Osservazione di Constantino Forgione
𝗘𝗻𝗻𝗲𝘀𝗶𝗺𝗼 "𝘀𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼" 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗨𝗻𝗶𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁!
Grande pubblicità a piena pagina delle nuove obbligazioni retail indirizzate al povero risparmiatore italiano che si farà ingolosire dalla ghiotta cedola del 9,40% per i primi due anni (e libor flat per i successivi undici)
Vediamo se è il caso di "slanciarci" tutti a comprare questa fantastica opportunità di investimento, paragonandola con un bond istituzionale Unicredit già sul secondario:
La UCGIM SNP 4% 5mar2034 - IT0005585051 emessa per 1.25bn quota 99,33 per un YTM del 4,08% (non esistono bonds liquidi Unicredit equiparabili con scadenza 2037, per cui uso un 2034 che è la scadenza più vicina)
Il 13y swap rate è 2,80%, quindi il costo del bond è di libor+128 bp
Il nuovo bond retail pagherà per le prime due cedole un differenziale negativo per Unicredit pari a (9,40-4,08)x2=-1.064 bp.
Per le successive 11 cedole il differenziale positivo per Unicredit sarà invece di (128-0)x11=+1.408 bp.
La differenza tra i due è -1.064+1.408=+344 b.p. o circa il 3,5% upfront a favore di Unicredit e a 𝘀𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲 del risparmiatore.
A questa, tutto sommato modesta penalizzazione, si aggiunge quella assai peggiore che quando le prime due cedole saranno state pagate il prezzo del titolo sul secondario, in costanza di tassi e spreads, precipiterà del 1,28%x11=14% e quindi il bond prezzerà 86: resterete incastrati per anni in una obbligazione abbondantemente sotto la pari che rende libor flat, cioè molto meno di quanto dovrebbe rendere a fronte del credit risk di Unicredit.
𝗦𝘁𝗮𝘁𝗲𝗻𝗲 𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗶.
Nota per i professionals: si lo so, i conti fatti per bene sono molto più complicati di così dovendo scontare i vari flussi di cassa, ma qui sto cercando di dare un metodo di valutazione semplice e alla portata di tutti per fare valutazioni empiriche che non tutti sono in grado di fare. Ho inoltre ipotizzato che la vendita del cap finanzi l'acquisto del floor a costo zero.
𝗘𝗻𝗻𝗲𝘀𝗶𝗺𝗼 "𝘀𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼" 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗨𝗻𝗶𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁!
Grande pubblicità a piena pagina delle nuove obbligazioni retail indirizzate al povero risparmiatore italiano che si farà ingolosire dalla ghiotta cedola del 9,40% per i primi due anni (e libor flat per i successivi undici)
Vediamo se è il caso di "slanciarci" tutti a comprare questa fantastica opportunità di investimento, paragonandola con un bond istituzionale Unicredit già sul secondario:
La UCGIM SNP 4% 5mar2034 - IT0005585051 emessa per 1.25bn quota 99,33 per un YTM del 4,08% (non esistono bonds liquidi Unicredit equiparabili con scadenza 2037, per cui uso un 2034 che è la scadenza più vicina)
Il 13y swap rate è 2,80%, quindi il costo del bond è di libor+128 bp
Il nuovo bond retail pagherà per le prime due cedole un differenziale negativo per Unicredit pari a (9,40-4,08)x2=-1.064 bp.
Per le successive 11 cedole il differenziale positivo per Unicredit sarà invece di (128-0)x11=+1.408 bp.
La differenza tra i due è -1.064+1.408=+344 b.p. o circa il 3,5% upfront a favore di Unicredit e a 𝘀𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲 del risparmiatore.
A questa, tutto sommato modesta penalizzazione, si aggiunge quella assai peggiore che quando le prime due cedole saranno state pagate il prezzo del titolo sul secondario, in costanza di tassi e spreads, precipiterà del 1,28%x11=14% e quindi il bond prezzerà 86: resterete incastrati per anni in una obbligazione abbondantemente sotto la pari che rende libor flat, cioè molto meno di quanto dovrebbe rendere a fronte del credit risk di Unicredit.
𝗦𝘁𝗮𝘁𝗲𝗻𝗲 𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗶.
Nota per i professionals: si lo so, i conti fatti per bene sono molto più complicati di così dovendo scontare i vari flussi di cassa, ma qui sto cercando di dare un metodo di valutazione semplice e alla portata di tutti per fare valutazioni empiriche che non tutti sono in grado di fare. Ho inoltre ipotizzato che la vendita del cap finanzi l'acquisto del floor a costo zero.
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