Antoniomiri
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oggi escono tanti dati dell'economia sia in italia che in europa che in usa e poi stasera comunicato fed .....
ISP:vol3°-thread operativo,news,grafici e altro-si riparte da 3,03
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jspaceman
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Da Milano Finanza di oggi
Intesa muove sugli incagli
di Claudia Cervini
Non si arresta la macchina organizzativa di Intesa Sanpaolo alle prese con un complesso restyling societario imposto dal piano d’impresa per semplificare la struttura e, nel caso specifico, per una gestione più efficace delle sofferenze. È stata avviata una procedura di cessione di ramo di azienda dei crediti in sofferenza a medio e lungo termine derivanti dalle operazioni di leasing e di 63
dipendenti che finiranno in Intesa Sanpaolo Provis, società controllata
dalla capital light bank che presto dovrebbe trovarsi a gestire tutte le sofferenze delle società del gruppo. «L’operazione Mediocredito
partirà il prossimo autunno», spiega a MF-Milano Finanza Nazario Luciani rappresentante sindacale Fisac-Cgil. «E prevede la cessione della titolarità delle sofferenze maturate al 30 giugno 2014 a Intesa Sanpaolo Provis, mentre
la gestione dei crediti in sofferenza a partire dal 1 luglio 2014 sarà affidata sempre a Intesa Sanpaolo Provis, ma in service». Qual è lo stato di salute di Mediocredito Italiano? La banca nel 2014 ha stipulato 5.705 nuovi contratti per 1,621 miliardi (+2%). Per quanto riguarda l’andamento commerciale della
linea di business dedicata al factoring nel 2014 la società ha realizzato un turnover di 53 miliardi, in riduzione del 4,2% rispetto al 2013. In base agli
ultimi dati disponibili, le sofferenze risultano in aumento.
A fine 2013 l’ammontare di quelle lorde era pari a 1,251 miliardi (676,7 milioni al 31 dicembre 2012), con un grado di copertura del 43,1%.
Non va dimenticato che nel 2014 Intesa Sanpaolo ha conferito in Mediocredito il ramo d’azienda relativo alle attività di factoring, con aumento di capitale da 250 milioni di euro, oltre a un sovrapprezzo di 450 milioni di euro.
Così come accaduto per Mediocredito, le sofferenze delle società controllate dalla capogruppo dovrebbero progressivamente passare sotto l’egida della capital light bank, recentemente costituta e affidata a Giovanni
Gilli, nel gruppo dal 2002 e fino a oggi responsabile di progetti speciali, operazioni strategiche e di sviluppo corporate. In base al nuovo piano industriale la nuova divisione gestirà non solo le sofferenze, ma anche gli immobili riacquistati in asta e le partecipazioni da dismettere. «L’allocazione più efficiente del capitale è per noi un passaggio essenziale per un’ulteriore disponibilità di risorse da investire nei motori di crescita del gruppo», aveva commentato a suo tempo Carlo Messina, ceo del gruppo Intesa Sanpaolo.
Tornando all’operazione, i sindacati (Dircredito, Fabi, Fiba, Fisac, Sinfub, Ugl e Uilca) hanno condotto una serrata trattativa in proposito e il personale che sarà ceduto insieme al ramo d’azienda manterrà il contratto del credito così
come gli ammortizzatori sociali di cui è già in possesso.
Intesa muove sugli incagli
di Claudia Cervini
Non si arresta la macchina organizzativa di Intesa Sanpaolo alle prese con un complesso restyling societario imposto dal piano d’impresa per semplificare la struttura e, nel caso specifico, per una gestione più efficace delle sofferenze. È stata avviata una procedura di cessione di ramo di azienda dei crediti in sofferenza a medio e lungo termine derivanti dalle operazioni di leasing e di 63
dipendenti che finiranno in Intesa Sanpaolo Provis, società controllata
dalla capital light bank che presto dovrebbe trovarsi a gestire tutte le sofferenze delle società del gruppo. «L’operazione Mediocredito
partirà il prossimo autunno», spiega a MF-Milano Finanza Nazario Luciani rappresentante sindacale Fisac-Cgil. «E prevede la cessione della titolarità delle sofferenze maturate al 30 giugno 2014 a Intesa Sanpaolo Provis, mentre
la gestione dei crediti in sofferenza a partire dal 1 luglio 2014 sarà affidata sempre a Intesa Sanpaolo Provis, ma in service». Qual è lo stato di salute di Mediocredito Italiano? La banca nel 2014 ha stipulato 5.705 nuovi contratti per 1,621 miliardi (+2%). Per quanto riguarda l’andamento commerciale della
linea di business dedicata al factoring nel 2014 la società ha realizzato un turnover di 53 miliardi, in riduzione del 4,2% rispetto al 2013. In base agli
ultimi dati disponibili, le sofferenze risultano in aumento.
A fine 2013 l’ammontare di quelle lorde era pari a 1,251 miliardi (676,7 milioni al 31 dicembre 2012), con un grado di copertura del 43,1%.
Non va dimenticato che nel 2014 Intesa Sanpaolo ha conferito in Mediocredito il ramo d’azienda relativo alle attività di factoring, con aumento di capitale da 250 milioni di euro, oltre a un sovrapprezzo di 450 milioni di euro.
Così come accaduto per Mediocredito, le sofferenze delle società controllate dalla capogruppo dovrebbero progressivamente passare sotto l’egida della capital light bank, recentemente costituta e affidata a Giovanni
Gilli, nel gruppo dal 2002 e fino a oggi responsabile di progetti speciali, operazioni strategiche e di sviluppo corporate. In base al nuovo piano industriale la nuova divisione gestirà non solo le sofferenze, ma anche gli immobili riacquistati in asta e le partecipazioni da dismettere. «L’allocazione più efficiente del capitale è per noi un passaggio essenziale per un’ulteriore disponibilità di risorse da investire nei motori di crescita del gruppo», aveva commentato a suo tempo Carlo Messina, ceo del gruppo Intesa Sanpaolo.
Tornando all’operazione, i sindacati (Dircredito, Fabi, Fiba, Fisac, Sinfub, Ugl e Uilca) hanno condotto una serrata trattativa in proposito e il personale che sarà ceduto insieme al ramo d’azienda manterrà il contratto del credito così
come gli ammortizzatori sociali di cui è già in possesso.
Undici tick
Mi chiamo Domenico
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Giorno
non son tanto sicuro che si vada tanto sopra i 3,1040
pero' e' ancora presto per capire
per tirare l'acqua al mio mulino mi piacerebbe un bel minimo e un bel rimbalzo
non son tanto sicuro che si vada tanto sopra i 3,1040
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alexpivi
mai pd mai islam mai hamas stop beduini
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ci facci sapere il minimo che molti la seguiscono ... !!!!Giorno
non son tanto sicuro che si vada tanto sopra i 3,1040
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Antoniomiri
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sarà ma sento puzza di bruciato non mi sembra una giornata di mezze misure....
Undici tick
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ci facci sapere il minimo che molti la seguiscono ... !!!!
l'ho gia' impostato ma per il momento e' campato in aria 3.0240 con fib a 23030
solo speranza
vediamo
Antoniomiri
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questa mattina la banca suggeriva uno schort speculativo rapido con target 3,011 e stop sopra 3,1320
scala 2011
Il calesse e la ragazza
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preso il 3,07
next 3,05
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Antoniomiri
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ore 10 fiducia consumatori ITA ore 11 EU possono imprimere un accellerazione
sono dati macro di scarsa rilevanza, bisogna attendere PIL usa
Antoniomiri
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sei convinto?
assolutamente si... ma è il mercato che decide e usa le news a suo piacimento
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Il calesse e la ragazza
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il 40 sta x lasciarci
vediamo se va al prossimo step
30
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il 40 sta x lasciarci
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pardon qui siamo su isp non su eni
comunque il 3,07 era buono
se era 06 era meglio
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Il calesse e la ragazza
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14,3aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaabrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
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