per ora non mi pare vi sia un embargo sul gas russo
paghiamo un prezzo molto elevato per i nostri errori passati, in particolare la politica energetica italiana (ed ovviamente non solo italiana) degli ultimi anni è stata errata: è stato un errore affidarsi eccessivamente alla Russia; è stato un errore rinunciare ad investimenti nello sfruttamento di risorse nostrane.
Attualmente vi sono più possibilità:
1) lasciare che sostanzialmente il mercato faccia il suo corso; in assenza di interventi specifici ci penserà il mercato (i prezzi elevati) a limitare i consumi favorendo prima o poi un calo dei prezzi energetici. Si noti che molti non hanno ancora rilevato grandi variazioni di prezzi per vari motivi (devono ancora ricevere bollette o subire gli aumenti) e quindi per ora il calo dei consumi è modesto, ma difficilmente sarà così tra 2 mesi. E' probabile che anche senza particolari interventi il mercato si moderi nella richiesta, in maniera netta, entro breve
2) nell'applicare razionamenti e disposizioni varie per limitare i consumi, va ricordato che abbiamo di fronte un attore, la Russia, che modifica le sue scelte anche in base a quel che facciamo. Intendo dire che se la Russia limita l'export di gas con degli obiettivi (ad esempio mantenere sotto un certo livello le riserve europee, o mantenere oltre un certo livello i prezzi); allora se ad esempio avessimo ridotto fortemente per via legislativa i consumi già da luglio-agosto, per accumulare maggiori riserve per l'inverno o per contenere i prezzi...chissà, magari la russia avrebbe risposto con ulteriori tagli all'export. Rendendo inefficaci, anzi controproducenti, i tagli ai consumi (non è indolore tagliare i consumi energetici, salvo alcuni "sprechi"). Questo fatto di avere una russia che risponde alle nostre scelte, per condizionare l'andamento economico europeo e per motivi politici, rende assai più incerto l'effetto delle nostre scelte di risparmio nei consumi. Anzi, i nostri tagli ai consumi (razionamenti) potrebbero esser considerati in russia un successo ed una conferma della bontà delle loro scelte, magari spingendo ulteriormente verso quella direzione.