IntesaSanpaolo: solo NEWS n° 2

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

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Societe Generale, chi comprare e chi no fra le banche europee - MilanoFinanza.it


Lo stralcio:

2) Intesa Sanpaolo. Il rating è buy (comprare) con un prezzo obiettivo di 2,35 euro, che implica un total return (performance + rendimento della cedola) del 28,8% rispetto alla quotazione attuale. Il titolo, che capitalizza 37,5 miliardi di euro, ha un dividend yield 2022 e 2023 pari rispettivamente al 9,6% e al 10,6%. La performance a 12 mesi è -17%.
 
Intesa, Messina: 5 miliardi per le sfide del digitale

di Pierluigi Mandoi
Pubblicato il 25/05/2022 12:27

Al convegno del sindacato Unisin il ceo ha parlato delle sfide per il futuro del gruppo. Previsti 400 miliardi di euro in nuovo credito fino al 2026 e un piano da 4.600 assunzioni. 50 milioni per attenuare le disuguaglianze sociali​

Investimenti per affrontare le sfide della transizione ecologica e tecnologica e 400 miliardi di euro di nuovo credito fino al 2026, senza trascurare la tutela dei dipendenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. Il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in occasione del convegno del sindacato Unisin, è tornato a evidenziare le linee principali del piano d'impresa dell'istituto, sottolineandone nel dettaglio alcuni aspetti fondamentali in "un contesto globale caratterizzato da mercati in forte evoluzione".

5 miliardi per la tecnologia digitale

"Oltre a consolidare la nostra posizione di banca leader nel wealth management, protection e advisory, vogliamo dotarci delle migliori competenze nel digitale", ha dichiarato Messina, evidenziando i 5 miliardi di euro di investimenti in tecnologia previsti nei prossimi cinque anni. "Su 13 milioni di clienti, quattro sono già oggi clienti che per operare non accedono ai luoghi fisici. Gli investimenti servono a soddisfare anche chi non si reca più in filiale". Migliorando allo stesso tempo l'esperienza di chi preferisce una relazione personale e continua a recarsi nelle filiali con "un ambiente che corrisponde maggiormente alle loro aspettative". Per i presìdi territoriali che saranno chiusi nell'ambito del piano, "l'obiettivo è individuare nuovi mestieri e proporre, già oggi, le alternative per attenuare anche gli impatti dei nuovi operatori tecnologici fintech".

400 miliardi a supporto dell'economia

"Siamo l'unica azienda oggi che sia in grado di poter mettere sul tavolo oltre 400 miliardi di nuovo credito nel periodo dal 2021 al 2026, accelerando la crescita e il beneficio delle risorse messe a disposizione dall'Europa per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma soprattutto di renderle disponibili a favore delle imprese che operano nel nostro paese e delle famiglie italiane". Il ceo di Intesa ha sottolineato come sia cruciale, per supportare lo sviluppo dell'economia italiana, che il gruppo continui a "fare bene il nostro mestiere di Banca, proseguendo anche nella concessione virtuosa del credito". Per poterlo fare è necessaria "una solida e durevole efficienza economica", ha aggiunto: "Buoni livelli di redditività sono essenziali". Ha poi specificato che tra le responsabilità sociali d'impresa c'è anche la distribuzione di dividendi, "in particolare per una banca come la nostra che ha tra i propri azionisti principali anche le Fondazioni bancarie, che li riversano su interventi a sostegno dei territori, e molti piccoli azionisti per i quali sono risorse fondamentali".

Assunzioni e reskilling

Sono 4.600 le assunzioni previste dal nuovo piano di Intesa, a fronte delle 9.200 uscite volontarie stabilite dagli accordi sindacali del 2020 e 2021. "Restare aperti verso il mercato con nuove assunzioni è vitale, sia per rinnovare le competenze e le professionalità interne sia per supportare la crescita del Paese", ha affermato Messina. I nuovi arrivi si andranno a integrare con la riqualificazione di 8.000 persone all'interno del personale già esistente per la creazione di nuove figure professionali, "con una formazione di eccellenza, in modo che possano crescere professionalmente e ricoprire con soddisfazione quei ruoli che ora sono più necessari in banca. Per noi il reskilling ha una connotazione positiva: si tratta di accompagnare nel tempo le persone verso la capacità di innovare la propria professionalità e il mondo del lavoro nel suo complesso, perché tutelare l'occupazione di persone e famiglie è la mia prima priorità. Questo ha un impatto estremamente importante anche in termini di motivazione, perché le persone devono essere certe di poter dare nel tempo il proprio contributo". Obiettivo, garantire l'occupabilità nel tempo a tutte le persone del gruppo "rimanendo allo stesso tempo saldamente sostenibili".

Contrasto alle disuguaglianze

Messina si è infine focalizzato sulle tematiche Esg, con particolare riferimento all'impatto sociale di Intesa Sanpaolo. "È un elemento di priorità attenuare le disuguaglianze sociali, del cui incremento sono molto preoccupato. Nel contesto attuale riguardano anche i cosiddetti working poor, ovvero quelle persone che lavorano con stipendi dignitosi in assenza di inflazione ma che, in situazioni di stress economico, sono costretti a dolorose rinunce". Gli interventi previsti per aiutare con pasti, posti letto, farmaci e indumenti quella parte della popolazione che vive in condizioni di disagio sono pari a 50 milioni nei prossimi quattro anni.

Titolo in rialzo

Il titolo Intesa, dopo la mattinata di contrattazioni, è in rialzo dello 0,31% a Piazza Affari, mentre il Ftse Mib guadagna lo 0,06%.
 
Oggi sul quotidiano

Scaduta ieri l'esenzione a Mosca che permetteva il pagamento dei bond in dollari

La Russia a un passo dal default
di Elena Dal Maso

MF - Numero 102 pag. 3 del 26/05/2022
Il Tesoro Usa ha proibito ai cittadini statunitensi di accettare cedole e rimborsi denominati nella valuta Usa. Il timore dei mercati per uno Stato che congela gli investimenti privati. Il 27 la prossima scadenza
 
Banche europee, i 5 migliori titoli in attesa che la Bce alzi i tassi a luglio - MilanoFinanza.it

Lo stralcio:

Intesa Sanpaolo, dividendo e buyback rendono il titolo interessante

Il più grande gruppo bancario italiano guidato dall'ad Carlo Messina, ha beneficiato "molto in borsa dall'annuncio dei risultati trimestrali, in linea con le aspettative del consensus", spiega Diodovich. Inoltre, la banca ha dimostrato la sua solidità grazie ad un utile netto trimestrale che ha toccato "1,67 miliardi e alla patrimonializzazione, ampiamente superiore ai requisiti normativi", che permette di avere un common equity tier 1 ratio (Cet1) al 13,8%.

A questo si aggiunga che "il generoso dividendo e il piano di sostegno del corso azionario creano un outlook futuro positivo per la banca". Dal minimo del 9 maggio a 1,83 euro, il titolo fa registrare un rialzo del 9,25% fino a quasi 2,05 euro. Il gruppo, secondo l'esperto, può continuare a beneficiare dell'attuale scenario macro e proseguire la tendenza al rialzo nel breve-medio termine.
 
La Russia impone restrizioni ai conti italiani in Intesa Sanpaolo e Unicredit

di Francesca Gerosa
Pubblicato il 27/05/2022 15:30

Di riflesso a un'analoga misura applicata dalla Ue ai cittadini russi, la Banca centrale russa ha imposto temporanee restrizioni sui conti bancari di aziende italiane e persone con passaporto italiano presso le controllate locali di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Includono anche depositi con un saldo sopra 100.000 euro​

La Russia stringe la morsa sui conti italiani in Intesa Sanpaolo e Unicredit. Di riflesso a un'analoga misura applicata dall'Ue ai cittadini russi, in seguito all'invasione dell'Ucraina lo scorso 24 febbraio, la Banca centrale russa ha imposto temporanee restrizioni sui conti bancari di aziende italiane e persone con passaporto italiano presso le controllate locali di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Queste restrizioni, in vigore dal 25 maggio, dureranno un anno e includono il divieto per privati, aziende e consolati italiani di aprire conti e prelevare contanti senza una preventiva autorizzazione dei responsabili della banca locale.

Le restrizioni includono anche depositi con un saldo sopra 100.000 euro

Le restrizioni, ha precisato Reuters, citando alcune fonti, includono anche depositi con un saldo sopra 100.000 euro. In Russia Intesa Sanpaolo è presente con un istituto locale da 28 filiali e 976 dipendenti ed è anche l'unica banca italiana in Ucraina con Pravex Bank (45 filiali, 780 dipendenti e attività per 0,3 miliardi di euro). Invece, in Russia Unicredit vanta 4.000 dipendenti in 79 filiali. Unicredit ha già spiegato che i prestiti concessi in Russia sono pari a 7,5 miliardi di euro e che nella peggiore delle ipotesi la perdita sarà di 1,9 miliardi.

La Russia continuerà a pagare in rubli gli eurobond

Mentre il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, oggi ha ribadito che la Russia continuerà a pagare in rubli gli eurobond e difenderà con ogni mezzo il proprio ruolo di emittente affidabile, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha riconosciuto che l'Ucraina deve "affrontare la realtà" della situazione e parlare con la Russia. "Ci sono cose da discutere con il leader russo. Non sto dicendo che la nostra gente è ansiosa di parlare con lui, ma dobbiamo affrontare la realtà di ciò che stiamo vivendo. Cosa vogliamo da questo incontro, rivogliamo le nostre vite. Vogliamo rivendicare la vita di un Paese sovrano all'interno del proprio territorio", ha affermato Zelensky, aggiungendo che Mosca non sembra, però, ancora pronta per seri colloqui di pace come in effetti testimoniano le dichirazioni del ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, il quale ha detto che "l'Occidente ha dichiarato una guerra totale contro di noi, contro il mondo russo...Sono in corso persecuzioni contro la cultura e i lavoratori dell'arte russi. In generale, possiamo essere certi che questa situazione durerà".
 
Banche contrastate a Milano. Non scontano ancora del tutto il rialzo dei tassi, secondo Equita

di Francesca Gerosa
Pubblicato il 27/05/2022 14:00

Spread Btp/Bund sotto 190 in attesa del giudizio di Fitch sull'Italia. Le stime di Equita incorporano un rialzo dei tassi di 80-90bps a fine 2023. Con un ulteriore aumento di 35 bps +15% di utile per azione per le banche. 4 le big consigliate​

Con lo spread Btp/Bund che oggi resta sotto quota 200 punti base a 189,86 punti (si è spinto oltre questa soglia psicologica lo scorso 6 maggio, per la prima volta da maggio 2020) in attesa del giudizio di Fitch sul rating dell'Italia a mercati chiusi, alcune banche quotate sul listino milanese consolidano il rialzo: Unicredit avanza dello 0,48%, Intesa Sanpaolo dello 0,02%, Banco Bpm dello 0,65%. Altre si confermano in ribasso: Bper Banca scende dello 0,21%, Mediobanca dello 0,52%, Credem dell'1,28% e Mps dello 0,27%. "Ribadiamo la nostra visione costruttiva sulle banche italiane con la recente performance che non sconta pienamente l'incremento delle aspettative di rialzo dei tassi", ha scritto in una nota di oggi Andrea Lisi, analista di Equita Sim, evidenziano che i risultati del primo trimestre di quest'anno sono stati complessivamente positivi, con la maggior parte delle banche che ha battuto le stime.


Il coefficiente patrimoniale Cet1 mantiene un buffer medio sullo Srep di oltre 500 punti base

Il trimestre ha anche confermato le indicazioni positive sia sul fronte del capitale, con un coefficiente patrimoniale Cet1 che, seppur in calo trimestre su trimestre, mantiene un buffer medio sullo Srep di oltre 500 punti base, sia dell'asset quality, con diverse banche che potranno contare su consistenti buffer di accantonamenti effettuati durante la pandemia da Covid-19. Al contempo, il trimestre non ha ancora mostrato particolari elementi di discontinuità sul fronte dei tassi di interesse, "il cui incremento, se non combinato con una recessione economica, costituisce, a nostro avviso, il principale upside risk sulle nostre stime e su quelle di mercato", ha avvertito Lisi che continua ad adottare un approccio conservativo sul net interest income. Le sue stime incorporano in media un rialzo dei tassi di 80-90bps a fine 2023 dal 2021. Incorporando nelle sue stime un ulteriore aumento dei tassi di 35 bps nel periodo 2021 e 2023 - in linea con l'attuale curva forward - l'utile per azione 2023 aumenterebbe in media del 15% circa, a parità di altre condizioni.


Le 4 big consigliate da Equita Sim

Dalla fine del primo trimestre di quest'anno, il settore bancario ha performato positivamente (+5%), non scontando, però, pienamente il beneficio implicito legato alla variazione delle aspettative di rialzo dei tassi. "Manteniamo, quindi, una visione complessivamente positiva sul settore, che tratta a un multiplo prezzo/capitale tangibile di 0,5 volte", ha continuato Lisi, osservando che "le banche italiane si approcciano ad affrontare uno scenario maggiormente sfidante in una buona posizione sia in termini di capitale sia di qualità degli attivi e, a differenza del passato, il contesto dei tassi di interesse potrebbe finalmente essere di supporto e non ancora adeguatamente scontato dai recenti movimenti di mercato. Inoltre, le banche sono nella condizione di adottare un approccio proattivo per far fronte a un deterioramento macro, potendo contare anche sullo stock esistente di accantonamenti per perdite su crediti non rilasciati nell'ultimo anno", ha concluso Lisi che tra le blue-chip ha confermato il rating buy su Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo e Mediobanca, mentre Credem è il suo titolo preferito tra le mid-cap.

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Bce: primo rialzo dei tassi a luglio, conferma Nagel. Resta il dilemma 0,25 o 0,50 per domare l'inflazione - MilanoFinanza.it
 
Ultima modifica:
Azioni europee, buy e sell nel settore bancario secondo Socgen - MilanoFinanza.it


Lo stralcio:

4) Intesa Sanpaolo. Il rating è buy (comprare) con un prezzo obiettivo di 2,35 euro, che implica un total return (performance + rendimento della cedola) del 24% rispetto alla quotazione attuale. Il titolo, che capitalizza 37,5 miliardi di euro, ha un dividend yield 2022 e 2023 pari rispettivamente al 9,6 e al 10,6%. La performance a 12 mesi è -14,5%.
 
Flash!

Intesa Sanpaolo: KBW taglia rating a market perform
- Flash(Italia) oggi 08:47
 
GOLDMAN SACHS RIAVVIA COPERTURA INTESA E UNICREDIT CON BUY

Il settore delle banche europee resta "intrappolato tra due forze opposte". Da un lato, tassi più elevati dovrebbero portare a incrementi significativi del margine di interesse, consentendo alle società di superare sia i propri obiettivi di fatturato che le aspettative di consensus. D'altra parte, la stagflazione o una recessione a breve termine potrebbero portare a un costo del rischio molto più elevato, mettendo sotto pressione le prospettive di utili a breve termine e il potenziale di distribuzione del capitale. Lo afferma Goldman Sachs in un nuovo report sul settore bancario europeo, nel qualche riavvia anche la copertura su cinque banche in Italia e Francia: Intesa Sanpaolo (Buy), UniCredit (Buy), BNP Paribas (Not Rated), Crédit Agricole (Neutral), Société Générale (Neutral).

Goldman Sachs si aspetta che tassi più elevati guideranno al crescita dei ricavi in tutte le banche e, in particolare, in UniCredit, dove maggiori ricavi e utili dovrebbero supportare l'obiettivo di remunerazione dei soci di 16 miliardi di euro nel periodo 2021-24 (pari a circa il 70% della capitalizzazione di mercato odierna). Per Intesa, viene stimato che tassi più elevati più che compensaranno la pressione sulle commissioni, mentre la costruzione della neobank interna "Isybank" ha il potenziale per trasformare i rendimenti nella sua attività bancaria al dettaglio.

La banca d'affari considera Société Générale interessante dal punto di vista fintech, visto il successo ottenuto finora da Boursorama, tuttavia, la sua sensibilità ai tassi è inferiore a quella dei peer e ha una Investment Bank su scala ridotta, dove le stime di consenso sono al di sopra degli obiettivi dell'azienda. Inoltre, prevede che i ricavi dell'Investment Banking di BNP supereranno significativamente le aspettative, con le sue previsioni di ricavi Global Markets del 23% al di sopra del consenso per il 2022. Per Crédit Agricole, la sensibilità ai tassi inferiore e gli aumenti a breve termine di CoR e Opex lasciano il rating a neutrale.

UniCredit

La visione costruttiva di Goldman Sachs su UniCredit si basa su tre punti chiave. In primo luogo, il gruppo italiano sarà in grado di resistere all'impatto negativo sul capitale derivante dalla riduzione dell'esposizione alla Russia. Il gruppo ha avuto un impatto di 92 pb nel 1° trimestre e gli analisti stimano ulteriori 36 pb nel 2°-4° trimestre; nonostante questi venti contrari, FY22E CET1% (GSe) è in linea con l'obiettivo del 12,5-13%, al 13,8%.

In secondo luogo, tassi più elevati determineranno un contributo NII significativamente maggiore alla crescita dei ricavi nei prossimi anni rispetto agli obiettivi di gruppo e alle stime di consenso. In terzo luogo, che questa combinazione di una solida posizione patrimoniale e di un NII più elevato consentirà alla società di raggiungere il suo obiettivo di total capital return di 16 miliardi di euro (2021-24) nonostante tenga conto anche di LLP più elevati. Il prezzo obiettivo rimane fissato a 18.50 euro.

Intesa Sanpaolo

Anche il Buy su Intesa, con un target price di 3,25 euro, si basa su tre elementi. In primo luogo, nonostante sia un modello operativo basato sulle commissioni, il recente movimento dei tassi di interesse porterà NII e ricavi di gruppo più alti del previsto, oltre a compensare la pressione sulle commissioni da valori degli asset inferiori. In secondo luogo, la qualità degli asset è notevolmente migliorata negli ultimi anni, con gli NPL che sono scesi di oltre 30 miliardi di euro a circa 7 miliardi di euro, e il rapporto NPL netto ora si attesta a circa l'1%. Guardando al futuro, Goldman Sachs stima che il costo del rischio di gruppo si stabilizzerà a circa 50 pb p/a, pari a circa 2 miliardi di euro di LLP annuali.


In terzo luogo, la decisione di Intesa di investire 650 milioni di euro per costruire una neobank all'avanguardia: Isybank viene descritta come "una delle strategie fintech più lungimiranti" tra le società finanziarie europee. Isybank, oltre alla nuova piattaforma core banking, ha il "potenziale per aumentare significativamente il ROTE per Intesa attraverso una maggiore crescita e risparmi sui costi".

(TELEBORSA) 30-05-2022 09:56
 
Oggi sul quotidiano

Visco: il debito una fragilità strutturale del Paese. Serve un Recovery permanente

Messina apre al Tagliadebito
di Andrea Pira

MF - Numero 106 pag. 3 del 01/06/2022
L'ammonimento del governatore di Via Nazionale: bisogna evitare gli scostamenti di bilancio, salvo in situazioni eccezionali. Bene il progetto di Italia e Francia sullo strumento comune europeo anti-crisi
 
Cinque titoli di Piazza Affari su cui investire con l'inflazione alta - MilanoFinanza.it


Lo stralcio:

Equita resta positiva sul settore azionario

Il posizionamento degli investitori si è fatto già molto cauto, notano gli analisti, le valutazioni dei mercati "scontano già un deciso rallentamento economico", con un rapporto prezzo/utili atteso al 2023 sull'S&P500 di 16,7 volte, sceso sotto la media degli ultimi cinque anni di 17,5 e in linea con quella di più lungo termina, a dieci anni. Resta la "convinzione che le banche centrali non vogliano innescare una recessione e che quindi siano pronte ad intervenire nuovamente per contenere l'aumento dei tassi nel caso in cui la situazione lo richiedesse", scrive la Sim milanese, che conferma la "visione costruttiva sul settore azionario". Sarà da verificare che cosa decideranno le banche centrali questo mese in risposta alla corsa del petrolio dopo il bando parziale dell'Ue sul greggio russo. Il 9 giugno si riunisce la Bce e 15 giugno la Fed.

Cinque titoli di Piazza Affari su cui investire con l'inflazione alta

Resta il fatto che i listini per ora "sono fragili e il quadro macro altamente incerto a causa del conflitto", di conseguenza Equita nel portafoglio raccomandato mantiene solo un leggero sovrappeso rispetto al benchmark azionario (peso investito 91,7% dal 91,2% del mese precedente rispetto peso neutro del 90%) e continua a concentrarsi su "società solide e con forte pricing power", ovvero la capacità di trasferire l'aumento dei costi alla clientela. Si tratta quindi di FinecoBank, Moncler, Campari, Diasorin e Intesa Sanpaolo.
 
Le banche europee tra dividendi e riacquisti di azioni renderanno il 9,5% quest'anno, secondo Citi

di Francesca Gerosa
Pubblicato il 07/06/2022 10:30

A maggio si è assistito a un ritorno degli upgrade delle stime del consenso sugli utili delle banche. I titoli più orientati alla Fed (Hsbc, Standard Chartered e Ubs) e alla Bce (AIB, Banco Bpm, Commerzbank e Caixa) hanno sovraperformato. Focus sui prossimi Investitor Day, compresi quelli di Bper e Mps​

Dopo una pausa nei mesi di marzo e aprile, a maggio si è assistito a un ritorno delle revisioni al rialzo delle stime del consenso sugli utili per azione (eps) del settore bancario europeo, in netto contrasto con i ribassi registrati in altri settori. Ciò ha fatto seguito a unottimo set di risultati del primo trimestre di quest'anno con le banche che hanno battuto le attese a livello di ricavi e rivisto al rialzo le guidance sul margine di interesse netto, il che rafforza la convinzione di Citi che gli upgrade degli utili continueranno a guidare la sovraperformance relativa del comparto rispetto al mercato.

I titoli bancari più esposti ai tassi della Bce e della Fed hanno soraperformato il mercato

Quasi tutti i miglioramenti degli utili sono stati guidati da aspettative più elevate sul margine di interesse, grazie all'aumento dei tassi, solo in parte compensate da una maggior spesa (a causa dell'aumento dell'inflazione e degli investimenti). Non sorprende che i titoli più esposti ai tassi della Bce e della Fed, vale a dire le banche nazionali spagnole e le banche internazionali britanniche, abbiano registrato i maggiori upgrade sugli eps e abbiano quindi sovraperformato. I titoli più orientati alla Fed sono Hsbc, Standard Chartered e Ubs, quelli più orientati alla BoE Natwest e Lloyds e alla Bce AIB, Banco Bpm, Commerzbank e Caixa.

Citi si attende una crescita degli utili in media del 7% quest'anno

Ora Citi si aspetta una crescita degli utili pre-accantonamenti del settore in media del 7% circa quest'anno e del 15% circa nel 2023. Tra le banche per le quali Citi ha stime più alte di quelle del consenso figurano Lloyds e Ubs, due delle sue top-picks, oltre a Caixabank. Viceversa, le banche europee che preferisce meno sono Abn Amro, Deutsche Bank e Seb. "Abbiamo stime al di sopra di quelle del consenso per la maggior parte delle banche europee, anche se le ipotesi sui tassi che utilizziamo nel nostro modello sono generalmente conservative. Infatti, sulla base delle prospettive degli economisti di Citi includiamo solo fino a quattro rialzi dei tassi da parte della Bce e altri due da parte della BoE", ha spiegato la banca d'affari che, rispetto agli obiettivi aziendali, è più costruttiva su Commerzbank, Lloyds e Nordea. Mentre, rispetto alle aspettative del consenso per il 2023, è più costruttiva su Lloyds, Ubs, Bbva, AIB, Santander e Standard Chartered.

Previsto un rendimento da dividendo più riacquisto di azioni proprie del 9,5%

Il capitale è stato l'unico punto debole emerso dai risultati del primo trimestre, ma i piani di rientro del capitale sono stati in gran parte ribaditi o addirittura migliorati. I coefficienti patrimoniali Cet1 hanno in generale mancato le stime di Citi nel primo trimestre del 2022 (22 sotto le attese, 12 sopra), soprattutto a causa degli asset ponderati per il rischio (Rwa), degli oneri normativi e dell'aumento dei dividendi. Tuttavia, ha osservato Citi, i coefficienti patrimoniali rimangono solidi con buffer elevati (buffer Mda di 430 pb in aggregato). È interessante notare anche che quasi tutte le banche hanno ribadito o aumentato le loro attuali indicazioni sul rendimento del capitale. "Vediamo un rendimento da dividendo più riacquisto di azioni proprie quest'anno del 9,5% circa. Le banche italiane, del Benelux e le francesi si difendono particolarmente bene con Intesa Sanpaolo, Bbva, Unicredit, Nordea, Bawag, Bnp Paribas, Natwest e Ing nella fascia più alta", ha indicato Citi.

Focus sui prossimi Investitor Day, compresi quelli di Bper Banca e Mps

Citi ha, infine, riepilogato le sue aspettative per i prossimi Investitor Day: il primo in agenda, il 10 di giugno, è quello di Bper Banca. Il focus principale sarà sull'obiettivo a livello di Rote (rendimento del patrimonio netto tangibile), sulla performance operativa e sul costo del rischio (legato anche all'azione strategica), sui benefici derivanti dall'integrazione di Banca Carige e sul rendimento del capitale, data una maggior generazione di capitale. Ing terrà l'Investor Day il 13 giugno e Mps il 23 giugno. In questo caso il focus principale ruoterà attorno all'entità dell'aumento di capitale, al livello di non performimg loans e di costo del rischio, nonché azioni sui contenziosi in essere e sulla performance operativa con focus sull'ottimizzazione dei costi e sullo sviluppo dei ricavi core. Chiuderà il cerchio l'Investor Day del colosso svizzero Credit Suisse il 28 giugno.

I buy tra le banche italiane

Tra le banche italiane Citi consiglia l'acquisto di Bancao bpm con un target price a 3,60 euro, Bper Banca (target price a 2,45 euro), Intesa Sanpaolo (target price a 2,80 euro), Mediobanca (target price a 11,90 euro), Unicredit (target price a 14,50 euro). Invece, Mps è coperta con un rating neutral.
 
Intesa Sanpaolo: parte la terza call di "Up2Stars"

MILANO (MF-DJ)--E' dedicata ai settori MedTech e Healthcare la terza call di Up2Stars, il nuovo programma di accelerazione e valorizzazione delle startup innovative, ideato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center. La call, spiega una nota, punta ad intercettare le giovani realta' imprenditoriali emergenti che guardano al futuro e si pongono come principale obiettivo il miglioramento dell'offerta sanitaria attraverso lo sviluppo di soluzioni o servizi basati su applicativi tecnologici e digitali. L'emergenza sanitaria vissuta negli ultimi due anni ha reso evidente l'assoluta necessita' dell'integrazione della medicina tradizionale con quella digitale e il prezioso ruolo che la Digital Health puo' svolgere nell'offrire nuove dinamiche di comunicazione tra medico e paziente. Le innovazioni nel mercato dell'Healthcare permettono di migliorare l'assistenza sanitaria, la rendono piu' sicura, piu' efficiente, elevandone nel complesso gli standard qualitativi. Dimezzano inoltre i tempi di diagnosi rendendo subito fruibili dati statistici approfonditi. Up2Stars vuole stimolare il potenziale di innovazione che le startup possono generare a supporto della transizione digitale indicata dal PNRR, fondamentale soprattutto nei settori chiave per lo sviluppo del Paese, come quello sanitario. Sviluppato nell'arco dell'intero anno in 4 call bimestrali, Up2Stars prevede un processo di autocandidatura, selezione, accelerazione e networking totalmente gratuito e rivolto a startup attive nei settori identificati come strategici per l'economia del nostro Paese. Al termine delle prime 2 call, dedicate rispettivamente a Digitale e Industria 4.0 e alla Bioeconomia, sono state oltre 380 le candidature complessive registrate sul sito di Intesa Sanpaolo, una risposta che evidenzia il bisogno da parte delle realta' imprenditoriali emergenti di farsi conoscere e di trovare partner di livello che le accompagnino in un percorso di crescita manageriale. Con Up2Stars il Gruppo mette a frutto l'esperienza accumulata, le partnership strategiche e tutti gli strumenti a disposizione per supportare la crescita delle startup facilitando il loro accesso a investitori, alle aziende clienti ed ai prodotti e servizi bancari a disposizione. Il programma punta ad individuare e favorire l'accelerazione delle migliori startup attive nei segmenti industriali innovativi e a sviluppare quelle con migliori prospettive di posizionamento competitivo e crescita, capaci di creare nuove opportunita' per fare impresa e generare nuova occupazione. Per ciascuna call verranno selezionate al massimo 10 startup, per un numero complessivo di 40. Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, ha commentato: "la Medical Technology e la Digital Health sono due componenti fondamentali del processo di digital transformation che coinvolge oggi il settore sanitario a livello europeo, nazionale e locale. Perche' si arrivi ad una reale svolta tecnologica in questo ambito servono pero' due elementi: idee innovative e competenze. E' dunque fondamentale, in questa fase di transizione, aiutare le startup a crescere, fornendo loro le conoscenze manageriali e promuovendo il networking con aziende mature e potenziali investitori, per accompagnarle in ogni step evolutivo.Il fine ultimo di questo processo e' aumentare il trasferimento tecnologico verso un settore cosi' strategico come quello sanitario, vitale sia per il sistema sociale ma anche per lo sviluppo economico dell'industria delle Life Sciences". Il percorso di accelerazione vede Intesa Sanpaolo Innovation Center, centro di competenza del Gruppo Intesa Sanpaolo, in un ruolo-chiave nella realizzazione del programma, nella supervisione del percorso di accelerazione e la sua partecipazione alla fase di selezione, nonche' la fornitura della piattaforma digitale di candidatura per le startup. Un ruolo coerente con quanto realizzato a partire dal 2014 nell'affiancare la crescita delle startup in un mercato molto competitivo, anche grazie alla forte rete internazionale che Innovation Center ha consolidato negli anni. com/lab MF-DJ NEWS

07/06/2022 13:41
 
Bce al test tassi. A beneficiarne di più le banche britanniche e italiane, secondo S&P

di Francesca Gerosa
Pubblicato il 08/06/2022 15:05

Secondo S&P Global Ratings un rialzo di 200 punti base dei tassi da parte della Bce porterà, in media, a un aumento del margine d'interesse del 18% rispetto al 2021. +25% per quelle italiane e britanniche. Possibile revisione al rialzo delle previsioni sulla redditività di alcune banche, improbabili azioni sul rating | Bce, che cosa aspettarsi dalla riunione di domani. Occhio a Btp e spread​

Lo scenario che la Bce si trova ad affrontare è ancora molto delicato. Occorre gestire il tema dell'inflazione nell'Eurozona, mentre l'outlook economico, soprattutto per quanto riguarda il settore manifatturiero, ha iniziato a indebolirsi in modo significativo. In occasione del meeting di domani, la maggior parte degli economisti si aspetta che Francoforte approvi la fine del quantitative easing e preannunci un primo rialzo dei tassi dello 0,25% alla prossima riunione di luglio.

In crescita il margine di interesse delle banche nel primo trimestre

E le banche italiane e britanniche saranno tra i maggiori beneficiari di un rialzo dei tassi, secondo uno studio di S&P Global Ratings. La maggior parte delle banche europee ha registrato un aumento del margine di interesse nel primo trimestre di quest'anno, stimolato dal graduale incremento dei tassi di interesse a breve e lungo termine. In risposta alla crescita dell'inflazione, infatti, diverse banche centrali dell'area hanno aumentato i tassi ufficiali e la Banca centrale europea ha già indicato che lo farà a luglio.

Gli economisti di S&P Global Ratings si aspettano dalla Bce un incremento di circa 25 punti base ogni trimestre, con l'obiettivo di raggiungere un tasso obiettivo Repo (pronti contro termine) di circa l'1,5% entro la fine del 2023 – ciò rappresenterebbe un aumento di 150 punti base rispetto ai livelli attuali per i pronti contro termine e di 200 punti base per il tasso sui depositi. Invece, la Banca d'Inghilterra ha alzato il suo tasso ufficiale quattro volte da dicembre 2021, dallo 0,1% all'1%, e gli economisti di S&P prevedono che raggiungerà l'1,75% nel corso del 2024. Mentre in Svizzera l'aumento dei tassi di interesse inizierà probabilmente dopo quello della Bce con i tassi che si stabilizzeranno al di sotto dell'1% nel 2025.

Le banche italiane e britanniche tra i maggiori beneficiari di un rialzo dei tassi

Ebbene, in base a un'indagine di S&P su 85 grandi banche europee, che rappresentano un totale di 31 trilioni di euro di asset, un incremento dei tassi di 200 punti base farebbe salire il loro margine di interesse in media del +18% rispetto al 2021 (escludendo le banche svizzere). "Risultati che confermano la nostra opinione che l'aumento dei tassi di interesse porterà a un aumento significativo della redditività delle banche europee", precisa l'agenzia di rating.

Ma l'entità di questo impatto varia. Infatti, le banche britanniche e italiane trarranno il massimo beneficio dall'aumento dei tassi, seguite da quelle spagnole, tedesche, danesi e austriache, mentre le banche francesi e olandesi riporteranno effetti minori. In particolare, dei 10 paesi per i quali il campione analizzato comprende più di tre banche, i sistemi bancari britannici e italiani sono quelli che trarranno i maggiori benefici, con un impatto sul margine di interesse medio ponderato superiore al 25%. Invece, per le banche spagnole, tedesche, danesi e austriache, l'impatto è compreso tra il 10% e il 16%, mentre per quelle francesi e dei Paesi Bassi inferiore al 10%.

Possibile revisione al rialzo delle previsioni sulla redditività di alcune banche, improbabili azioni sul rating

D'altra parte, l'aumento dell'inflazione, un fattore chiave dell'aumento dei tassi di interesse, aumenta la pressione sui salari e quindi i costi operativi per le banche, un trend già evidente negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Nel medio termine, l'aumento dei tassi di interesse può anche portare a condizioni di finanziamento più restrittive nell'economia, aumentando il costo del credito. In ogni caso, con uno scenario base che prevede una normalizzazione dell'inflazione nel 2023 e un aumento limitato della disoccupazione "ci aspettiamo che l'impatto sul margine di interesse rimanga positivo per le banche europee in generale, nonostante i maggiori costi operativi e di credito. Di conseguenza, potremmo rivedere al rialzo le nostre previsioni sulla redditività di alcune banche, anche se non necessariamente intraprendere azioni sul rating: ciò richiederebbe un miglioramento più strutturale della redditività", conclude S&P.
 
Bce, Lagarde non esclude un aumento dei tassi piu forte a settembre - MilanoFinanza.it

Stralcio:

A settembre, quando la Bce si attende un nuovo aumento dei tassi dopo quello di luglio da 25 punti base, "un incremento maggiore sarà appropriato" se "le prospettive di inflazione nel medio periodo permarranno tali o si deterioreranno". Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, aprendo all'ipotesi di un aumento da 50 punti base come sta facendo la Fed americana.
 
Finanza: Sulle banche tegola da 9 miliardi (MF)

MILANO (MF-DJ)--Per anni i banchieri italiani hanno atteso una svolta nella politica monetaria europea per ridare smalto al conto economico e, in particolare, al margine di interesse. Gli annunci fatti giovedi' 9 dalla Bce, scrive MF, hanno pero' aperto una fase tutt'altro che rosea per i principali istituti di credito quotati che, in appena tre sedute, hanno bruciato circa nove miliardi di capitalizzazione. A pesare e' non solo la volatilita' del debito pubblico di cui gli intermediari finanziari sono storicamente grandi compratori (con uno spread btp/Bund arrivato ieri a 246 punti), ma anche l'incertezza sull'andamento dell'asset quality con un pil in progressivo rallentamento e scenari di recessione sempre piu' concreti. Tornando ai ribassi, i cali maggiori sono stati registrati dagli istituti di medie dimensioni come Banco Bpm e Bper che hanno incassato flessioni intorno al 17%, mentre per Intesa Sanpaolo e Unicredit la perfomance e' stata nell'intorno del -11%. Piu' contenute invece le perdite borsistiche di Mps (-8%) e Mediobanca (-8,1%). red/lab MF-DJ NEWS

14/06/2022 08:07
 
Fino al mese di ottobre borse e titoli di stato in affanno..ogni rimbalzo è un regalo per shortare..
 
Stato
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