Bastava semplicemente ridurre lo stipendio a questa signora e non ci sarebbe stato bisogno di aumentare il canone.
Rai, 3 milioni alla Clerici - PERSONE
Rai, 3 milioni alla Clerici
Alla conduttrice contratto biennale e stipendio d'oro grazie all'appoggio di Mazza, Leone e Garimberti.
di Renato Stanco
Antonella Clerici.
(© LaPresse) Antonella Clerici.
Alla fine ce l’ha fatta. Antonella Clerici, la conduttrice di programmi come La prova del cuoco e Ti lascio una canzone (che non sono certo il massimo dell’intrattenimento intelligente, però tirano e fanno share) resta in Rai. Per tre milioni di buone ragioni.
A tanto, infatti, ammonterebbe il compenso che la presentatrice si porta a casa, avendo ottenuto il via libera dal consiglio di amministrazione della Rai al suo contratto biennale, trattato per lei dal manager delle stelle Lucio Presta, uno che sa come mungere la mucca - sempre più magra - di viale Mazzini.
GIOIELLI DI FAMIGLIA. L’approvazione è arrivata dopo una settimana di intense trattative, nel corso delle quali azienda e manager della Clerici hanno cercato un punto d’equilibrio fra domanda e offerta.
La richiesta di partenza della conduttrice era stata di 3 milioni e 800 mila euro per due anni. La Rai era fermamente intenzionata a scendere sotto la soglia psicologica dei 3 milioni di euro. Ma visto che Antonellona, assieme a Carlo Conti, viene considerato un gioiello di famiglia, il vertice della tivù pubblica, alla fine, ha scelto di andare incontro alle richieste della showgirl.
SPERPERO E MANCATA TRASPARENZA. Insomma, in tempi di esodati, di leggi sul lavoro che non piacciano nessuno, ma servono all’Europa, di bilanci aziendali con il trucco e di pubblicità latitante, c’è chi sembra immune alle difficoltà economiche, se ne sbatte della crisi e continua a percepire compensi faraonici. Che, a sentire alcuni dirigenti della tivù pubblica, sono in linea con il mercato.
Quale mercato viene da chiedersi? E, soprattutto, se è tutto così logico perché la Rai non ha ancora dato corso al provvedimento sulla trasparenza pubblicando sul suo sito internet tutti i compensi dei manager e delle star, come previsto dal decreto Brunetta e attuato da altri enti?
La Bbc, tanto per avere un termine di paragone, rende note anche le spese spicciole dei suoi vertici aziendali. Dai noi, dove tutti si nascondono dietro la privacy, anche solo parlarne è un tabù.
L'intercessione di Leone, Mazza e Garimberti
Il presidente uscente della Rai Paolo Garimberti.
(© LaPresse) Il presidente uscente della Rai Paolo Garimberti.
Per il ricco onorario col quale potrà continuare a coltivare la sua passione per l'investimento immobiliare la Clerici deve ringraziare il direttore di RaiUno, Mauro Mazza, e il responsabile dell’intrattenimento di viale Mazzini Giancarlo Leone.
L'indispensabilità di Antonella e di Conti per i palinsesti della tivù di Stato è stata ribadita in un vertice ristrettissimo con il direttore generale, Lorenza Lei: la prima per gli ascolti e i ritorni pubblicitari che riesce a produrre, il secondo per la mole di ore che riesce a coprire con i suoi programmi. Va detto che la Lei è sempre stata artisticamente invaghita di Conti, per il quale aveva anche sperato un futuro sanremese, mentre non ha mai amato la Clerici, tanto da opporsi alla sua prima versione del contratto. Ma dalla parte della bionda conduttrice, oltre a Mazza e Leone, si è schierato anche il presidente uscente del consiglio di amministrazione della Rai, Paolo Garimberti.
ANTONELLA, SINTESI DEMOCRISTIANA. Sulla firma milionaria sono state scavalcate anche le perplessità espresse dai consiglieri indicati dal Pdl e dall’Udc: la Clerici infatti, dal punto di vista politico, rappresenta la perfetta sintesi democristiana, tanto da piacere ad una certa parte della sinistra, e a non dispiacere ad una vasta area del centrodestra. Soprattutto fra gli ex An può vantare i suoi più forti sostenitori politici, da Maurizio Gasparri ad Altero Matteoli, ed è stato anche grazie a loro che il contrattone è arrivato a destinazione.
Giovedì, 28 Giugno 2012