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Entro il 31/12/2023:Uno scenario ottimistico che posso immaginare è una recessione lieve che inizialmente faccia calare il valore di azionario e obbligazioni corporate, poi l'inflazione che rientra a un valore vicino al 2%, banche centrali che abbassano i tassi intorno a tale valore, obbligazioni in gain, proporzionalmente alle duration, poi azioni che guadagnano ancora di più.
Uno scenario negativo è recessione grave, crollo azionario e obbligazionario corporate, banche centrali costrette a ri-abbassare i tassi nonostante l'inflazione sia fuori controllo, stagflazione, qualsiasi investimento finanziario va in perdita.
Uno scenario fantastico, si torna a mettere davanti l'economia alla politica, la guerra della Russia in Ucraina finisce, Cina e America tornano d'amore e d'accordo, l'inflazione torna allo zero virgola, l'ENI tira fuori dal cilindro un reattore a fusione nucleare commercialmente conveniente, l'Africa decolla economicamente, l'Italia diventa l'ombelico del modo
...e se l'Italia, ancora una volta sotto attacco da parte degli speculatori, va in default....?Entro il 31/12/2023:
Probabilità primo scenario: 80%
Probabilità secondo scenario: 15%
Probabilità terzo scenario: 5%
La terza probabilità non la commento tanto non accadrà (cioè accadrà chissà quando sicuramente non entro quest'anno).
Le prime due possibilità vedono l'azionario comunque crollare. Sempre le prime due possibilità prevedono comunque una inflazione sostenuta anche se nella prima possibilità va in calo e nella seconda in crescita addirittura fuori controllo.
Quindi per le prime due probabilità io sto facendo così:
Se si hanno azioni in portafoglio (come credo tutti abbiamo) riterrei opportuno mantenere tutte le posizioni ed eventualmente utilizzare la liquidità per:
Acquistare in caso di crolli azionari ma senza fare all-in mi raccomando (il crollo flash dell'azionario di questa settimana rientra in questa casistica).
Acquistare obbligazioni di stato indicizzati all'inflazione. I Btp Italia sono perfetti. Esempio il btp appena emesso il 14 Marzo è perfetto.
Il btp Italia ha un tasso fisso del 2% + il valore dell'inflazione. Se andiamo in iperinflazione ci guadagni e non devo spiegare il perchè, se si va in inflazione crescente in "falso piano" o crescente in "decrescescita" ci guadagni perchè quest'anno ti da comunque un rendimento di 2%+4-4,5-5% di inflazione). Se si va in deflazione (dubito fortissimamente possa accadere) ti va ancora bene perchè i tassi delle banche centrali scendono sotto il 3%, ti becchi sempre il 2% di fisso +0% di inflazione che comunque non è male considerando che il tasso bce andrà anch'esso sotto 3%. Quest'ultima ipotesi inoltre dovrebbe comunque far apprezzare (un pelino sopra 100) il valore del btp.
L'Italia è il paese perfetto per gli speculatori:...e se l'Italia, ancora una volta sotto attacco da parte degli speculatori, va in default....?
Io da Ottobre a fine anno ho tolto un sacco di liquidità che avevo lasciato sul conto corrente, a novembre ho disinvestito da UCG e a novembre da ISP, perdendomi l'ultimo rally bello corposo, soprattutto sulla prima.
Inoltre ai tempi avevo creduto - troppo - in MPS. E a Renzi che ci mise la faccia.
Quindi non mi ritengo capace di dare consigli.
Comunque adesso ho circa 29% in XUTE (ETF Titoli di Stato USA con copertura vallutaria EUR), 14% in BTP Italia, 47% in Titoli di Stato EU che scadono tra luglio 2023 e dicembre 2024, 7% su libretto postale, meno del 3% sul conto corrente. Mi sento comunque sovraesposto al rischio Italia, ma confronto a prima dormo molto tranquillo.
Io mi ricordo quando si temeva che M5S e Lega ci facessero uscire dall'Europa, sentivo gente dire che i politici i risparmi ce li avevano in dollari, quindi non è che io abbia tutta questa fiducia incrollabile.
D'altra parte anche la BCE, Francia e Germania potrebbero sceglierci come agnello sacrificale per combattere l'inflazione, per drenare dal mercato la liquidità: c'è tanta ricchezza da distruggere al di quà delle Alpi.
Quindi insomma non starei 100% esposto al rischio Italia, e non mi fido nemmeno così tanto della EU.
Comunque. Anche a stare 100% US non sarei tranquillo. Penso che terrò metà di la e metà di qua.
Penso di sostituire i Titoli di Stato in scadenza con duration medie a seconda delle sensazioni che avrò sui tassi della BCE.
Sono tentato dalle duration lunghe (se dovessero aumentare ancora i tassi) ma penso di desistere. Sono combattuto se incrementare l'inflation linked rispetto al tasso fisso, portandolo tra il 30% e il 50%, anche se per diversificare dovrei coprirmi dall'inflazione di altri paesi.
Se si verificasse un crollo importante tipo 2008 penso che tornerei sull'azionario, come feci allora, però allora mi beccai la mina MPS, questa volta userei ETF Mondo o Europa.
XUTE | LU1399300455 |
BTP ITALIA MZ28 | IT0005532715 (la versione negoziabile - che si differenza da quella sottoscritta in asta per la mancanza del premio fedeltà - è IT0005532723 ) |
AUSTRIA TF0 LG23 | AT0000A1PE50 |
NETHERLANDS TF 0 GE24 | NL0012650469 |
OAT TF 0 FB24 | FR0014001N46 |
BUND TF1,5 MG24 | DE0001102358 |
AUSTRIA TF 0p LG24 | AT0000A28KX7 |
BELGIUM TF 0,5 OT24 | BE0000342510 |
Lyxor US Treasury 10+Y (DR) UCITS ETF - Monthly Hedged to EUR - Dist | U10H | LU1407890976 |
iShares USD TIPS UCITS ETF EUR Hedged (Acc) | IBC5 | IE00BDZVH966 |
Lyxor US Treasury 1-3Y (DR) UCITS ETF - Monthly Hedged to EUR - Dist | U13H | LU1407887329 |
Vanguard FTSE Developed World UCITS ETF Acc | VHVE | IE00BK5BQV03 |
Vanguard FTSE Emerging Markets UCITS ETF | VFEA | IE00BK5BR733 |
Questi sono quelli che ho ora:
XUTE LU1399300455 BTP ITALIA MZ28 IT0005532715 (la versione negoziabile - che si differenza da quella sottoscritta in asta per la mancanza del premio fedeltà - è IT0005532723 ) AUSTRIA TF0 LG23 AT0000A1PE50 NETHERLANDS TF 0 GE24 NL0012650469 OAT TF 0 FB24 FR0014001N46 BUND TF1,5 MG24 DE0001102358 AUSTRIA TF 0p LG24 AT0000A28KX7 BELGIUM TF 0,5 OT24 BE0000342510
Ho badato più alle scadenze e alla diversificazione dell'emittente che ad altri parametri (volevo scaglionare il reinvestimento, ma non troppo). A parte che per il BTP Italia, ho badato anche al rating.
Seguono invece quelli che sto prendendo in considerazione.
Lunghi per eventualmente scommettere sull'abbassamento dei tasti (con il rischio però di rimanere incastrati in perdita a lungo):
Lyxor US Treasury 10+Y (DR) UCITS ETF - Monthly Hedged to EUR - Dist U10H LU1407890976
Inflation Linked (c'è su Xetra ma non su Borsa Italiana):
iShares USD TIPS UCITS ETF EUR Hedged (Acc) IBC5 IE00BDZVH966
(per la parte EU invece opterei su Oat€i e Bund€i, se mi dovessero piacere i tassi).
Brevi:
Lyxor US Treasury 1-3Y (DR) UCITS ETF - Monthly Hedged to EUR - Dist U13H LU1407887329
(anche qui, per la parte EU opterei per obbligazioni singole).
Azionari:
(eventualmente da combinare all'incirca 90% + 10% per approssimare il VWCE - IE00BK5BQT80 - a un TER più basso):
Vanguard FTSE Developed World UCITS ETF Acc VHVE IE00BK5BQV03 Vanguard FTSE Emerging Markets UCITS ETF VFEA IE00BK5BR733
Gli ETF di solito li cerco da qui - Ricerca ETF | justETF - ordinando per dimensione del fondo ed eventualmente mettendo dei filtri, invece le obbligazioni da qui - Obbligazioni - Cerca Strumento - Borsa Italiana - mettendo tipologia: Titoli di Stato Esteri, valuta: EUR, selezionando il paese, e poi dopo aver schiacciato "cerca" ordinando per scadenza.
Mi è venuta l'idea di sostituire l'ETF di Treasury USA con uno o più titoli singoli, e di proteggermi dal rischio cambio tenendo aperta una posizione sul Forex, però ancora non conosco bene il Forex e non mi sono ancora informato bene sugli accordi tra Italia e USA a riguardo della tassazione (perchè a quel punto avrei in portafoglio non un titolo di un fondo domiciliato in EU ma un titolo US), quindi ancora ci sto studiando.
I fattori che mi stanno portando a ricercare una soluzione di questo tipo (e quindi una preferenza di Titoli di Stato singoli rispetto agli ETF, anche per titoli da proteggere dal rischio cambio) sono:
* un vantaggio degli ETF (la diversificazione) non mi pare valga un granchè per i Titoli di Stato (mentre invece in un VWCE che differenzia tra migliaia di titoli vale ben di più)
* con l'ETF introdurrei ulteriori rischi di controparte (pur con tutte le garanzie portate dalla regolamentazione degli ETF)
* con un Titolo di Stato singolo, se i tassi dovessero salire dopo il mio acquisto, avrei comunque la speranza di poter aspettare la scadenza dell'obbligazione per rientrare del capitale investito, invece con un fondo potrei solo pazientare a tempo indeterminato, non avrei una data precisa in cui potermi disincastrare.
* se voglio scommettere ad esempio che in USA i tassi siano vicino al picco, secondo me ha più senso prendere uno strumento con una duration lunga adesso, che poi si andrà ad accorciare, che prenderne uno che manterrà una duration fissa
* d'altra parte se voglio scommettere che invece in Europa potremmo aumentare ancora un po' i tassi (magari meno di come hanno fatto in USA), e poi magari tenerli più alti più a lungo, con Titoli di Stato singoli posso tenermi su scadenza brevi, finchè non dovessi iniziare a ipotizzare un cambio di direzione dei tassi, invece con un ETF rischierei di rimanere incastato in loss almeno per qualche anno.
* inoltre con una copertura del cambio "personalizzata" potrei coprire l'investimento dal rischio cambio ora che ritengo il dollaro sopravvalutato rispetto all'euro, e togliere la copertura quando lo dovessi ritenere equo o sottovalutato, sentra dover disinvestire la posizione principale, comunque ancora mi manca qualche "pezzo del puzzle" per capire se potrebbero esserci altri svantaggi.
Ciao