Rispolvero questo thread spostando uno spunto messo OT in altro thread.
Domanda agli esperti/saggi ed anche Galleristi del forum: se un quadro è’ esposto in una galleria, poi in un’altra e poi ancora in un'altra, dovrei avere le tre etichette sul retro o solo quella della galleria che l’ha venduto?
A me non risulta dalla mia esperienza.
Ad esempio Janis metteva sempre l’etichetta nelle opere esposte nella sua galleria?
Ne ho due che secondo la mia ricostruzione dovrebbero essere di provenienza Dolores Neuman (e’ lei con il marito che aveva organizzato da Janis la mostra post graffiti), pubblicate, di cui una visibile in diversi documentari, anche quello recente di Basquiat, esposte da Janis negli anni 80 ed una pure esposta anche da Gladstone ma di etichette non ne vedo nel retro, se non quelle della case d’aste da cui ho acquistato.
Gli artisti che colleziono li contatto e sanno che ho io queste opere e non ho dubbi sull’autenticità (ok sarebbe possibile che chi ha l’originale abbia fatto fare una copia esatta, per poi venderla in asta, ma non e’ cosi’ facile).
Di nessuna di queste opere prese in asta ho un certificato di autenticità di una galleria e le ho comprate non da una casa d'asta pinco pallino, ma da sothebys e christies o da altre case d'asta primarie.
Ho diversi quadri con etichette, nemmeno tutte (stando alle pubblicazioni e la documentazione che ho raccolto negli anni), ma per nessuna di queste opere ho un certificato d'autenticità.
E’ normale? E' capitato solo a me?
Con le opere acquistate in asta io di certificati d’autenticità non ne ho mai visti (etichette al retro quando c’era la provenienza nella descrizione del lotto si’, ma di certificati no).
Mi chiedo allora: si usava poi così tanto qualche anno fa il certificato di autenticità?
E' possibile che chi vende in asta non consegna il certificato alla casa d'aste?
Voglio capire se è un problema delle aste questo.
Le gallerie che vendono opere provenienti da altre gallerie primarie storiche, consegnano dei certificati d'autenticità della prima galleria o solo la propria e magari il collezionista vede solo l'etichetta nel retro? Ad esempio se il gallerista x mi vende un opera di Basquiat provenienza Mazzoli od Annina Noesi, mi consegnerà anche il certificato d'autenticità di Mazzoli (o Nosei) o vedrò solo l'etichetta al retro e mi devo accontentare del certificato d'autenticità del gallerista da cui compro? Al posto di Basquiat potrei dire Schifano.
Qualcuno mi può aiutare?
Di certo ci sarà sia chi ha comprato in Galleria come pure chi ha comprato molto in asta.
Parlo di secondo passaggio, quindi di un'opera venduta forzatamente in precedenza altrove.
Per l'asta faccio un esempio concreto:
https://www.sothebys.com/en/auctions/ecatalogue/2019/modern-and-contemporary-mi0339/lot.86.html
Da come conosco io le case d'asta, dovrei ricevere la certificazione dell'archivio Schifano, l'opera avrà delle etichette al retro della galleria Mazzoli, ma il famoso certificato della Galleria Mazzoli, se c'era, non l'avrò.