I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il 
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Situazione attuale:
La sottostante azione più critica è Eni che quota a 13,34 ovvero -10,50% sotto lo strike. Mancano 25 giorni lavorativi alla rilevazione strike.
La probabilità di strike, secondo i miei parametri, è al 5,09%.
La quotazione bid è a 103,20... il mio FV sarebbe 101,02.
Le speranze di prendere la cedola sono ormai inesistenti.
Il MM si è finalmente deciso ad abbassare il bid/ask... ma a mio parere è ancora in sovraquotazione.
La sottostante azione più critica è Eni che quota a 13,34 ovvero -10,50% sotto lo strike. Mancano 25 giorni lavorativi alla rilevazione strike.
La probabilità di strike, secondo i miei parametri, è al 5,09%.
La quotazione bid è a 103,20... il mio FV sarebbe 101,02.
Le speranze di prendere la cedola sono ormai inesistenti.
Il MM si è finalmente deciso ad abbassare il bid/ask... ma a mio parere è ancora in sovraquotazione.
