Invest e sviluppo

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Direi che è il caso di iniziare una discussione su Invest e Sviluppo,
essendo questi giorni mooolto importanti! :censored:
 
MILANO, 27 gennaio (Reuters) - Il tribunale di Milano ha concesso la proroga fino al 28 marzo per il deposito della documentazione relativa all'omologazione dell'accordo di ristrutturazione nell'ambito del procedimento fallimentare di Investimenti e sviluppo.

Lo comunica la società con una nota.

"Il tribunale di Milano, sezione Fallimentare, accogliendo la richiesta della società, ha concesso proroga fino al 28 marzo 2014 per il deposito della documentazione inerente il procedimento di omologazione dell'accordo di ristrutturazione", dice la nota.
:)
 
non vi sembra stia partendo?:mmmm:
 
la magistratura mette mani ai conti correnti di IèV,,,,,,,,,,occhio confiscano tutto
 
MILANO, 27 gennaio (Reuters) - Il tribunale di Milano ha concesso la proroga fino al 28 marzo per il deposito della documentazione relativa all'omologazione dell'accordo di ristrutturazione nell'ambito del procedimento fallimentare di Investimenti e sviluppo.

Lo comunica la società con una nota.

"Il tribunale di Milano, sezione Fallimentare, accogliendo la richiesta della società, ha concesso proroga fino al 28 marzo 2014 per il deposito della documentazione inerente il procedimento di omologazione dell'accordo di ristrutturazione", dice la nota.
:)



Oggi è il gran giorno
 
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28/03/2014 08.39 Commenti - Piazza Affari

Investimenti e Sviluppo: accordo di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F. e nuovo Piano Strategico 2014-2016

FTA Online News
Il Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo ha approvato l'accordo di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F. nonché il nuovo Piano Strategico 2014-2016 individuale, finalizzato al rilancio delle attività della Società.

Le azioni poste alla base del nuovo Piano Strategico prevedono il raggiungimento di obiettivi che tendono in primo luogo al riequilibrio della posizione economico/finanziaria di Investimenti e Sviluppo, al fine di proseguire la gestione della Società in continuità attraverso lo sviluppo del business model.

In particolare, il Piano Strategico 2014-2016 fonda i propri presupposti sulla rifocalizzazione delle modalità di gestione orientata ad un approccio equity based (senza ricorso alla leva finanziaria).

L'attività di IES rimane focalizzata nel settore del private equity attraverso l'acquisizione di partecipazioni in società prevalentemente non quotate appartenenti al segmento delle small/mid cap, attive in settori non capital intensive.

La realizzazione degli obiettivi del Piano Strategico 2014-2016 sarà finalizzata primariamente attraverso le seguenti attività.

Piano di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F.
Il piano di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F., finalizzato e approvato dal Consiglio di Amministrazione in data odierna, prevede l'integrale pagamento dei creditori sociali secondo gli accordi conclusi nei termini previsti dalla normativa vigente, utilizzando le risorse rivenienti dall'aumento di capitale di seguito descritto, sufficienti anche per la sola quota di Euro 5.000.000 garantita alla data odierna, unitamente ai flussi di cassa provenienti dal realizzo degli asset presenti in portafoglio per almeno Euro 1.000.000.

In particolare la Società prevede la riduzione della partecipazione di controllo detenuta in Moviemax Media Group S.p.A. (attualmente pari al 40,01%) da effettuarsi nell'arco di durata del Piano Strategico e in base alle condizioni di mercato.

Si precisa che alla data del 27 marzo 2014 il piano di ristrutturazione ha ottenuto adesioni da parte del 78% dei creditori della Società.

Investimenti e Sviluppo si riserva infine di attuare ulteriori operazioni di dismissione dei propri asset, qualora ritenuto necessario o semplicemente opportuno, al fine di poter realizzare al meglio gli obiettivi strategici del Piano 2014-2016.

Aumento di capitale in denaro
La Società prevede di realizzare nel corso del 2014 un aumento di capitale, in parziale esecuzione della delega ex art. 2443 c.c. conferita dall'Assemblea del 24 giugno 2013, che verrà offerto in opzione agli attuali Azionisti per un ammontare massimo complessivo di Euro 10.171.622,40, di cui Euro 5.000.000 garantiti con nuovi apporti di denaro (l'"Importo Minimo Garantito"), mediante emissione di nuove azioni aventi le medesime caratteristiche delle azioni Investimenti e Sviluppo S.p.A. già in circolazione.

Con riferimento all'Importo Minimo Garantito, si precisa che:
- l'azionista Sintesi S.p.A., titolare di una partecipazione in Investimenti e Sviluppo pari al 29,99%, ha espresso l'impegno irrevocabile a sottoscrivere la propria quota di competenza in opzione nell'ambito dell'aumento di capitale, mediante il versamento di nuova liquidità per circa Euro 1.486.580, nonché attraverso l'utilizzo di versamenti in conto futuro aumento di capitale effettuati alla data odierna dalla stessa Sintesi per Euro 1.564.804,49. Sintesi S.p.A. si è inoltre resa disponibile a versare il suddetto importo in denaro, anche a tranche, in data antecedente la sottoscrizione dell'aumento di capitale, a titolo di versamento in conto futuro aumento di capitale, subordinatamente all'omologazione dell'accordo di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F.
- l'azionista Enrico Antonj, titolare alla data odierna di una partecipazione in Investimenti e Sviluppo pari al 6,194%, ha espresso l'impegno irrevocabile ad esercitare i propri diritti di opzione spettanti alla data di avvio dell'aumento di capitale e/o, in caso di mancato esercizio dei diritti di opzione da parte degli attuali azionisti tale da non consentire il raggiungimento di un minimo garantito in denaro pari ad almeno Euro 5.000.000, a garantire la sottoscrizione di un numero di azioni rimaste inoptate sino ad un corrispettivo complessivo massimo di Euro 600.000 (dato dalla somma della sottoscrizione della propria quota di competenza alla data di avvio dell'aumento di capitale e della garanzia sull'inoptato);
- alla data odierna investitori terzi, non correlati alla Società, hanno espresso l'impegno irrevocabile a sottoscrivere azioni eventualmente rimaste inoptate in caso di mancato integrale esercizio dei diritti di opzione, per l'ammontare complessivo massimo di Euro 3.000.000, nel caso in cui l'esercizio dei diritti di opzione da parte degli attuali azionisti non consenta il raggiungimento di un minimo garantito in denaro pari ad almeno Euro 5.000.000. Gli impegni da parte del socio Enrico Antonj e dei terzi investitori sono condizionati al fatto che il prezzo unitario di emissione delle nuove azioni non sia superiore ad Euro 0,08 e che l'offerta, nell'ambito del piano di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F., possa concludersi entro il 31 dicembre 2014.

L'esecuzione del suddetto aumento di capitale è finalizzata prioritariamente a consentire il rimborso delle posizioni debitorie della Società, così come determinate nell'ambito del piano di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F., nonché per attuare nuovi investimenti nell'ambito del private equity, che rimane il core business della Società.

Il Piano Strategico prevede altresì l'assegnazione gratuita di n. 1 warrant ogni n. 1 azione ordinaria di nuova emissione sottoscritta nell'ambito dell'aumento di capitale di cui sopra. L'esercizio di n. 1 warrant consentirà di sottoscrivere n. 1 nuova azione di compendio al medesimo prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione che verrà determinato nell'ambito dell'aumento di capitale.

Riduzione dei costi di funzionamento
Il piano di rilancio della Società prevede una sensibile riduzione dei costi di funzionamento della struttura operativa. A tal riguardo si precisa che il Consiglio di Amministrazione in data odierna ha deliberato la riduzione di circa il 50% dei compensi spettanti agli Amministratori investiti di particolari cariche, sospensivamente condizionata all'omologazione dell'accordo di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F. Il Piano Strategico è stato oggetto di verifica da parte di un esperto indipendente, la cui asseverazione verrà predisposta entro i termini stabiliti dalla legge per il deposito del piano di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F.

(GD)
 
Chissa' se seguira' la salita di moviemax e sintesi.

Saluti eerger.
 
Titolo: Moviemax: Consob, Ac Holding riduce quota al 29,852%
Ora: 07/05/2014 12:57
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Lo scorso 28 aprile, Ac Holding Investments ha ridotto
al 29,852% la partecipazione detenuta nel capitale di Moviemax, dal
precedente 40,013% del 16 ottobre 2013.

E' quanto si legge nelle comunicazioni societarie odierne relative alle
variazioni delle quote rilevanti, dalle quali si apprende anche che tale
partecipazione e' detenuta indirettamente tramite IeS.

red/ofb
 
sarebbe ora di valorizzare al max il 5% di gve

ESCLUSIVO: Fusione tra Vero Tv e YouDemTv ?

Clamorosa notizia nel mondo dell’ editoria televisiva, YouDem il primo canale televisivo fondato da un partito (Partito Democratico) potrebbe fondersi con Vero Tv, nell’ ambito dell’ rilancio dell’ L’ Unità che potrebbe tornare in edicola il 25 aprile edito da Guido Veneziani (editore di Vero Tv) e fondazione Eyu (PD), il nuovo canale che potrebbe nascere dalla fusione tra Vero Tv e YouDem.tv avrà una programmazione generalista, si sicuro resteranno le telenovele curate dalla redazione di Vero Tv, la novità sarà l’ informazione di YouDem.Tv curata dalla redazione del canale web (assente dal satellite dal 2012) e le trasmissioni di informazione politica e talk show, come direttore del nuovo canale targato Vero-YouDem.tv dovrebbe essere Antonio Capranica o in alternativa Gianni Riotta (ex direttore del TG1) che è in corsa per la nuova Unità, il canale LCN dove andrà in onda la nuova emittente nata dalla fusione Vero Tv-You Tube dovrebbe essere il 137 o una LCN dal 60 al 69. I dettagli saranno definiti nei prossimi giorni.
 
su questo titoll che dite??
 
valrorizzare 5% GVE

Via libera del Tribunale fallimentare di Roma al piano per il salvataggio dell'Unità.

La testata fondata da Antonio Gramsci, che ha sospeso le pubblicazioni lo scorso agosto, dopo la creazione della nuova redazione potrà quindi tornare in edicola. I tempi sarebbero rapidi, tanto che si ipotizza di ripartire già il 25 aprile. Esprime soddisfazione per la decisione il Pd, che ora dovrà scegliere il direttore insieme al nuovo editore Guido Veneziani. In pole ci sarebbe Stefano Menichini, seguito da Maria Teresa Meli e Gaia Tortora, ma non è escluso che sia un altro il nome su cui potrebbe convergere nei prossimi giorni il premier Matteo Renzi.

Il concordato, per evitare il fallimento della Nuova Iniziativa Editoriale, attuale proprietaria della testata, era stato modificato dopo la decisione del collegio dei giudici di configurare l'operazione come una cessione di ramo d'azienda e non come una semplice vendita della testata. Ciò aveva aperto la strada all'accordo siglato tra la nuova proprietà e il cdr, che prevede la riassunzione dalla vecchia redazione, composta da 56 giornalisti (in cassa integrazione a zero ore per due anni), di 16 giornalisti con rapporto di lavoro dipendente (10 a Roma e 6 a Milano) e 9 giornalisti con rapporto di collaborazione. Sarà il direttore ad avviare i colloqui e fare le scelte. I poligrafici riassunti saranno invece 4.

La cordata, che fa capo a Guido Veneziani, editore di magazine come 'Stop' o 'Verò (detentore del 60% delle quote), vede in campo anche il Gruppo Pessina, che comprende non solo le aziende di costruzioni ma anche le acque minerali (detentore del 35%), e il Pd con la Fondazione Eyu, acronimo di Europa-Youdem-Unità (con il 5%). L'offerta è di dieci milioni per l'iniziale affitto del ramo d'azienda (con un canone di 90 mila euro al mese) e la successiva acquisizione definitiva, che dovrebbe avvenire dopo l'indizione di un'asta a dicembre. Le somme dovrebbero servire a soddisfare solo parte dei creditori della Nie, gravata da debiti totali per oltre 20 milioni di euro. «Siamo molto soddisfatti perchè dopo un cammino faticoso e complesso oggi è un giorno importante per l'Unità - afferma Francesco Bonifazi, tesoriere del Partito Democratico, che ha seguito l'operazione -. È sempre stata una priorità di questa segreteria del Pd, fin dal suo primo giorno. Abbiamo lavorato per questo e ringraziamo chi ha voluto scommettere sulla rinascita dell'Unità e le lavoratrici e i lavoratori del giornale che hanno proposto l'accordo sindacale sottoscritto da tutti. Ora al lavoro per concretizzare questo obiettivo».
 
vediamo se segue Sintesi ....
 
valorizzare il 5% di gve

Sempre più stretti i rapporti tra Veneziani e Farina. In gioco la ripartenza di Unità e Nuova Satiz

Dalla rinascita dello storico quotidiano fondato da Antonio Gramsci, l'Unità, alla ripartenza della Nuova Satiz. Sono state settimane intense quelle del Gruppo Veneziani Editore (Gve) sia sul fronte dell'editoria, sia su quello della stampa. Giorni che hanno visto, innanzitutto, l'atteso via libera del Tribunale all'offerta e al piano industriale di Gve, insieme con il gruppo Pessina, per evitare il fallimento del quotidiano L'Unità e farlo tornare nelle edicole da cui manca dallo scorso luglio. L'accordo prevede l'affitto del ramo aziendale, a fronte di un impegno d'investimento con fidejussione per 10 milioni di euro, a cui farebbe seguito il successivo acquisto.

"L'obiettivo – spiega lo stesso Guido Veneziani – è di tornare in edicola il 25 aprile, il giorno della festa della Liberazione. Stiamo lavorando per questo". Il lavoro comprende un parziale reintegro della storica redazione del quotidiano che faceva riferimento a quello che oggi si chiama Pd (la cui Fondazione Eyu partecipa alla nuova società editoriale dell'Unità con una quota del 5%) riassorbendo circa venticinque giornalisti su sessanta. Si attende quindi anche la nomina del nuovo direttore, il cui identikit è quello di un giornalista giovane e motivato (mentre i nomi circolati nei giorni scorsi da quello di Gaia Tortora de La7 a Stefano Menichini, ex direttore di Europa, non rientrebbero tra le scelte opzionate dalla nuova proprietà) e l'affidamento della commessa di stampa. Che potrebbe approdare all'interno del gruppo Farina.

Del resto in questi mesi si è instaurata una forte collaborazione tra il gruppo Veneziani e quello Farina. Rapporti che hanno portato sempre Gve a rilevare, in sede fallimentare, la Nuova Satiz, l'azienda nata oltre due anni fa grazie a un'operazione di management buyout guidata dall'ex top manager della Ilte Alessandro Rosso che aveva rilevato le attività di stampa del gruppo di Moncalieri che faceva capo alla ex Ilte (Farina). Alla fine di luglio del 2014, il Tribunale di Torino – che aveva indetto la gara per gli impianti ex Satiz partendo da un'offerta di 2 milioni di euro - aveva deliberato la cessione della parte produttiva, in particolare tre rotative Manroland Lithoman a 64 pagine. L'acquirente che si era aggiudicato in asta le rotative era stata una azienda italiana specializzata nell'acquisto e vendita di impianti e di macchine da stampa di seconda mano.

Ma nell'operazione è poi subentrato il gruppo Gve. Così da gennaio a Moncalieri si sono messi al lavoro gli uomini della Mazzucchelli (l'azienda di stampa di Seriate entrata a far parte del gruppo di Guido Veneziani) per riavviare l'attività della Nuova Satiz. Operazione riuscita tanto che oggi sono tornate a girare già due rotative e presto dovrebbe essere rimessa in produzione anche la terza. L'obiettivo, grazie a importanti ordini per la stampa editoriale e commerciale, dai periodici alla Gdo, compreso il ritorno in casa della commessa per Eurospin, è di reintegrare a pieno regime circa 150 degli ex 200 dipendenti di Moncalieri, per i quali era stata applicata la cassa integrazione. Non solo, il gruppo Gve ha anche rilevato l'azienda per la produzione energetica Enerprint e preso in affitto dal gruppo Farina una Manroland Colorman sulla quale viene stampata una parte della commessa delle Pagine Gialle.
 
Comunicato stampa
Accordo per la cessione della partecipazione detenuta
in Guido Veneziani Editore S.p.A.
 
Comunicato stampa
Accordo per la cessione della partecipazione detenuta
in Guido Veneziani Editore S.p.A.

Milano, 16 Aprile 2015 – Investimenti e Sviluppo S.p.A. comunica di aver sottoscritto in data odierna un contratto preliminare con Grafiche Mazzucchelli S.p.A., per la cessione della partecipazione detenuta dalla Società in Guido Veneziani Editore S.p.A. (in seguito “GVE”) pari al 5% del capitale sociale.
Il contratto prevede che Grafiche Mazzucchelli S.p.A., soggetto non correlato alla Società, nell’ambito del progetto di fusione in atto tra la stessa Mazzucchelli e GVE, acquisti l’intera partecipazione detenuta da Investimenti e Sviluppo pari al 5% del capitale sociale di GVE, per un controvalore complessivo di euro 1,2 milioni, prezzo determinato sulla base degli ultimi dati contabili disponibili del Gruppo GVE.
Il corrispettivo verrà corrisposto da Grafiche Mazzucchelli entro la sottoscrizione dell’atto notarile, che dovrà avvenire entro la fine del corrente mese, mediante la consegna di un equivalente controvalore di titoli del prestito obbligazionario emesso dalla stessa Grafiche Mazzucchelli denominato “Grafiche Mazzucchelli 8% 2013-2019” quotato sul mercato ExtraMot gestito da Borsa Italiana.
Il contratto prevede inoltre una clausola di adeguamento prezzo a favore dell’Emittente pari al 50% del maggior valore che dovesse esprimere la partecipazione per effetto di future eventuali operazioni straordinarie compiute dal gruppo GVE.
Si precisa che detta partecipazione è iscritta nel bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2013 ad euro 1,4 milioni e che la cessione della partecipazione GVE era prevista dalle linee guida del Piano strategico 2014-2016 della Società predisposto ai sensi dell’art. 186-bis L.F.
 
Scusate ma era cosi importante questa notizia per sospenderla a +12%?
 
15/04/2015

Consob: Enrico Antonj riduce quota in Investimenti e Sviluppo al 3,762% dal 6,194%
 
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