Lavoro da remoto, futuro e conseguenze.

Sono convinto che alla prima crisi economica questo SW si ridimensionerà molto...

Quando le poltrone tremano, tutti vogliono dimostrare (in presenza) che sono indispensabili. :o
 
Se si può fare a 1.300km di distanza dall'HQ senza grossi impatti sulla qualità il prossimo passo è direttamente l'outsourcing in qualche paese con un costo del lavoro più basso.
Per poi riportarlo in Italia dopo essersi reso conto che in India lavorano da cani e quelli bravi sono in uk :D
 
Sedi che servono i clienti a sud di Roma, che sono numericamente meno (e co budget più ridotti) di quelli di Roma e ancora meno di quelli di Milano.

La casa costa meno va bene, ma non è un problema delle aziende, il barese vuole stare vicino alla sua rete sociale.
Altrimenti il marchigiano vuole stare vicino alla sua di rete apriamo anche ad Ancona, il Bolzanino vuole stare vicino alla sua che si fa si apre anche lì?
Non è un problema delle aziende? e da chi vengono i soldi con cui il lavoratore paga la casa?
Perché se l'azienda non mi paga l'affitto io a Milano non duro tanto.

Quella sulle reti sociali fattela spiegare da @cecc88 :D

La gente deve rendersi conto che nessuno regala niente, e tutto il mondo è regolato dalla domanda-offerta e dall'imperialismo economico.

Se il tasso di disoccupazione a Bari è del 9,3% e a Milano 5,5% qualcosa significherà?
Si, vuol dire che a Milano il datore di lavoro si adegua perché 5,5% è vicino al livello di disoccupazione frizionale.
Quando scorrerrà il famoso sangue, il datore di lavoro potrà richiamare tutti in ufficio al fine di licenziare per giusta causa quelli che abitano troppo lontano. D'altra parte si sa che la meritocrazia è il faro guida delle aziende italiane.

Se si vuole lavorare e avere possibilità di carriera si va dove queste possibilità ci sono, e dove ci sono gli affitti e le case costano, in tutto il mondo è così. Anzi sotto questo punto di vista Milano è ancora economica.

Per me uno che vuole lavorare solo in SW non è uno che è destinato a fare chi sa che carriera IMO.
Molti condividono il tuo pensiero, privilegiando chi lecca il **** e scalda la sedia al talento e alla capacità.
 
Non è un problema delle aziende? e da chi vengono i soldi con cui il lavoratore paga la casa?
Perché se l'azienda non mi paga l'affitto io a Milano non duro tanto.
Io ti ripeto il coltello dalla parte del manico lo ha l'azienda.

A Milano non duri tanto? E dove vai in Italia a lavorare? L'azienda lo sa bene che buona parte dell'Italia ha tassi di disoccupazione da 3°mondo e contratti di lavoro non ne fanno ma si va di black o fuori busta.

Veramente ti invito a guardare i dati Regionali di disoccupazione e a confrontarli con quelli dei Paesi che fino agli anni 2000-2005 gli italiani prendevano in giro Egitto, Marocco, Albania, Polonia, Romania, Lituania ecc. (mi ricordo ancora le risate di certi elementi, quando si parlava di Paesi dell'Est, chi sa se li stessi ridono ancora quando il figlio paga 900€ di affitto per una stanza per portare a casa 1.600€ al mese :fiufiu: )

E senza lavoro, senza patrimonio:
1.si muore di fame
2. si savaluta la professionalità acquisita in precedenza
3. il gentil sesso di livello dal normale in su non si accoppia. :yes:

Molti condividono il tuo pensiero, privilegiando chi lecca il **** e scalda la sedia al talento e alla capacità.
Siamo animali sociali.

Poi a casa ci si annoia, fuori si esce un po', si scambiano quattro parole con il collega, si va in mensa ecc.
 
Ultima modifica:
Come negli USA la prossima bolla è lo spazio vuoto degli uffici.
Il modello Milano sta per finire, è il canto del cigno, gli uffici sono semi-vuoti e tutto ODIANO il commuting tranne i dirigenti che abitano accanto all'ufficio e godono nel comandare i junior.
Il lavoro da remoto è sempre più realtà, in 20-30 anni si lavorerà dal mare grazie al 5g ed alle nuove tecnologie.
Ecco, bene.
Ne riparliamo fra 20-30 anni:D
Nel frattempo…….
 
In Usa è un settore a rischio bolla, come riportano diversi quotidiani finanziari internazionali.

Tuttavia il commerciale/uffici in Italia è dal 2008 che soffre.

Detto questo, secondo me il lavoro da remoto non sarà assolutamente una realtà, come sempre, per i lavoratori nella media, comanda e decide chi paga lo stipendio. Pensare di lavorare a 1.300km di distanza da Milano è utopistico, anzi metterebbe proprio a rischio l'esistenza di quel tipo di lavoro. Se si può fare a 1.300km di distanza dall'HQ senza grossi impatti sulla qualità il prossimo passo è direttamente l'outsourcing in qualche paese con un costo del lavoro più basso.
Sempre detto: dal south working al no working il passo è brevissimo:D
 
Quello che fatico a capire è come si possa ignorare che stiamo banalmente parlando di costi. Costi per l'azienda e costi per il dipende.
Come dicevi, se lo puoi fare 2gg a settimana allora lo puoi fare full-time dall'altra parte del mondo. Se sei una grossa azienda con metà del personale dal Sud Italia preferisci pagarli 50k a Milano o 45k a Napoli?
8K ad Hanoi :D
 

Quindi perchè non lo fanno? Non mi sembra che ci sia l'obbligo per un'impresa di garantire due/tre/cinque giorni a settimana in ufficio.
Riduzione dei costi dell'80% e tutti i dipendenti da Hanoi: sicuramente una idea da bonus milionario per il dirigente che la propone. :cool:
 
Quindi perchè non lo fanno? Non mi sembra che ci sia l'obbligo per un'impresa di garantire due/tre/cinque giorni a settimana in ufficio.
Riduzione dei costi dell'80% e tutti i dipendenti da Hanoi: sicuramente una idea da bonus milionario per il dirigente che la propone. :cool:
Facendo una breve ricerca su Google, il primo risultato.
L'azienda licenzia quasi tutti (e sposta gli uffici in Polonia)

Succede all Saint Gobain Glass di Milano. La multinazionale vuole sostanzialmente chiudere la sede milanese lasciando a casa 37 lavoratori su 44


I licenziamenti arrivano a fronte di un progetto internazionale partito dalla casa madre che interesserà l'Italia la Spagna e il Portogallo. L'obiettivo è quello di ridurre quelli che sono i costi di gestione. La sede italiana è un centro servizi che fornisce tutti i servizi amministrativi e finance alle varie sedi italiane e si interfaccia con la casa madre.
 
Quindi? Spostano in Polonia, Unione Europea, dove CENTINAIA di altre multinazionali hanno negli ultimi 15 anni delocalizzato, da Italia ed anche altri paesi. Questi di Saint Gobain Glass ci sono arrivati un po' tardi :o che c' entra con lo smart working? Che c'entra con Hanoi?
💵💵
💰
Costano meno. Se possono gestire dalla Polonia i servizi delle varie entità in Europa il prossimo passo magari è farlo in un altro paese ancora più convenente oltreché dal punto di vista retributivo anche dal punto di vista della legislazione sul lavoro.

Altroché SW al mare...

Chi lavora nei servizi deve giustificare ancor di più lo stipendio a fine mese, perché il lavoro è molto più fumoso rispetto al lavoro di un operaio, del vigilante che attua il piano di apertura alle 05.00 del mattino, del meccanico o dell'infermiere ecc.

Ed essendo più fumoso si presta di più sì allo SW ma anche ad essere esternalizzato o semplicemente fatto fare da una società di diritto estero più favorevole rispetto a quella italiana.
 
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Costano meno. Se possono gestire dalla Polonia i servizi delle varie entità in Europa il prossimo passo magari è farlo in un altro paese ancora più convenente oltreché dal punto di vista retributivo anche dal punto di vista della legislazione sul lavoro.

Lol, è da 15 anni circa che questo accade. Comunque, ora il costo del lavoro nelle principali città polacche è superiore a quello del sud Italia...

Chi lavora nei servizi deve giustificare ancor di più lo stipendio a fine mese, perché il lavoro è molto più fumoso rispetto al lavoro di un operaio, del vigilante che attua il piano di apertura alle 05.00 del mattino, del meccanico o dell'infermiere ecc.
Sì certo, infatti i tassi di licenziamento delle multinazionali sono elevatissimi rispetto ai lavori che citi tu :rolleyes:
Per me possiamo pure finirla qua
 
Appunto.
La direzione aziendale (che agisce nell'interesse del padrone). Decide e gli altri si adeguano.

Per adesso non vedo fughe di aziende da Milano nè dalla Lombardia.

Bisognerebbe invece chiedersi perché chi è di giù non rischia il proprio patrimonio nel costruire qualcosa giù invece di fare i conti senza l'oste (le aziende).
E secondo te gli amministratori delegati di Eni, Accenture, Intesa San Paolo, Unicredit, Snam, Saipem, Ferrero, Luxottica, Etc. Etc. Se ne fregano se Napoli1986 sta 5 su 5 in ufficio?
 
certo, infatti i tassi di licenziamento delle multinazionali sono elevatissimi rispetto ai lavori che citi tu :rolleyes:
Per me possiamo pure finirla qua
Infermieri licenziati non ne conosco nemmeno uno (sono loro a dare le dimissioni per andare dove c'è di meglio), anzi è uno dei lavori con più scarsità (abbiamo il tasso di infermieri più per 1000 abitanti tra i più bassi d'europa), idem i vigilanti, meccanici a Milano c'è una penuria non se ne trovano.

Anche per me la possiamo chiudere qui.

Buona notte.
 
si ma state parlando di cose diverse.
un conto è fare Smart working 2-3 giorni, altro è stare a casa sempre.
un conto è farlo dopo anni che lavori e il ”padrone” ti conosce, altro è stare a casa appena assunto e per sempre.

tranne che per pochissimi lavori, soprattutto freelance, quest’ultima configurazione non la vedo possibile a breve…e pure nel lungo mi inquieta tantissimo.
che razza di vita è?
 
un conto è farlo dopo anni che lavori e il ”padrone” ti conosce, altro è stare a casa appena assunto e per sempre.

Ma nelle multinazionali non funziona cosi'.

…e pure nel lungo mi inquieta tantissimo.
che razza di vita è?
Intendi una vita in cui risparmi almeno (tenendosi bassi) un paio d'ore al giorno vere per fare qualcosa che interessa a te, e che esula dal framework dormire/lavorare? Evidentemente è una vita che a molti fa paura, per mancanza proprio di hobbies e capacità/volontà di socializzazione al di fuori della comfort zone di una ambiente di lavoro.
Ovviamente, per non parlare dei risparmi clamorosi che si hanno nel caso di figli in età prescolare, del bene che si fa all'ambiente per non inquinare nei tragitti di lavoro risparmiati, ed altre cose sparse qui e lì.
 
Io lavoro a Milano in una multinazionale, bho ci fanno tornare sempre piu in ufficio, perche non lo so , non lavoro neanche con una sola persona in ufficio. Sono tutti tedeschi polacchi rumeni, di recente una marea di indiani.

Nonostante questo mi tocca andare :|
Io onestamente perdo piu tempo in ufficio, per andare in bagno e dal altra parte del corridoio, per avere del acqua bisogna andarsela a procurare, per fare una pausa o sgranchirsi le gambe devo spostarmi, fare una telefonata devo spostarmi, per mangiare devo fare le fille e perdere tempo, etc etc, per non parlare della strada da fare. MA anche banalmente il vestirsi a casa sono operativo in 5 minuti, il caffe se voglio lo posso prendere davanti al pc

Bho a casa trovo spesso che riesco a fare di piu e avere piu tempo libero .
 
E secondo te gli amministratori delegati di Eni, Accenture, Intesa San Paolo, Unicredit, Snam, Saipem, Ferrero, Luxottica, Etc. Etc. Se ne fregano se Napoli1986 sta 5 su 5 in ufficio?
Mah.... le policies sono globali. Adesso non credo che l'AD non sia stato informato e non abbia dato il suo beneplacito a fare 1/2/3 o più giorni di lavoro da remoto.
 
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