La Germania ha inaugurato il rigassificatore galleggiante.

a più di 2 km e mezzo dalle case più vicine :o

ps
che sono un piccolo paesino dentro la zona industriale, a 1 km dalla città. totale più di 3 :o
il rigazificatore a vado ligure lo vorrebbero fare a 4,5 km dalla costa ma non penso lo faranno viste le proteste della cittadinanza.
ma se risarciscono e fanno pagare meno il gaz ai residenti a me sta bene.
 
Il rigassificatore di Livorno è a 22 km dalla costa Dove si trova - OLT Offshore LNG Toscana ma anche per quello si sollevarono ,all’epoca,moltissime proteste ,soprattutto dai Pisani,ma poi è stato fatto
Si deve ricordare che poi il rigassificatore di La Spezia è sulla terra ferma Rigassificatore di Panigaglia - Wikipedia
quelli in terraferma hanno un livello di sicurezza molto più alto
quello di piombino invece lo hanno messo in porto a meno di 1 km dalle case
 
Che sulla terraferma sia più sicuro che su una nave è assai opinabile ,io al tempo del Nautico studiai la Solas e mio fratello ha fatto la carriera da 3º a 1º ufficiale di coperta sulle navi cisterna per trasporto di ammoniaca e VCN e gli standard di sicurezza non solo sono altissimi ma è proprio la progettazioni delle navi pensata per evitare esplosioni
 
I rigassificatori hanno l’indubbio vantaggio di permetterti di decidere da chi acquistare senza vincolarti al flusso di un gasdotto,che un domani potrebbe essere anche nuovamente la Russia,si potrebbe ricordare che il Giappone basa tutto l’import di gas da rigassificatori (se non sbaglio ne ha 22)
 
I rigassificatori hanno l’indubbio vantaggio di permetterti di decidere da chi acquistare senza vincolarti al flusso di un gasdotto,che un domani potrebbe essere anche nuovamente la Russia,si potrebbe ricordare che il Giappone basa tutto l’import di gas da rigassificatori (se non sbaglio ne ha 22)
Il Giappone è un Isola oceanica e ha pessimi rapporti con la Cina. Per questo motivo ha un solo gasdotto (con la Russia, non con la Cina).
Ma il gas dei rigassificatori è più costoso.
A noi converrebbe avviare la costruzione del gasdotto EastMed fregandocene dei pareri negativi statunitensi. Inoltre dovremmo indagare su chi ha fatto esplodere i due gasdotti tedeschi. Lo stato colpevole di quell'attentato non deve farla franca.
 
Che sulla terraferma sia più sicuro che su una nave è assai opinabile ,io al tempo del Nautico studiai la Solas e mio fratello ha fatto la carriera da 3º a 1º ufficiale di coperta sulle navi cisterna per trasporto di ammoniaca e VCN e gli standard di sicurezza non solo sono altissimi ma è proprio la progettazioni delle navi pensata per evitare esplosioni
Ma sulla nave è tutto miniaturizzato. Puoi progettarla bene finché vuoi ma non sarà mai sicura come un rigassificatore fisso.
 
Il Giappone è un Isola oceanica e ha pessimi rapporti con la Cina. Per questo motivo ha un solo gasdotto (con la Russia, non con la Cina).
Ma il gas dei rigassificatori è più costoso.
A noi converrebbe avviare la costruzione del gasdotto EastMed fregandocene dei pareri negativi statunitensi. Inoltre dovremmo indagare su chi ha fatto esplodere i due gasdotti tedeschi. Lo stato colpevole di quell'attentato non deve farla franca.
Se fosse dipeso da per me avrei puntato sul nucleare come ha fatto la Francia ma è stata fatta un’altra scelta ,che rispetto,e ragionando sul fatto che politicamente la possibilità che ci sganciamo dall’alleanza atlantica è realisticamente 0 è necessario puntare sui rigassificatori ; il vantaggio delle Navi FRSU sta nel fatto che sono più semplici da realizzare ,non richiedendo tutta una serie di autorizzazioni che un impianto terrestre necessità e potendo contare che sul fatto che le costruisci in un cantiere ma la ormeggi dove si preferisce
 
ma la distanza è una questione '' estetica '' o di sicurezza ?

sento parlare di distanze di km , dovesse mai , speriamo di no , verificarsi la disgrazia quanti km di margine servono per stare tranquilli ?
 
i Giapponesi sono straordinari a livello di serietà ed affidabilità , tuttavia hanno avuto un incidente e pare difficile chiudere la pratica
Giappone, iniziato lo sversamento in mare delle acque della centrale di Fukushima - ItaliaOggi.it

non mi sembra una opzione così facile da gestire , senza contare che siamo il paese del ponte Morandi
Ormai il Nucleare è un treno che per l’Italia è passato ma comunque lo abbiamo hai nostri confini quindi qualunque cosa accada ne subiremo le conseguenze ,sul lungo termine l’opzione rinnovabili e accumulo pare il traguardo finale più del Nucleare da Fusione che appare quasi una chimera ,nel immediato la scelta dei rigassificatori appare la più semplice per garantire l’approvigionamento e quelli su navi la più veloce da implementare ,per quanto riguardo l’aspetto sicurezza di cui parlavi nel post precedente a questo quotato si può dire che ,anche senza indicare una distanza precisa ,un area di sgombero di raggio 1 km è sufficiente a minimizzare i danni ma se poi l’esplosione avviene in mare questa si disperde in maniera diversa rispetto a terra potendo una parte dell’energia scaricarsi su un liquido
 
Se fosse dipeso da per me avrei puntato sul nucleare come ha fatto la Francia ma è stata fatta un’altra scelta ,che rispetto,e ragionando sul fatto che politicamente la possibilità che ci sganciamo dall’alleanza atlantica è realisticamente 0 è necessario puntare sui rigassificatori ; il vantaggio delle Navi FRSU sta nel fatto che sono più semplici da realizzare ,non richiedendo tutta una serie di autorizzazioni che un impianto terrestre necessità e potendo contare che sul fatto che le costruisci in un cantiere ma la ormeggi dove si preferisce
Il nucleare è cancerogeno anche quando non esplode, inoltre non è economicamente conveniente. Infatti la Francia ha tasse altissime, e comunque ha 5 rigassificatori. La Germania ha abbandonato il nucleare, la Svizzera lo sta abbandonando, l'Austria lo ha sempre disprezzato.

La scelta dei rigassificatori galleggianti è dettata dal momento di fretta, non dalla migliore qualità. Prima della guerra in Ucraina la Francia aveva 4 rigassificatori fissi. Quest'anno ne ha installato uno galleggiante. Se non avesse avuto fretta sarebbe stato fisso anche il quinto rigassificatore.
 
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Se fosse dipeso da per me avrei puntato sul nucleare come ha fatto la Francia ma è stata fatta un’altra scelta ,che rispetto,e ragionando sul fatto che politicamente la possibilità che ci sganciamo dall’alleanza atlantica è realisticamente 0 è necessario puntare sui rigassificatori ; il vantaggio delle Navi FRSU sta nel fatto che sono più semplici da realizzare ,non richiedendo tutta una serie di autorizzazioni che un impianto terrestre necessità e potendo contare che sul fatto che le costruisci in un cantiere ma la ormeggi dove si preferisce
ottimo. evitiamo tutte quelle inutili scartoffie sulla sicurezza che non servono a un casso :yes:
 
ma la distanza è una questione '' estetica '' o di sicurezza ?

sento parlare di distanze di km , dovesse mai , speriamo di no , verificarsi la disgrazia quanti km di margine servono per stare tranquilli ?
fatti due conti
il rigassificatore di ravenna ha una capacità di stoccaggio di 170000 mc, un mc bruciando libera 8200 kcal, pari a 8.2 kg di tritolo, supponendo che in un esplosione bruci il 10% del metano accumulato e il resto si disperda, corrisponderebbe a una bomba atomica da 14 kton, la bomba di hiroshima viene valutata tra 13 e 18 :o
 
Ormai il Nucleare è un treno che per l’Italia è passato ma comunque lo abbiamo hai nostri confini quindi qualunque cosa accada ne subiremo le conseguenze ,sul lungo termine l’opzione rinnovabili e accumulo pare il traguardo finale più del Nucleare da Fusione che appare quasi una chimera ,nel immediato la scelta dei rigassificatori appare la più semplice per garantire l’approvigionamento e quelli su navi la più veloce da implementare ,per quanto riguardo l’aspetto sicurezza di cui parlavi nel post precedente a questo quotato si può dire che ,anche senza indicare una distanza precisa ,un area di sgombero di raggio 1 km è sufficiente a minimizzare i danni ma se poi l’esplosione avviene in mare questa si disperde in maniera diversa rispetto a terra potendo una parte dell’energia scaricarsi su un liquido
di solito vengono piazzati ad almeno 5 o 6 km dai centri abitati
 
fatti due conti
il rigassificatore di ravenna ha una capacità di stoccaggio di 170000 mc, un mc bruciando libera 8200 kcal, pari a 8.2 kg di tritolo, supponendo che in un esplosione bruci il 10% del metano accumulato e il resto si disperda, corrisponderebbe a una bomba atomica da 14 kton, la bomba di hiroshima viene valutata tra 13 e 18 :o
La bomba di Hiroscima distrusse gli edifici nel raggio di 2 km.
Però la fecero esplodere a 600m di altezza. Se l'avessero fatta esplodere a terra avrebbe buttato giù molti meno edifici.
 
La bomba di Hiroscima distrusse gli edifici nel raggio di 2 km.
Però la fecero esplodere a 600m di altezza. Se l'avessero fatta esplodere a terra avrebbe buttato giù molti meno edifici.
allegria, allora puoi andare a vivere tranquillo a 1 km da un rigassificatore :D
tieni conto che ho fatto una stima molto, ma molto approssimata, se ne bruciasse il 20% i kton diventerebbero 28 :D
 
allegria, allora puoi andare a vivere tranquillo a 1 km da un rigassificatore :D
tieni conto che ho fatto una stima molto, ma molto approssimata, se ne bruciasse il 20% i kton diventerebbero 28 :D
Un km è poco, 4 invece sono sufficienti.
L'evento che hai stimato tu mi pare comunque improbabile. Di metano ne esplode una minima parte: farebbe un 'onda d'urto importante ma non certo una esplosione di Hiroshima. La maggior parte del metano brucerebbe senza esplodere, quindi senza produrre onda d'urto.
Un evento simile si è verificato a Viareggio nel 2009: 14 botti contenenti 35 mila litri ciascuna. Ma ne esplosero solo due.
Un litro di GPL equivale a poco meno di un metro cubo di metano, ma il GPL è più pericoloso perché ristagna a terra (essendo più pesante dell'aria). In quel caso sarebbe stato sufficiente mezzo km di distanza per evitare la strage.
 
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Un km è poco, 4 invece sono sufficienti.
L'evento che hai stimato tu mi pare comunque improbabile. Di metano ne esplode una minima parte: farebbe un 'onda d'urto importante ma non certo una esplosione di Hiroshima. La maggior parte del metano brucerebbe senza esplodere, quindi senza produrre onda d'urto.
Un evento simile si è verificato a Viareggio nel 2009: 14 botti contenenti 35 mila litri ciascuna. Ma ne esplosero solo due.
Un litro di GPL equivale a poco meno di un metro cubo di metano, ma il GPL è più pericoloso perché ristagna a terra (essendo più pesante dell'aria). In quel caso sarebbe stato sufficiente mezzo km di distanza per evitare la strage.
Probabilmente si, diciamo che il 5% è più probabile, però se di solito piazzano le frsu a 4 o 5 km dalle case e non a mezzo come a piombino penso che un motivo ci sia
 
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