L'economia deve essere al servizio dell'uomo e NON il contrario.

assolutamente, le banche sono il maggiore ostacolo agl'investimenti e quindi alla redistribuzione

Le banche sono fatte da uomini.
Le banche vivono prestando denaro... e cercano di impiegarlo in ciò che è un buon investimento.

Togli le banche e togli almeno il 70% della ricchezza oggi in nostre mani.

Questo non significa che le banche, domani, possano essere diverse e migliori: sicuramente lo saranno, ma non in quanto "migliori", ma in quanto gestite da uomini sempre più civili.

E' una questione di animal spirit.
Stop.
 
Le banche sono fatte da uomini.
Le banche vivono prestando denaro... e cercano di impiegarlo in ciò che è un buon investimento.

Togli le banche e togli almeno il 70% della ricchezza oggi in nostre mani.

Questo non significa che le banche, domani, possano essere diverse e migliori: sicuramente lo saranno, ma non in quanto "migliori", ma in quanto gestite da uomini sempre più civili.

E' una questione di animal spirit.
Stop.

per far banca occorre una licenza. La licenza la dà il Popolo (i suoi rappresentanti). Detta licenza può e deve contenere degli obblighi per le banche.
Gli obblighi sono relativi al 'bene comune' o se si preferisce al 'non male comune' Cioè le banche NON DEVONO E non POSSONO NUOCERE AL BENE COMUNE.
Lo capirebbe anche la casalinga di Voghera.
Solo che le banche sono in grado di 'convincere' i ns rappresentanti
a non frapporre troppi ostacoli al loro lavoro..
 
Le banche sono fatte da uomini.
Le banche vivono prestando denaro... e cercano di impiegarlo in ciò che è un buon investimento.

Togli le banche e togli almeno il 70% della ricchezza oggi in nostre mani.

Questo non significa che le banche, domani, possano essere diverse e migliori: sicuramente lo saranno, ma non in quanto "migliori", ma in quanto gestite da uomini sempre più civili.

E' una questione di animal spirit.
Stop.

Qui secondo me fai un errore madornale che conferma lo spirito intrinseco del mio discorso... tu dici che se spariscono le banche sparisce il 70% della ricchezza, e se invece io ti dicessi che se sparissero le banche non solo non sparirebbe niente se non numeri su un PC e che invece si aprirebbero molte opportunità di progredire sia in senso economico che non?

Quel "70% di ricchezza" detto da te è proprio emblematico, fa capire come l'uomo d'oggi abbia perso l'idea di cosa sia la ricchezza, quella reale, che migliora la vita nel pratico, e di come si sia perso in un mare di inutile carta e numerini.... questo era il senso del mio discorso!

Quando dicevo che l'economia deve essere al servizio dell'uomo e non il contrario, intendevo proprio che oggi viviamo in un mondo con la finanza ipertrofica dove la reale ricchezza; ovvero il progresso tecnologico, il benessere, e i beni reali tangibili, sono messi in secondo piano dai numerini e dai capricci della finanza!
 
Qui secondo me fai un errore madornale che conferma lo spirito intrinseco del mio discorso... tu dici che se spariscono le banche sparisce il 70% della ricchezza, e se invece io ti dicessi che se sparissero le banche non solo non sparirebbe niente se non numeri su un PC e che invece si aprirebbero molte opportunità di progredire sia in senso economico che non?

Quel "70% di ricchezza" detto da te è proprio emblematico, fa capire come l'uomo d'oggi abbia perso l'idea di cosa sia la ricchezza, quella reale, che migliora la vita nel pratico, e di come si sia perso in un mare di inutile carta e numerini.... questo era il senso del mio discorso!

Quando dicevo che l'economia deve essere al servizio dell'uomo e non il contrario, intendevo proprio che oggi viviamo in un mondo con la finanza ipertrofica dove la reale ricchezza; ovvero il progresso tecnologico, il benessere, e i beni reali tangibili, sono messi in secondo piano dai numerini e dai capricci della finanza!

Giusto per capire: che voti hai preso agli esami di Economia Monetaria ed in Macroeconomia?

Auspico che tu conosca il ruolo e la funzione degli istuti di credito nelle dinamiche di una economia e cosa comporti la loro assenza.

per far banca occorre una licenza. La licenza la dà il Popolo (i suoi rappresentanti). Detta licenza può e deve contenere degli obblighi per le banche.
Gli obblighi sono relativi al 'bene comune' o se si preferisce al 'non male comune' Cioè le banche NON DEVONO E non POSSONO NUOCERE AL BENE COMUNE.
Lo capirebbe anche la casalinga di Voghera.
Solo che le banche sono in grado di 'convincere' i ns rappresentanti
a non frapporre troppi ostacoli al loro lavoro..

La licenza la dà il popolo?
E questa che contesto giuridico sarebbe?

Le banche sono disciplinate da Banca d'Italia e dalla normativa europea (Basilea) oltre che dalle norme italiani.

In poche parole: le banche sono disciplinate dalla legge e non dal popolo.
Che poi la legge sia "promulgata" da soggetti delegati dal popolo... questo è un altro paio di maniche.
 
Per quanto riguardi "le banche" e la loro attività (soprattutto quella relativa al credito),
fino al 2019 ci sarà poco da stare allegri.

http://www.bis.org/bcbs/basel3/basel3_phase_in_arrangements.pdf

Come si può notare, i requisiti di capitale, per impedire che si ripeta una situazione simile a quella del crunch del 2008, sono via via più impegnativi fino al 2019.
 
Giusto per capire: che voti hai preso agli esami di Economia Monetaria ed in Macroeconomia?

Auspico che tu conosca il ruolo e la funzione degli istuti di credito nelle dinamiche di una economia e cosa comporti la loro assenza.

Non ho mai studiato economia a livello universitario e credo sia proprio questo non essere troppo dentro allo status quo a darmi la capacità di vedere le cose in maniera più chiara. Tuttavia sì, conosco bene la funzione degli istituti di credito e come funzionano, ma il discorso è molto piú complesso. Innanzitutto io non intendevo che le banche dovrebbero tutte chiudere e non esistere più. Certo, potremmo parlare anche di un mondo dove gli istituti di credito vengono sostituiti da altro, ma non volevo questo. Quello che intendevo è che, per una serie di ragioni, il mondo finanziario di oggi è divenuto un mostro enorme al quale l'economia reale si è dovuta vendere. La finanza dovrebbe essere uno strumento e non un fine, così come la vera ricchezza di una persona o popolazione non sta nei numerini informatici delle loro banche ma dai beni reali, quali infrastrutture, aziende, mezzi di produzione, fonti energetiche e tutto il resto che migliora direttamente lo stile di vota degli uomini coinvolti.

Oggi abbiamo un sistema monetario e finanziario pensato per creare bolle, e depredare quanto più possibile il pianeta e chi lo abita. Oramai la finanza non viene più vista come mezzo per raggiungere un benessere reale, ma come fine. Gli istituti di credito saranno anche necessari dirai, ma oggi abbiamo solo un mucchio di banche "troppo grandi per fallire" che creano, a parer mio, più problemi che risolverne.

Non vedi come ci sia veramente bisogno di effettuare un bel reset e ripensare a quello che facciamo e perchè lo facciamo? Il mondo è in questo momento ingessato perchè alcune autorità finanziarie detengono un potere enorme ed ostacolano ogni modo diverso di intendere le cose. Questo è folle, è chiaro oramai che con la scusa della "deregolamentazione finanziaria" abbiamo creato dei mostri che anzichè servire l'uomo comune lo hanno reso schiavo.

Sia chiaro poi che io non vivo fra le nuvole e non pretendo che domani la gente si svegli e riesca a far chiudere le banche più grandi e cancerose, però almeno troverei "normale" che qualcuno si alzi e dica le cose come stanno.
 
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Oggi abbiamo un sistema monetario e finanziario pensato per creare bolle, e depredare quanto più possibile il pianeta e chi lo abita. Oramai la finanza non viene più vista come mezzo per raggiungere un benessere reale, ma come fine. Gli istituti di credito saranno anche necessari dirai, ma oggi abbiamo solo un mucchio di banche "troppo grandi per fallire" che creano, a parer mio, più problemi che risolverne.

Non vedi come ci sia veramente bisogno di effettuare un bel reset

l'1% si è impadronito della moneta, l'ha privatizzata e l'ha usata come una clava nella guerra di classe. specie a partire dagli anni 70 da quando hanno avviato la violenta controreazione di potere.
il primo problema è restituire alla moneta un controllo pubblico e finalità sociali e di benessere per tutti.

ma oltre alla moneta hanno pure catturato i politici rendendoli maggiordomi, perciò pur davanti alla crisi (e in molti casi senza capirne la natura) nanno però sempre operato per difendere e promuovere i loro interessi e tutelare il loro valore di scambio bruciato a spese del popolino.

da decenni si è in una dark age, l'antiscientificità, antirazionalismo e immoralismo prevalgono a largo spettro, sono una forma di controllo della massa del popolino da parte dell'1%, che in modo scoperto e per ragioni di potere pratica l'irrazionalismo economico. e anche una sorta di anticapitalismo, nella misruain cui è percepito troppo espansivo e troppo favorevole al popolino.
perciò senza più paura del comunismo porta alla sussitenza se vabene la massa della popolazione.
 
Non ho mai studiato economia a livello universitario e credo sia proprio questo non essere troppo dentro allo status quo a darmi la capacità di vedere le cose in maniera più chiara. Tuttavia sì, conosco bene la funzione degli istituti di credito e come funzionano, ma il discorso è molto piú complesso. Innanzitutto io non intendevo che le banche dovrebbero tutte chiudere e non esistere più. Certo, potremmo parlare anche di un mondo dove gli istituti di credito vengono sostituiti da altro, ma non volevo questo. Quello che intendevo è che, per una serie di ragioni, il mondo finanziario di oggi è divenuto un mostro enorme al quale l'economia reale si è dovuta vendere. La finanza dovrebbe essere uno strumento e non un fine, così come la vera ricchezza di una persona o popolazione non sta nei numerini informatici delle loro banche ma dai beni reali, quali infrastrutture, aziende, mezzi di produzione, fonti energetiche e tutto il resto che migliora direttamente lo stile di vota degli uomini coinvolti.

Oggi abbiamo un sistema monetario e finanziario pensato per creare bolle, e depredare quanto più possibile il pianeta e chi lo abita. Oramai la finanza non viene più vista come mezzo per raggiungere un benessere reale, ma come fine. Gli istituti di credito saranno anche necessari dirai, ma oggi abbiamo solo un mucchio di banche "troppo grandi per fallire" che creano, a parer mio, più problemi che risolverne.

Non vedi come ci sia veramente bisogno di effettuare un bel reset e ripensare a quello che facciamo e perchè lo facciamo? Il mondo è in questo momento ingessato perchè alcune autorità finanziarie detengono un potere enorme ed ostacolano ogni modo diverso di intendere le cose. Questo è folle, è chiaro oramai che con la scusa della "deregolamentazione finanziaria" abbiamo creato dei mostri che anzichè servire l'uomo comune lo hanno reso schiavo.

Sia chiaro poi che io non vivo fra le nuvole e non pretendo che domani la gente si svegli e riesca a far chiudere le banche più grandi e cancerose, però almeno troverei "normale" che qualcuno si alzi e dica le cose come stanno.

Mah... il tema lo puoi estendere a tutto... ed a nessuno...

Perchè forse non ci sono troppe:
- compagnie aeree che però falliscono e lasciano a casa migliaia di lavoratori
- fabbriche di automobili che però falliscono e lasciano a casa migliaia di lavoratori
- asimmetrie informative in quasi ogni contratto che espongono la parte più debole a fregature colossali (basti pensare a quelle di compravendita di abitazioni, fino ad arrivare alle arance marce in fondo alla cassetta della frutta...)

Quello che voglio dire è che le Banche sono sotto i riflettori come sorta di "capro espiatorio"... ma le Banche sono (passami la metafora) come il PIL: non sono la causa dei "casini", ma sono l'effetto...

Guarda all'Italia:
- Fiat dovrebbe essere fallita da un pezzo
- Alitalia uguale
- praticamente tutte le società legate alla PA sono in perdita (addirittura lo sono le Farmacie comunali di Roma...fai te...)
- ecc...

To big to fail è estendibile a tutte le realtà sufficientemente grandi per essere sistemiche...

Poi, come tutte le società private, ci sono banche che fanno porcherie e banche che lavorano bene... ma questo vale per tutti i settori...

SINTESI
Siamo un sistema dove tutte le transazioni si basano sulla fiducia e le banche maneggiano ciò che rappresenta la fiducia allo stato puro: la moneta.
E' per questo che se saltano le banche salta il banco... ossia non solo non abbiamo più le banche, ma non abbiamo più l'economia così come la conosciamo.
Che sia un bene o un male questo nessuno lo sà... ma sentenziare "le banche sono il male" è una approssimazione grossolana oltre ad essere un salto nel buio di stampo grillinico...
 
Le banche sono fatte da uomini.
Le banche vivono prestando denaro... e cercano di impiegarlo in ciò che è un buon investimento.

Togli le banche e togli almeno il 70% della ricchezza oggi in nostre mani.

Questo non significa che le banche, domani, possano essere diverse e migliori: sicuramente lo saranno, ma non in quanto "migliori", ma in quanto gestite da uomini sempre più civili.

E' una questione di animal spirit.
Stop.

le banche si muovono secondo delle regole e non è vero che hanno vissuto prestando denaro.
 
Quello che voglio dire è che le Banche sono sotto i riflettori come sorta di "capro espiatorio"... ma le Banche sono (passami la metafora) come il PIL: non sono la causa dei "casini", ma sono l'effetto...

vabbuò la barzelletta quotidiana l'hai raccontata anche oggi.
 
chissà chi ha creato creato impacchettato 100 volte quei derivati sui mutui scaricandoli su AIG Fannie Freddie su altre banche europee e infine sugli stati

l'uomo nero?
 
Le banche più grandi di oggi controllano la moneta, tutti i politici, la giustizia, e sono così grandi e potenti da decidere fortuna e disgrazia di più o meno tutti gli individui e ogni ente nel globo. Si fanno salvare dagli stati con le tasse dei contribuenti solo per continuare a fare quello che vogliono per poi farsi salvare ancora. Giocano in finanza con leva e creano situazioni letteralmente folli, basta pensare all'enorme esposizione sui derivati che hanno creato (corrispondente a molte volte il PIL mondiale).

E' normale tutto questo?
 
Non ho mai studiato economia a livello universitario e credo sia proprio questo non essere troppo dentro allo status quo a darmi la capacità di vedere le cose in maniera più chiara. Tuttavia sì, conosco bene la funzione degli istituti di credito e come funzionano, ma il discorso è molto piú complesso. Innanzitutto io non intendevo che le banche dovrebbero tutte chiudere e non esistere più. Certo, potremmo parlare anche di un mondo dove gli istituti di credito vengono sostituiti da altro, ma non volevo questo. Quello che intendevo è che, per una serie di ragioni, il mondo finanziario di oggi è divenuto un mostro enorme al quale l'economia reale si è dovuta vendere. La finanza dovrebbe essere uno strumento e non un fine, così come la vera ricchezza di una persona o popolazione non sta nei numerini informatici delle loro banche ma dai beni reali, quali infrastrutture, aziende, mezzi di produzione, fonti energetiche e tutto il resto che migliora direttamente lo stile di vota degli uomini coinvolti.

Oggi abbiamo un sistema monetario e finanziario pensato per creare bolle, e depredare quanto più possibile il pianeta e chi lo abita. Oramai la finanza non viene più vista come mezzo per raggiungere un benessere reale, ma come fine. Gli istituti di credito saranno anche necessari dirai, ma oggi abbiamo solo un mucchio di banche "troppo grandi per fallire" che creano, a parer mio, più problemi che risolverne.

Non vedi come ci sia veramente bisogno di effettuare un bel reset e ripensare a quello che facciamo e perchè lo facciamo? Il mondo è in questo momento ingessato perchè alcune autorità finanziarie detengono un potere enorme ed ostacolano ogni modo diverso di intendere le cose. Questo è folle, è chiaro oramai che con la scusa della "deregolamentazione finanziaria" abbiamo creato dei mostri che anzichè servire l'uomo comune lo hanno reso schiavo.

Sia chiaro poi che io non vivo fra le nuvole e non pretendo che domani la gente si svegli e riesca a far chiudere le banche più grandi e cancerose, però almeno troverei "normale" che qualcuno si alzi e dica le cose come stanno.

Si ma esattamente cosa proponi? Devi essere un po' più concreto perché a parte qualche ovvietà su cui possiamo convenire tutti non vedo alcuna sostanza nel tuo discorso.

L'unica sostanza che ci ho visto in verità e' nel tuo discorso iniziale nel quale dicevi che l'economia come materia non prendeva in considerazione fattori come la produttività per il benessere dell'uomo: ovviamente niente di più falso.
 
Le banche più grandi di oggi controllano la moneta, tutti i politici, la giustizia, e sono così grandi e potenti da decidere fortuna e disgrazia di più o meno tutti gli individui e ogni ente nel globo. Si fanno salvare dagli stati con le tasse dei contribuenti solo per continuare a fare quello che vogliono per poi farsi salvare ancora. Giocano in finanza con leva e creano situazioni letteralmente folli, basta pensare all'enorme esposizione sui derivati che hanno creato (corrispondente a molte volte il PIL mondiale).

E' normale tutto questo?


Guarda che le banche universali fanno parte della più grande industria dei nostri tempi, chiamata finanza. Le banche non hanno richiesto alcun salvataggio nè dallo stato, nè dal popolo. L'arduo compito dei salvataggi l'hanno deciso le banche centrali insieme ai ministri delle finanze.
Una volta compiuto l'azzardo morale, le banche hanno curato i propri interessi. Punto.
Al resto avrebbe dovuto pensare la politica......che nel frattempo era occupata con i suoi problemi di sopravvivenza e permanenza nel potere.
Non solo le banche sono parte portante dell'industria finanziaria ma hanno ottimi compagni industriali, come l'industria militare che finanziano senza alcun problema. L'industria tecnologica.
Oggi le banche finanziano le multinazionali e non la piccola industria locale o nazionale. Il corporativismo o fascismo aziendale impera.
Forse non ti sei accorto che l'era industriale intesa come termine classico è cambiata. Non siamo più in regime capitalista ma in regime fascista. La concorrenza non va alimentata, se caso mai esiste, ma rovesciata. La multinazionale non deve incontrare ostacoli nè legislativi, nè normativi nazionali.
Ora tu vorresti rovesciare un tal sistema?
Da dove pensi che si potrebbe iniziare?
Dall'isolazionismo di un paese?
I globalisti hanno lavorato per questi risultati per circa un secolo.
Noi scendiamo in piazza per una protesta pacifica o armata chiedendo dal governo di sentire la nostra voce, ammesso che sia omofona?
 
chissà chi ha creato creato impacchettato 100 volte quei derivati sui mutui scaricandoli su AIG Fannie Freddie su altre banche europee e infine sugli stati

l'uomo nero?

tutto vero, ma non e' stata una scelta delle banche in Italia a:

- fare debiti pubblici enormi
- sofferenze a 155 miliardi di euro (mi sembra che in Italia le banche siano piuttosto caute a prestare soldi, anche troppo, eppure ...)
- truffe mutui casa: supervalutazione dei periti sulle case, buste paga fasulle per dimostrare reddito inesistente per scopo mutuo 120% LTV, etc, etc ..
- avere sindacati, tasse e leggi che gli incrementano costantemente i costi operativi e gli diminuiscono la redditivita'
 
tutto vero, ma non e' stata una scelta delle banche in Italia a:

- fare debiti pubblici enormi
- sofferenze a 155 miliardi di euro (mi sembra che in Italia le banche siano piuttosto caute a prestare soldi, anche troppo, eppure ...)
- truffe mutui casa: supervalutazione dei periti sulle case, buste paga fasulle per dimostrare reddito inesistente per scopo mutuo 120% LTV, etc, etc ..
- avere sindacati, tasse e leggi che gli incrementano costantemente i costi operativi e gli diminuiscono la redditivita'

la crisi in Italia arriva come conseguenza...
 
Giusto per capire: che voti hai preso agli esami di Economia Monetaria ed in Macroeconomia?

Auspico che tu conosca il ruolo e la funzione degli istuti di credito nelle dinamiche di una economia e cosa comporti la loro assenza.



La licenza la dà il popolo?
E questa che contesto giuridico sarebbe?

Le banche sono disciplinate da Banca d'Italia e dalla normativa europea (Basilea) oltre che dalle norme italiani.

In poche parole: le banche sono disciplinate dalla legge e non dal popolo.
Che poi la legge sia "promulgata" da soggetti delegati dal popolo... questo è un altro paio di maniche.

oh cavolo ma allora cosa significa quella frase che si legge nei tribunali
che recita......in nome del popolo italiano ???????
le banche sono normate da NOI, popolo. Noi popolo abbiamo dato mandato
ai vari politici di legiferare nel campo finanziario.
banca d'Italia è 'roba nostra'. Si, può darsi che qualcuno creda che sia privata
che sia autonoma ecc. ecc. Lo è nella misura in cui il Popolo lascia fare.
Ci vogliono 5 minuti a dire..la Banca d'Italia è di proprietà del Ministero
del Tesoro. E nessun banchiere potrebbe farci niente. Si potrebbe strepitare urlare..ma al vento.
 
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