Breve riepilogo ad oggi 23 Maggio 2022...
UN CESSATE IL FUOCO IMPOSSIBILE
la totale miopia di Putin coniugata alla sua volontà di ripristinare il dominio sulle nazioni russofone ci ha portato alla seria situazione odierna
Vladimir Putin intendeva eseguire un colpo di mano per liberare l'Ucraina dalla "cricca di nazidrogati" per sostituirla con un gruppo di fedeli a Yanukovich (quello sparito nel 2014 con il malloppo : 70MLD $) che insieme al figliolo e ad altri membri della famiglia aveva sottratto i proventi dell'estrazione di petrolio e gas nel Mar Nero, e quelli maturati dall'importazione di gas dalla Russia, per metterli su propri conti Off shore. L'inchiesta con rogatoria internazionale, aveva portato al congelamento dei beni residui della famiglia concentrati in Svizzera. Giova ricordare che il soggetto, ricercato dall'Interpol, risiede attualmente a 3 isolati dal Cremlino in una palazzina messa a disposizione dall'FSB.
Il tutto si sarebbe risolto in meno di una SETTIMANA con l'insediamento al governo dell'oligarca Yanukovich al guinzaglio del Cremlino.
l'esercito si sarebbe potuto ritirare dopo essere stato accolto siccome LIBERATORE, esattamente come a Sebastopoli 8 anni prima.
L'occidente diviso e distratto e soprattutto così profondamente RICATTABILE, unito al progressivo disimpegno NATO di uomini e mezzi da parte degli USA (azionista di riferimento) rendeva il Blitz assolutamente fattibile. Del resto i precedenti in Georgia, Crimea e Donbass erano tutti a favore dell'impunito espansionismo russo in quell'area.
Quel guitto buffone di Zelensky non avrebbe verosimilmente potuto nulla di fronte a 200.000 uomini che convergevano verso Kiev, sarebbe SCAPPATO come un coniglio o sarebbe stato CATTURATO dai Parà dei corpi speciali paracadutati su Kyiv il primo giorno dell'invasione.
Lo Stato maggiore Ucraino era composto da generali e ammiragli che avevano studiato (negli anni 80) all'accademia navale di Nakhimov a San Pietroburgo e all'Accademia Militare dello Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa a Mosca. Le comuni radici avrebbero facilitato la RESA senza spargimento di sangue esattamente come in Crimea.
Cinque presupposti totalmente sbagliati e smentiti dalla storia di questi 3 mesi.
I 200.000 uomini entrati in Ucraina hanno subito perdite stimate pari al 15% dell'organico e del 25% del materiale bellico, in soli 3 mesi di combattimenti diffusi su un fronte enorme. Le perdite più ingenti nell'unità di tempo, mai registrate nella storia.
Materiale obsoleto, unito a militari senza addestramento e privi di motivazioni hanno reso possibile la mattanza epocale.
Senza dimenticare la totale inadeguatezza dell'intelligence e delle comunicazioni a cui si sono affidati gli alti comandi russi, che sono stati costretti a ricorrere ai loro cellulari personali per comunicare con ovvie ripercussioni. Il tutto si completa con la totale supremazia dei sistemi di spionaggio satellitari e non forniti dalla NATO e dagli USA con droni in grado di captare e decriptare qualunque ordine o dispaccio affidato all'etere.
Le forze armate russe stanno disperatamente cercando di “limare” i confini del Donbass per completare la conquista delle due repubbliche filorusse, dando via a un piano B ben diverso dalle mire originali.
Le forze ucraine sono in grado, allo stato attuale, di contenere l’avanzata delle forze russe ed impedire che esse conquistino più di ciò che hanno già ottenuto.
Esiste la capacità ucraina di dispiegare abbastanza organico per alimentare una controffensiva che ripristini i confini esistenti o che addirittura riporti sotto il controllo di Kiyv le repubbliche separatiste.
La mobilitazione della popolazione ucraina è in corso e gli aiuti militari occidentali stanno arrivando.
Il problema è dato dalla quantità di armanenti e dalla loro tipologia che deve essere immediatamente fruibile dal personale ucraino già addestrato su equipaggiamenti simili che però non danno il potenziale offensivo sufficiente.
Gli Stati Uniti, detengono mezzi che fanno la differenza ma che richiedono un periodo di addestramento per il loro utilizzo.
Da qui la necessità degli ucraini di resistere con i mezzi attuali in attesa che i loro colleghi, attualmente nei campi di addestramento, acquisiscano la capacità di utilizzare armi evolute che gli USA hanno deliberato di inviare con il Lend Lease Act.
Una volta addestrati, la superiorità numerica in soldati estremamente motivati di cui godrà l’Ucraina con la piena mobilitazione, unita agli equipaggiamenti evoluti metteranno in seria difficoltà le forze russe. Dopo tre mesi di massacri e di distruzione feroce, la popolazione aggredita ha motivazioni in eccesso per reagire adeguatamente alle violenze e ai soprusi subiti.
Solo la mobilitazione generale della Russia potrebbe bilanciarne l'impatto ma ciò comporterebbe una dichiarazione di guerra da parte di Putin, con il conseguente
peso politico di una decisione del genere.
Dati i presupposti fino a qui descritti, un cessate il fuoco, nella situazione attuale, non è praticabile.
Per l'Ucraina la situazione attuale congelata dalle linee del fronte non è accettabile priva come è del litorale sul Mar Nero con conseguenze catastrofiche per la sua economia di import-export governato dai suoi principali porti commerciali e con
le rotte di trasporto interne compromesse dalla vicinanza dell’artiglieria russa.
Iniziare i negoziati in tale situazione sarebbe deleterio per Zelensky, non avendo nessun valido punto di forza negoziale residuo.
Non ci saranno Cessate il Fuoco nel breve periodo a meno di una ritirata spontanea del tutto improbabile di quello che fu l'Armata Rossa.
Giulio Galetti