Caspiterina che bel discorsetto che avete introdotto...ce n'è di cose da dire qua...
L'aldilà non è competenza nemmeno mia... anche se lo sarà...
Io credo resti sempre aldiquà... dove tutti gli organismi animati e inanimati (uomini, animali, piante, rocce...) si mischiano e si decompongono in un sistema senza più coscienza di sè...
C'è un errore logico in ciò che hai detto, perchè se un giorno l'aldilà sarà competenza tua, almeno un organismo vivente non si è mischiato e decomposto in un sistema senza più coscienza di sè
Certo posso apparire riduzionista, anche se credo di non esserlo, ma affermano i neurologi il cervello è chimica, impulsi elettrici, miliardi di neuroni e miliari di miliardi di collegamenti delle sinapsi.
...così come una fuga di Bach è solamente una serie di note, o "Delitto e Castigo" una serie di lettere su un libro, o "La Vita è Bella" di benigni una serie di pixel sullo schermo...
La definizione riduzionista non è sbagliata ma non è la sola che descrive un processo di una certa complessità: è solo complementare a quella olistica (il tutto visto nel suo insieme).
Io penso che una bella melodia nel suo complesso valga più della somma delle singole note prese singolarmente, così come un bel libro è molto di più di lettere in fila (o se vogliamo scendere ancora un livello, è più di alcune "macchie" di inchiostro su un foglio di carta), e così via.
L'IO della mente (o almeno la sua illusione) è più di una serie di neurotrasmettitori o scariche elettriche che si scambiano le sinapsi.
Hofstadter usa come metafora il formicaio: a che livello lo si guarda? se ci concentriamo su una singola formica ingrandendola, vediamo molecole o forse organi che permettono - lavorando all'unisono - di dar vita ad una (secondo livello) formica, ente autonomo dotata di tutti i mezzi per riuscire a sopravvivere, ma che lavora continuamente per dar vita ad un (terzo e forse più importante livello) formicaio, il quale sembra addirittura avere intelligenza propria e comunque capace di evolversi e di fare scelte anche intelligenti.
Ci sono alcune persone che sotto anestesia hanno vissuto esperienze di "post-mortem", soprattutto se l'anestesia si è prolungata molto e il malato era dato quasi per morto!
Mio padre stesso, durante un arresto cardiaco, un mese prima della sua morte, ha visto un lungo tunnel dove in fondo c'era una luce, e non mi tirate fuori i discorsi sul cervello che in quel momento elabora una esperienza strana, perché se il cervello non riceve sangue dal cuore, è difficile che faccia vivere esperienze di quellà intensità!
Poi spiegatiemi che senso avrebbe un modo di reagire del genere del cervello, a scopo evolutivo, perché solo in questo credono i materialisti!
Mi pare di capire che non sei materialista!
Quindi secondo te, quando una "vita" lascia un corpo per andare da qualche altra parte (diciamo un'altra dimensione) è "omologata" la strada del tunnel come percorso obbligato ? (nel senso che tutti sembrerebbe lo facciano)
quale significato dai alla cosa?
Non che mi reputo più sapiente di te (anzi diffidate da chi si crede tale) ma mi sembra che la teoria - nemmeno tanto forzata - diciamo scientifico-medica sul cervello che spiega l'effetto tunnel abbia meno contraddizioni.
Ho letto anche libri di Boncinelli e Ramachandran, neurologi che spiegano il funzionamento del cervello sul piano medico (se vogliamo un approccio riduzionista, come tutta la medicina occidentale), ma l'aspetto per così dire olistico della mente dato da alcune pratiche orientali (meditazione trascendentale, yoga e diversi stati di coscienza) sono qualcosa che stanno più avanti. Coppola e Capra ma anche Dennet sono maestri, non tanto nel dare risposte (quasi impossibile in questo campo) ma quanto a porre importanti domande.
Dennet dice:" Dove sono io? posso tagliarmi un braccio e ritenermi ancora io? sì.
La mia "ioità" non sta nel braccio.
Sta nel cervello?
Allora con un esperimento ideale, collego il mio cervello in una vasca con dei sensori collegati con ognuna delle mie terminazioni nervose sparse in tutto il corpo. Dove sono io? nella vasca?
No. sono "dietro" gli occhi evidentemente...e così via.
Ci sono innumerevoli esperimenti che sarebbe anche difficile riportare quì con poche parole, ma che mi sono piaciuti un sacco.
Bello anche il dialogo (o monologo?) con Dio in "Dio è taoista?" , dialogo che si può trovare anche in rete:
Dio è taoista? (prima parte)
Vabbè, a quest'ora non so quante cose giuste ho detto, ma la discussione sarebbe ancora lunga (non abbiamo ancora preso il discorso libero arbitrio). vado a nanna che è meglio...
![Yes :yes: :yes:](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)