Il giovane imprenditore e lo sfogo virale: "Basta me ne vado da Milano, costa troppo"

Come sarà il nuovo polo tecnologico di Milano, da 50 milioni di euro

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all’interno del nuovo campus Bovisa del Politecnico di Milano. L’accordo è stato presentato lunedì dal rettore del Poli, Ferruccio Resta, dall’ assessore alla rigenerazione urbana del comune di Milano, Giancarlo Tancredi e dal presidente di regione Lombardia, Attilio Fontana.


Il progetto prevede la riqualificazione del “Gasometro 2 – Innovation Hub”, che sarà trasformato in un centro per l’innovazione, in cui - si legge in una nota del Poli - "verranno ospitati laboratori di ricerca avanzata, aule polifunzionali e altri spazi per la ricerca e la didattica sviluppate dal Politecnico di Milano, oltre ai servizi tecnologici per il funzionamento dei laboratori".

La realizzazione dell’intervento sarà avviata nel 2023, si concluderà nel 2025 e avrà un costo complessivo di circa 50milioni di euro, di cui circa 30 milioni di euro stanziati dal Politecnico e 20 da regione Lombardia. Il progetto si inserisce all’interno dell’intervento di rigenerazione urbana sostenibile e di qualità nell’area “Bovisa-Goccia-Villapizzone”. L’operazione interessa una superficie di circa 325mila metri quadrati, di proprietà del comune di Milano e dello stesso Poli, con l’obiettivo di rigenerare l’ambito di Bovisa - Goccia e realizzare al suo interno il nuovo Campus del Politecnico di Milano.

“Comune di Milano e regione Lombardia siglano un accordo chiave per il nostro ateneo: un patto che unisce pubblico e privato, università e imprese, che favorisce la crescita di startup ad altro contenuto tecnologico accanto allo sviluppo di nuovi laboratori di ricerca - ha spiegato Ferruccio Resta, rettore del Poli -. Un passo importante per la città di Milano e per il territorio in un progetto di recupero nel segno della sostenibilità”.

“La nostra piena e convinta collaborazione con il Politecnico di Milano è dimostrata dai fatti: abbiamo stanziato 20 milioni di euro per l’Innovation hub alla Bovisa, che si aggiungono ai 30 milioni già destinati alla realizzazione del nuovo Campus Nord. In totale 50 milioni per la rigenerazione urbana di un quartiere di Milano che assumerà un ruolo guida in Italia ponendosi come modello che auspichiamo possa essere replicato – ha rimarcato Attilio Fontana -. Con la realizzazione di questo Innovation hub del Politecnico alla Bovisa, la Lombardia si conferma leader in un settore strategico per l’economia quale è l’innovazione tecnologica con le sue positive ricadute in termini di nuova occupazione e di maggiore attrattività di investimenti”.

“Un passaggio fondamentale per la rigenerazione dell’area Bovisa Goccia, che vedrà anche la realizzazione del nuovo Campus del Politecnico, il Polo delle Scuole Civiche milanesi, un grande parco di 240mila quadri. Anche con questo intervento si dimostra come la collaborazione tra istituzioni a Milano e in Lombardia generi progetti di riqualificazione in tempi rapidi, nell’interesse dei quartieri di tutta la città”, gli ha fatto eco Giancarlo Tancredi. “Con l'accordo sulla riqualificazione del Gasometro 2 prende il via la rigenerazione di un'area strategica per la crescita di Milano, quella di Bovisa Goccia. I lavori, che inizieranno nel 2023, permetteranno di trasformare un elemento di archeologia industriale in un centro di eccellenza per l'innovazione, che ospiterà laboratori dedicati alle nuove tecnologie e all'intelligenza artificiale e l'incubatore di start up del Politecnico, Polihub. Attraverso interventi di questo genere, Milano si conferma città all'avanguardia, capace di uno sguardo progettuale verso uno sviluppo e un futuro sostenibile", ha commentato il sindaco Giuseppe Sala.
 

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credo abbiate dimenticato che trattasi di 23enne
forse un 18enne della mia generazione
un 13enne della generazione di mio padre

poi esiste un gap generazionale, coi sui pro e contro.
chi ha qualche anno in più rappresenta la generazione di imprenditori che, se ha un problema, lo risolve (o prova a farlo) e va avanti.
chi ha qualche anno in meno rappresenta la generazione (anche) di imprenditori che "se non lo dici online non esiste" e "tanto è tutta pubblicità" (tanto è vero che se ne sta parlando qui)
ogni tempo ha i suoi protagonisti

Non è questione solo di età.

Uscire e divertirsi è normale, mica si giudica quello.
Però se uno, stringendo, sostiene che debba lasciare Milano perché cara nelle uscite (già di per sé surreale spostarsi in un'altra città per risparmiare quanto? il 10-15% sui costi delle uscite) e perché è troppo costoso vivere in centro (perché ovviamente 30 min di mezzi per uscire sono tanti, mentre è normale trasferirsi in una città a 200km).

Ma probabilmente è solo la solita pubblicità.
 
Non è questione solo di età.

Uscire e divertirsi è normale, mica si giudica quello.
Però se uno, stringendo, sostiene che debba lasciare Milano perché cara nelle uscite (già di per sé surreale spostarsi in un'altra città per risparmiare quanto? il 10-15% sui costi delle uscite) e perché è troppo costoso vivere in centro (perché ovviamente 30 min di mezzi per uscire sono tanti, mentre è normale trasferirsi in una città a 200km).

Ma probabilmente è solo la solita pubblicità.

il mio riferimento all'età non era riferito alle uscite (escono pure i meno giovani) ma al fatto che un imprenditore decida di lagnarsi pubblicamente dei costi e senta il bisogno di condividerlo urbi et orbi
 
il mio riferimento all'età non era riferito alle uscite (escono pure i meno giovani) ma al fatto che un imprenditore decida di lagnarsi pubblicamente dei costi e senta il bisogno di condividerlo urbi et orbi

Mah, in generale da quando sto al mondo sento qualcuno che si lagna pubblicamente di qualcosa, credo sia lo sport più praticato in Italia.
 
il mio riferimento all'età non era riferito alle uscite (escono pure i meno giovani) ma al fatto che un imprenditore decida di lagnarsi pubblicamente dei costi e senta il bisogno di condividerlo urbi et orbi

Mah, in generale da quando sto al mondo sento qualcuno che si lagna pubblicamente di qualcosa, credo sia lo sport più praticato in Italia.


infatti i vecchi imprenditori tipo i ristoratori sono campioni di piagnistei, tipo il grande classico "i giovani non vogliono lavorare" (strano eh, è così allettante essere pagati 5 euro l'ora in nero senza turni di riposo per fare un lavoro massacrante)
https://www.ilpost.it/2022/06/17/ripensare-lavoro-stagionali/
 
https://amp.milanotoday.it/attualita/vado-via-milano-lorenzo-lodigiani.html

Il tema del caro affitti a Milano torna prepotentemente sulla scena. Il fondatore di NCode - startup che offre corsi e strumenti per lanciare prodotti digitali - Lorenzo Lodigiani ha scritto negli scorsi giorni un post su Linkedin diventato presto viralissimo, con migliaia di condivisioni. L'imprenditore 23enne, infatti, ha deciso di lasciare Milano. Troppo alto il costo della vita. Si trasferirà a Torino

"Me ne vado da Milano. Anzi, a dirla tutta me ne sono già andato. Venerdì mi sono preso la giornata, ho fatto i pacchi, e ho fatto il trasloco. Ho deciso di dare priorità al mio benessere fisico e mentale, e a Milano non sentivo di poterlo fare. Milano è una città che chiede tanto, e che sicuramente dà tanto, ma post-covid non ho più visto tutti questi grandi vantaggi", racconta.

"Milano non è sostenibile per un giovane aspirante imprenditore: il costo della vita non mi ha mai permesso di uscire la sera senza prima farmi i calcoli su come quell'uscita avrebbe impattato sulle mie finanze. Milano è sicuramente molto efficiente, ma per certi versi scomoda a mio avviso: se non hai budget per vivere in centro vivi in periferia dove i servizi non sono gli stessi, e dove per arrivare ovunque tu voglia andare devi comunque mettere in conto mezz'ora buona, e ammetto che dopo lunghe giornata di lavoro il pensiero di prendere e cambiare metro o bus ha messo in difficoltà la mia voglia di uscire", prosegue.

"La verità è che ho a lungo cercato motivi che mi facessero rimanere a Milano, ma al momento non ci trovo un senso per me. Quindi, what's next? Ncode.it è sempre di più una remote company: Giuseppe sarà in Uk per il mese, il team è sparso tra Como, Genova e Bologna, e io mi trasferirò a Torino. Alla fine è solo un'ora di treno da Milano, e ciò mi permette comunque di poter esserci in qualunque momento necessario. Scelta giusta? Lo scopriremo", conclude

Le reazioni
In molti nei commenti sono concordi con il pensiero di Lodigiani. "Sono d'accordo Lorenzo, ho fatto la stessa scelta, dopo oltre 10 anni a Milano. Infatti ad un certo punto Milano non offriva più ciò di cui avevo bisogno. Lei è cambiata, io sono cambiata. Sicuramente il beneficio delle relazioni era uno degli aspetti più importanti ma oggigiorno ci si sposta facilmente e le relazioni si fanno facilmente anche online", scrive Alice Marmieri. Altri, invece, non condividono la scelta, rimarcando il fatto che Milano ha opportunità di business sconosciute a molte altre città italiane e che anche nell'hinterland si trovano ottimi servizi

Una cosa che non capisco è se a Milano vivono solo benestanti oppure se le persone vanno a rubare per vivere (affitti a parte) la città fa schifo, sporca e piena di gentaglia ( confrontatevi con Vienna, Barcellona, Londra, Varsavia ) mangiare in pizzeria uno sproposito, la metro è sporca lenta rumorosa, e poco servita.
per andare a MXP da Milano devi fare il segno della croce, per parcheggiare trovi mai un azzo,
 
Una cosa che non capisco è se a Milano vivono solo benestanti oppure se le persone vanno a rubare per vivere (affitti a parte) la città fa schifo, sporca e piena di gentaglia ( confrontatevi con Vienna, Barcellona, Londra, Varsavia ) mangiare in pizzeria uno sproposito, la metro è sporca lenta rumorosa, e poco servita.
per andare a MXP da Milano devi fare il segno della croce, per parcheggiare trovi mai un azzo,

che faccia schifo è un'opinione (io non la condivido, anzi, trovo milano molto bella -ovviamente in modo diverso da una firenze venezia roma ecc). che sia sporca è falso, a meno che tu non abbia come benchmark una città svizzera.
l'unica città tra quelle che citi meglio di milano per pulizia e assenza di "gentaglia", qualunque cosa voglia dire, è vienna. le altre proprio no. non so che esperienze tu abbia avuto, ma la metro funziona benissimo, e per andare a malpensa c'è il trenino express da cadorna. 25 minuti. non mi pare che da cdg a parigi sia meglio, per dire.
 
Una cosa che non capisco è se a Milano vivono solo benestanti oppure se le persone vanno a rubare per vivere (affitti a parte) la città fa schifo, sporca e piena di gentaglia ( confrontatevi con Vienna, Barcellona, Londra, Varsavia ) mangiare in pizzeria uno sproposito, la metro è sporca lenta rumorosa, e poco servita.
per andare a MXP da Milano devi fare il segno della croce, per parcheggiare trovi mai un azzo,

Personalmente ho visto Vienna, bella e pulita, ma la conosco poco. Barcellona mi ha preso il cuore, ma non mi è parsa tutta sta pulizia impeccabile e la gente malandrina c'era eccome. Varsavia son stato solo di passaggio.
Londra è un concetto un po' così. E' N volte Milano con aree stupende e aree molto più agitate di qualsiasi periferia milanese.

La cosa che a molti non entra in testa è Milano si è ritrovata ad essere quasi l'unica opzione per migliaia di persone in cerca di lavoro, soprattutto post laurea. Ciò fa sì che ci sia una platea enorme di persone che vogliono abitarci rispetto ad un'offerta immobiliare scarsa e spesso di bassa qualità.
Con una nazione in declino e una generazione che vuole i figli dottori, Milano rappresenta la quasi unica alternativa all'emigrazione.
 
Personalmente ho visto Vienna, bella e pulita, ma la conosco poco. Barcellona mi ha preso il cuore, ma non mi è parsa tutta sta pulizia impeccabile e la gente malandrina c'era eccome. Varsavia son stato solo di passaggio.
Londra è un concetto un po' così. E' N volte Milano con aree stupende e aree molto più agitate di qualsiasi periferia milanese.

La cosa che a molti non entra in testa è Milano si è ritrovata ad essere quasi l'unica opzione per migliaia di persone in cerca di lavoro, soprattutto post laurea. Ciò fa sì che ci sia una platea enorme di persone che vogliono abitarci rispetto ad un'offerta immobiliare scarsa e spesso di bassa qualità.
Con una nazione in declino e una generazione che vuole i figli dottori, Milano rappresenta la quasi unica alternativa all'emigrazione.



Esattamente, sottoscrivo anche le virgole.

Questo spiega, in parte, anche perché gli stipendi milanesi sono abbastanza compressi. C'è talmente tanta offerta di lavoratori specializzati e non che il datore di lavoro/azienda, a meno di profili altamente specialistici con esperienza all'estero e quant'altro o senior può tranquillamente offrire il minimo sindacale per sopravvivere. Si salvano solo pochi lavori con importanti barriere all'ingresso e contrattazione spesso pubblica (lavori però che si possono svolgere in tutta Italia, molto spesso con una qualità della vita migliore).
 
Ultima modifica:
Ma se questo si lamenta dei costi di Milano ha senso andare ad abitare a Torino?

Dubito che anche nella migliore delle ipotesi il viaggio possa essere di una sola ora (+ 1 per il ritorno), inoltre l'abbonamento ha un costo e non mi pare voglia "pendolare" con un treno interregionale visto che nemmeno con un freccia rossa ci metti così poco, quindi già "sparare" un ora di percorrenza denota delle imprecisioni (o fantasie) nel racconto.

Sarebbe da capire se questo lavora in smart working (magari me lo sono perso) ed in caso positivo, quante volte deve recarsi a Milano.
 
Mah, in generale da quando sto al mondo sento qualcuno che si lagna pubblicamente di qualcosa, credo sia lo sport più praticato in Italia.

Il giovane imprenditore 23enne ha solo trovato un modo di farsi pubblicità gratuita, potenza dei social. Ha cavalcato l'onda lunga dei "vorrei ma non posso vivere come si deve a Milano" per attirare molto furbescamente l'attenzione su di sè e la sua azienda.
Magari ha un amico giornalista che ha dato una spinta per fare uscire l'articolo che trova consenso tra la gente comune come lamentarsi del governo (qualunque esso sia) al circolino dei pensionati e baby-pensionati.

My two cents ;)
 
cut

La cosa che a molti non entra in testa è Milano si è ritrovata ad essere quasi l'unica opzione per migliaia di persone in cerca di lavoro, soprattutto post laurea. Ciò fa sì che ci sia una platea enorme di persone che vogliono abitarci rispetto ad un'offerta immobiliare scarsa e spesso di bassa qualitÃ*.
Con una nazione in declino e una generazione che vuole i figli dottori, Milano rappresenta la quasi unica alternativa all'emigrazione.

Quello che non viene considerato è che l'affitto alto richiede uno stipendio alto. Quindi affitto alto = costo alto per l'azienda. Vedi Accenture che pianifica 2.500 nuove assunzioni a Bari.

Siamo una nazione che ha sempre fatto competizione sul prezzo. Se le aziende riducono gli investimenti su Milano a favore di altre cittÃ*, l'effetto è doppio: da un lato si riduce l'attrattivitÃ* di Milano, dall'altro aumenta quella delle altre cittÃ*.
 
Quello che non viene considerato è che l'affitto alto richiede uno stipendio alto. Quindi affitto alto = costo alto per l'azienda. Vedi Accenture che pianifica 2.500 nuove assunzioni a Bari.

Siamo una nazione che ha sempre fatto competizione sul prezzo. Se le aziende riducono gli investimenti su Milano a favore di altre cittÃ*, l'effetto è doppio: da un lato si riduce l'attrattivitÃ* di Milano, dall'altro aumenta quella delle altre cittÃ*.

Per carità, tutto può essere, ma non mi pare proprio vi sia questa inversione di tendenza, con buona pace di Accenture
 
Quello che non viene considerato è che l'affitto alto richiede uno stipendio alto. Quindi affitto alto = costo alto per l'azienda. Vedi Accenture che pianifica 2.500 nuove assunzioni a Bari.

Siamo una nazione che ha sempre fatto competizione sul prezzo. Se le aziende riducono gli investimenti su Milano a favore di altre cittÃ*, l'effetto è doppio: da un lato si riduce l'attrattivitÃ* di Milano, dall'altro aumenta quella delle altre cittÃ*.

Sì ma questo dipende anche da dove sono dislocate le aziende. Perché da Mi io posso mandare il mio consulente ovunque in giornata in Lombardia, da Bari devo mandarlo in trasferta spesato.
Poi immagino che ora con il lavoro da remoto la situazione si sia modificata.
 
Una cosa che non capisco è se a Milano vivono solo benestanti oppure se le persone vanno a rubare per vivere (affitti a parte) la città fa schifo, sporca e piena di gentaglia ( confrontatevi con Vienna, Barcellona, Londra, Varsavia ) mangiare in pizzeria uno sproposito, la metro è sporca lenta rumorosa, e poco servita.
per andare a MXP da Milano devi fare il segno della croce, per parcheggiare trovi mai un azzo,

Caro Giovanni mi ricordi la Volpe che sostiene che l'uva è acerba.
Che i prezzi di Milano e delle Sue Pizze siano "acerbi" è palese, ma l'Uva è di ottima qualità.
"La città fa schifo" ... "La metro .... lenta e Rumorosa"... :specchio:
 
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