%
Jazz Pharma3.79%
Sanofi2.47%
Novozymes1.91%
Terna1.82%
Burberry1.54%
Baidu1.50%
Novo Nordisk1.34%
Next1.10%

Alphabet, Facebook, Amazon, Celgene, Alibaba, CVS, Baidu e Novo fanno parte dellla "core list", insieme con Priceline, Salesforce, Visa, Mastercard, Starbucks, Nike e Disney. Le altre sono "residui" di investimenti precedenti.
L'idea è quella di arrivare a regime con un portafoglio costituito da un sottoinsieme di questa lista, per cui potrebbero esserci più posizioni superiori al 10%.
Non effettuo nessun hedging per l'andamento dello EURUSD, c'è una sorta di hedging "automatico" nel senso che buona parte del fatturato di queste azioni è ex-USD, per cui tendono da sè a reagire all'andamento del cambio.
La durata dell'investimento in ciascun titolo dipende dall'andamento del fatturato, che determina l'appartenenza alla lista, e dall'andamento del prezzo. La strategia è contrarian, si compra ed incrementa sui fronti di discesa e si decrementa e si vende nei fronti di salita.
A titolo di esempio, il fatturato di Celgene è cresciuto del 25% y/y, io mi aspetto un proseguimento di questo trend ad un livello un po' più basso, con una riduzione progressiva del price/sales verso 5 o 6 quanto più il titolo si avvicina alla saturazione del suo mercato. Di conseguenza, ho alleggerito al superamento di p/s 9 ed incrementerei sotto p/s 8.
 
guarda questa tua frase mi e'poco comprensibile scusa...sono termini tecnici che io non conosco..
proseguimento di questo trend ad un livello un po' più basso, con una riduzione progressiva del price/sales verso 5 o 6 quanto più il titolo si avvicina alla saturazione del suo mercato. Di conseguenza, ho alleggerito al superamento di p/s 9 ed incrementerei sotto p/s 8.
vedo se ho capito bene..ci provo...il titolo e'cresciuto del 25 % tu pensi che continui a crescere ma meno e quindi? cosa c'entra 5 o 6?dici che pensi diminuisca di 5 o 6 punti?vorrei entrare un attimo nei termini che usi ma non capisco cosa significa..dopo mi guardo anche il tuo schema li delle azioni e'davvero molto interessante..
 
Ciao @Zac
Osservazione da ignorante.
Ho visto che la maggior parte dei titoli che hai postato nell'ultimo aggiornamento, sono aziende con dividendo 0.
Hai considerato questa cosa o non ti interessa? Non sei "limitato" nel guadagnare solo con l'andamento del prezzo dell'azione?
 
Mi sto concentrando su società che incrementano, in modo sensibile, il fatturato per azione trimestre dopo trimestre. Nella maggior parte dei casi questo incremento è dovuto all'elevato rendimento degli utili reinvestiti, per cui la distribuzione di dividendi non è conveniente.
Sull'argomento puoi consultare l'opinione di Buffett:
Warren Buffett On Dividends - Business Insider
 
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