Abi a fine Aprile sospesi mutui ad oltre 15mila famiglie
12:08:41
Per un valore pari a 2,3 miliardi di euro
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 14 giu - "Tra febbraio e
aprile 2010, le banche hanno sospeso mutui per 2.3 miliardi
di euro ad oltre 15mila famiglie. A fine marzo il valore dei
mutui sospesi era di poco inferiore ad 1 miliardo di euro.
La misura e' stata applicata a 15.351 contratti di mutuo, per
un debito residuo di 2,3 miliardi di euro". Lo afferma una
nota dell'Abi nella quale si precisa che "la liquidita' in
piu' per far fronte alla crisi ha raggiunto una quota pari a
96 milioni di euro, con un incremento del 30% rispetto
all'ultima rilevazione. Ogni famiglia avra' dunque a
disposizione in media 6.800 euro in piu'", aggiunge l'Abi nel
monitoraggio trimestrale sulla sospensione dei mutui.
12:14:17
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 14 giu - La rilevazione
trimestrale dell'Abi sulla sospensione dei mutui alle
famiglie segnala che la soluzione piu' frequente ha
riguardato l'intera rata (91% dei casi). La causa piu'
frequente che ha determinato la necessita' di ricorrere a
questa opportunita' nelle posizioni "in bonis" (senza ritardi
nei pagamenti) e' stata la sospensione dal lavoro o riduzione
dell'orario (cig, mobilita' ecc.). Nelle posizioni con
ritardo nei pagamenti, invece, la cessazione del rapporto di
lavoro subordinato. Dal punto di vista "territoriale", si
legge nella nota, il maggior numero di domande ammesse e' al
Nord con il 58,7%, seguono Sud e isole con il 22,2% e il
Centro al 19,2%. In particolare, l'accordo sulla sospensione
delle rate di rimborso dei mutui siglato lo scorso dicembre
tra Abi e Associazioni dei consumatori, e' diretto ad offrire
uno strumento immediato di aiuto alle famiglie. Le
caratteristiche principali sono: sospensione per almeno 12
mesi, anche nei confronti dei clienti con ritardi nei
pagamenti fino a 180 giorni consecutivi; mutui di importo
fino a 150.000 euro accesi per l'acquisto, costruzione o
ristrutturazione dell'abitazione principale; clienti con un
reddito imponibile fino a 40.000 euro annui, che hanno
subito o subiscono nel biennio 2009 e 2010 eventi
particolarmente negativi (morte, perdita dell'occupazione,
insorgenza di condizioni di non autosufficienza, ingresso in
cassa integrazione).
L'iniziativa, conclude l'Abi, costituisce la misura minima
alla quale le banche possono aderire, ferma restando la
piena liberta' di ciascun istituto di offrire al cliente
condizioni migliori rispetto a quanto previsto dall'accordo.
Ad oggi hanno offerto condizioni migliorative 172 banche,
rappresentative del 64% del mercato. Il piano e' partito l'1
febbraio e i clienti potranno presentare richiesta per
attivare la sospensione fino al 31 gennaio 2011, con
riferimento ad eventi accaduti dal gennaio 2009 al 31
dicembre 2010.
Mi vien da pensare che la cicala sia stata più fortunata della formica che ha risparmiato e che ora si ritrova liquidità remunerata pressochè nulla, mentre era quasi meglio contrarre un debito....
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