Immobiliare, a Roma prezzi ai minimi storici e non è ancora finita

Questa è LA domanda, secondo me. Meriterebbe approfonditi topic e analisi invece dei soliti slogan delle agenzie immobiliari.

La mia personalissima risposta è che può permetterselo "solo" chi ha un più o meno cospicuo aiuto dai genitori (proprietà ereditate, patrimoni vari, tfr ecc...). Perchè anche guadagnando 4k al mese ma senza una base di 100k, difficile che compri qualcosa di dignitoso* a Roma.

*dignitoso = interno GRA, quartieri non malfamati, spazio per almeno 1 trilocale, da ristrutturare o meno poco importa con 100k di partenza.

Quindi volendo raffinare l'ottima domanda di Luzern2: Che tipo di giovane lavoratore ha da parte 100k per poter affrontare l'acquisto di un appartamento dignitoso alla garbatella/montagnola/appio claudio ecc...

Scusate, ma come al solito leggo le solite esagerazioni. Allo stato attuale, ci sono moltissime zone periferiche normali dove con 100 mila euro di porti a casa già 2/3 di bilocale normale. Garbatella è un quartiere abbastanza centrale ancora in bolla, come buona parte di Roma Sud, ma Roma è enorme, non è che perché alcuni posti hanno ancora prezzi che dovranno scendere, anche il resto è così. Basta guardare alla parte est per trovare prezzi accessibili e buoni collegamenti, o alla parte ovest.
 
Bisognerebbe partire dal mercato del lavoro. Eccetto i lavori nel pubblico (sempre meno accessibili) cosa offre Roma?
Di che vivono 3 milioni di persone?
Che tipo di giovane lavoratore puo' pagare 300k per un appartamento alla garbatella?
Non l'ho mai capito.:mmmm:

Da sempre , gli appartamenti vengono acquistati da chi dispone di cospicui gruzzoli +eventuale mutuo . Il giovane lavoratore invece in mancanza di aiuti esterni deve prima risparmiare per potere costituire un buon gruzzolo di partenza . Ci vogliono molti anni di sacrifici ... purtroppo .
 
E cmq a Roma ci sono già oggi quartieri dentro in gra e collegati benissimo che hanno prezzi assolutamente accessibili anche ad un giovane.
Se poi il 30enne di turno vuole casa a San Giovanni o in Piazza Euclide parliamo d'altro.
In alcune di queste zone già oggi ci sono quotazioni interessanti per chi volesse acquistare sia una prima casa che come investimento, e non credo che scenderanno ancora molto, my 2 cents.
Di contro ci sono molte altre zone che hanno ulteriore margine di discesa, non si può generalizzare.
 
Infatti mi chiedo come mai nessuno lo proponga mai. Il vaticano, e chi è di Roma lo sa bene, possiede un immenso patrimonio immobiliare, molto piu consistente di quanto molti di noi possano pensare.
Il normale cittadino è asfissiato dalla tassazione e loro sono esenti dall'IMU, mistero.
Oltre ad aver contribuito a trasformare l'area intorno a san pietro in un dormitorio per senza tetto a cielo aperto, ennesima vergogna a cui non so trovare risposta.

Il problema non è proporre ma fare :D Ogni volta propongono l'applicazione dell'IMU sugli immobili del Vaticano ad uso commerciale, poi si incontrano il sindaco e il papa di turno e non se ne fa niente. I sindaci a Roma non "riescono" neanche ad incassare le monete che i turisti gettano nella Fontana di Trevi. Mistero, vero?:rolleyes:
 
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Questa è LA domanda, secondo me. Meriterebbe approfonditi topic e analisi invece dei soliti slogan delle agenzie immobiliari.

La mia personalissima risposta è che può permetterselo "solo" chi ha un più o meno cospicuo aiuto dai genitori (proprietà ereditate, patrimoni vari, tfr ecc...). Perchè anche guadagnando 4k al mese ma senza una base di 100k, difficile che compri qualcosa di dignitoso* a Roma.

*dignitoso = interno GRA, quartieri non malfamati, spazio per almeno 1 trilocale, da ristrutturare o meno poco importa con 100k di partenza.

Quindi volendo raffinare l'ottima domanda di Luzern2: Che tipo di giovane lavoratore ha da parte 100k per poter affrontare l'acquisto di un appartamento dignitoso alla garbatella/montagnola/appio claudio ecc...

Senza offesa, ma un minimo di calcoli matematici li avete fatti? Simuliamo un mutuo all'80% su casa di 300k, reddito 4k/mensili : mutuo trentennale, rata che oscilla tra 700 e 800 euro. A me non sembra affatto una cosa impossibile!
 
Senza offesa, ma un minimo di calcoli matematici li avete fatti? Simuliamo un mutuo all'80% su casa di 300k, reddito 4k/mensili : mutuo trentennale, rata che oscilla tra 700 e 800 euro. A me non sembra affatto una cosa impossibile!

Sta tutto a capire quanto verrà questo immobile tra 30 anni
 
E cmq a Roma ci sono già oggi quartieri dentro in gra e collegati benissimo che hanno prezzi assolutamente accessibili anche ad un giovane.
Se poi il 30enne di turno vuole casa a San Giovanni o in Piazza Euclide parliamo d'altro.
In alcune di queste zone già oggi ci sono quotazioni interessanti per chi volesse acquistare sia una prima casa che come investimento, e non credo che scenderanno ancora molto, my 2 cents.
Di contro ci sono molte altre zone che hanno ulteriore margine di discesa, non si può generalizzare.
In molti si stanno dimenticando una cosa fondamentale.

Mi spiego: il coronavirus ha fatto scoprire a molte aziende lo Smart working.

Questo vuol dire che con buone possibilità molte aziende lasceranno lavorare da casa 1 o 2 giorni a settimana i dipendenti.

La domanda quindi è:ha senso comprare casa a Roma in zone strategiche (metro etc) e costose?
La linea A zona sud è molto ambita ma andreste a vivere in quartieri sovraffollati con condomini da 10 piani e dove per parcheggiare devi girare 40 minuti se ti va bene?

Visti anche i cambi di sede probabili, magari ci saranno aziende e ministeri/enti che delocalizzeranno verso l'Eur o sul raccordo venendo dal centro (Milano dovrebbe insegnarlo con l'esperienza delle grandi aziende che hanno lasciato zona Duomo e dintorni negli anni per andare in periferia) e chi aveva programmato l'acquisto nella zona Centro sud può trovarsi in difficoltà passando per ipotesi da Laurentina ad Anagnina. Quanto tempo si impiega coi mezzi avete idea?

Andando in provincia ci sono molti comuni con prezzi abbordabili e ottimamente collegati col centro.

Potrei citare città come Orte o Latina che in 40 minuti portano a Termini e sono collegate con IC e regionali ad alta frequentazione.

Similmente c'è la zona ovest che è ottimamente collegata con Fiumicino e il litorale nord, o il litorale sud mediante Pomezia.

La domanda pertanto è se ha senso comprare una casa pagandola a parità di condizioni 150-200k€ di più ?
Fino a ieri era impensabile lavorare da casa ma se le cose sono cambiate in pochi mesi il pendolarismo credo diverrà un problema marginale perché limitato a pochi giorni e quindi più sopportabile.
 
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In molti si stanno dimenticando una cosa fondamentale.

Mi spiego: il coronavirus ha fatto scoprire a molte aziende lo Smart working.

Questo vuol dire che con buone possibilità molte aziende lasceranno lavorare da casa 1 o 2 giorni a settimana i dipendenti.

La domanda quindi è:ha senso comprare casa a Roma in zone strategiche (metro etc) e costose?

Visti anche i cambi di sede probabili, magari ci saranno aziende che delocalizzeranno verso l'Eur dal centro per vendere ad alberghi/bb etc in ottica futura e chi aveva programmato l'acquisto nella zona Centro sud può trovarsi in difficoltà.

Andando in provincia ci sono molti comuni con prezzi abbordabili e ottimamente collegati.

Potrei citare città come Orte o Latina che in 40 minuti portano a Termini e sono collegate con IC e regionali con alta frequentazioni.

Similmente c'è la zona Sud ovest che è ottimamente collegata con Fiumicino e il litorale nord, o il litorale sud mediante Pomezia.

La domanda pertanto è se ha senso comprare una casa pagandola a parità di condizioni 150-200k€ di più?

Non ha senso parlare di smart working come evento spartiacque in una città come Roma, per una miriade di motivi. Come hanno detto giustamente su, ora e nei prossimi mesi è l'assenza di turismo il problema.
 
Non ha senso parlare di smart working come evento spartiacque in una città come Roma, per una miriade di motivi. Come hanno detto giustamente su, ora e nei prossimi mesi è l'assenza di turismo il problema.

Quello sicuramente perché il prezzo lo tira su anche il turismo oltre ai fuori sede.
Quindi qui parliamo di un'altra cosa. L'acquisto cioè di seconda casa uso investimento/fonte di reddito, non come prima casa (che non è un investimento).
Ma per un lavoratore a Roma con famiglia (non un ragazzino che deve puntare alla movida) vale davvero la pena legarsi il cappio al collo per 30 anni con tutti i rischi connessi, buttarli al contrario in affitto ?
Io sinceramente credo dovremo rivedere anche il concetto di pendolarismo.

Perché se devo lavorare 2 giorni da casa potrei pure valutare di allontanarmi dalla sede (anche a livelli di costi, venire in macchina 2 giorni in meno costa il 40% in meno, coi mezzi gli abbonamenti sono molto economici e te la cavi con meno di 50€ al mese)

E se negli anni si dovesse consolidare questa idea (se per hp ti fai un mutuo a 30 anni ne succederanno di cose..) probabilmente si svaluterà pure il prezzo nelle metropoli
 
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Quello sicuramente perché il prezzo lo tira su anche il turismo oltre ai fuori sede. Ma per un lavoratore a Roma con famiglia (non un ragazzino che deve puntare alla movida) vale davvero la pena legarsi il cappio al collo per 30 anni con tutti i rischi connessi, buttarli al contrario in affitto ?
Io sinceramente credo dovremo rivedere anche il concetto di pendolarismo.

Perché se devo lavorare 2 giorni da casa potrei pure valutare di allontanarmi dalla sede (anche a livelli di costi, venire in macchina 2 giorni in meno costa il 40% in meno, coi mezzi gli abbonamenti sono molto economici e te la cavi con meno di 50€ al mese)

E se negli anni si dovesse consolidare questa idea (se per hp ti fai un mutuo a 30 anni ne succederanno di cose..) probabilmente si svaluterà pure il prezzo nelle metropoli

Sì ma è proprio per quello che ti dico che per Roma il concetto già vale, oserei dire da sempre. E' una città composta da popolazione prevalentemente pendolare nella loro stessa città o da cittadine limitrofe, si sceglie la zona dove comprare legandola soprattutto a dinamiche ovviamente affettive, poi di prezzo, al limite anche di lavoro, ma essendo una città dal lavoro altamente disperso, con un sacco di sedi di tutti i tipi periferiche, questo non ha alcun impatto sui prezzi in generale.
Insomma, Roma e Milano sono proprio due mondi diversi, anche per questo, non si possono fare gli stessi ragionamenti.
 
Non ha senso parlare di smart working come evento spartiacque in una città come Roma, per una miriade di motivi. Come hanno detto giustamente su, ora e nei prossimi mesi è l'assenza di turismo il problema.

In una città distribuita e con forte presenza di dipendenti pubblici come Roma, anche io non vedo lo smart working come un lo sparti-acque.

Piuttosto comprare casa (magari per l'affitto valgono logiche diverse) in un quartiere che non piace, solo perché è vicino all'ufficio, lo avrei trovato poco saggio anche nel 2019.
Ed infatti penso nessuno lo facesse.
La maggior parte dei romani sceglie come zona in cui vivere quella più "vicina" alla propria rete sociale e relazionale (o a quella che aspira frequentare).
 
In una città distribuita e con forte presenza di dipendenti pubblici come Roma, anche io non vedo lo smart working come un lo sparti-acque.

Piuttosto comprare casa (magari per l'affitto valgono logiche diverse) in un quartiere che non piace, solo perché è vicino all'ufficio, lo avrei trovato poco saggio anche nel 2019.
Ed infatti penso nessuno lo facesse.
La maggior parte dei romani sceglie come zona in cui vivere quella più "vicina" alla propria rete sociale e relazionale (o a quella che aspira frequentare).

Ritengo invece che proprio nelle sedi centrali dei Ministeri/Enti pubblici lo SW sarà fortemente applicato, perchè ormai visto come "diritto acquisito" da parte dei dipendenti (e dei sindacati) e fortemente sponsorizzato dall'attuale governo (in particolare ministra PA). L'improduttività intrinseca della PA consentirà anche di bypassare eventuali cali di performance.

Vedremo, io due cents li scommetterei sullo SW pubblico.
 
In una città distribuita e con forte presenza di dipendenti pubblici come Roma, anche io non vedo lo smart working come un lo sparti-acque.

Piuttosto comprare casa (magari per l'affitto valgono logiche diverse) in un quartiere che non piace, solo perché è vicino all'ufficio, lo avrei trovato poco saggio anche nel 2019.
Ed infatti penso nessuno lo facesse.
La maggior parte dei romani sceglie come zona in cui vivere quella più "vicina" alla propria rete sociale e relazionale (o a quella che aspira frequentare).

Sottoscrivo anche le virgole.
Personalmente per farmi lasciare Roma, per andare a vivere ad Orte, anche con due giorni a settimana di smart working, mi devi puntare una pistola alla tempia.
Però ognuno fa le sue valutazioni personali, resta il fatto che dubito che lo sw influenzerà le scelte immobiliari nei prossimi anni, se non in misura molto marginale.
 
Ritengo invece che proprio nelle sedi centrali dei Ministeri/Enti pubblici lo SW sarà fortemente applicato, perchè ormai visto come "diritto acquisito" da parte dei dipendenti (e dei sindacati) e fortemente sponsorizzato dall'attuale governo (in particolare ministra PA). L'improduttività intrinseca della PA consentirà anche di bypassare eventuali cali di performance.

Vedremo, io due cents li scommetterei sullo SW pubblico.

Diciamo che esistono varie contro-critiche su quello che citi
- Lo smart working riduce le tasse incassate direttamente sui consumi(v. bar, benzina, etc.); a luglio abbiamo visto una spinta politica a ridurre lo smart working almeno nelle aziende pubbliche o direttamente controllate (v. comune di Milano)
- chi lavora in Pubbliche Amministrazioni Centrali (Ministeri, INPS, Banca d'Italia, etc) a Roma, ha mediamente un interesse di carriera maggiore rispetto all'impiegato pubblico medio (altrimenti sarebbe rimasto all'ufficio del Capoluogo di provenienza o avrebbe fatto concorsi comunali), e quindi è più spinto ad andare in sede (per guadagnarne visibilità, per stare in mezzo ai gossip, etc.)
- a Roma le perifierie non di lusso, dentro al raccordo, hanno già prezzi < 3K/mq
 
Diciamo che esistono varie contro-critiche su quello che citi
- Lo smart working riduce le tasse incassate direttamente sui consumi(v. bar, benzina, etc.); a luglio abbiamo visto una spinta politica a ridurre lo smart working almeno nelle aziende pubbliche o direttamente controllate (v. comune di Milano)
- chi lavora in Pubbliche Amministrazioni Centrali (Ministeri, INPS, Banca d'Italia, etc) a Roma, ha mediamente un interesse di carriera maggiore rispetto all'impiegato pubblico medio (altrimenti sarebbe rimasto all'ufficio del Capoluogo di provenienza o avrebbe fatto concorsi comunali), e quindi è più spinto ad andare in sede (per guadagnarne visibilità, per stare in mezzo ai gossip, etc.)
- a Roma le perifierie non di lusso, dentro al raccordo, hanno già prezzi < 3K/mq

- capisco il tuo punto di vista, ma tu citi un amministratore locale (sindaco di Milano) io invece parlavo di una scelta governativa (ministra PA) con tutte le differenze di peso del caso.

- vero se hai possibilità di scelta, magari non ce l'hai se il concorso che hai vinto prevede solo la sede centrale, ad esempio

-sul terzo punto non entro nel merito conoscendo ancora poco le periferie romane
 
Sottoscrivo anche le virgole.
Personalmente per farmi lasciare Roma, per andare a vivere ad Orte, anche con due giorni a settimana di smart working, mi devi puntare una pistola alla tempia.
Però ognuno fa le sue valutazioni personali, resta il fatto che dubito che lo sw influenzerà le scelte immobiliari nei prossimi anni, se non in misura molto marginale.
Per carità ho detto Orte per citarne una a caso ben collegata, ma ce ne sarebbero decine, e di ogni tipo (mare, montagna).
E' chiaro da sempre, sw o meno, che il romano per scelta non andrebbe mai per nessun motivo fuori dal centro, pure se gli proponessi una villetta con il giardino e il parcheggio sotto casa o pure se gli dicessi venditi l'appartamento della nonna a Roma e vai sul litorale a vivere tutto l'anno presso la tua casa estiva a fare il ricco.

Piuttosto vivrebbe più volentieri in zone ad alta densità abitativa (da san giovanni a scendere), in un condominio di 15 piani, parcheggio introvabile, con la monnezza che straborda e con l'erba alta 10 metri.

E quello fortunato ha il posto auto in affitto a cui deve riportare l'auto entro l'1 di notte se no chiude.
E magari per andare a lavorare tutte le mattine si farebbe pure 45 minuti di metro schiacciato da vicini.
De gustibus, ognuno ha le sue abitudini.

Resto dell'idea che se sei di Roma sei abituato a quello stile di vita e probabilmente se vieni da fuori due conti te li fai (specie se la sede di lavoro è vicina al raccordo anulare).
E resto dell'idea che a Roma per vivere decentemente devi avere a) uno scooter b) un garage c) un appartamento ampio in una zona tranquilla e pulita.
 
Per carità ho detto Orte per citarne una a caso ben collegata, ma ce ne sarebbero decine, e di ogni tipo (mare, montagna).
E' chiaro da sempre, sw o meno, che il romano per scelta non andrebbe mai per nessun motivo fuori dal centro, pure se gli proponessi una villetta con il giardino e il parcheggio sotto casa o pure se gli dicessi venditi l'appartamento della nonna a Roma e vai sul litorale a vivere tutto l'anno presso la tua casa estiva a fare il ricco.

Piuttosto vivrebbe più volentieri in zone ad alta densità abitativa (da san giovanni a scendere), in un condominio di 15 piani, parcheggio introvabile, con la monnezza che straborda e con l'erba alta 10 metri.

E quello fortunato ha il posto auto in affitto a cui deve riportare l'auto entro l'1 di notte se no chiude.
E magari per andare a lavorare tutte le mattine si farebbe pure 45 minuti di metro schiacciato da vicini.
De gustibus, ognuno ha le sue abitudini.

Resto dell'idea che se sei di Roma sei abituato a quello stile di vita e probabilmente se vieni da fuori due conti te li fai (specie se la sede di lavoro è vicina al raccordo anulare).
E resto dell'idea che a Roma per vivere decentemente devi avere a) uno scooter b) un garage c) un appartamento ampio in una zona tranquilla e pulita.

Ma sei sicuro di conoscerli bene i romani?
 
Perchè scusa? Vuoi negare che sono legatissimi alla loro città?

Tu non hai scritto che i romani sono mediamente legati alla loro città. Hai scritto essenzialmente che sono disposti a qualsiasi cosa pur di abitare in zone centrali.
 
Tu non hai scritto che i romani sono mediamente legati alla loro città. Hai scritto essenzialmente che sono disposti a qualsiasi cosa pur di abitare in zone centrali.

mi sono spiegato male, intendevo in città
 
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