Ishares JPMorgan $ Emerging Market Bond ETF IE00B2NPKV68 Hedged IE00B9M6RS56 Vol.VII

Stato
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più si dimostrerà persistente l'inflazione, più saranno considerati inadeguati questi rendimenti dai mercati che devono prezzare anche il rischio "emergente".

Il declino può continuare, alla fine comanda il rendimento del decennale americano e sta salendo; questi etf sono solo quello + spread(rischio)

E ci tengo a precisare che per fortuna il mondo non è in recessione, perchè con recessione e declino mercati questi etf seguirebbero senza pensarci due volte.

i bond emergenti e l'HY sono proxy dell'azionario
rispondo a questo tuo messaggio allarmante cercando di confortarmi
noi pero' compriamo, o abbiamo, un etf non i singoli bot degli stati. Finche' viene comprato ci sara' nuova liquidita' per comprare titoli migliori o rimpiazzare i peggiori.

Certo se un titolo usa rende bene con maggiori garanzie questo etf si comprera' meno. Dubito pero' che ci sia tutto questo interesse degli stati importanti a emettere finanziamento a alto interesse per lungo periodo. E se anche fosse, gli emergenti dovranno seguire garantendo rendimenti piu' alti, vista la loro effettiva necessita' di risorse finanziarie.

io comunque ne ho una piccola parte e non sto comprando, l'investito rimane li' senza termine ma non penserei di vendere
 
rispondo a questo tuo messaggio allarmante cercando di confortarmi
noi pero' compriamo, o abbiamo, un etf non i singoli bot degli stati. Finche' viene comprato ci sara' nuova liquidita' per comprare titoli migliori o rimpiazzare i peggiori.

Certo se un titolo usa rende bene con maggiori garanzie questo etf si comprera' meno. Dubito pero' che ci sia tutto questo interesse degli stati importanti a emettere finanziamento a alto interesse per lungo periodo. E se anche fosse, gli emergenti dovranno seguire garantendo rendimenti piu' alti, vista la loro effettiva necessita' di risorse finanziarie.

io comunque ne ho una piccola parte e non sto comprando, l'investito rimane li' senza termine ma non penserei di vendere

beh neanche io sto vendendo, anzi qualche spicciolo continuo a metterlo ogni mese su IEMB
 
Ultima modifica:
Sono interessato all'argomento minus ma ho dei dubbi riguardo al fatto che gli ETF le generino, ricordo di averne letto qualcosa a proposito.

In questo momento ho IEMB in perdita di circa il 2,5%. Se lo vendessi adesso, produrrebbe minus che possono poi essere usate quando stacca il dividendo ogni mese? Sarebbe ottimo, che ne pensate?
 
In questo momento ho IEMB in perdita di circa il 2,5%. Se lo vendessi adesso, produrrebbe minus che possono poi essere usate quando stacca il dividendo ogni mese? Sarebbe ottimo, che ne pensate?

Se lo vendi, come fa poi a staccarti il dividendo? :mmmm:
Ad ogni modo, nada: non esiste quello dici. Le minus non le compensi ne' con il gain da vendita da ETF, meno che mai dai relativi dividendi. Solo da vendita in gain di azioni, derivati, obbligazioni.
 
In total, local currency denominated bonds represented nearly 80% of all emerging market sovereign debt outstanding
More than $5 trillion of emerging debt is currently outstanding – about one-fifth of the total global fixed income universe

1678026428000.png


Over 70% of the universe was rated investment grade at the peak, though in recent years it has averaged around 50% (see Figure 5).

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Since the 1990s, emerging market debt markets have continued to evolve and deepen. Even global crises like the GFC and COVID-19 have seen the emerging market debt markets display remarkable resiliency.

1678026180090.png



https://meketa.com/wp-content/uploads/2023/02/MEKETA_Emerging-Market-Debt.pdf
 
a me quel grafico fa pensare che il movimento stia anticipando l'effetto (che ancora non si è manifestato) di cause/concause ben note (guerra in ucraina/inflazione/covid).

Certo, e ci ricorda che dopo la tempesta arriva il cielo sereno :D
 
Se lo vendi, come fa poi a staccarti il dividendo? :mmmm:
Ad ogni modo, nada: non esiste quello dici. Le minus non le compensi ne' con il gain da vendita da ETF, meno che mai dai relativi dividendi. Solo da vendita in gain di azioni, derivati, obbligazioni.

L'dea era di vedere e ricomprare immediatamente (più in basso ovviamente), sperando che la minus accumulata la andavo a smaltire con i futuri dividendi, sarebbe stato troppo bello :)
 
crosspost dal thread dei bond rumeni, visto che siamo in argomento...

L'enormità del debito con cui tengono a galla la loro economia li distruggerà questo è certo ormai USA sono un fantoccio che si regge su debito e guerre lo sappiamo

Ma a differenza del tizio che scrive io credo che questo porterà a deflazione stile japan e saranno costretti a tenere per sempre i tassi a zero o, appunto, salta tutto il loro castello di carta

E quando dico per sempre intendo per SEMPRE .... non avranno più modo di fare il giochino dei tassi e dell'inflazione che è stata una vera farsa


Ergo : accumulare iul più possibile e tenere per i periodi di magra che stanno per arrivare


ma non temi che ad un certo punto della narrazione finanziaria i Bond potrebbero decorrelarsi dalle mosse delle varie FED/BCE e rispondere in modo inversamente proporzionale all'inflazione direttamente?

Mi spiego meglio:

Sappiamo che normalmente con uno scenario inflazionistico i bond tendono a perdere valore in quanto le banche centrali alzano i tassi fino alla ripresa del controllo sull'inflazione.

Ergo, i bond hanno valore fintanto che un investitore riconosce valore nella valuta di emissione del bond in quanto ha fiducia nelle capacità della banca centrale di mantenere il controllo sull'inflazione (intesa come velocità di svalutazione della valuta nel corso del tempo) in modo da poter pianificare investimenti in modo tale da generare profitto in un arco di tempo ben definito.

Quello che salta fuori da quell'articolo è che, proprio per quello che dici tu (ovvero che c'è troppo debito) una banca centrale (in questo caso FED, ma vale anche per la BCE e tutte le altre in quanto la mole di debito è globale) non può permettersi una recessione in quanto il debito diventerebbe insostenibile, e piuttosto che provocarla, ad un certo punto smetterà di alzare i tassi in un contesto di inflazione alta; provocando così ulteriore inflazione, col rischio di perderne in controllo.

Perdere il controllo sull'inflazione significa minare alle fondamenta la solidità di una valuta.

Ritorno alla domanda iniziale: non temi che ad un certo punto della narrazione finanziaria i Bond fixed income potranno smettere di seguire le mosse delle banche centrali impossibilitate ad alzare i tassi, seguendo direttamente l'inflazione che di conseguenza tenderà a salire, e muovendosi in modo inversamente proporzionale alla stessa?

spero di esser stato in grado di spiegare in modo semplice il mio pensiero
 
I tassi americani hanno un effetto anche sulla politica tassi dei paesi emergenti con emissione di debito in dollari.

Con riferimento agli Usa: la bolla immobiliare si sta sgonfiando, i mutui hanno tassi elevati quasi fin al 7% e non tutti possono permetterseli, non c'è una spirale inflazionistica sugli stipendi percepiti, i posti di lavoro sono elevati ma molti fanno più lavori per tirare avanti la carretta, se rallenta con questa velocità l'immobiliare i posti di lavoro caleranno significativamente, gli alti tassi di interesse comportano un aumento della spesa per rifinanziare il debito e l'aumento della spesa per interessi sul budget federale a scapito di altre voci di spesa; c'è una dicotomia tra i consumatori americani che hanno parecchia liquidità in eccesso rispetto alla situazione pre-covid e molti altri che iniziano ad essere in difficoltà e che sostengono i consumi attingendo dalle carte di credito; a questi ritmi cominceranno ad aumentare le persone in difficoltà a ripagare mutuo, leasing dell'auto, rate sulla carta revolving, ecc. con l'inflazione che erode il potere d'acquisto ogni mese che passa.

Sulla dinamica dei posti di lavoro Fugnoli spiega il meccanismo molto meglio di me:
https://www.kairospartners.com/wp-content/uploads/2023/03/rn-20230302.pdf

Faccio parte di coloro che ritengono più probabile la fine della salita tassi che una prosecuzione allo stesso ritmo visto sinora. Leggo di gente che scrive di tassi americani fino all'8%, mi sembra molto improbabile.
 
Ultima modifica di un moderatore:
I tassi americani hanno un effetto anche sulla politica tassi dei paesi emergenti con emissione di debito in dollari.

Con riferimento agli Usa: la bolla immobiliare si sta sgonfiando, i mutui hanno tassi elevati quasi fin al 7% e non tutti possono permetterseli, non c'è una spirale inflazionistica sugli stipendi percepiti, i posti di lavoro sono elevati ma molti fanno più lavori per tirare avanti la carretta, se rallenta con questa velocità l'immobiliare i posti di lavoro caleranno significativamente, gli alti tassi di interesse comportano un aumento della spesa per rifinanziare il debito e l'aumento della spesa per interessi sul budget federale a scapito di altre voci di spesa; c'è una dicotomia tra i consumatori americani che hanno parecchia liquidità in eccesso rispetto alla situazione pre-covid e molti altri che iniziano ad essere in difficoltà e che sostengono i consumi attingendo dalle carte di credito; a questi ritmi cominceranno ad aumentare le persone in difficoltà a ripagare mutuo, leasing dell'auto, rate sulla carta revolving, ecc. con l'inflazione che erode il potere d'acquisto ogni mese che passa.

Sulla dinamica dei posti di lavoro Fugnoli spiega il meccanismo molto meglio di me:
https://www.kairospartners.com/wp-content/uploads/2023/03/rn-20230302.pdf

Faccio parte di coloro che ritengono più probabile la fine della salita tassi che una prosecuzione allo stesso ritmo visto sinora. Leggo di gente che scrive di tassi americani fino all'8%, mi sembra molto improbabile.

Io non dico che i tassi continueranno a salire, dico che smetteranno di farlo. I tassi si fermeranno, ma non l'inflazione; e i bond finiranno per rispondere all'inflazione, non più ai tassi delle Banche Centrali
 
Io non dico che i tassi continueranno a salire, dico che smetteranno di farlo. I tassi si fermeranno, ma non l'inflazione; e i bond finiranno per rispondere all'inflazione, non più ai tassi delle Banche Centrali

Secondo me l'inflazione Usa continuerà a scendere, forse non velocemente, ma continuerà a scendere ed anche la Cina non sta prevedendo alcun particolare exploit economico tale da surriscaldare le materie prime.
Most base metals drop as China sets modest growth target
 
Secondo me l'inflazione Usa continuerà a scendere, forse non velocemente, ma continuerà a scendere ed anche la Cina non sta prevedendo alcun particolare exploit economico tale da surriscaldare le materie prime.
Most base metals drop as China sets modest growth target


siamo tutti nella stessa situazione, guardiamo i dati che arrivano e spesso sono contrastanti; ad esempio il petrolio è previsto a 100 dollari per l'estate; mentre il prezzo del litio dovrebbe scendere per un surplus di produzione; dovremmo aver risolto il problema dei microchip, tanto che adesso nella seconda metà dell'anno ne avremo troppi. Ma si parla di sanzioni alla Cina, di questo e di quello.

è un bel dilemma e non si può che navigare a vista

Non so cosa fate voi, ma io sto con un piede in due scarpe... componente obbligazionaria nel mio portafoglio:

50% inflation linked (BTP Italia)
30% tasso fisso diverse emissioni corporate e sovrani che sto accumulando scadenza a 20 anni circa
20% IEMB (sono gli unici dollari che ho in portafoglio)
 
La mia parte obbligazionaria è suddivisa così: EMBE 45,4% IHYG 45,3% Bond Austria 2120 9,3%.
 
In questo periodo stai incrementando qualcosa della parte obbligazionaria?

No, ho però spostato 2,5% + 2,5% da embe e ihyg verso il bond Austria 2120 che secondo me ha in prospettiva buone potenzialità di rivalutazione nel medio termine, e poi ci ho messo un'altro cippino per ritornare al 5% di allocazione. Nel breve termine non so dove andrà questo bond matusalemme, perchè da una parte c'è l'aumento tassi bce, dall'altra la spinta disinflazionistica della riduzione dei costi energetici.

In Europa non si vedono spirali inflazionistiche sui salari, per cui anche se l'inflazione core rimane robusta mi pare di poter dire che sia sotto controllo. Inoltre ci sono i primi segnali di indebolimento dell'economia europea come si vede dal pil in calo nell'ultimo trimestre in Italia e Germania, l'immobiliare tedesco in difficoltà con l'aumento dei tassi sui mutui, la deidustrializzazione europea dei settori energivori, ecc. Mi pare più probabile una recessione in Europa che negli Usa, specialmente se prevarranno i falchi che parlano di 4 rialzi da 50 punti base da parte della bce.
Il governatore della banca centrale austriaca Holzmann chiede altri quattro rialzi dei tassi di 50 punti.
Tassi di interesse, la Bce conferma la linea dura sui rialzi anche dopo marzo - MilanoFinanza News
 
Bollette del gas mensili da 600 euro, proprio sotto controllo, alla grande....
 
siamo tutti nella stessa situazione, guardiamo i dati che arrivano e spesso sono contrastanti; ad esempio il petrolio è previsto a 100 dollari per l'estate; mentre il prezzo del litio dovrebbe scendere per un surplus di produzione; dovremmo aver risolto il problema dei microchip, tanto che adesso nella seconda metà dell'anno ne avremo troppi. Ma si parla di sanzioni alla Cina, di questo e di quello.

è un bel dilemma e non si può che navigare a vista

Non so cosa fate voi, ma io sto con un piede in due scarpe... componente obbligazionaria nel mio portafoglio:

50% inflation linked (BTP Italia)
30% tasso fisso diverse emissioni corporate e sovrani che sto accumulando scadenza a 20 anni circa
20% IEMB (sono gli unici dollari che ho in portafoglio)

L'inflation linked dovrebbe essere l'asset che rende di più attualmente...rendimenti annui del BTPItalia e BTPi stan al 10% con l'inflazione attuale.

Noto comunque che tutti gli asset di commodities si stanno sgonfiando (gas è ai minimi degli ultimi 2anni) sintomo che l'inflazione potrebbe mollare la presa nel prossimo futuro.
 
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