Il Creval Parte 5: in attesa dell'Aumento di Capitale

Per parte mia, un solo grande rammarico: essere entrato troppo presto e non aver creduto che si poteva comprare addirittura a 0,70 Euro post ADC!!!!

D'altra parta, lo "spurgo" ribassista da metà giugno a inizio agosto è stato così rapido e profondo (ABC da manuale con ultima onda "cetriolissima") che mi ha sorpreso/travolto: il peggior loss in tutta la mia storia Borsistica quasi trentennale!

Che rabbia, quando invece si poteva super gainare: peccato/pazienza!!!!

A mio modesto avviso, la causa maggiore dell'iper calo è stata lo storno delle Borse: c'era puzza di picco degli indici ed hanno corretto pesantemente (con l'AMPLIFICATORE dell'era della "leva" e delle "macchinette").

Ma spero (ne sono certo) che il TORO "mondiale" sia tutt'altro che morto: anzi, a causa del vero e proprio ANNACQUAMENTO senza precedenti nella storia MONETARIA (da non confondere con l'eccesso di liquidità), il TORO "mondiale" sia solo all'inizio!

Vedremo...

P.S.
Invece, con prosecuzione delle correzioni: più scende, più compro...
:bye:
 
Ultima modifica:
Per parte mia, un solo grande rammarico: essere entrato troppo presto e non aver creduto che si poteva comprare addirittura a 0,70 Euro post ADC!!!!

D'altra parta, lo "spurgo" ribassista da metà giugno a inizio agosto è stato così rapido e profondo (ABC da manuale con ultima onda "cetriolissima") che mi ha sorpreso/travolto: il peggior loss in tutta la mia storia Borsistica quasi trentennale!

Che rabbia, quando invece si poteva super gainare: peccato/pazienza!!!!

A mio modesto avviso, la causa maggiore dell'iper calo è stata lo storno delle Borse: c'era puzza di picco degli indici ed hanno corretto pesantemente (con l'AMPLIFICATORE dell'era della "leva" e delle "macchinette").

Ma spero (ne sono certo) che il TORO "mondiale" sia tutt'altro che morto: anzi, a causa del vero e proprio ANNACQUAMENTO senza precedenti nella storia MONETARIA (da non confondere con l'eccesso di liquidità), il TORO "mondiale" sia solo all'inizio!

Vedremo...

P.S.
Invece, con prosecuzione delle correzioni: più scende, più compro...
:bye:

;)
 
Per parte mia, un solo grande rammarico: essere entrato troppo presto e non aver creduto che si poteva comprare addirittura a 0,70 Euro post ADC!!!!

D'altra parta, lo "spurgo" ribassista da metà giugno a inizio agosto è stato così rapido e profondo (ABC da manuale con ultima onda "cetriolissima") che mi ha sorpreso/travolto: il peggior loss in tutta la mia storia Borsistica quasi trentennale!

Che rabbia, quando invece si poteva super gainare: peccato/pazienza!!!!

A mio modesto avviso, la causa maggiore dell'iper calo è stata lo storno delle Borse: c'era puzza di picco degli indici ed hanno corretto pesantemente (con l'AMPLIFICATORE dell'era della "leva" e delle "macchinette").

Ma spero (ne sono certo) che il TORO "mondiale" sia tutt'altro che morto: anzi, a causa del vero e proprio ANNACQUAMENTO senza precedenti nella storia MONETARIA (da non confondere con l'eccesso di liquidità), il TORO "mondiale" sia solo all'inizio!

Vedremo...

P.S.
Invece, con prosecuzione delle correzioni: più scende, più compro...
:bye:
Anche io ho cominciato a 0,98 però ho mediato fino a 0,7.
Speriamo non ritorni.
 
che spettacolo :ahahah::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::clap::clap:



*p.s. dopo lo stress test...
aggregante o aggregata? :cool:

A mio modo di vedere aggregante o aggregata non fa molta differenza....per me le banche che si metteranno assieme sono messe tutte quasi alla stessa maniera sic!!
Penso comunque che il top sarebbe " accoppiarsi " con la Sondrio .:clap:OK!
 
da "il giornale" oggi:

Mario Draghi sta per dare avvio al check up patrimoniale che determinerà prede e predatori del prossimo decennio tra le prime 128 banche europee: a conti fatti la pattuglia dei big italiani potrebbe scendere da 15 a 14, per l'esclusione del Credito Valtellinese. (:confused:)

I risultati saranno resi noti nell'ultimo week end di ottobre. Ma buona parte dei giochi si stanno facendo in questi giorni perché è in pieno svolgimento lo scambio di deduzioni e controdeduzioni con la Bce sui bilanci riscritti da ogni singola banca dopo aver ripesato, sotto gli occhi di Bankitalia, uno alla volta i prestiti e i rischi sulla bilancia dell'«asset quality review».

Più le banche sapranno dimostrare di essere di qualità e sgravate dalle sofferenze, minore sarà l'impatto di questa ondata di stress test, molto più rigidi di quelli effettuati nel 2011. Una sorta di imbuto matematico in cui l'Eba (European Banking Authority, l'Autorità bancaria indipendente europea) guidata dall'italiano Andrea Enria, verserà i bilanci ricalcolati applicandovi due scenari recessivi di scuola: il primo meno pessimistico, il secondo plumbeo, considerando variabili come il Pil, la Borsa e il mercato immobiliare.

Secondo quanto pubblicato dalla stessa Eba mercoledì prossimo il modello degli stress test considererà: la composizione del capitale, gli asset ponderati per il rischio, il conto economico, i rischi di credito, le cartolarizzazioni e il pacchetto dei Bot e Btp di cui sono piene le casse delle nostre banche. Una mezza invenzione, il cui risultato fisserà però quanto denaro aggiuntivo reale dovranno trovare le banche europee e italiane: la solidità patrimoniale minima richiesta è pari all'8% nel primo scenario e al 5,5% nel secondo, sempre in termini di Cet1 (il nuovo parametro di riferimento). Chi non sarà promosso, avrà a disposizione due settimane per annunciare quali rimedi adotterà e 6-9 mesi per passare ai fatti. Sostanzialmente sono due le strade possibili: chiedere risorse fresche al mercato con un aumento di capitale o cedere delle attività. Vale la pena qui ricordare che da inizio anno, l'industria bancaria italiana nel suo complesso ha già raccolto 11 miliardi di mezzi freschi e accantonato altri 33 miliardi per smaltire le macerie delle sofferenze lasciate da questi sette anni di crisi.

Dal 4 novembre prossimo entrerà, quindi, in funzione la Vigilanza Unica: a Francoforte sono già pronti i team internazionali, con un capo e il vice, che riceveranno dalle singole banche centrali la supervisione sulle big bank. Le sorelle minori restano invece sotto la giurisdizione di Bankitalia, ma anche a loro si applicheranno regole livellate a livello comunitario. A quel punto almeno l'Europa delle banche sarà fatta. Vale però la pena chiedersi il motivo di tanta solerzia da parte di una Europa incapace invece di centrare un percorso politico comune: l'obiettivo di Bruxelles, pur nascosto sotto la tecnica dei numeri, è dotarsi di un nuovo sistema bancario, riaccendendo a un tempo sia i prestiti a famiglie e imprese (a cui concorreranno anche i nuovi prestiti dell'Eurotower) sia il consolidamento dell'industria del credito, da tempo ingessata. Una delle conseguenze dei risultati dei test, infatti, sarà quella di determinare le prede, cioè le banche destinate a essere assorbite da altre. Un verdetto pesante, per soci grandi e piccoli, che verrà dunque predeterminato non su esigenze reali, ma sulla base di previsioni effettuate su scenari ipotetici costruiti con parametri discrezionali. Per gli uomini di Francoforte un potere enorme in più.

È il rapporto (Cet1) di solidità minima prevista nello scenario peggiore di calo del Pil e delle Borse.
---------------------------------------------------------------------------
Le 14: Carige, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Milano, Intesa San Paolo, Mediobanca, Unicredit, Banca popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio, Banca popolare di Vicenza, Banco Popolare, Credito Emiliano, Iccrea Holding, Unione Banche Italiane, Veneto Banca.
 
:confused:
:confused:
:confused:
:yes::wall:
:no::no:
Ma la sondrio ci vuole?
Ho paura .... di no.... Ma.
Chi vivrà vedrà.
 
Mi piacerebbe vedere De Censi passare alla Sondrio a fare l'impiegato.
Dopo tanti anni di errori e aumenti di capitale.:yes::p
 
Mario Draghi sta per dare avvio al check up patrimoniale che determinerà prede e predatori del prossimo decennio tra le prime 128 banche europee: a conti fatti la pattuglia dei big italiani potrebbe scendere da 15 a 14, per l'esclusione del Credito Valtellinese. (:confused:)

I risultati saranno resi noti nell'ultimo week end di ottobre. Ma buona parte dei giochi si stanno facendo in questi giorni perché è in pieno svolgimento lo scambio di deduzioni e controdeduzioni con la Bce sui bilanci riscritti da ogni singola banca dopo aver ripesato, sotto gli occhi di Bankitalia, uno alla volta i prestiti e i rischi sulla bilancia dell'«asset quality review».

Più le banche sapranno dimostrare di essere di qualità e sgravate dalle sofferenze, minore sarà l'impatto di questa ondata di stress test, molto più rigidi di quelli effettuati nel 2011. Una sorta di imbuto matematico in cui l'Eba (European Banking Authority, l'Autorità bancaria indipendente europea) guidata dall'italiano Andrea Enria, verserà i bilanci ricalcolati applicandovi due scenari recessivi di scuola: il primo meno pessimistico, il secondo plumbeo, considerando variabili come il Pil, la Borsa e il mercato immobiliare.

Secondo quanto pubblicato dalla stessa Eba mercoledì prossimo il modello degli stress test considererà: la composizione del capitale, gli asset ponderati per il rischio, il conto economico, i rischi di credito, le cartolarizzazioni e il pacchetto dei Bot e Btp di cui sono piene le casse delle nostre banche. Una mezza invenzione, il cui risultato fisserà però quanto denaro aggiuntivo reale dovranno trovare le banche europee e italiane: la solidità patrimoniale minima richiesta è pari all'8% nel primo scenario e al 5,5% nel secondo, sempre in termini di Cet1 (il nuovo parametro di riferimento). Chi non sarà promosso, avrà a disposizione due settimane per annunciare quali rimedi adotterà e 6-9 mesi per passare ai fatti. Sostanzialmente sono due le strade possibili: chiedere risorse fresche al mercato con un aumento di capitale o cedere delle attività. Vale la pena qui ricordare che da inizio anno, l'industria bancaria italiana nel suo complesso ha già raccolto 11 miliardi di mezzi freschi e accantonato altri 33 miliardi per smaltire le macerie delle sofferenze lasciate da questi sette anni di crisi.

Dal 4 novembre prossimo entrerà, quindi, in funzione la Vigilanza Unica: a Francoforte sono già pronti i team internazionali, con un capo e il vice, che riceveranno dalle singole banche centrali la supervisione sulle big bank. Le sorelle minori restano invece sotto la giurisdizione di Bankitalia, ma anche a loro si applicheranno regole livellate a livello comunitario. A quel punto almeno l'Europa delle banche sarà fatta. Vale però la pena chiedersi il motivo di tanta solerzia da parte di una Europa incapace invece di centrare un percorso politico comune: l'obiettivo di Bruxelles, pur nascosto sotto la tecnica dei numeri, è dotarsi di un nuovo sistema bancario, riaccendendo a un tempo sia i prestiti a famiglie e imprese (a cui concorreranno anche i nuovi prestiti dell'Eurotower) sia il consolidamento dell'industria del credito, da tempo ingessata. Una delle conseguenze dei risultati dei test, infatti, sarà quella di determinare le prede, cioè le banche destinate a essere assorbite da altre. Un verdetto pesante, per soci grandi e piccoli, che verrà dunque predeterminato non su esigenze reali, ma sulla base di previsioni effettuate su scenari ipotetici costruiti con parametri discrezionali. Per gli uomini di Francoforte un potere enorme in più.

È il rapporto (Cet1) di solidità minima prevista nello scenario peggiore di calo del Pil e delle Borse.
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Le 14: Carige, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Milano, Intesa San Paolo, Mediobanca, Unicredit, Banca popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio, Banca popolare di Vicenza, Banco Popolare, Credito Emiliano, Iccrea Holding, Unione Banche Italiane, Veneto Banca.

Ciao Mil68.OK!OK!OK!
Notizia già nota dal 4/7/14.:yes::yes::yes: https://www.fitchratings.com/gws/en/fitchwire/fitchwirearticle/ECB-Significant-Banks?pr_id=838015
Penso che con l'eliminazione dalla lista non saremo certo polo aggregante...:D:D:D

Dama62
 
:confused:
:confused:
:confused:
:yes::wall:
:no::no:
Ma la sondrio ci vuole?
Ho paura .... di no.... Ma.
Chi vivrà vedrà.

ma che scrivi ???

l'aggregazione non è una necessità ma una possibilità, nella quale semmai concedersi al miglior offerente
"ci vogliono , ci vorranno...." (cit.) pagheranno e non poco per farlo...mica ti stanno a fare l'elemosina e mica stai per fallire o commissariato...

se non credi nel titolo shortalo o non comprarlo...

io sono long considerando un adc già bello che fatto...proprio in vista dello stress test...e dei successivi matrimoni...:yes:

saluti
 
Bce, Creval e Credem non in lista banche per vigilanza diretta
venerdì 27 giugno 2014 14:09
[...]
Creval e Credem, presenti nella lista per la Asset Quality Review, non figurano ad oggi tra le banche italiane che saranno soggette alla vigilanza diretta della Bce. E' quanto si apprende dalla lista preliminare degli istituti quali la Bce ha notificato la propria intenzione di ritenerli 'enti creditizi significativi', ai fini della supervisione diretta che assumerà a novembre. L'elenco definitivo, si legge in un comunicato della Bce, sarà reso noto entro il 4 settembre e sarà riesaminato con cadenza regolare.
[...]

Bce, Creval e Credem non in lista banche per vigilanza diretta | Reuters


Banca centrale europea: Le banche italiane tra stress test e i finanziamenti Tiltro
21 Agosto 2014
[...]
Per quanto riguarda le banche italiane esaminate saranno in totale 15: Banca Carige, Banca Monte dei Paschi di Siena, Piccolo Credito Valtellinese, Popolare dell’Emilia Romagna, Popolare di Milano, Popolare di Sondrio, Popolare di Vicenza, Banco Popolare , Credito Emiliano, Iccrea Holding, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Banca di Credito finanziario, UniCredit , Ubi, e infine Veneto Banca.Intanto la serie di otto Tltro (Targeted long-term refinancing operations) della Bce si aprirà tra poco meno di un mese, il 18 settembre.
[...]

Banca centrale europea:Le banche italiane tra stress test e i finanziamenti Tiltro | Politica economica
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Ma la sondrio ci vuole?
Ho paura .... di no.... Ma.
Chi vivrà vedrà.


La Banca Popolare Sondrio precisa: nessuna fusione con il Creval


Andiamo avanti da soli, voci di aggregazione senza fondamento, conferma il presidente di Bps, Francesco Venosta

"La nostra sarà una crescita per linee interne, come avviene da sempre e come è stato ribadito con forza alla recente assemblea annuale dei soci svoltasi a Bormio lo scorso 26 aprile. Non c'è alcuna ipotesi di futura fusione o aggregazione con il Credito Valtellinese o altre banche". Lo fa sapere all'agenzia di stampa Ansa la Popolare di Sondrio dopo le indiscrezioni circolate che hanno fatto balzare in Borsa i titoli dei due istituti bancari.

"L'aumento di capitale, sino a 350 milioni, deciso nel corso dell'ultima assemblea - spiega la banca - è finalizzato proprio al proseguimento del cammino in solitaria, come ribadito in modo molto chiaro dall'amministrazione della banca. Sono, pertanto, da smentire categoricamente voci di segno opposto a questa strategia operativa".

Il presidente Francesco Venosta si limita ad aggiungere che le voci di aggregazioni con il Creval o altre banche circolate oggi "sono puramente fantasiose, prive anche di un pur minimo fondamento".

Secondo me le dichiarazioni di BPS sono credibili anche perché provengono da un presidente nuovo di nomina con un piano e anni di lavoro davanti. Le fonti interessate a una fusione (se indirizzate alla BPS) possono provenire unicamente dall'altra parte che avrebbe in mente il progetto di un matrimonio alla pari con una banca snella, efficiente, che capitalizza 1,5 miliardi e produce utili offrendo in cambio di un carrozzone costoso succhia capitali, in perdita continua, con gli stessi amministratori e che capitalizza 900 milioni dopo drenaggi continui dal portafoglio degli azionisti. Non sarà difficile stabilire chi può, se desidera contrarre, agire da posizioni di forza aspettando comodamente seduto sotto l'albero che il frutto cada dal pero.
Le dichiarazioni della fonte che si sarebbe candidata sono comunque sempre provvisorie e variabili anche in tempi ravvicinati, proprie di chi vive alla giornata e sa che l'ora del redde rationem si avvicina:


Creval aumento capitale non finalizzato ad acquisizioni - Fiordi

MILANO, 4 marzo (Reuters) - L'aumento di capitale fino a 400 milioni appena annunciato da Credito Valtellinese non è finalizzato ad operazioni di acquisizione.
Lo ha detto l'AD, Miro Fiordi nel corso della conference call sui risultati 2013 e sul piano industriale che include anche un rafforzamento patrimoniale attraverso un aumento di capitale che la banca conta di eseguire entro giugno.
"Non abbiamo alcuna valutazione in corso per finalizzare l'operazione di aumento per acquisizioni", ha detto Fiordi.
L'AD ha sottolineato che la principale finalità dell'operazione è quella di rafforzare il capitale per allinearlo ai migliori standard anche per risucire ad affrontare nel migliore dei modi l'asset quality review e lo stress test.



Le dichiarazioni del 23 maggio suonano già diversamente:
Il Sole24Ore di domenica ha riportato le dichiarazioni dell’amministratore delegato del Credito Valtellinese, Miro Fiordi. Il manager non esclude che al termine degli stress test condotti dalla BCE l’istituto possa procedere con un’aggregazione probabilmente alla pari. L’operazione potrebbe avvenire ...

Leggi tutto: Il Credito Valtellinese non esclude acquisizioni nel 2015
 
La Banca Popolare Sondrio precisa: nessuna fusione con il Creval


Andiamo avanti da soli, voci di aggregazione senza fondamento, conferma il presidente di Bps, Francesco Venosta

"La nostra sarà una crescita per linee interne, come avviene da sempre e come è stato ribadito con forza alla recente assemblea annuale dei soci svoltasi a Bormio lo scorso 26 aprile. Non c'è alcuna ipotesi di futura fusione o aggregazione con il Credito Valtellinese o altre banche". Lo fa sapere all'agenzia di stampa Ansa la Popolare di Sondrio dopo le indiscrezioni circolate che hanno fatto balzare in Borsa i titoli dei due istituti bancari.

"L'aumento di capitale, sino a 350 milioni, deciso nel corso dell'ultima assemblea - spiega la banca - è finalizzato proprio al proseguimento del cammino in solitaria, come ribadito in modo molto chiaro dall'amministrazione della banca. Sono, pertanto, da smentire categoricamente voci di segno opposto a questa strategia operativa".

Il presidente Francesco Venosta si limita ad aggiungere che le voci di aggregazioni con il Creval o altre banche circolate oggi "sono puramente fantasiose, prive anche di un pur minimo fondamento".

Secondo me le dichiarazioni di BPS sono credibili anche perché provengono da un presidente nuovo di nomina con un piano e anni di lavoro davanti. Le fonti interessate a una fusione (se indirizzate alla BPS) possono provenire unicamente dall'altra parte che avrebbe in mente il progetto di un matrimonio alla pari con una banca snella, efficiente, che capitalizza 1,5 miliardi e produce utili offrendo in cambio di un carrozzone costoso succhia capitali, in perdita continua, con gli stessi amministratori e che capitalizza 900 milioni dopo drenaggi continui dal portafoglio degli azionisti. Non sarà difficile stabilire chi può, se desidera contrarre, agire da posizioni di forza aspettando comodamente seduto sotto l'albero che il frutto cada dal pero.
Le dichiarazioni della fonte che si sarebbe candidata sono comunque sempre provvisorie e variabili anche in tempi ravvicinati, proprie di chi vive alla giornata e sa che l'ora del redde rationem si avvicina:


Creval aumento capitale non finalizzato ad acquisizioni - Fiordi

MILANO, 4 marzo (Reuters) - L'aumento di capitale fino a 400 milioni appena annunciato da Credito Valtellinese non è finalizzato ad operazioni di acquisizione.
Lo ha detto l'AD, Miro Fiordi nel corso della conference call sui risultati 2013 e sul piano industriale che include anche un rafforzamento patrimoniale attraverso un aumento di capitale che la banca conta di eseguire entro giugno.
"Non abbiamo alcuna valutazione in corso per finalizzare l'operazione di aumento per acquisizioni", ha detto Fiordi.
L'AD ha sottolineato che la principale finalità dell'operazione è quella di rafforzare il capitale per allinearlo ai migliori standard anche per risucire ad affrontare nel migliore dei modi l'asset quality review e lo stress test.



Le dichiarazioni del 23 maggio suonano già diversamente:
Il Sole24Ore di domenica ha riportato le dichiarazioni dell’amministratore delegato del Credito Valtellinese, Miro Fiordi. Il manager non esclude che al termine degli stress test condotti dalla BCE l’istituto possa procedere con un’aggregazione probabilmente alla pari. L’operazione potrebbe avvenire ...

Leggi tutto: Il Credito Valtellinese non esclude acquisizioni nel 2015

quindi .. chi le ha prese a 0,70 che dovrebbe fare ?
 
quindi .. chi le ha prese a 0,70 che dovrebbe fare ?

1. ...smettere di stuzzicare sabulum (che dà comunque contributi al dibattito, quand'anche con view di parte), pena la macumba della BPS che ci aspetta al varco!

2. ...seguire i rialzi mettendo taking profit stretti in caso di storni di circa il 5%!

3. ...temere gli sqeeze e mangiarsi le @@ per aver incassato troppo presto!
:D
 
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batimax

Caro amico io ho creval da 14€ e ti posso dire che la sondrio
adesso vale di più di quanto valeva all'epoca.
Creval ha fatto aumenti per rimpinzare le finanze di quattro
amministratori che vendono le azioni prima e durante gli aumenti di capitale
per comprarle a prezzi piu bassi.
Se vendevo 1000 creval a 14 ora ne compravo tante!!!:yes:
 
1. ...smettere di stuzzicare sabulum (che dà comunque contributi al dibattito, quand'anche con view di parte), pena la macumba della BPS che ci aspetta al varco!

2. ...seguire i rialzi mettendo taking profit stretti in caso di storni ddi circa il 5%!

3. ...temere gli sqeeze e mangiarsi le @@ per aver incassato troppo presto!
:D

ma io non lo stuzzico...cerco solo di capire COSA intende INSINUARE con i suoi post......perchè postare oggi una news del 2 giugno? ( news risalente a quando vi erano rumors di fusione.....Resegone Online - notizie da Lecco e provincia » La Banca Popolare Sondrio precisa: nessuna fusione con il Creval).
comunque posto anche una cgart oraria
LONG AND STRONG
 

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ma che scrivi ???

l'aggregazione non è una necessità ma una possibilità, nella quale semmai concedersi al miglior offerente
"ci vogliono , ci vorranno...." (cit.) pagheranno e non poco per farlo...mica ti stanno a fare l'elemosina e mica stai per fallire o commissariato...

se non credi nel titolo shortalo o non comprarlo...

io sono long considerando un adc già bello che fatto...proprio in vista dello stress test...e dei successivi matrimoni...:yes:

saluti
Concordo e sottoscrivo per i seguenti motivi:
- se lo fanno " motu loro " bene.....
- se non lo fanno " motu loro " glielo suggerirà di fare la Bd'I
- se non glielo fa fare la Bd'I glilelo farà fare la BCE .....magari non tra di loro ma con una banca straniera.........
In ogni caso penso che merrersi con la Sondrio sia una grandissima opportunità per chi come me é un cassettista, infatti l' incremento di valore sarà garantito da:
- presidio del territorio valtellinese con modalità quasi " monopolistica "
- scrasissima sovrapposizione di sportelli ( se non in Valtellina ma sarà un prezzo che si dovrà pagare per alleggerire il conto economico ) infatti avere 40 o 80 sportelli a Milano o a Roma non sarà di certo un problema.
- ottimizzazione degli investimenti fatti nel corso degli anni in IT da Creval, credo sia noto che Creval concede in uso i propri programmi ad altre Banche ( da quanto so la Sondrio in questo settore non é molto all' avanguardia)
Quindi ben venga l' accorpamento.........
Queste, per me sono le ragioni, oltre ad una grande altra quantita' di benefici che i frequentatori del blog non avranno grosse difficoltà ad immaginare ed a loro volta scrivere..........naturalmente valorizzando il giusto le azioni, e pensionando chi dovrà essere pensionato.OK!OK!OK!:clap::clap::clap:
 
Contro una perdita dell’indice di circa il 13% il Creval ha perso ben oltre il 30%. Ad una quotazione intorno a 0,865 euro il recupero vale circa la metà delle perdite subite nel giro di un mese, da quando cioè il presidente ha smobilitato più o meno un terzo del suo portafoglio titoli a circa 1,028 euro. Quando la quotazione avrà ri-toccato tale livello, ri-saremo al punto di partenza. Tra gli azionisti di cui si conoscono con certezza i movimenti in entrata e in uscita perché pubblicati, Frate Cipolla mi risulta l’unico che possa vantare oggettivamente un saldo ancora ampiamente positivo considerando i prezzi di cessione, di parziale riacquisto e possibilità di reintegrare con vantaggio la parte di portafoglio liquidato. Ma nel dossier detiene un malloppo consistente di vecchia data dal pmc difficilmente quantificabile se non lo comunica l’interessato.
Se teoricamente non è impossibile ipotizzare investitori danarosi e tempisti al centesimo che costruiscono dossier partendo sempre dal minimo, non credo che, per la grande maggioranza degli azionisti tradizionali Creval, ci sia alcunché da festeggiare se è vero, come è vero, che la quotazione media post aumento (già di per sé bassa) è ancora ben lungi dall’essere riagguantata e che i prezzi precedenti erano generalmente superiori. A meno che abbia perso memoria degli acquisti precedenti, evidentemente per qualcuno anche essere sotto, poco o tanto, ma meno di una settimana fa rappresenta già un successo: chi si contenta gode. Leopold von Sacher Masoch ha descritto bene e a fondo simili casi di specie.
 
Contro una perdita dell’indice di circa il 13% il Creval ha perso ben oltre il 30%. Ad una quotazione intorno a 0,865 euro il recupero vale circa la metà delle perdite subite nel giro di un mese, da quando cioè il presidente ha smobilitato più o meno un terzo del suo portafoglio titoli a circa 1,028 euro. Quando la quotazione avrà ri-toccato tale livello, ri-saremo al punto di partenza. Tra gli azionisti di cui si conoscono con certezza i movimenti in entrata e in uscita perché pubblicati, Frate Cipolla mi risulta l’unico che possa vantare oggettivamente un saldo ancora ampiamente positivo considerando i prezzi di cessione, di parziale riacquisto e possibilità di reintegrare con vantaggio la parte di portafoglio liquidato. Ma nel dossier detiene un malloppo consistente di vecchia data dal pmc difficilmente quantificabile se non lo comunica l’interessato.
Se teoricamente non è impossibile ipotizzare investitori danarosi e tempisti al centesimo che costruiscono dossier partendo sempre dal minimo, non credo che, per la grande maggioranza degli azionisti tradizionali Creval, ci sia alcunché da festeggiare se è vero, come è vero, che la quotazione media post aumento (già di per sé bassa) è ancora ben lungi dall’essere riagguantata e che i prezzi precedenti erano generalmente superiori. A meno che abbia perso memoria degli acquisti precedenti, evidentemente per qualcuno anche essere sotto, poco o tanto, ma meno di una settimana fa rappresenta già un successo: chi si contenta gode. Leopold von Sacher Masoch ha descritto bene e a fondo simili casi di specie.

ahhhhhhh adesso ho capito.
sei incastrato lassù , in altissimo, e ce l'hai con frate cipolla.
Vabbè, dai capita quasi a tutti di restare incastrati.
Comunque , con l'aiuto del drago, forse recupererai parte dei loss presto
buona fortuna
 
Contro una perdita dell’indice di circa il 13% il Creval ha perso ben oltre il 30%. Ad una quotazione intorno a 0,865 euro il recupero vale circa la metà delle perdite subite nel giro di un mese, da quando cioè il presidente ha smobilitato più o meno un terzo del suo portafoglio titoli a circa 1,028 euro. Quando la quotazione avrà ri-toccato tale livello, ri-saremo al punto di partenza. Tra gli azionisti di cui si conoscono con certezza i movimenti in entrata e in uscita perché pubblicati, Frate Cipolla mi risulta l’unico che possa vantare oggettivamente un saldo ancora ampiamente positivo considerando i prezzi di cessione, di parziale riacquisto e possibilità di reintegrare con vantaggio la parte di portafoglio liquidato. Ma nel dossier detiene un malloppo consistente di vecchia data dal pmc difficilmente quantificabile se non lo comunica l’interessato.
Se teoricamente non è impossibile ipotizzare investitori danarosi e tempisti al centesimo che costruiscono dossier partendo sempre dal minimo, non credo che, per la grande maggioranza degli azionisti tradizionali Creval, ci sia alcunché da festeggiare se è vero, come è vero, che la quotazione media post aumento (già di per sé bassa) è ancora ben lungi dall’essere riagguantata e che i prezzi precedenti erano generalmente superiori. A meno che abbia perso memoria degli acquisti precedenti, evidentemente per qualcuno anche essere sotto, poco o tanto, ma meno di una settimana fa rappresenta già un successo: chi si contenta gode. Leopold von Sacher Masoch ha descritto bene e a fondo simili casi di specie.

ma è nato prima l'uovo o la gallina?
siamo soli su questa terra?
Carneade chi era costui?





*p.s. cval +2,60:clap::D
 
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