FOCUS: tetto Bce a extra-profitti? E' spegnere incendio con bicchier d'acqua
Oggi 15:20 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--L''ipotesi della Bce di limitare gli extra-profitti derivanti dal piano emergenziale di sostegno dell''Eurozona lascia perplessi - per usare un eufemismo - i banchieri. "Una boutade", spiega un banchiere di lungo corso che preferisce rimanere anonimo.
"Si naviga al buio", commenta un altro. "Un orientamento populista", aggiunge un terzo.
L''aumento dei tassi della Bce potrebbe portare a un guadagno supplementare fino a 24 miliardi di euro per gli istituti della zona euro: un cuscinetto che avrebbe messo un po'' piu'' tranquilli i vertici degli istituti di credito, gia'' alle prese con un quasi certo aumento degli Npl a bilancio causa rallentamento economico e al lavoro sulla qualita'' dell''attivo. Il provvedimento, qualora dovesse vedere la luce, creerebbe non pochi problemi organizzativi e di calcolo. La Bce, nel caso, studiera'' una formula standard ma un economista osserva come dopo aver preso il Tltro e fatto utili una banca deve calcolare l''interesse attivo medio proveniente da quell''utile. Il fatto e'' che il dato varia in base a come e'' stata impiegata quella provvista (acquisto di titoli di Stato? Impieghi?..). Le possibilita'' sono varie. L''interesse attivo varia in base all''operazione e potrebbero sorgere non poche contestazioni circa la modalita'' di calcolo dell''interesse attivo medio. Al di la'' delle questioni contabili c''e'' chi nota come limitare gli extra-profitti derivanti da una congiuntura fortunata per il margine di interesse sia una scelta meramente politica: 24 mld per un intero comparto bancario Ue significa spiccioli e non ha molto senso.
"Gli extra-profitti veri sono quelli che sta facendo il settore dell''energia, ma li'' non c''e'' la volonta'' politica di intervenire", commenta un altro banchiere. Facendo notare a un banchiere che queste repliche sembrano quelle di chi "tira l''acqua al suo mulino", la risposta e'' immediata: "Non e'' vero: piu'' comprensibile sarebbe l''altra ipotesi, ovvero il congelamento dei dividendi in quanto la situazione si sta facendo preoccupante". Ma anche qui montano le critiche: il 21 giugno Andrea Enria, presidente della vigilanza bancaria della Bce, aveva spiegato che lo stop ai dividendi in occasione della pandemia di Covid-19 e'' stata un''eccezione, e che l''ex Eurotower non stava valutando misure simili per la guerra. Mentre il 30 giugno, nove giorni dopo, Enria, dichiara: "proporremo alle banche di formulare ipotesi per il ricalcolo dei dividendi in ragione dei livelli patrimoniali se questi scenari dovessero concretizzarsi". La dichiarazione arriva dopo che il 27 giugno la stessa Bce ha approvato il buyback di Intesa Sanpaolo fino a 3,4 miliardi di euro. Mentre a maggio l''authority ha autorizzato un buyback di Unicredit da 1,6 miliardi che, sommato ai dividendi da 1,2 miliardi gia'' distribuiti, porta a 2,8 miliardi le risorse messe a disposizione dei soci per quest''anno. Se e'' vero che lo scenario e'' in evoluzione, queste mosse apparentemente contraddittorie della Bce pesano sulle banche dell''Eurozona e sulla percezione che ne hanno gli investitori.
"Questa situazione e'' stata creata dal Qe: l''economia Ue non e'' in grado di assorbire un aumento dei tassi, la Bce e'' a corto di strumenti per cui si brancola nel buio. Quello tsunami di liquidita'' ha drogato il mercato e creato l''inflazione. Limitare gli extra-profitti derivanti dall''aumento dei tassi sarebbe come cercare di spegnere un incendio con un bicchiere d''acqua", conclude una fonte.
claudia.cervini@mfdowjones.it cce