Ifrs 9 e riserve negative

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

maste

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Mi è capitato in questi giorni di analizzare il bilancio di una banca che in seguito all'Ifrs 9 ha accantonato a riserve ben 320 mln su 1200 di patrimonio netto.
Si sono quindi create delle riserve negative, visto che l'applicazione del nuovo principio contabile (che definisce l'analisi del fair value atteso e quindi proventi e perdite future attese, rispetto all'Ias 39 che stabiliva la perdita ed il provento come tali nel monento che fossero avvenuti concretamente) creerà delle presunte perdite. Naturalmente tale riserva negativa (come l'acquisto delle azioni proprie,ma in tale caso ha un 'accezione davvero negativa), che doveva a mio avviso essere inserita come tale nelle passività dello stato patrimoniale (ma ancora non l'ho intrvista), ha influito pesantamente sul patrimonio netto.

Nel nuovo calcolo del patrimonio netto per una comparazione Price to Book Value, la inserireste?

In effetti non è detto che la contabilizzazione delle attività negoziabili avvenga davvero la perdita....

Mahhhhhhhhhhhhhhh
 
Buongiorno,

sto anche io provando a derivare dei modelli di analisi fondamentale sul banking e sto affrontando questo problema per la determinazione del Price/ Tangible book value (magari se riesco nella versione rettificata).
In teoria grazie alla FTA la transizione dal vecchio IAS 39 al nuovo IFRS 9 sarà graduale nei prossimi 5 anni ed il delta tra patrimonio netto ( che subisce effetti delle riserve negative dei titoli FVOCI e del nuovo metodo di impairment dei crediti) e fondi propri ai fini di vigilanza è esteso. Contabilmente dovrebbe trattarsi, come dici, di una riduzione di PN nel caso la voce 120 del passivo consolidato sia negativa; alcuni prenderebbero direttamente il CET1 nello studio dei multipli.
Certo che non c'è modo univoco e sto riscontrando un po di difficoltà nella riclassificazione di SP.
 
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