Libri sui metodi delle "mani forti"

Salentino

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Qualcuno conosce qualche libro che si occupi in particolare dei metodi delle "mani forti"? So che ce n'è uno di Migliorino, ma conoscendo altri libri dell'autore, non mi fido molto.
 
ciao

vade retro satana...:D
lascia perdere quel libro di Migliorino !

Credo cmq che in commercio non esistano libri "simili" come contenuti.

ciao
gabriele
 
Scritto da Salentino
Qualcuno conosce qualche libro che si occupi in particolare dei metodi delle "mani forti"? So che ce n'è uno di Migliorino, ma conoscendo altri libri dell'autore, non mi fido molto.



Se dai la tua definizione di "mani forti" ,
magari si sa meglio come rispondere ,
per quanto non posso consigliarti libri finanziari ,
non avendone mai letti .
Ma qualche consiglio ci può sempre uscire , inizierei con
"il gabbiano Jonathan Livingstone" di Richard Bach

solo per curiosità beninteso ,
visto che in giro nel Fol ogni tanto appare il furbo
di turno che giura di averle viste nel book le mani forti .

Saluti
 
Io penso che i metodi dei grossi -capitalisti- di borsa si mangiano i metodi dei medi -capitalisti -di borsa i quali, hanno preventivamente spolpato quelli dei piccoli interventisti ( fondi macilenti , trader d' alto bordo ecc ) che a loro volta hanno spogliato piccoli operatori e padri di famiglia disseminati quà e là nella scacchiera globalizzante del mercato .

Sostanzialmente è un furto a cascata!

Io parto dal presupposto che i -ricchi- non perdono mai.
Perchè ,se anche perdono, perdono quel qualcosa in più che avranno sempre.
Quindi non hanno nulla da perdere giocando in borsa.
Loro cercano sostanzialmente quei -ricchi- che hanno da lasciare qualcosa sul tavolo !

Se tu sai cosa lasciare sul quel tavolo allora vuol dire che già conosci i loro metodi!
lester
 
Io su 'sta cosa che i grossi guadagnino sempre ci credo poco (l'argomento può essere correlato ad altri: tipicamente quello dei book manovrati): se poi hanno anche da buttarne via e, ciò nonstante, rimangono ricchi, allora è un altro paio di maniche.
Dico solo che se i guadagni dei grossi (intesi essenzialmente come "operatori istituzionali") ci sono, allora da qualche parte devono saltar fuori.
Secondo le mie modeste conoscenze queste manovre foriere di laute plusvalenze possono essere sostanzialmente rilevate in tre posti:

1) Nei fondi e nelle gestioni: ma, come si sa, raramente si vede qualcosa sopra benchmark.............
2) Nei bilanci, in voci che comprendano la "negoziazione conto proprio": non leggo bilanci (e faccio male) ma, se ci fossero guadagni da favola, forse della cosa se ne parlerebbe........o no?
3) Guadagnano riuscendo in qualche modo a occultare le plus: mi sembra difficile......però!

Allora delle due l'una:

1) O non manovrano proprio niente e guadagnano sì di più dei piccoli ma solo perchè hanno più soldi (e la percentuale è la stessa)
2) O cercano di manovrare, ma sono talmente "geniali" che fanno più danni che altro (alle loro tasche).

Io propendo per la seconda soluzione: e voi?
 
....ovviamente io mi riferisco al trading, non a più o meno avventurose operazioni societarie...........:D
 
Scritto da discofisso
Io su 'sta cosa che i grossi guadagnino sempre ci credo poco poco........................................

penso che i ricchi ( furbi) difficilmente imparano un altro mestiere....
questo ti posso dire!
Che qualcuno , uscendo dal casinò di borsa . si tiri una rivoltellata rimanda alla scena di qualche film dove la finanza di Wall street è suggestivamente esaltata allo scopo di convincere il piccolo risparmiatore che - anche i ricchi piangono-!

Se i tuoi ultimi quesiti si riferiscono ai fondi di investimento, essi perdono roba che non è loro ma dei clienti.
Quindi non giocherellano con il loro patrimonio, ma con quello degli affidatari.

Ho ragione di pensare che i grandi patrimoni siano in possesso dei grandi dirottatori ed essi agiscono sopra , lateralmente o fuori dai fondi.
Infatti corrono su oro, metalli, valute, cereali, cocaina , fino all'import export di belle e attraenti signorine.

Sempre riguardo ai fondi , questi sono assestati ed allocati con il criterio della pura ragionevolezza del bravo ragioniere ,c'è infatti chi li cura quotidianemente misurandogli la pressione.
Il fatto stesso che noi per uscirci ci chiedano qualche giorno è già un indicatore di sospetto!

Nella sostanza il piccolo ( ..voglioso di qualificate metodologie) viene sempre a ridursi in condizione di sudditanza sia nelle vesti di investitore, sia in quelle apparentemente più rapaci del trader.

Concludo dicendo che i grossi possono anche non disporre di paradigmi miracolosi inibiti alla massa.
Certo è che comunque essi sanno con chi hanno a che fare e soprattutto si vedono sui monitor e poi al caffè.

Intanto per sicurezza è bene sapere che cane non morde cane.
Per i tanti razionalisti del forum abituati a trattare la borsa con la -magia- del calcolo proficuo una chicca di cartesio:
Dubium sapientiae initium
Il dubbio è l’inizio della sapienza.

con stima da lester
 
Ho letto il libro di Migliorino :Battere i manipolatori della borsa.
Al modico costo di 74,40 euro
Non mantiene affatto quello che promette il titolo e forse varrebbe la pena di comprarlo se costasse 5 euro.

Altri libri sull'argomento non ne conosco.

Sembra un'affermazione paranoica da complesso di persecuzione quella che sostiene che la borsa è manovrata.

Ma la borsa è manovrata ed anche molto spesso.

Altro che " random walking" , certi movimenti sono ben orchestrati e non casuali ed anche molto furbi ,e con lo scopo di fottere il prossimo.

Questi movimenti stanno sotto il naso di tutti e non solo su titoli secondari ma anche su grossi titoli ed indici. Non volerne riconoscere la non casualità vuol dire essere ciechi.

Purtroppo anche ai grossi non sempre va, bene ed infatti le notizie di fallimenti , megaperdite o disastri sono tante.



Come facciano poi non lo so : non ho mai avuto occasione di manovrare i miliardi , le centinaia di miliardi o le migliaia di miliardi di dollari.
 
Ultima modifica:
Scritto da Evx
Ho letto il libro di Migliorino :Battere i manipolatori della borsa.
Al modico costo di 74,40 euro
Non mantiene affatto quello che promette il titolo e forse varrebbe la pena di comprarlo se costasse 5 euro.

Altri libri sull'argomento non ne conosco.

Sembra un'affermazione paranoica da complesso di persecuzione quella che sostiene che la borsa è manovrata.

Ma la borsa è manovrata ed anche molto spesso.

Altro che " random walking" , certi movimenti sono ben orchestrati e non casuali ed anche molto furbi ,e con lo scopo di fottere il prossimo.

Questi movimenti stanno sotto il naso di tutti e non solo su titoli secondari ma anche su grossi titoli ed indici. Non volerne riconoscere la non casualità vuol dire essere ciechi.

Purtroppo anche ai grossi non sempre va, bene ed infatti le notizie di fallimenti , megaperdite o disastri sono tante.



Come facciano poi non lo so : non ho mai avuto occasione di manovrare i miliardi , le centinaia di miliardi o le migliaia di miliardi di dollari.
Ma certo, e' come una specie di mare, dove i grandi gettano l'esca , e i piccoli che hanno fame abboccano, e a loro basta tirar su la rete. Avete mai letto : come i ricchi guadagano sui poveri ?
 
Scritto da Evx
Sembra un'affermazione paranoica da complesso di persecuzione quella che sostiene che la borsa è manovrata.

Ma la borsa è manovrata ed anche molto spesso.

Altro che " random walking" , certi movimenti sono ben orchestrati e non casuali ed anche molto furbi ,e con lo scopo di fottere il prossimo.

Questi movimenti stanno sotto il naso di tutti e non solo su titoli secondari ma anche su grossi titoli ed indici. Non volerne riconoscere la non casualità vuol dire essere ciechi.
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.......e infatti tutti possono assistere, nell'intraday, a muri sui book che però, così come compaiono, scompaiono anche in un batter d'occhio: personalmente ho sempre pensato che le manovre più efficaci (da parte loro) siano, come dire, di "moral suasion" (si scrive così?); cioè se si vuole sostenere un titolo, poniamo, al rialzo, ci si dimostra compratori di pacchi di titoli sostando sul book......poi però, se (e sottolineo se) stanno per essere eseguiti........paff......e in un battibaleno si sono tolti!
Dubito anche sulle solite considerazioni sul numero di proposte presenti: perchè forse, secondo voi, ci vuole molto ai c.d. "grandi" evitare di piazzarsi con un ordine da un milioni di pezzi (facendosi riconoscere) cercando invece di immetterne (tramite sistemi automatizzati) 10 da centomila o una sfilza da meno?!?

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Purtroppo anche ai grossi non sempre va, bene ed infatti le notizie di fallimenti , megaperdite o disastri sono tante.

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Questo è il punto! se non sono efficaci che manovre sono?
Allora anche un demente può essere definito un manovratore di borsa!
E' l'efficacia (per loro) della manovra, e la rovina del pesce piccolo che può far paura; se invece cercano di manovrare ma finiscono perdendo peggio per loro, che danno possono causare a me (piccolo)?


;)
 
Il "rumore della borsa" od il singolo titolo è certamente manovrabile, (vedasi giochini di 1000 punti di fib in up o down, in momenti di vuoti di book, poi dicono che c' è stato un errore, ma chi se frega!) i vari indici nn credo proprio.
Anche perchè dovrebbero coincidere tutti gli interessi dei potenti della borsa, si dovrebbe credere al "Grande Vecchio" che manovra tutto e tutto coordina, mah! Io credo che sia + un luogo comune di dire in un mondo dove c'è molta "feccia con la cravatta"
Ciao.
Marco;)
 
Ripeto la domanda , ma vale per tutti quelli che leggono
oltre l'autore del thread , non per quelli che hano scritto sopra
che mi sembra abbiano tante idee e tutte confuse :rolleyes:

Qualcuno mi può definire "mano forte" ?
Visto che siamo in un forum di finanza..........



Intanto un ringraziamento commoso da parte dell'autore del
libro "battere i manipolatori di borsa"
al "modico" prezzo di 74,40 euro :eek: :rolleyes:
 
Scritto da discofisso

Questo è il punto! se non sono efficaci che manovre sono?
Allora anche un demente può essere definito un manovratore di borsa!
E' l'efficacia (per loro) della manovra, e la rovina del pesce piccolo che può far paura; se invece cercano di manovrare ma finiscono perdendo peggio per loro, che danno possono causare a me (piccolo)?


;) [/B]

A volte i movimenti dei grandi sono da "dementi"
 
Re: Re: Libri sui metodi delle "mani forti"

Scritto da generali1984
Se dai la tua definizione di "mani forti" ,
magari si sa meglio come rispondere ,

Queste mani forti sono come l'Araba Fenice: che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa.
In senso stretto sarebbero quegli investitori in grado di spingere il mercato in una certa direzione.
Tuttavia, io credo che questo tipo di interventi possano concretizzarsi solo nell'intraday e non nel medio-lungo periodo (al contrario di quello che vuol far credere Migliorino, di cui ho letto "Battere i manipolatori di Borsa" (e mi è bastato e avanzato) e non "I metodi delle mani forti").
Io mi riferirei più agli insiders e a i sistemi che utilizzano per rastrellare in silenzio; più in generale mi piacerebbe leggere qualcosa che sveli i "dietro le quinte" dei mercati finanziari. Così, per pura passione e curiosità.
 
Re: Re: Re: Libri sui metodi delle "mani forti"

Scritto da Salentino
Queste mani forti sono come l'Araba Fenice: che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa.
In senso stretto sarebbero quegli investitori in grado di spingere il mercato in una certa direzione.
Tuttavia, io credo che questo tipo di interventi possano concretizzarsi solo nell'intraday e non nel medio-lungo periodo (al contrario di quello che vuol far credere Migliorino, di cui ho letto "Battere i manipolatori di Borsa" (e mi è bastato e avanzato) e non "I metodi delle mani forti").
Io mi riferirei più agli insiders e a i sistemi che utilizzano per rastrellare in silenzio; più in generale mi piacerebbe leggere qualcosa che sveli i "dietro le quinte" dei mercati finanziari. Così, per pura passione e curiosità.


In 2 anni di intraday sul fib solo una volta ho assistito ad una manovra strana che vorrei raccontare. Il Fib ha fatto un salto da 32960 a 33040; la sensazione era quella che stessero andando a prendere degli stop (compreso il mio); è ovvio che il mercato sarebbe sceso quindi istintivamente mi sono rimesso short. In quella circostanza è andata bene, oggi forse rimarrei flat ed ingoierei il mio stop in silenzio. Mi chiedo se è meglio ragionare o agire d'istinto (eterno dilemma). A parte quest'episodio non ho mai avuto la sensazione che "venissero a prendere il mio stop".
Saluti
Arnold
 
Re: Re: Re: Libri sui metodi delle "mani forti"

Scritto da Salentino
Queste mani forti sono come l'Araba Fenice: che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa.
In senso stretto sarebbero quegli investitori in grado di spingere il mercato in una certa direzione.
Tuttavia, io credo che questo tipo di interventi possano concretizzarsi solo nell'intraday e non nel medio-lungo periodo (al contrario di quello che vuol far credere Migliorino, di cui ho letto "Battere i manipolatori di Borsa" (e mi è bastato e avanzato) e non "I metodi delle mani forti").
Io mi riferirei più agli insiders e a i sistemi che utilizzano per rastrellare in silenzio; più in generale mi piacerebbe leggere qualcosa che sveli i "dietro le quinte" dei mercati finanziari. Così, per pura passione e curiosità.


Più che altro il termine viene usato a sproposito
nella maggior parte delle volte , e non solo sul Fol ma anche dai media "specializzati"

E' un "investitore" di medio lungo periodo che interviene ESCLUSIVAMENTE in
periodi "bui" periodi nei quali egli ritiene che , per EVENTI
ECCEZIONALI o dopo un PROLUNGATO PERIODO NEGATIVO ,
le quotazioni
di taluni settori o titoli finanziari siano particolarmente e
ingiustificatamente sacrificate .
La sua ottica è il periodo MEDIO LUNGO (5-10 anni) e NON HA
BISOGNO di smobilizzare il capitale nel lasso di tempo preventivato,SE OCCORRE ANCHE OLTRE ;
una volta presa la decisione di entrata ,
non si fa certo spaventare da un ulteriore calo dei corsi ,
non investe tutto il suo capitale in un singolo settore/titolo
(al massimo un/quarto) , MAI in titoli illiquidi
la sua massima principe è :
NIENTE SALE PER SEMPRE , NIENTE SCENDE PER SEMPRE
in base a questa massima passa più tempo fuori che non dentro la borsa

Per questo vengono chiamati "mani forti" ,
perchè una volta presa posizione NIENTE li porta fuori rotta .

I grandi speculatori sempre presenti sul mercato o gli insider ,
o i grandi gestori o manager di fondi sono altra cosa ,
per quanto anche fra questi c'è operatività mista ,
un tot% del portafoglio si muove come sopra descritto mentre
il restante può diversamente speculare .
In sostanza non è la quantità del capitale impiegato che
classifica un trader , ma come lo usa .
 
Mi ricollego all'esauriente intervento di generali per fare un esempio pratico corrente di "mano forte" in action. Ci dobbiamo spostare a New York nella "fossa" (pit) del caffè. Non tutti lo sanno ma il caffè è da un paio di anni a prezzi da minimo storico a causa di raccolti record in Brasile e Vietnam . Ora a causa del ciclo biennale della pianta del caffè,il raccolto brasiliano che è quello che fa testo a NY, nel 2003/4 è stato di circa 28-32 milioni di bags ( sacchi di 60kg di caffè) contro i circa 50 dell'anno prima record. In più c'è stata una siccità che è continuata anche quest'anno e comprometterà il raccolto 2004/5 che si preannunciava buono a condizioni ottimali. In più a causa dei prezzi al di sotto dei costi di produzione, molti campi vengono riconvertiti a nuovi prodotti dai farmers e su quelli ancora esistenti si sono abbassate le cure e le manutenzioni.
Conscio di tutto ciò da più di un anno una mano forte detta lo "stopper" ha iniziato ad accumulare caffè fino ad accentrare a sè la quasi totalità degli stock di caffè del CSCE ( la borsa del caffè d NY ), circa 2 milioni di bags !!! Ora su questo stopper nei forum americani se ne dice di tutti i colori, c'è chi dice che è una leggenda, c'è chi dice che è un'invenzione dei tori che cercano qualsiasi pretesto che possa sembrare bullish, resta il fatto che floortraders, commercianti che solcano in modo qualificato il floor del caffè asseriscono con convinzione e cognizione di causa che lo stopper esiste e aspetta al varco il momento in cui i "roasters" avranno bisogno del suo caffè , visto che le esportazioni dal Brasile sono in continua diminuzione. Lo stopper tra l'altro era già apparso nei primi anni 90 guarda caso in un altro momento in cui il caffè era ai minimi storici . Corsi e ricorsi storici.
 
Gli esempi su passate situazioni se ne possono fare a decine ,
ma lasciano in fondo il tempo che trovano , il passato sembra
facile da leggere , non è forse tutto semplice a posteriori ?
Così quello di Fleursdumal è un bell'esempio "pratico" sul presente ,
e SOLO in via teorica potremmo farne uno sul futuro ;
tenendo bene a mente che si tratta di un PURO ESERCIZIO MENTALE :

-Poniamo il caso di avere una economia che si è espasa
in maniera disordinata , e ha alcune delle sue più importanti
componenti talmente in disordine che solo una operazione
di profondo ma temporaneo lavoro di strutturazione riesce
a tenere in piedi .
-questa economia ha dato luogo a una esplosione finanziaria
senza precedenti , per il cui riassorbimento si necessita di
molto tempo (solitamente equivalente alla metà del superciclo
positivo precedente ) , includendo il molto tempo il solito sù e giù
tipico dei mercati ( movimento a onde decrescenti se negativo
o crescenti se positivo)
-contemporaneamente a questi movimenti di base anche la valuta
si è apprezzata nella solita eccessiva ampiezza (una valuta ha
movimenti meno ad onda , tende quasi sempre a essere
"in tiro" ed eccede in un senso o nell'altro

E' teoricamente cosa sicura che nel riequilibrio di tali distorsioni
si verifichi una recessione (attualmente il vecchio Alan non
ritiene debbe essere così) , che riporti i disordini sotto controllo :
-deficit gemelli
-indebitamento familiare /indebitamento societario
-valutazioni borsistiche oltre la media storica
-valuta eccessivamente apprezzata

Se ciò si verificasse , e le probabilità sono ben alte ,
potremmo ritrovarci con
-una valuta a 1,5 (1,6)
-in recessione
-e con un crollo dei valori di borsa

nella combinazione contemporanea di queste circostanze
il mondo finanziario piangerebbe lacrime amare ,
ed è qui che potrebbe entrare in scena il personaggio "mitologico"
che va sotto il nome di MANI FORTI , comprare a quel punto
presenta TRE vantaggi di portata enorme
1) nessuna recessione dura per sempre
2) per i valori di borsa vale sempre il detto NIENTE SCENDE PER SEMPRE
3) come la valuta è andata a 1,50 (1,60) tornerà almeno alla parità

è sufficiente che solo DUE condizioni delle esposte sopra si
incrocino e la possibilità di non essere in gain entro 2/3 anni
è praticamente nulla , entro 5 inesistente,


Senza tanti studi nè smaronamenti vari , nessuna particolare
ricerca di info nè insider , solo leggendo distrattamente un
quotidiano economico al sabato , e nemmeno tutti i sabato .......

Vi sembra sia possibile si possa battere un tipo di "bestia" simile ?

e l'esempio non è che uno , uno di pochi forse , ma non l'unico
di una operatività da Mani Forti .


Cordiali saluti
 
Scritto da Evx

Ma la borsa è manovrata ed anche molto spesso.

Altro che " random walking" , certi movimenti sono ben orchestrati e non casuali ed anche molto furbi ,e con lo scopo di fottere il prossimo.

Questi movimenti stanno sotto il naso di tutti e non solo su titoli secondari ma anche su grossi titoli ed indici. Non volerne riconoscere la non casualità vuol dire essere ciechi.


rimane sempre un aspetto da considerare...
se mi bruciano le 1000 tiscali non sarà con quelle che fanno il loro grosso gain, bensì cercando di bruciarne 1000.000 ad un'altra banca d'affari... non vi pare? senza poi considerare che 1000 le posso chiudere in un batter d'occhio, 1000.000 avrei sicuramente qualche difficoltà, per cui lo stop-loss teorico potrebbe essere maggiore (oltre al fatto che 1000.000 di pezzi mi da uno stop loss non proprio sopportabile supponendo che sia ad esempio del 5%)
 
Scritto da Salentino
Qualcuno conosce qualche libro che si occupi in particolare dei metodi delle "mani forti"? So che ce n'è uno di Migliorino, ma conoscendo altri libri dell'autore, non mi fido molto.

JOE ROSS, Trading d'assalto TNT1

bye
 
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