Infortunio in itinere e omissione di soccorso

Buongiorno, mi rivolgo per l'ennesima volta (di questo periodo sfortunatissimo) ai più esperti del forum.
Ieri mentre andavo al lavoro in moto, ad una rotonda in aperta campagna un'auto non mi ha dato la precedenza (io ero già nella rotonda, e la percorrevo a velocità sostenuta in quanto l'immissione e l'uscita sono in linea retta e la traiettoria non è curvilinea). Oltretutto, l'auto rallentava proprio mentre si trovava sulla mia traiettoria.

Per evitare l'impatto ho inchiodato e ovviamente sono finito per terra, con la gamba imprigionata (e storta) sotto il peso della moto, evitando per pochissimi centimetri l'autovettura.
Il conducente non si è fermato. Non so se per omissione o non si è neppure accorto di quanto accadeva (ho l'immagine ben distinta che immettendosi nella rotonda guardava dalla parte opposta a quella in cui sopraggiungevo).

Sul posto è intervenuto il 118 (chiamato d me). Tre/quattro persone che sopraggiungevano dopo poco mi hanno aiutato sollevando la moto e prestandomi soccorso ma nessuna (tranne una) ha visto la scena e comunque niente targa.
I vigili non sono intervenuti perché l'ambulanza è arrivata subito.

Ora, probabilmente dovrò operarmi ai legamenti, fare visite specialistiche, esami, fisioterapia, magari 3-4 mesi di assenza dal lavoro.
Non ho assicurazione personale, né aziendale.

Sono tutelato in qualche modo dall'INAIL? Posso accedere al Fondo Vittime della Strada? Come devo procedere? Devo fare denuncia alla polizia municipale? Il fatto che non ci siano testimoni cosa comporta?

Grazie per qualsivoglia aiuto, sempre bene accetto. Come potrete immaginare sono ancora piuttosto turbato dall'evento che - senza troppa immaginazione - poteva concludersi molto peggio.


boogart,

cavoli che "sfiga" ...

Io sono uno scooterista e capisco benissimo i rischi che si corrono.
Ovviamente, visto che sono abbastanza anziano (60 anni), sono moooooooolto prudente proprio per evitare simili eventi.

Posso risponderti in merito all'INAIL (dato che è successo a mia moglie, che è inciampata in un dislivello di un marciapiede ed è caduta rompendosi un gomito).
Per i lavoratori dipendenti un "evento" occorso durante il percorso casa/lavoro e viceversa è coperto dall'INAIL come infortunio su lavoro.
E' importante che hai dichiarato tutto quanto è successo nel momento del pronto soccorso ospedaliero.
Spedendo il certificato di dimissioni del pronto soccorso al datore di lavoro lo stesso prende atto dei giorni di assenza dal lavoro e trasmette all'INAIL il certificato per quanto di loro competenza.

Rimettiti presto.

Ciao
mbr-chess
 
Per i lavoratori dipendenti un "evento" occorso durante il percorso casa/lavoro e viceversa è coperto dall'INAIL come infortunio su lavoro.

A mio modestissimo parere, no. :no:

L'Inail lo coprirebbe solo se per percorrere il tragitto non ci sono alternative (=mezzi pubblici) al mezzo personale.

In ogni caso lascio la parola ai più esperti :)

bye.gif
 
A mio modestissimo parere, no. :no:

L'Inail lo coprirebbe solo se per percorrere il tragitto non ci sono alternative (=mezzi pubblici) al mezzo personale.

In ogni caso lascio la parola ai più esperti :)

bye.gif


questa "precisazione" necessita di un'ulteriore "precisazione":

Corte di Cassazione, sez. L., civ., ordinanza 18 maggio 2012, n. 7970
RISARCIMENTO DANNI - INFORTUNIO IN ITINERE - RISARCIMENTO - CONDIZIONI.

L'infortunio in itinere ed il conseguente diritto al risarcimento del danno in capo al lavoratore vengono riconosciuti, nell'ipotesi di utilizzo di un mezzo di trasporto proprio per recarsi sul luogo di lavoro, nelle ipotesi in cui:
- manchino i mezzi pubblici;
- i mezzi pubblici vi siano, ma siano particolarmente disagevoli o gravosi, o perché non consentono la puntuale presenza del dipendente sul luogo di lavoro, o in relazione alle esigenze di vita familiare del lavoratore.


Vi sono altre sentenze di analogo tenore.

Speriamo che il percorso di boogart rientri in questa casistica (che appare abbastanza ampia).

Ciao
mbr-chess
 
C'è un altro aspetto da considerare, correggetemi se sbaglio.
Nel tragitto per infortunio in intinere non sono ammesse deviazioni ma deve essere diretto da posto di lavoro > casa oppure casa > posto di lavoro.

Se lungo la via si fa una deviazione, ad esempio per andare al supermercato :no:
 
...Ieri mentre andavo al lavoro in moto, ad una rotonda in aperta campagna un'auto non mi ha dato la precedenza (io ero già nella rotonda, e la percorrevo a velocità sostenuta in quanto l'immissione e l'uscita sono in linea retta e la traiettoria non è curvilinea).....


con tutta la solidarietà e la comprensione di un ex-motociclista ad un altro, posto che secondo me non avresti diritto né a qualsivoglia risarcimento, né tantomeno a tentare di beccare l'automobilista, se tenti di ottenere qualcosa specificando che percorrevi la rotatoria a velocità sostenuta, puoi anche risparmiare il tuo tempo.
 
Buongiorno, mi rivolgo per l'ennesima volta (di questo periodo sfortunatissimo) ai più esperti del forum.
Ieri mentre andavo al lavoro in moto, ad una rotonda in aperta campagna un'auto non mi ha dato la precedenza (io ero già nella rotonda, e la percorrevo a velocità sostenuta in quanto l'immissione e l'uscita sono in linea retta e la traiettoria non è curvilinea). Oltretutto, l'auto rallentava proprio mentre si trovava sulla mia traiettoria.

Per evitare l'impatto ho inchiodato e ovviamente sono finito per terra, con la gamba imprigionata (e storta) sotto il peso della moto, evitando per pochissimi centimetri l'autovettura.
Il conducente non si è fermato. Non so se per omissione o non si è neppure accorto di quanto accadeva (ho l'immagine ben distinta che immettendosi nella rotonda guardava dalla parte opposta a quella in cui sopraggiungevo).

Sul posto è intervenuto il 118 (chiamato d me). Tre/quattro persone che sopraggiungevano dopo poco mi hanno aiutato sollevando la moto e prestandomi soccorso ma nessuna (tranne una) ha visto la scena e comunque niente targa.
I vigili non sono intervenuti perché l'ambulanza è arrivata subito.

Ora, probabilmente dovrò operarmi ai legamenti, fare visite specialistiche, esami, fisioterapia, magari 3-4 mesi di assenza dal lavoro.
Non ho assicurazione personale, né aziendale.

Sono tutelato in qualche modo dall'INAIL? Posso accedere al Fondo Vittime della Strada? Come devo procedere? Devo fare denuncia alla polizia municipale? Il fatto che non ci siano testimoni cosa comporta?

Grazie per qualsivoglia aiuto, sempre bene accetto. Come potrete immaginare sono ancora piuttosto turbato dall'evento che - senza troppa immaginazione - poteva concludersi molto peggio.


Le balle avanzano tutte e gli uccelli emigrano in autunno!!!

Se dimostri (tu lo devi dimostrare) che 1) quel giorno non vi erano mezzi pubblici. _ anche poco agevoli- 2) che il mezzo pubblico c'è ma avresti dovuto ( per assurdo) impiegare 5 ore per raggiungere il posto di lavoro....

In tali due casi (ma il secondo è un azzardo). L INAIL ti riconosce l infortunio in itinere.

In caso contrario una rondine non fa primavera!

Ci mancherebbe pure che un assicurazione pubblica, pagata anche da me, debba risarcirti, in quanto per essere più comodo ( orari ecc) utilizzavi il tuo mezzo di trasporto!!!

Fatti la tua assicurazione privata!!!

Addio
 
Per rispondere alle domande: per andare al lavoro faccio 20 km esatti; con i trasporti pubblici dovrei prendere 3 autobus + 20 minuti a piedi (oppure una navetta con passaggio ogni ora, e forse il sabato non fa corse), oppure 1 autobus + treno + 15 minuti a piedi.
I mezzi li prendo sovente nella stagione fredda e quando il tempo è inclemente: no n è possibile impiegare meno di 1 ora 45 minuti per l'andata e altrettanti al ritorno. Oltretutto ieri - sabato - avrei dovuto terminare il lavoro alle 21 e sarei quindi rientrato oltre le 22.45 in quanto a quell'ora i mezzi sono più radi.
Non ho compiuto alcuna deviazione dal tragitto più breve casa-lavoro. L'unica cosa è che era forse un po' presto, l'incidente è avvenuto circa 45 minuti prima dell'inizio turno.
se l'utilizzo del mezzo pubblico è particolarmente disagevole l'INAIL ti riconosce l'infortunio in itinere.
nel caso della disoccupazione è possibile rifiutare un'offerta di lavoro se la sede non è raggiungibile in 80 min coi mezzi pubblici. non so se possa essere usato come parametro di riferimento
sul fatto che era troppo presto non ti so dire.
vero è che, se inizi alle 8, non puoi arrivare alle 8 in punto, ma almeno 5/10 min prima in modo da iniziare puntuale la prestazione lavorativa
(il ddl può giustificare questo)

Secondo il vostro parere rientro nella casistica di cui sopra? Non mi è chiara una cosa: anche se non rientrassi nella tutela inail avrei comunque diritto alla retribuzione per l'assenza dal lavoro (come fosse "malattia"). Quindi, la tutela inail quali "vantaggi" comporterebbe?
se l'inail non ti dovesse riconoscere l'infortunio ti verrà corrisposta l'indennità di malattia a carico INPS.
La differenza + importante è che con una malattia prolungata potresti superare il periodo di comporto.
Con l'inail non paghi i ticket (almeno io non ho pagato nulla per controlli e RX successivi al 1° accesso in PS) e non ci sono visite ispettive a domicilio
 
Percorrevo la rotatoria a circa 60 km orari, la statale prima e dopo la rotatoria ha limite 70. La rotatoria, credo, 50. Che mi si creda o no sono uno di quegli utenti della strada che si fermano ai semafori rossi anche quando delimitano soltanto un'intersezione pedonale, e ti assicuro che quasi nessun automobilista-motociclista lo fa.

Non capisco perché non dovrei tentare di trovare chi non ha neanche guardato alla sua sinistra immettendosi nella rotonda. E soprattutto, io posso aver superato il limite, il signore ha compiuto un reato penalmente perseguibile non fermandosi a prestare soccorso.
Posto che tanto non lo troverò mai..

Non so che genere di mezzo hai ma fare una rotonda a 60 orari credo sia da motogp...
 
è una rotonda...."dritta"! nel senso che è piccola, io devo entrare e uscire in linea retta ed in moto la traiettoria è "aperta" per cui non si devono fare curve. è anche pochissimo frequentata e viene da tratti - precedenti e seguenti - di 70 km/h. fortunatamente ha molte vie di fuga.

A ok capito il genere, tipo questa per capirci dove chi deve andare dritto taglia sul cordolo tipo f1...:D
 

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A ok capito il genere, tipo questa per capirci dove chi deve andare dritto taglia sul cordolo tipo f1...:D

Se vedi il camion rosso per andare dritto deve semplicemente.... andare dritto...;)
 
Non so che genere di mezzo hai ma fare una rotonda a 60 orari credo sia da motogp...

Esagera. Dipende dal diametro della rotatoria, e basta.

Nel caso specifico, mi dispiace ma l'unica via sensata è provare con l'INAIL.
E la prossima volta fare un'assicurazione infortuni conducente SERIA, specie su due ruote.

Il resto è una forzatura all'italiana, inutile e senza sbocco.
Se non c'è collisione, non è possibile provare nessun fatto, potresti anche essere caduto per una macchia d'olio per i fatti tuoi, è indimostrabile la connessione causa/effetto. In alcuni casi purtroppo, in altri per fortuna.
 
Se vedi il camion rosso per andare dritto deve semplicemente.... andare dritto...;)

Questa rotonda ad esempio, che ho vicino casa, è sempre teatro di incidenti perchè chi viene dalla direzione della foto arriva sparato e centra quelli che nella rotonda ci sono già.

Ai tempi ricordo che si discuteva sul fatto che la normativa vietava questo modo di costruzione.
 

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Esagera. Dipende dal diametro della rotatoria, e basta.

Nel caso specifico, mi dispiace ma l'unica via sensata è provare con l'INAIL.
E la prossima volta fare un'assicurazione infortuni conducente SERIA, specie su due ruote.

Il resto è una forzatura all'italiana, inutile e senza sbocco.
Se non c'è collisione, non è possibile provare nessun fatto, potresti anche essere caduto per una macchia d'olio per i fatti tuoi, è indimostrabile la connessione causa/effetto. In alcuni casi purtroppo, in altri per fortuna.

Che dipenda dal diametro è ok ma la normativa di costruzione è che la velocità di percorrenza delle rotonde non sia superiore ai 50 orari...
 

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Pensavo che se fosse successo sarei stato tutelato dall'assicurazione RC dell'altra parte in causa. Un mio collega, in situazione simile e leggera invalidità, ha avuto risarcimento di 30k (ma quello che desidero è solo la possibilità di non perdere il lavoro se la mia immobilità dovesse protrarsi a lungo, e magari la possibilità di ottenere il rimborso delle spese mediche...non mi interessa alcun risarcimento).

Sicuramente sono stato ingenuo, contavo sul fatto che mi ritengo un guidatore attento e tranquillo (soprattutto in moto, sempre un occhio in più), e facevo mia la massima di un noto motociclista degli hell's angel: "in moto, bisogna sempre considerare gli altri utenti della strada come dei serial killer".
purtroppo non è bastato.

Againeeeee??? L'unica tua "ingenuità" sta nel fatto che non ti sei fatto una polizza assicurativa privata!!!

è finita l'epoca del "paga pantalone: lo Stato itaiano" cominciate a pensare al futuro!!! magari evitando spese superflue e pensando ad una previdenza integrativa!!
 
ok, ma qual è la relazione con quanto ho domandato?
 
ok, ma qual è la relazione con quanto ho domandato?

La relazione è che l'INAIL non può sopperire alle tue mancanza (ovvero alle tue comodità) avresti dovuto, 1) utilizzare i mezzi pubblici, 2) farti un assicurazione privata...

Tranquillo che ci pensano i dirigenti INAIL a chiarirti le idee.

Auguri di pronta guarigione
 
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