puntomega ha scritto:
Con gli accordi di Bretton Woods del 1944, il sistema di emissione monetaria venne esteso a tutto il mondo e soprattutto si pose termine alla cronica carenza di oro, principale causa della crisi del '29. Il sistema ideato a Bretton Woods, prevedeva che solo il dollaro potesse essere convertito in oro, e tutte le altre monete nel dollaro.
Innanzitutti mi associo ai complimenti per il post ed all'invito a restare nel forum e continuare a postare le tue idee ...
Detto questo mi permetto di dissentire sulle cause della crisi del 29: mi sto convincendo sempre di più che l'analisi più corretta del fenomeno fu fatta da Alan Greenspan in persona nel suo saggio "Gold and Economic Freedom", dove sostiene che fu proprio il mancato rispetto della disciplina aurea che, in ultima analisi, causò la bolla sull'azionario ed il conseguente crollo:
But the process of cure was misdiagnosed as the disease: if shortage of bank reserves was causing a business decline-argued economic interventionists-why not find a way of supplying increased reserves to the banks so they never need be short! If banks can continue to loan money indefinitely-it was claimed-there need never be any slumps in business. And so the Federal Reserve System was organized in 1913. It consisted of twelve regional Federal Reserve banks nominally owned by private bankers, but in fact government sponsored, controlled, and supported. Credit extended by these banks is in practice (though not legally) backed by the taxing power of the federal government. Technically, we remained on the gold standard; individuals were still free to own gold, and gold continued to be used as bank reserves. But now, in addition to gold, credit extended by the Federal Reserve banks ("paper reserves") could serve as legal tender to pay depositors.
E quindi:
The reasoning of the authorities involved was as follows: if the Federal Reserve pumped excessive paper reserves into American banks, interest rates in the United States would fall to a level comparable with those in Great Britain; this would act to stop Britain's gold loss and avoid the political embarrassment of having to raise interest rates. The "Fed" succeeded; it stopped the gold loss, but it nearly destroyed the economies of the world, in the process. The excess credit which the Fed pumped into the economy spilled over into the stock market-triggering a fantastic speculative boom. Belatedly, Federal Reserve officials attempted to sop up the excess reserves and finally succeeded in braking the boom. But it was too late: by 1929 the speculative imbalances had become so overwhelming that the attempt precipitated a sharp retrenching and a consequent demoralizing of business confidence. As a result, the American economy collapsed.
Ma la colpa fu addossata tutta l'oro, visto che la sua disciplina è particolarmente odiata da politici (che non possono comprare i voti stampando soldi) e dai banchieri, che sotto il gold-standard possono fallire:
Under a gold standard, the amount of credit that an economy can support is determined by the economy's tangible assets, since every credit instrument is ultimately a claim on some tangible asset. But government bonds are not backed by tangible wealth, only by the government's promise to pay out of future tax revenues, and cannot easily be absorbed by the financial markets. A large volume of new government bonds can be sold to the public only at progressively higher interest rates.
Inoltre un libro molto bello che ho da poco letto: "The Dollar Crisis: causes, consequences, cures", fa un interessante confronto tra la crisi del 29, quella del Sudamerica degli anni 70, Giappone anni 80, Tigri asiatiche anni 90, Cina (anno 200?) : le dinamiche macroeconomiche sono sempre le stesse:
eccesso di credito (nel caso del 29 furono i crediti in oro della prima guerra mondiale), aumento delle riserve, "inondazione" di liquidità che finanzia investimenti e consumi, crescita economica a 2 cifre, sovraccapacità, bolla su azionario ed immobiliare gonfiate dalla liquidità in eccesso. Ma la sovraccapacità provoca deflazione, i prezzi scendono, i margini si assottigliano e le imprese non possono più ripagare i debiti contratti. Le bolle scoppiano, le banche falliscono, lacrime e sangue.
Inoltre: dal 1971 il dollaro non è più convertibile in oro, e giustamente sostieni che il suo valore gli è conferito dalla fiducia che la gente ripone in esso. Aggiungo che secondo molti tale fiducia deriva soprattutto dal fatto che il petrolio è venduto in dollari: ovvero il dollaro viene "percepito" come "convertibile" in petrolio, anche se non ad un prezzo fisso.
Recentemente il ruolo del dollaro come valuta globale e privilegiata nella transazione del petrolio è stato messo in discussione: Saddam nel 2000 aveva cominciato a vendere il petrolio in euro, e si è beccato una guerra. Chavez fa la stessa cosa è si è beccato un colpo di stato. L'Iran e la Siria, che ci hanno fatto un pensiero ed hanno converito le proprie riserve in euro, sono finite nell'Asse del Male. E gli esempi potrebbero continuare.
Mi sto convincendo sempre di più che la guerra in Iraq in realtà è soltanto una battaglia di una guerra più ampia e sottile, combattuta non con i cannoni ma nei mercati valutari, ed è la guerra che gli americani hanno scatenato per difendere il dollaro dall'euro, e salvarsi dalla inevitabile bancarotta che subirebbero se il dollaro perdesse il ruolo di valuta globale.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di tali questioni, e del fatto che all'interno di un sistema monetario onesto (ovvero aureo-convertibile, e non fraudolento come quello attuale) non sarebbe successo nulla.