Non sono in discussione le ragioni, Putin è l'aggressore, è illegittima l'invasione di un paese sovrano, ecc., ecc., in un mondo ideale, dove tutti dovrebbero tendere, nessuno escluso, chi compie illeciti dovrebbe essere chiamato a risponderne davanti ad un tribunale con tutte le garanzie del caso, ecc., ecc., ma in psicologia esiste l'escalation, ossia i comportamenti via via più aggressivi che il soggetto pone in essere, per psicosi, sindrome border line, autodistruzione ed altro, coinvolgendo chi sta intorno. L'adulto, ossia il soggetto terapeuta, non strettamente il professionista, si pensi ad un familiare, un amico ed altri, riconosce il rischio ed inizia comportamenti tesi alla de escalation, al fine di riportare il soggetto a comportamenti via via meno aggressivi, una volta raggiunto questo primario obbiettivo, s'interviene strutturalmente sul soggetto. Ma qui ci vorrebbe l'adulto.
Io sono per il primario obbiettivo di raggiungere la pace, costi quel che costi nel breve, nel minor tempo possibile, vedo purtroppo solo personaggi psicotici, che a loro volta avrebbero bisogno di qualcuno che li riporti ai fondamentali, adulti non se ne vedono tra chi ha sul serio poteri decisori a livello mondiale.
Il tempo per la giustizia è lungo e tortuoso, ma può iniziare solo con l'inizio della pace, in guerra, a prescindere dalle ragioni che sono evidenti non è quello in discussione (lo dico per l'imbecille collettivo), ne è distrutta ogni possibilità e vale solo la legge del più forte, in un'escalation sempre più devastante.
L'alternativa è quindi il terreno della guerra, vorrei capire, da chi la propugna a cosa porterebbe, in termini di fondamenti dei diritti umani.
Io sono per il primario obbiettivo di raggiungere la pace, costi quel che costi nel breve, nel minor tempo possibile, vedo purtroppo solo personaggi psicotici, che a loro volta avrebbero bisogno di qualcuno che li riporti ai fondamentali, adulti non se ne vedono tra chi ha sul serio poteri decisori a livello mondiale.
Il tempo per la giustizia è lungo e tortuoso, ma può iniziare solo con l'inizio della pace, in guerra, a prescindere dalle ragioni che sono evidenti non è quello in discussione (lo dico per l'imbecille collettivo), ne è distrutta ogni possibilità e vale solo la legge del più forte, in un'escalation sempre più devastante.
L'alternativa è quindi il terreno della guerra, vorrei capire, da chi la propugna a cosa porterebbe, in termini di fondamenti dei diritti umani.