L'abuso di alcol toglie 20 anni di vita

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

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Chi beve troppo alcol muore in media 20
anni prima degli altri. Soprattutto le donne
 

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E' di soli 60 anni l'aspettativa media di vita delle donne
alcoliste, mentre gli uomini che abusano di alcol vivono
in media fino a 58 anni.
 

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E' il risultato di una ricerca sull'alcolismo condotta
in Germania dalla Facoltà di Medicina dell'Università
di Greifswald,che ha anche appurato che nessuno
degli alcolisti presi sotto esame ha raggiunto l'età
media del resto della popolazione: 82 anni per le
donne e 77 per gli uomini.
 

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Non solo: a quanto pare l'alcol è più dannoso
del sigaretta e uccide prima del fumo, in quanto
i tipi di cancro indotti da quest'ultimo insorgono
in età più avanzata rispetto alle malattie correlate
all'alcolismo.
Chi abusa di alcol poi generalmente adotta anche
altri comportamenti a rischio come appunto il fumo,
ma anche l'obesità: tutti fattori che lavorando in
sinergia contribuiscono ad avvicinare la data del decesso.
 

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Consideriamo un soggetto che:
• fuma 30 sigarette al giorno;
• ha una pressione arteriosa elevata (per esempio 170/100);
• beve oltre la soglia etanolica (per esempio l'equivalente di 1 litro di vino al giorno);
• ha il colesterolo cattivo alto e quello buono basso (valori per esempio 270-30);
• è in sovrappeso (per esempio di 15 kg);
• è sedentario.
Totale: ha perso 50,6 anni!!!
Questo dato può sembrare irrealistico, ma non lo è se si pensa che il nostro aspirante suicida molto probabilmente ha una vita media di 50 anni (fra incidenti cardiovascolari, tumori, ictus, diabete ecc.). In altri termini, avrebbe potuto vivere fino a 100 anni. Tale conclusione è in linea con il fatto che la vita media della popolazione occidentale è di 80 anni, pur vivendo la gran parte in modo non salutisticamente accettabile.
 
Una ricerca fatta dall’università di Harvard su 105000
donne che sono state monitorate per 28 anni.
Questo studio dimostra che bere da 3 a 6 bicchieri
alla settimana aumenta del 15% il rischio di cancro
alla mammella e di ammalarsi di tumore al seno.
Questo studio in Italia non lo ha pubblicato nessuno.
La casta del vino che è una delle più agguerrite al pari
dei giornalisti e dei politici che sono praticamente intoccabili.
 

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Vabbe' ho capito,mi tocca arrivare a 120 anni.:o:D
 
Ultima modifica:
Enrico Baraldi, autore con Alessandro Sbarbada del libro
"Vino e bufale", ospite della trasmissione "Formato famiglia"
spiega "tutto quello che vi hanno sempre dato da bere a
proposito delle bevande alcoliche" seconda parte


 
un breve brano dal film "alcool" di Augusto Tretti.
Il film è del 1980, mi era capitato di vederlo su rai3 a "fuori orario" ma poi è scomparso (pure su youtube se ne trovano solo dei brani), forse toccava interessi economici non trascurabili.
E' vero, è solo un film, ma qua in montagna fa freddo e si beve molto, e gente ridotta così ne ho vista molta...

 
Si racconta che in Francia, molti anni, fa, uscirono manifesti con la scritta "L'alcool uccide lentamente".....

Tempo dopo, con scrittura tremolante, qualcuno rispose "Ma noi non abbiamo fretta " .....


:bye:
 

La casta del vino che è una delle più agguerrite al pari
dei giornalisti e dei politici che sono praticamente intoccabili.


Intanto ti bollo di verde xche condivido tutto xo...

Permettimi una replica: sono appassionato di vini, ho fatto corsi di degustazione su vini, birre e spiriti e...
Come al solito e 'il troppo che stroppia'
Le bevande alcoliche tendono a dare dipendenza (alla stregua di altre cose come il fumo, il caffè, la cioccolata ecc.), e allora ben vengano i divieti di somministrazione ai minori ecc.

Probabilmente hai ragione tu a parlar di caste; x quel che conosco io nel mondo vino, vedo agricoltori che lottano con le bizze del meteo, enologi che si impegnano a tirar fuori il meglio dall'uva, cantine cariche di tini e barrique x far riposare il vino e milioni di persone che lavorano e vivono di vino.

Semplicemente, proviamo a bere meno ma meglio!
 
Da Sommelier non posso che essere d'accordo... Bevete/fumate/mangiate/trom....:D meno, ma meglio. Non bevete/fumate/mangiate/trom....:D per necessità, ma per passione.
 
un breve brano dal film "alcool" di Augusto Tretti.
Il film è del 1980, mi era capitato di vederlo su rai3 a "fuori orario" ma poi è scomparso (pure su youtube se ne trovano solo dei brani), forse toccava interessi economici non trascurabili.
E' vero, è solo un film, ma qua in montagna fa freddo e si beve molto, e gente ridotta così ne ho vista molta...

Almeno servisse davvero qualcosa per combattere il freddo....e invece si ottiene l'effetto opposto. :D
 
L’ alcol è la droga più dannosa per la società: l’ abuso d’ alcol è più dannoso per la salute di cocaina, cannabis o ecstasy ed è lo “stupefacente” più nocivo in relazione al suo impatto sulla società. Lo afferma uno studio che è stato pubblicato sulla rivista inglese Lancet, che riporta i risultati di una ricerca condotta da David Nutt, l’ ex consigliere del governo laburista per la lotta alla droga. Il danno complessivo prodotto dagli alcolici batte quello di crack ed eroina e richiede dunque strategie coraggiose sul fronte della sanità pubblica. Lo studio riapre il dibattito sulla classificazione degli stupefacenti in Gran Bretagna e sulla necessità di una campagna contro l’ alcolismo. Se le droghe fossero classificate per il danno che producono, gli alcolici dovrebbero rientrare nella categoria “A”, insieme all’ eroina e al crack. Nella classificazione su una scala di pericolosità da 1 a 100, l’ alcol è a quota 72, l’ eroina a 55 e il crack a 54. Gli alcolici sono tre volte più dannosi della cocaina e del tabacco.
 

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Per quanto riguarda la situazione in Italia, nel nostro Paese le morti attribuibili all’ alcol sono fra le 21 e le 25mila all’ anno, contro alcune centinaia di morti per droga. Lo ha sottolineato Emanuele Scafato, direttore dell’ Osservatorio nazionale alcol dell’ Istituto Superiore di Sanità e presidente della SIA, la Società italiana alcologia. L’ analisi di David Nutt è condivisa dallo stesso Emanuele Scafato che definisce l’ alcol una “droga ponte” verso altre sostanze. I nuovi bevitori a rischio in Italia sono giovani, uno su tre ha meno di 24 anni, sono soprattutto maschi e vivono nelle regioni del Nord. A disegnare questo identikit è il rapporto 2009 PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) dell’ Istituto Superiore di Sanità. Da 10 anni si è cominciato a parlare di “binge drinking”: fenomeno molto diffuso tra i giovani in cui si assumono sei o più unità alcoliche in un’ unica occasione (un’unità è pari a una lattina di birra o ad un bicchiere di vino).
 

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L’ alcol, secondo l’ esperto Emanuele Scafato, è una “gateway drug”: una droga ponte che traghetta i giovani attraverso i suoi effetti prima verso l’ abuso di superalcolici con energy drink, e poi alle droghe sintetiche e alla cocaina, per superare la fase di “down” che causano queste sostanze. Pesantissimo anche il bilancio delle malattie legate all’ abuso di alcolici e di superalcolici: cirrosi del fegato, diabete mellito, malattie neuropsichiatriche, problemi di salute materno-infantile.
 

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Copio una cosa che ho trovato su internet : ''In California si sta cercando di introdurre il principio secondo il quale l’uso della cannabis andrebbe regolamentato allo stesso modo del vino: un prodotto che, usato in modo sbagliato, è dannoso. Ma consumabile liberamente. A questo proposito, un recente poll vede favorevole il 62% dei partecipanti. Conseguentemente, la marijuana dovrebbe essere oggetto di educazione al consumo, e non ristretta nei discutibili paletti del proibizionismo. Soprattutto, sarebbe tassata, e non costerebbe alla comunità cifre spaventose destinate al law enforcement.''
In alcuni paesi è legale, non capisco perchè non può esserlo anche qua?
L'unica cosa è che forse la gente impazzisce dopo, ho paura delle cause dopo la legalizzazione!
Test chimici mondiali affermano che alcohol procura maggiori danni che la Marijuana, quindi Peace!
 

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Vino, birra e superalcolici, sono i protagonisti della più massiccia disinformazione nei confronti di una sostanza di comune consumo: l’alcol.
Gli effetti benefici dell’alcol non sono sostenuti da rigorose ricerche scientifiche, ma dall’interesse di una lobby di produttori, politici e giornalisti.
 
un altro recentissimo studio americano, che valutava
direttamente il cancro al seno, in 106.000 donne,
seguite per 28 anni, e dimostrava come assumere
da 3 a 6 bicchieri a settimana aumenti il rischio di
cancro al seno del 15 per cento".
 
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