III Roma

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@monte3monte: infatti non ci sarà

@oneone: Al Sisi sta combattendo nel Sinai, deve aprire un fronte dalla parte libica e piallarli al suolo, non va bene che siano a Sirte, dove ci sono gli imbarchi e i pozzi di petrolio

quelli lì sono il reflusso che è scappato da assad e dall' iraq
 
la presidenta è andata in cina

https://aurorasito.wordpress.com/2015/02/13/largentina-allenta-la-presa-degli-stati-uniti/

dove ha siglato un bell' accordino... e pagherà in yuan

L’ultima visita a Pechino di Cristina Kirchner dà a questa collaborazione un’importante aspetto militare. L’Argentina acquisterà dalla Repubblica popolare o costruirà su accordi di trasferimento di tecnologia i seguenti materiali:
Corvette P18 prodotte dai cantieri cinesi CSIC. Le corvette P18 avranno il nome di classe Malvinas (già vendute alla Nigeria), sufficiente a far infuriare il Foreign Office
Veicoli blindati modello VN1 della NORINCO
Elicotteri Tipo Z-11 Changhe
Queste acquisizioni avvengono nell’ambito di un programma globale firmato dai due Paesi il 29 ottobre 2014, che riguarda anche rompighiaccio, veicoli anfibi, rimorchiatori, altre navi da guerra, mortai di vario calibro ed ospedali da campo. Osservatori militari non escludono l’acquisto di caccia cinesi FC-1.
 
i termini dell' accordo di minsk con relative figure di mink:

https://aurorasito.wordpress.com/2015/02/13/la-russia-di-putin-vince-la-guerra-in-ucraina/

I termini dell’ultimo accordo confermano che la Russia ha negoziato da una posizione di forza, in contrasto alle bubbole propagandistiche occidentali cui si pretendeva credere. Il ‘dell’altro’ riguarda il futuro delle regioni orientali, da decidere entro la fine dell’anno, senza dubbio un’importante vittoria della Russia, dato che l’adesione dell’Ucraina alla North Atlantic Treaty Organization (NATO) è praticamente esclusa per sempre, se la riforma costituzionale passa. Questa era la richiesta base russa.

In secondo luogo, il cessate il fuoco entrerà in vigore solo sabato e fino ad allora, è del tutto concepibile che le parti in conflitto tentino di strappare avanzate tattiche sul campo. Debaltsevo, in particolare, pone un problema, perché Kiev non ha nemmeno riconosciuto che diverse migliaia di propri soldati sono circondati dalle forze separatiste. ( non è che non l' ha riconosciuto... non lo sapeva proprio )

i separatisti possono eventualmente permettere, su pressione russa, di evacuare le truppe ucraine assediate.
 
Si tratta di lavoratori egiziani rapiti a inizio gennaio nell’area di Sirte, che Isis definisce “crociati copti” e dunque “infedeli”, minacciandone la decapitazione.


È un’esplicita sfida al presidente egiziano, Abdel Fattah Al Sisi, che risponde creando una “task force” ad hoc sull’emergenza degli ostaggi ed ordinando a tutti gli egiziani di lasciare la Libia, al più presto e con ogni mezzo.

La scelta di colpire i copti punta al cuore del “modello egiziano” di Al-Sisi, basato sulla valorizzazione delle minoranze per indebolire i jihadisti come evidenziato anche dal testo della nuova Costituzione che valorizza l’istituto della “cittadinanza” nei confronti di tutti, senza differenze di fede.

Per questo Al-Sisi a inizio gennaio è andato a celebrare il Natale copto nella Cattedrale cristiana del Cairo, assieme al Pope Tawadros II, pronunciando un discorso basato sul concetto che “siamo tutti egualmente egiziani”.
 
“però...peccato per l'Egitto che resta fuori, no?”

EURASIA

no.... mondo intero

a Noi interessa ' dal Portogallo agli Urali'

anche per una questione di demografia dei caucasici bianchi

il resto è solo societario, non è ' familiare'

ma ancora non si è capito che si dà la precedenza a un fattore etnico

ossia l' unico fattore che può impedire meticciamento/ estinzione dei collioni d' europa

----------------------

Certo che si è capito, però dicci tu cosa dobbiamo farcene di quelli a sudovest del Caucaso….tra i beduini e gli innominabili....:confused:
Se permetti preferisco l’Egitto, per la sua millenaria civiltà, per la tradizione Copta e pure per Suez….(pensavo si capisse)
 
:no:

in verità ci interessa solo l' Iran

il resto serve a tenere buona la spazzatura

e a fornire materie prime

si chiamano ' zone- cerniera' o ' zone di frontiera'

sono avamposti di proiezione

il discorso è immensamente vasto e prevede che si parli in maniera asettica e senza il filtro del ' buonismo terzomondista', perché di suddetto buonismo alla geopolitica frega una mazz
 
Ultima modifica:
eh questi RIC......:cool:

Russia, India e Cina: un ordine economico internazionale piu’ equo e stabile | Imola Oggi

Con il sistema finanziario transatlantico sul punto di esplodere, i leader dei BRICS sono consapevoli dell’urgenza di creare rapidamente delle alternative, come ha indicato l’agenzia di rating cinese Dagong

Nel comunicato congiunto i tre ministri lodano i progressi compiuti dai BRICS, in particolare l’accordo per la creazione della Nuova Banca per lo Sviluppo e l’accordo per la Riserva Contingente in funzione di scudo anti-speculazione.

Tra le altre iniziative, hanno discusso anche della Cintura Economica della Via della Seta cinese e della Via della Seta Marittima del XXI secolo. In questo contesto, il ministro degli Esteri Wang Yi ha sottolineato nel suo intervento che la Cina vuole cooperare con tutti i paesi che si trovano lungo i corridoi economici tra Cina ed Europa. “Non si tratta di un assolo cinese” ha detto “ma di una sinfonia per tutti i nostri partner”. Il punto saliente del comunicato è l’impegno a costruire un ordine economico e politico internazionale più equo e stabile.

I ministri indiano e russo sono stati ricevuti dal Presidente Xi Jinping, che ha sottolineato l’importanza di questo incontro trilaterale.La presenza del ministro degli Esteri indiano, signora Sushma Swaraj, è stata particolarmente significativa, in quanto – ricorda l’agenzia Eir – avveniva dopo la recente visita di Obama in India, in cui il Presidente USA ha cercato di riesumare le tensioni di lunga data tra Delhi e Pechino. A quanto pare, e per fortuna, non ci è riuscito.

e i merikkioni rosicano :D:clap:
 
eh questi RIC......:cool:

Russia, India e Cina: un ordine economico internazionale piu’ equo e stabile | Imola Oggi

Con il sistema finanziario transatlantico sul punto di esplodere, i leader dei BRICS sono consapevoli dell’urgenza di creare rapidamente delle alternative, come ha indicato l’agenzia di rating cinese Dagong

Nel comunicato congiunto i tre ministri lodano i progressi compiuti dai BRICS, in particolare l’accordo per la creazione della Nuova Banca per lo Sviluppo e l’accordo per la Riserva Contingente in funzione di scudo anti-speculazione.

Tra le altre iniziative, hanno discusso anche della Cintura Economica della Via della Seta cinese e della Via della Seta Marittima del XXI secolo. In questo contesto, il ministro degli Esteri Wang Yi ha sottolineato nel suo intervento che la Cina vuole cooperare con tutti i paesi che si trovano lungo i corridoi economici tra Cina ed Europa. “Non si tratta di un assolo cinese” ha detto “ma di una sinfonia per tutti i nostri partner”. Il punto saliente del comunicato è l’impegno a costruire un ordine economico e politico internazionale più equo e stabile.

I ministri indiano e russo sono stati ricevuti dal Presidente Xi Jinping, che ha sottolineato l’importanza di questo incontro trilaterale.La presenza del ministro degli Esteri indiano, signora Sushma Swaraj, è stata particolarmente significativa, in quanto – ricorda l’agenzia Eir – avveniva dopo la recente visita di Obama in India, in cui il Presidente USA ha cercato di riesumare le tensioni di lunga data tra Delhi e Pechino. A quanto pare, e per fortuna, non ci è riuscito.

e i merikkioni rosicano :D:clap:
Noi invece gongoliamo.
 
jo12... che cosa stai vedendo nel cordone di fronte alle coste italiane tra Italia e libia?

vedi quello che vedo io?
 
ora tocca muovere a Noi

e la purga deve essere rapida perché nessuno si metta a urlare ' i diritti umaniiiii'
 
la commenteremo più avanti

dopo i FATTI che devono accadere

Papa Francesco annulla la messa di Pasqua per i Politici


Monsignor Lorenzo Leuzzi, ausiliare della diocesi di Roma e cappellano di Montecitorio, lo ha confermato all'Ansa: quest'anno Papa Francesco non celebrerà la messa di preparazione alla Pasqua per i politici. Il Pontefice, dopo la sferzata ai nostri parlamentari, pronunciata durante la Quaresima dello scorso anno, ha deciso di non replicare.

Le motivazioni della decisione presa da Bergoglio non sono state esplicitate, tuttavia non è errato pensare che qualcuno dei nostri parlamentari abbia tirato un sospiro di sollievo dopo quello che accadde il 27 marzo del 2014. In quell'occasione, ad assistere alla funzione c'erano circa 500 politici, fra presidenti, vice, sotto-segretari, capigruppo e via dicendo. La liturgia era prevista per le 7, ma per prendervi parte bisognava presentarsi a San Pietro già alle 6 del mattino. Vista l' "imposizione" della levataccia, forse qualcuno dei nostri rappresentanti aveva creduto che il Papa sarebbe stato "cordiale". E invece le cose non andarono proprio così.

Il Pontefice, di fronte ai Presidenti di Camera e Senato e alla metà del Governo Renzi, non ebbe un atteggiemnto diplomatico. Dall'altare usò espressioni come questa: "No alla corruzione, agli interessi di partito e ai dottori del dovere e ai sepolcri imbiancati".

E rincarò anche la dose, riferendosi direttamente alla classe dirigente, "che si è allontanata dal popolo chiusa nel proprio gruppo-partito, nelle lotte interne". In conclusone, poi, Bergoglio lanciò un vero e proprio anatema contro i corrotti: "per loro non c'è salvezza".

Ovviamente la predica di Bergoglio non può essere ridotta a queste frasi, le sue parole avevano un grande spessore dottrinale. Il Papa contrappose la teologia di fede a una teologia del dovere. La prima fondata su una dialettica di libertà, offerta dal Sigmore, la seconda, invece, su una logica della necessità.

Per il Pontefice, seguendo la necessità si diventa per forza di cose "comportamentali". Ovvero, "Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini". Parole, queste, citate da Sergio Mattarella nel suo discorso di insediamento.

Come ci ricorda un articolo di Panorama, tra i nostri parlamentari, qualcuno non gradì l'eccessiva intransigenza di Bergoglio.
 
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