Il maggior freno dell'economia italiana è

mark wollas

Nuovo Utente
Sospeso dallo Staff
Registrato
13/2/05
Messaggi
15
Punti reazioni
5
l'industria patronale piccola e medio piccola.
tante fabbrichette che non possono sopportare la sfida internazionale.
che non hanno mai puntato su ricerca e tecnologia.
che non si possono permettere economie di scala
che verranno schiacciate dal modello cinese.

a questo si agginge l'altro lato della medaglia: la crande industria (soprattutto del terziario) opera quasi sempre in regime di monopolio o semi-monopolio.

impedento l'ingresso di altre realtà


questo è il sistema italia, è destinato a fallire seconodo voi? secondo me, putroppo si.
 
:wall: :wall:

Se non c'era l'industria medio piccola a quest'ora eravamo messi come in albania, quella grossa si limita sempre a privatizzare gli utili e socializzare le perdite, salvo poche eccezioni.
 
skymap ha scritto:
:wall: :wall:

Se non c'era l'industria medio piccola a quest'ora eravamo messi come in albania, quella grossa si limita sempre a privatizzare gli utili e socializzare le perdite, salvo poche eccezioni.

Un paese che si ritiene la quinta potenza mondiale non può vivere con la piccola industria manifatturiera.

Quando la produzione che facciamo qui a 10 arriverà dall'estero a 2 (e siamo già su questa strada) allora si che rischieremo di finire come l'albania.
 
scusa ma ricordati una cosa in cina sono molto bravi a fare grandi economie di scala, su prodotti generalmente progettati qua in europa o usa.

a proposito chi l'ha detto che la piccola industria non fa ricerca????

Solo che chi fa ricerca ed è una impresa piccola, non ha tempo da perdere per riempire migliaia di pagine di dati da dare a chi poi ti deve finanziare a fondo perduto in conto CAPITALE, tanto poi ti pagano solo dopo aver fatto il progetto e quindi se i dindi non ce li hai prima la ricerca non la fai..... (siamo un po piu pratici noi piccoli, non possiamo permetterci di gongolare).

ha proposito la piccola impresa prevede poche persone quasi factotum, molto elastiche che considerano la flessibilita di cui spesso si parla come una pratica giornaliera, nella grande industria questo non esiste quasi, si assume specializzati, e non si pagano le tasse che pagano i piccoli.... (si dovrebbe fare un bilancio del in/out di euro verso i tre settori piccoli, media e grande industria, sono convinto che la piccola industria e l'industria patronale sia e continueranno a essere l'ossatura del sistema italia), è stato cosi negli ultimi 50 anni e cosi sara per i prossimi anni a venire.
 
"una nazione industrializzata è controllata dal suo sistema di credito" (W.Wilson, presidente Usa al tempo della nascita della Fed, 1913).
Per fare industria servono investimenti.
Per fare investimenti servono soldi
I soldi li produce la banca centrale
La banca centrale li emette come monopolista, ed a debito, chiedendo un interesse che non potrà mai essere pagato.
Ciò comporta che è la banca centrale che decide chi finanziare, cosa produrre, dove produrre.
Il discorso si fa lungo...
bisognerebbe parlare delle multinazionali, di chi sono, chi le controlla e come può l'Argentina fallire per 100 mld e General Motors + Ford andare avanti con 500 mld di debiti.
Pensa un po'...
 
L'industria patronale è stata un'ottimo motore per la crescita italiana.
Ma queste aziende dovevano (coadiuvate da legislazioni favorevoli) potersi evolvere e diventare grandi gruppi.

Invece per svariate ragioni la piccola industria padronale nasce e muore come tale.
 
:clap:
John Smith ha scritto:
"una nazione industrializzata è controllata dal suo sistema di credito" (W.Wilson, presidente Usa al tempo della nascita della Fed, 1913).
Per fare industria servono investimenti.
Per fare investimenti servono soldi
I soldi li produce la banca centrale
La banca centrale li emette come monopolista, ed a debito, chiedendo un interesse che non potrà mai essere pagato.
Ciò comporta che è la banca centrale che decide chi finanziare, cosa produrre, dove produrre.
Il discorso si fa lungo...
bisognerebbe parlare delle multinazionali, di chi sono, chi le controlla e come può l'Argentina fallire per 100 mld e General Motors + Ford andare avanti con 500 mld di debiti.
Pensa un po'...
Merita un bel up; ma a forza di finanziare tutto la Fed sta distruggendo la sua creatura:
il Dollaro....................... e mandando alla rovina gli USA.
Bravi!
:clap: :clap: :clap:
Ciao
 
John Smith ha scritto:
"una nazione industrializzata è controllata dal suo sistema di credito" (W.Wilson, presidente Usa al tempo della nascita della Fed, 1913).
Per fare industria servono investimenti.
Per fare investimenti servono soldi
I soldi li produce la banca centrale
La banca centrale li emette come monopolista, ed a debito, chiedendo un interesse che non potrà mai essere pagato.
Ciò comporta che è la banca centrale che decide chi finanziare, cosa produrre, dove produrre.
Il discorso si fa lungo...
bisognerebbe parlare delle multinazionali, di chi sono, chi le controlla e come può l'Argentina fallire per 100 mld e General Motors + Ford andare avanti con 500 mld di debiti.
Pensa un po'...

e pensa anche che tra gli assets che le banche centrali comprano per pompare liquidità ci sono i titoli di stato dello stesso loro paese, quindi alla fine i cittadini pagano le tasse per pagare interessi e capitale alla banca centrale
in altre parole paghiamo le tasse perchè un ramo dello stato paghi gli interessi ad un altro ramo dello stato (fingendo che la banca centrale lo sia) che ci crea inflazione, ossia un'ulteriore tassa
 
Il maggior freno all'economia italiana?
Gli italiani. :confused:
 
"capitalismo senza capitali" come grande male dell'economia italiana

.

"In Italia i grandi manager comprano le azioni delle loro società, le pagano meno e poi le rivendono a un prezzo maggiorato. Rubano con le stock option.

È un meccanismo facile, perché il consulente finanziario che ti controlla i bilanci è lo stesso che prima ti ha insegnato a falsificarli.

In America becchi 24 anni per falso in bilancio, da noi lo depenalizzano, la chiamano 'contabilità creativa'. Da noi le leggi vengono fatte dai fuorilegge.

In trent'anni abbiamo cancellato tutte le nostre industrie.

In Bangladesh le banche hanno salvato i poveri dagli aguzzini, da noi fanno il contrario. Il 'Time' ha dedicato la copertina al nostro capitalismo malato, e a me tocca vedere Geronzi che va dal papa e afferma di condividere i suoi 'principi evangelici'.

I grandi capitalisti come Olivetti e Piaggio non esistono più, ora abbiamo Lapo Elkann, che agli azionisti dice che 'la situazione non è poi così male, abbiamo fatto una joint venture con l'Iran per il lancio nel 2005 di una macchina rivoluzionaria: la Zigulì'.

La General Motors ha pagato un miliardo e mezzo per andarsene, e alla Fiat esultano. Sarebbe come se io andassi a comprare una Fiat Croma, me la offrissero per 10 mila euro e io pagassi non per comprarla, ma per lasciargliela lì.

Questi manager andrebbero studiati nelle scuole, per imparare a capire cosa non si deve fare.

I capitalisti di oggi non comprano le società: mettono nei consigli d'amministrazione i loro uomini. Le spolpano dall'interno e poi se ne vanno, lasciando debiti spaventosi.

Ecco il capitalismo senza capitali.

Telecom ha nove volte i debiti di Parmalat.

Il 40 per cento delle aziende quotate in Borsa ha cinque consiglieri d'amministrazione in comune. È sempre la stessa gente.

Si parla di conflitto d'interessi, ma ormai è un interesse senza conflitto.

Berlusconi gestisce, senza possederle, sette società, tra cui Mediaset, Mondadori, Mediolanum, Sirti e Data Service. Ovvero le tv, l'energia, l'informazione.

Con questa tecnica Tronchetti Provera ha in mano 41 società.

In un pomeriggio, con un mio amico, ho buttato giù il Grillo Index. L'Italia è 74esima come libertà di stampa e 83esima come indice di stabilità ambientale. E con Berlusconi, il 'Portatore Nano di democrazia', l'indice di competitività è franato al 51esimo posto".

Beppe Grillo
 
mark wollas ha scritto:
l'industria patronale piccola e medio piccola.
tante fabbrichette che non possono sopportare la sfida internazionale.
che non hanno mai puntato su ricerca e tecnologia.
che non si possono permettere economie di scala
che verranno schiacciate dal modello cinese.

a questo si agginge l'altro lato della medaglia: la crande industria (soprattutto del terziario) opera quasi sempre in regime di monopolio o semi-monopolio.

impedento l'ingresso di altre realtà


questo è il sistema italia, è destinato a fallire seconodo voi? secondo me, putroppo si.

)
SPENDIAMO circa 28-30 miliardi l'anno per l'energia e altri 40-45 miliardi per altre materie prime e beni industriali e tecnologici (auto, elettronica, chimica, farmaci...)

B)
PAGHIAMO con circa 75 miliardi di Export costituito da:
i) macchine utensili e meccanica di precisione, ii) moda e abbigliamento, iii) alimentare, iv) casa e arredamento, un poco di ingegneria e impiantistica, v) turismo

Questo Saldo Commerciale è passato in rosso di 2-3 miliardi negli ultimi mesi dopo anni che eravamo sempre in attivo.
L'Italia è sempre stata in attivo come Commercio di Beni perchè è sempre stati in passivo come Movimento di Capitali, cioè da sempre gli italiani investivano all'estero più di quello che gli stranieri investivano in Italia cosa poco simpatica che ti costringe a produrre e vendere merci all'estero per compensare

Sarebbe meglio fare il contrario. Per questo motivo non vedo perchè tanta gente disprezzi il fatto che l'America, l'Australia e l'Inghilterra invece beneficino di afflussi di capitale che consentono loro di avere deficit commerciali costanti. Magari anche noi avessimo un ambiente favorevole agli investimenti esteri invece di tribunali civili che impiegano nove anni per una causa e il divieto di ingresso per le banche e broker esteri.

Senza questi 75 Miliardi Annui di Export prodotti dalle stupide fabbrichette della Val Padana (ce ne sono anche in puglia o lazio, ma di meno) saremmo ridotti come la Serbia o la Polonia.

Tutti gli avvocati, commercialisti, funzionari statali, commercianti, speculatori di borsa, parrucchieri, politici, taxisti, insegnanti, impiegati telecom .... fanno lavori più o meno utili, ma senza questi 75 miliardi di export siamo con il sedere per terra: sono l'unica cosa che conta veramente e da cui dipendiamo, il nostro petrolio. Ma a differenza dell'OPEC che lo difende con le unghie e con i denti qui è l'ultima cosa a cui pensano le istituzioni e l'elite che comanda.

Zibo
 
Ti perdono Grillo che è un lacchè occulto del potere ma almeno ti fa ridere. Ma quotare quell'altro che non nomino neanche per non fargli pubblicità...dai, come si fa.



Grillo che parla di G.M.
Anche io l'ho fatto sopra. Ma in termini ben diversi.
G.M. che paga 1.5 mld a Fiat.
Facile fare così quando il tuo azionista di controllo è lo stesso che ha in mano la stampante.
Non si fallisce mai. E tutti a dire "che potenza"!
Grillo lo sa questo, eppure non lo dice...
 
Ultima modifica:
R.J.Shiller ha scritto:
.

"I capitalisti di oggi non comprano le società: mettono nei consigli d'amministrazione i loro uomini. Le spolpano dall'interno e poi se ne vanno, lasciando debiti spaventosi.

Beppe Grillo

E poi mi fa spavento questa frase.
Questo lo fanno i banchieri, non i capitalisti.
Si infiltrano nelle aziende strategiche, le riempiono di debiti, finchè insolventi rimangono nelle loro mani convertendo i debiti a facendo finta anche di aver preso
una fregata
 
mark wollas ha scritto:
l'industria patronale piccola e medio piccola.
tante fabbrichette che non possono sopportare la sfida internazionale.
che non hanno mai puntato su ricerca e tecnologia.
che non si possono permettere economie di scala
che verranno schiacciate dal modello cinese.

a questo si agginge l'altro lato della medaglia: la crande industria (soprattutto del terziario) opera quasi sempre in regime di monopolio o semi-monopolio.

impedento l'ingresso di altre realtà


questo è il sistema italia, è destinato a fallire seconodo voi? secondo me, putroppo si.


Tasso di cambio lira euro sbagliato,Prodi ci ha venduto
Introduzione di una tassa sul lavoro indeducibile,l'irap,altra trovata dell'allora ministro Visco
 
Ultima modifica:
John Smith ha scritto:
E poi mi fa spavento questa frase.
Questo lo fanno i banchieri, non i capitalisti.
Si infiltrano nelle aziende strategiche, le riempiono di debiti, finchè insolventi rimangono nelle loro mani convertendo i debiti a facendo finta anche di aver preso
una fregata

e certo, si usa un problema storico per dare la colpa all'uno o all'altro governo in carica.....
il problema è di sistema, e nessun partito ha mai fatto nemmeno finta di cambiarlo seriamente, anche se dubito fortemente la sinistra voglia privatizzare
il problema oggi del capitale è proprio come dici tu la creazione artificiale di soldi, che vengono iniettati dal sistema bancario solo dove vuole
le aziende così indebitate alla fine devono sottostare al volere delle banche creditrici che in pratica se ne impossessano per poi battere cassa allo stato minacciando licenziamenti
senza l'inflazione creata dal sistema bancario i debiti delle aziende sarebbero molto più sani
le aziende italiane sarebbero competitive se non avessero sempre modo di socializzare le perdite....invece ci dobbiamo tirare dietro il carrozzone, ovvio che così non si può competere
 
ma allora il decantato e studiato mod. nord-est?.....ora che dicono i tromboni di turno?
 
Indietro