Le banche europee tra dividendi e riacquisti di azioni renderanno il 9,5% quest'anno, secondo Citi
di Francesca Gerosa
Pubblicato il 07/06/2022 10:30
A maggio si è assistito a un ritorno degli upgrade delle stime del consenso sugli utili delle banche. I titoli più orientati alla Fed (Hsbc, Standard Chartered e Ubs) e alla Bce (AIB, Banco Bpm, Commerzbank e Caixa) hanno sovraperformato. Focus sui prossimi Investitor Day, compresi quelli di Bper e Mps
Dopo una pausa nei mesi di marzo e aprile, a maggio si è assistito a un ritorno delle revisioni al rialzo delle stime del consenso sugli utili per azione (eps) del settore bancario europeo, in netto contrasto con i ribassi registrati in altri settori. Ciò ha fatto seguito a unottimo set di risultati del primo trimestre di quest'anno con le banche che hanno battuto le attese a livello di ricavi e rivisto al rialzo le guidance sul margine di interesse netto, il che rafforza la convinzione di Citi che gli upgrade degli utili continueranno a guidare la sovraperformance relativa del comparto rispetto al mercato.
I titoli bancari più esposti ai tassi della Bce e della Fed hanno soraperformato il mercato
Quasi tutti i miglioramenti degli utili sono stati guidati da aspettative più elevate sul margine di interesse, grazie all'aumento dei tassi, solo in parte compensate da una maggior spesa (a causa dell'aumento dell'inflazione e degli investimenti). Non sorprende che i titoli più esposti ai tassi della Bce e della Fed, vale a dire le banche nazionali spagnole e le banche internazionali britanniche, abbiano registrato i maggiori upgrade sugli eps e abbiano quindi sovraperformato. I titoli più orientati alla Fed sono Hsbc, Standard Chartered e Ubs, quelli più orientati alla BoE Natwest e Lloyds e alla Bce AIB, Banco Bpm, Commerzbank e Caixa.
Citi si attende una crescita degli utili in media del 7% quest'anno
Ora Citi si aspetta una crescita degli utili pre-accantonamenti del settore in media del 7% circa quest'anno e del 15% circa nel 2023. Tra le banche per le quali Citi ha stime più alte di quelle del consenso figurano Lloyds e Ubs, due delle sue top-picks, oltre a Caixabank. Viceversa, le banche europee che preferisce meno sono Abn Amro, Deutsche Bank e Seb. "Abbiamo stime al di sopra di quelle del consenso per la maggior parte delle banche europee, anche se le ipotesi sui tassi che utilizziamo nel nostro modello sono generalmente conservative. Infatti, sulla base delle prospettive degli economisti di Citi includiamo solo fino a quattro rialzi dei tassi da parte della Bce e altri due da parte della BoE", ha spiegato la banca d'affari che, rispetto agli obiettivi aziendali, è più costruttiva su Commerzbank, Lloyds e Nordea. Mentre, rispetto alle aspettative del consenso per il 2023, è più costruttiva su Lloyds, Ubs, Bbva, AIB, Santander e Standard Chartered.
Previsto un rendimento da dividendo più riacquisto di azioni proprie del 9,5%
Il capitale è stato l'unico punto debole emerso dai risultati del primo trimestre, ma i piani di rientro del capitale sono stati in gran parte ribaditi o addirittura migliorati. I coefficienti patrimoniali Cet1 hanno in generale mancato le stime di Citi nel primo trimestre del 2022 (22 sotto le attese, 12 sopra), soprattutto a causa degli asset ponderati per il rischio (Rwa), degli oneri normativi e dell'aumento dei dividendi. Tuttavia, ha osservato Citi, i coefficienti patrimoniali rimangono solidi con buffer elevati (buffer Mda di 430 pb in aggregato). È interessante notare anche che quasi tutte le banche hanno ribadito o aumentato le loro attuali indicazioni sul rendimento del capitale. "Vediamo un rendimento da dividendo più riacquisto di azioni proprie quest'anno del 9,5% circa. Le banche italiane, del Benelux e le francesi si difendono particolarmente bene con Intesa Sanpaolo, Bbva, Unicredit, Nordea, Bawag, Bnp Paribas, Natwest e Ing nella fascia più alta", ha indicato Citi.
Focus sui prossimi Investitor Day, compresi quelli di Bper Banca e Mps
Citi ha, infine, riepilogato le sue aspettative per i prossimi Investitor Day: il primo in agenda, il 10 di giugno, è quello di Bper Banca. Il focus principale sarà sull'obiettivo a livello di Rote (rendimento del patrimonio netto tangibile), sulla performance operativa e sul costo del rischio (legato anche all'azione strategica), sui benefici derivanti dall'integrazione di Banca Carige e sul rendimento del capitale, data una maggior generazione di capitale. Ing terrà l'Investor Day il 13 giugno e Mps il 23 giugno. In questo caso il focus principale ruoterà attorno all'entità dell'aumento di capitale, al livello di non performimg loans e di costo del rischio, nonché azioni sui contenziosi in essere e sulla performance operativa con focus sull'ottimizzazione dei costi e sullo sviluppo dei ricavi core. Chiuderà il cerchio l'Investor Day del colosso svizzero Credit Suisse il 28 giugno.
I buy tra le banche italiane
Tra le banche italiane Citi consiglia l'acquisto di Bancao bpm con un target price a 3,60 euro, Bper Banca (target price a 2,45 euro), Intesa Sanpaolo (target price a 2,80 euro), Mediobanca (target price a 11,90 euro), Unicredit (target price a 14,50 euro). Invece, Mps è coperta con un rating neutral.