guarda sono in gran parte d'accordo con te
anche perche' sei fuori dagli schemi come lo sono io
ed una bella lucidita' nello scrivere...
sono soprattutto d'accordo sul fattore mediatico
e sull'infimo livello del medesimo che deve inquinare modellare e riformulare ogni notizia...
non so quanto ancora gli durera'
da una parte casca le braccia a vedere e sentire quanta gente ancora pende in argomenti e motivazioni
da cio' che legge o ascolta da autentici cialtroni burattini mediatici
dall'altra pero' credo che sia anche una manifestazione di estrema debolezza
una sorta di terrore di non poter piu' essere coloro che ce la spiegano
e che dettano l'agenda delle notizie...
ci vorra tempo, ma le mensogne ed il modo orrendo di fare giornalismo dovra' pagare il conto
sono assai meno d'accordo sui reset sul presunto mostro univoco che gestisce fa e disfa' ogni cosa...
quando facciamo queste osservazioni dovremmo tener conto di eta e generazioni che cambiano
cosa sempre avvenuta e che ha generato timori ed apprensione per le cose nuove ed il futuro
sul patriarcato...termine si abusato, ma che anche te hai preso con comodo al di la di cio' che ci sarebbe da valutare
non sono per niente d'accordo
il messaggio mediatico e' naturalmente fuorviante e semplificativo
tante cose richiamate col patriarcato non lo sono...
ma l'avanzata delle donne per arrivare ad una parita' di giudizi e valutazioni
mette in crisi tanti maschietti abituati forse bene o forse non capaci di mettere in atto
quello che la parola patriarcato assegna erroneamente solo al maschio
ovvero quella capacita' caratteriale che esiste in qualsiasi rapporto di coppia ed umano
te la faccio piu' semplice...
se mio figlio facesse una cosa del genere mi sentirei in colpa
si potrebbe dire e sostenere che sono stato un padre bravissimo
ma se si cade in uno dei tranelli della societa'...qualcosa ho sbagliato certamente anche io
anche perche' ritengo che soprattutto sia l'aspettativa il nodo centrale
si sostiene anche giustamente che eventualmente in quella come altre famiglie <sia addirittura mancato il patriarcato>
e credo sia anche vero, la dove un genitore non riesce a trasmettere valori neutri di insegnamento a scegliere ed essere responsabilii delle nostre scelte con attivo o passivo che ne derivi
solo che se non ci riesce...crea l'aspettativa sui figli, maschio in particolare
che si sente impegnato a fare una buona famiglia con una brava ragazza, che pero' deve anche non sopravanzarlo
(non volere che gli passasse avanti con gli esami e' il campanello piu' grande che ha fatto suonare)
poi dagli amici, dal suo ambiente e dalla societa' gli arriva il medesimo messaggio di aspettativa...
il fallimento non e' previsto...la sconfitta men che meno
finito il sogno ....su queste basi uno con una sua bella fragilita'....finisce in tilt
auto distruttivo o totalmente distruttivo
ma non si puo' negare il problema
veniamo da secoli di puro maschilismo e solo da pochi decenni abbiamo limitato
dottrine religiose che spesso stanno a capo della novella
Grazie dei complimenti, sono andato a rileggere il titolo del treddo per verificare se la deriva patriarcale fosse in topic e volendo ci può stare visto il tenore della scienza
in qualche modoi giornalisti il conto lo stanno pagando non facendo i giornalisti ma i camerieri, un po’ come i politici
ultimamente il cameriere e l’inserviente sono mestieri ben retribuiti
la questione reset è ormai innegabile, indietro non si torna. Sai della mia passione per la costituzione, di fatto è il patto comune riguardo la morale, la sua sconfessione è il simbolo non solo di perdita di morale ma anche di averne una a cui appellarsi. Oltre ad usi e costumi. Se è costume zittire per avere ragione, o non ascoltare.
la debolezza c’è, ma, essendo una guerra verticale dall’alto verso il basso che usa come arma la guerra orizzontale, la debolezza è (a mio parere) non aver preteso l’applicazione della costituzione dai legittimi proprietari. Anzi esser andati a depotenziarla ulteriormente col referendum. Legittimando la forza di quegli interessi che più diffusamente vengono chiamati “loro” in una impersonale accezione facile da ridicolizzare.
la società del nuovo mondo deve essere fragile divisa ed unità nel nome del pil, un mondo di cittadini che vivono un narcisismo virtualmente creato.
mio figlio mi raccontava che moltissimi ragazzi si creano una propria immagine di se sui social che all’esterno tentano di riprodurre, ma non sapendo vivere sono sempre in rincorsa. Degli ikicomori che circolano per le vie dall’interno delle proprie stanze mentali.
poi ogniuno cade nelle debolezze che gli sono più proprie. Le conseguenti costruzioni mediatiche sono il mezzo per una ulteriore introduzione di muri.
prendi il gende e l’inclusivismo propagandato, crea piccole bolle di esclusivismo sempre più distanti e battagliere fra loro. Ho un paio di amici con cui scherzo sull’argomento, perchè con entrambi ho molto più in comune che con le femmine di antica passione
con lei abbiamo in comune la passione per le poppe, con lui abbiamo in comune di apprezzare chi gode della mascolinità
una parità non ha senso, quando lo si capirà sarà sempre tardi. Se non si comincia a pensare alle persone.
possono snaturare scienza e biologia, modificare dna e far partorire gli uomini o fargli venire il mestruo, ma creano sempre più disadattati ed irrisolti.