Sinceramente non capisco questo "pudore" nel poter prendere in considerazione cali dei prezzi di notevole entità.
Dal 1998 in Roma molti immobili hanno aumentato il loro costo del 200%, cioè ora "quotano" tre volte quelle che era il loro prezzo una volta comunemente accettato. Ed a questo prezzo erano venduti e comprati. A maggior ragione, questo +200% avrebbe dovuto essere considerato una pazzia,una scelleratezza di cui neanche parlare, eppure, si è verificato.
E si è verificato oltretutto solo per ragioni speculative e temporanee. Ho esperienze di case di amici, passate di mano 2 volte dal 2004 ad oggi ed il cui "valore" è aumentato del 50% in un caso e del 70% nell'altro. Ma perchè??? Come si giustifica???
Nella sostanza, le case non sono diventate rare, ne insufficienti per gli abitanti, ne di migliore qualità, così come non è migliorata la città ne i suoi servizi ne la vivibilità. Dunque abbiamo assistito un aumento spropositato che non ha riscontro nel valore intrinseco dell'oggetto.
Certo, andrebbe considerata l'inflazione che purtroppo abbiamo dovuto subire in questi anni, vogliamo stimare un buon 50%?
Bene in questo caso, un immobile che costava 100, ora sarebbe corretto costasse 150, non 300, perchè i 300 hanno solo giustificazioni temporanee e speculative (tassi bassissimi, capitali da riciclare, responsabilità del governo, ingordigia di banche ed agenzie immobiliari, malafede dei media e cosi via). Dunque un -50% sui prezzi attuali non sarebbe scorretto e forse dovrebbe essere di più considerando che i prezzi nominali li gonfiano ancora per poterli poi scontare. Dite che non venderanno? Beh, puo darsi, anche io non ho venduto le Telecom perchè ero in perdita. Ora quotano un terzo del prezzo di carico, sono stato furbo?
Saluti
T