Le banche bloccano acquisti ETF per mancanza del KID

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Io ho fatto prove con alcuni etf con BancoBPM e dà per tutti errore.
Per curiosità ho fatto una prova con Sella e mi fa procedere regolarmente (vanguard - ishares), anzi proprio da Sella si scarica il kid aggiornato al 01.01. Credo quindi dipenda dalla banca (oltre che da alcune case)
 
La cosa meravigliosa di tutta questa storia è che i nuovi KID sono pubblicati sui siti delle emittenti per cui le nostre care e amate banche di che cosa hanno bisogno? Forse della bolla papale ... :D
 
Comunque il mio etf replay è andato a buon fine comprando tutto alto come al solito :o

Tutto bene quel che finisce bene :o
 
Ma c'è una volta che sia una in cui Fineco Replay compra ad un prezzo vantaggioso?
raro. Però si tende a dimenticare che in replay il prezzo di acquisto contiene i costi del piano replay, spalmato sugli etf acquistati.
 
webank ancora oggi non ha aggiornato i kid e quindi non si possono comprare gli etf.

siamo al terzo giorno, veramente record
 
webank ancora oggi non ha aggiornato i kid e quindi non si possono comprare gli etf.

siamo al terzo giorno, veramente record
Finalmente Banca Sella si è ripigliata, è passato oggi pomeriggio l'ordine per il PAC
 
Finalmente Banca Sella si è ripigliata, è passato oggi pomeriggio l'ordine per il PAC
Webank (che poi sarebbe tutto banco bpm) ancora niente, almeno sugli etc che mi interessano di wisdomtree e coinshares
 
Sono andato per curiosità a vedere questi nuovi "PRIIP KID" prendendo come esempio il noto SWDA.

Come è possibile che nella versione precedente il rischio fosse quantificato 6 su 7 mentre in quella nuova solo 4 su 7? Si tratta pur sempre di un fondo 100% azionario.

Allora rischio 7 su 7 cos'è? Bitcoin a leva?

A questo link trovate nuova e vecchia versione (in alto a destra): iShares Core MSCI World UCITS ETF.

Ho trovato anche questo articolo su Morningstar che evidenza gli stessi miei dubbi: PRIIPs, il nuovo KID ai blocchi di partenza.

L'indicatore sintetico di rischio, o SRI, solleva tre preoccupazioni significative, dal nostro punto di vista. In primo luogo, la sua presentazione è quasi identica alla scala da 1 a 7 dell'indicatore presente nell’attuale KIID, ma il calcolo che stabilisce dove si trova un prodotto sulla scala è molto diverso. Nelle nostre analisi abbiamo riscontrato che molti fondi mostrerebbero un rischio inferiore sulla base della nuova metodologia.
 
Sono andato per curiosità a vedere questi nuovi "PRIIP KID" prendendo come esempio il noto SWDA.

Come è possibile che nella versione precedente il rischio fosse quantificato 6 su 7 mentre in quella nuova solo 4 su 7? Si tratta pur sempre di un fondo 100% azionario.

Allora rischio 7 su 7 cos'è? Bitcoin a leva?

A questo link trovate nuova e vecchia versione (in alto a destra): iShares Core MSCI World UCITS ETF.

Ho trovato anche questo articolo su Morningstar che evidenza gli stessi miei dubbi: PRIIPs, il nuovo KID ai blocchi di partenza.

I nuovi PRIIPs rappresentano il rischio SULLA BASE DI DATI STORICI al termine di un orizzonte temporale (nel caso di MSCI World 5 anni). Quindi parliamo di 'rischio di portafoglio' (al termine dell'orizzonte di portafoglio).
Nei KIID vecchio parlavamo sulla base di volatilità nel corso dell'anno, quindi più prossimo alla volatilità di portafoglio.

Posso supporre che un tematico o settoriale da lunghi periodi di recupero e profonde flessioni (es. Clean Energy) avrà un rischio elevato nei nuovi PRIIP, mentre un azionario volatile (es. leva o paesi emergenti etc...) lo avrà sul KIID classico.
 
@bow magari tu lo sai e riposto qui un messaggio che avevo messo nell'altro thread: come si spiegano i "costi di transazione"? ho notato che nell'etf obbligazionario VAGF sono addirittura delle 0.19% (contro lo 0.0% del "competitor" AGGH)
 
@bow magari tu lo sai e riposto qui un messaggio che avevo messo nell'altro thread: come si spiegano i "costi di transazione"? ho notato che nell'etf obbligazionario VAGF sono addirittura delle 0.19% (contro lo 0.0% del "competitor" AGGH)
Quando sottoscrivi un contratto di deposito e negoziazione dei titoli con una banca questa ti fa un 'listino prezzi' per eseguire i tuoi ordini. E' soggettivo tra cliente e banca. E' come quanto paghi per un bonifico, c'è quello che fa zero, quello che si prende 1 euro, quello che si prende 5 euro.
Magari nella stessa banca ad un tipo di conto corrente agevolato ci sono delle commissioni di 1 euro per un servizio e ad un altro tipo di conto corrente 4 euro.

Un "costo di transazione" lo paghi per effettuare, appunto, una transazione: comprare o vendere un titolo su un mercato secondario (ad esempio un ETF, o un'azione, o un certificato o un titolo di Stato), questo perché il titolo è quotato su un mercato secondario (una borsa che consente di ricevere ordini di vendita ed acquisto e trasferire il titolo da Mario a Luca).
Quanti sono i tuoi costi di transazione? Eh, dipende da quanto hai stabilito nel contratto con il tuo broker o la tua banca... anche il 2% magari per un'operazione eseguita da un operatore allo sportello in una costosa filiale di Lugano, chissà...
Di solito il costo è percentuale (0,19% molto verosimile) e prevede un minimo (es. 5, 6, 12 euro) ad operazione e auspicabilmente (ma non sempre!) un massimo (20, 30, 50 euro ad eseguito). Esegui 300mila di BTP ed hai uno 0,19% sui titoli di Stato con massimo 25 euro? Paghi 25 euro (0,0083%). Se hai 0,19% ed il minimo è 5 euro ed esegui 500 euro paghi 1% (ma anche 10% se compri 50 euro di un ETF).

Come è possibile il costo di transazione zero su alcuni ETF? Alcune banche e brokers (mi viene in mente Fineco e Directa) hanno fatto un accordo per azzerare i costi di transazione su alcuni ETF facendo una joint-venture con alcune case (che sicuramente pagano la banca un tot all'anno). Ad esempio Lyxor o iShares.
Il motivo sarà quello.

Comunque il costo di transazione è una-tantum: una volta che lo hai pagato puoi tenere il titolo 10 anni e ripagherai, forse, solo alla vendita. Quindi incide comunque pochissimo, anche se hai speso 3 euro di più. Offriamogli 'sto caffé. Ovviamente per un trader forsennato con piccole masse è diverso...

Altra nota: sui fondi che non hanno mercato secondario, ma solo primario (Mario e Luca possono acquistare quote solo da Blackrock e farsele rimborsare da Blackrock, non è scambiato "in borsa") i costi di transazione, OLTRE alle commissioni che si prende il collocatore eventualmente per il servizio (di trovare il cliente, convincerlo, vendergli il prodotto, dargli consulenza, spiegarlo), sono sostituiti da COSTI FISSI. Ad esempio 9 euro per sottoscrizione di fondi, 2 euro se è la rata di un Piano d'Accumulo.
E uno può dire: vabbé incidono poco (di solito poi non li vedi da nessuna parte e raramente sono spiegati). Sì... prova a fare un Piano d'Accumulo obbligazionario di 50 euro al mese con il 3% di commissioni di collocamento all'entrata. Il cliente versa 50 euro. Il 3% viene trattenuto prima dell'investimento (48,5) e poi il fondo applica 2 euro di costo fisso (46,5) hai speso il 9% di commissione solo per entrare nell'affare.

P.S.
Esiste un altro concetto di 'costo di transazione', più accademico. L'onere che implicitamente si paga rispetto ad un prezzo medio per eseguire transazioni su un mercato rispetto alla media teorica dei prezzi. Se guardi il grafico di un BTP vedi i prezzi di chiusura, se guardi il prezzo di riferimento di un titolo vedi la media tra acquisto e vendita. Quando dai un eseguito (magari al meglio) il tuo prezzo reale è dato dal tuo incrocio tra denaro (quanto offri tu) e lettera (quanto chiedono per il titolo). E' possibile che questo generi un 'costo' implicito di transazione (anche negativo). Però se tu mi parli di 0,19% fisso per costi di transazione stai intendendo le commissioni di negoziazione del tuo broker.
 
Quando sottoscrivi un contratto di deposito e negoziazione dei titoli con una banca questa ti fa un 'listino prezzi' per eseguire i tuoi ordini. E' soggettivo tra cliente e banca. E' come quanto paghi per un bonifico, c'è quello che fa zero, quello che si prende 1 euro, quello che si prende 5 euro.
Magari nella stessa banca ad un tipo di conto corrente agevolato ci sono delle commissioni di 1 euro per un servizio e ad un altro tipo di conto corrente 4 euro.

Un "costo di transazione" lo paghi per effettuare, appunto, una transazione: comprare o vendere un titolo su un mercato secondario (ad esempio un ETF, o un'azione, o un certificato o un titolo di Stato), questo perché il titolo è quotato su un mercato secondario (una borsa che consente di ricevere ordini di vendita ed acquisto e trasferire il titolo da Mario a Luca).
Quanti sono i tuoi costi di transazione? Eh, dipende da quanto hai stabilito nel contratto con il tuo broker o la tua banca... anche il 2% magari per un'operazione eseguita da un operatore allo sportello in una costosa filiale di Lugano, chissà...
Di solito il costo è percentuale (0,19% molto verosimile) e prevede un minimo (es. 5, 6, 12 euro) ad operazione e auspicabilmente (ma non sempre!) un massimo (20, 30, 50 euro ad eseguito). Esegui 300mila di BTP ed hai uno 0,19% sui titoli di Stato con massimo 25 euro? Paghi 25 euro (0,0083%). Se hai 0,19% ed il minimo è 5 euro ed esegui 500 euro paghi 1% (ma anche 10% se compri 50 euro di un ETF).

Come è possibile il costo di transazione zero su alcuni ETF? Alcune banche e brokers (mi viene in mente Fineco e Directa) hanno fatto un accordo per azzerare i costi di transazione su alcuni ETF facendo una joint-venture con alcune case (che sicuramente pagano la banca un tot all'anno). Ad esempio Lyxor o iShares.
Il motivo sarà quello.

Comunque il costo di transazione è una-tantum: una volta che lo hai pagato puoi tenere il titolo 10 anni e ripagherai, forse, solo alla vendita. Quindi incide comunque pochissimo, anche se hai speso 3 euro di più. Offriamogli 'sto caffé. Ovviamente per un trader forsennato con piccole masse è diverso...

Altra nota: sui fondi che non hanno mercato secondario, ma solo primario (Mario e Luca possono acquistare quote solo da Blackrock e farsele rimborsare da Blackrock, non è scambiato "in borsa") i costi di transazione, OLTRE alle commissioni che si prende il collocatore eventualmente per il servizio (di trovare il cliente, convincerlo, vendergli il prodotto, dargli consulenza, spiegarlo), sono sostituiti da COSTI FISSI. Ad esempio 9 euro per sottoscrizione di fondi, 2 euro se è la rata di un Piano d'Accumulo.
E uno può dire: vabbé incidono poco (di solito poi non li vedi da nessuna parte e raramente sono spiegati). Sì... prova a fare un Piano d'Accumulo obbligazionario di 50 euro al mese con il 3% di commissioni di collocamento all'entrata. Il cliente versa 50 euro. Il 3% viene trattenuto prima dell'investimento (48,5) e poi il fondo applica 2 euro di costo fisso (46,5) hai speso il 9% di commissione solo per entrare nell'affare.

P.S.
Esiste un altro concetto di 'costo di transazione', più accademico. L'onere che implicitamente si paga rispetto ad un prezzo medio per eseguire transazioni su un mercato rispetto alla media teorica dei prezzi. Se guardi il grafico di un BTP vedi i prezzi di chiusura, se guardi il prezzo di riferimento di un titolo vedi la media tra acquisto e vendita. Quando dai un eseguito (magari al meglio) il tuo prezzo reale è dato dal tuo incrocio tra denaro (quanto offri tu) e lettera (quanto chiedono per il titolo). E' possibile che questo generi un 'costo' implicito di transazione (anche negativo). Però se tu mi parli di 0,19% fisso per costi di transazione stai intendendo le commissioni di negoziazione del tuo broker.
Dal KID e' abbastanza chiaro che per costi di transazione si riferiscono a quelli sostenuti dal fondo per comprare e vendere i sottostanti, non a quelli sostenuti da boschivo per acquistare/vendere quote del fondo. Questi costi possono variare molto da anno ad anno, dipende da quanto viene movimentato il paniere di titoli (e questo non dipende solo dai titoli, ma anche da come variano nell'anno le masse in gestione). Infatti i due fondi mettono una cifra (0% e 0.19%) ma poi scrivono, "l'importo effettivo varierà a seconda di quanto acquistato e venduto", per cui non darei troppo peso alla differenza tra i due.
 
grazie a entrambi, esatto questi "costi di transazione" a cui mi riferivo non sono costi che pago direttamente io ma sono nei nuovi KID e mi sembrava strano ci fossero differenze cosi alte tra VAGF e AGGH
 
Si ma tutto questo cosa c'entra con l'argomento della discussione?
 
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