Ma insomma, non è mai stata presa a esempio di democrazia da nessuno, e penso pochi sognino di vivere in una dittatura orwelliana come in Cina.
Poi mettici hong kong e il covid ed ecco che i rapporti si sono deteriorati. Ma direi che la Cina si è fatta molti più nemici oltre agli USA in questo ultimo anno e mezzo
Certe volte penso che il concetto di democrazia andrebbe meglio definito.
Personalmente preferisco quei pochi paesi in cui si realizza una democrazia diretta come la Svizzera. Anche la Germania è un buon esempio
probabilmente grazie al proporzionale puro.
Quindi la Cina è abbastanza lontana dal mio ideale.
Ma fra Cina e Stati Uniti non saprei chi è peggio. In questa fase storica probabilmente gli Stati Uniti.
In paesi come gli Stati Uniti le elezioni sono una farsa. A Washington dettano legge lobby e gruppi ristretti di potere.
I rappresentanti (eletti e non) governano con le loro agende: i rappresentati (gli elettori) sono sudditi a cui è consentito
il solo momento catartico delle elezioni.
In Cina invece c'è un partito unico che coincide con la classe dirigente politica. Non c'è alternanza se non all'interno del partito unico.
Il sistema cinese è meno farsesco di quello statunitense ma fondamentalmente è abbastanza simile.
Anche in Cina c'è una classe consolidata di rappresentanti che governa i rappresentati.
In entrambi i casi i governanti devono badare a non scontentare troppo i sudditi. Il sistema cinese in questo non è da meno di quello americano.
Anzi sotto un certo punto di vista i governanti cinesi devono stare più attenti degli omologhi americani. La farsa delle elezioni "democratiche"
americane è pur sempre una valvola di sfogo che placa per un certo tempo tensioni e scontenti.
La distopia orwelliana che tu citi se non è di casa negli Stati Uniti, non so dove altro lo sia.
Dico che probabilmente gli Stati Uniti sono peggio della Cina perchè secondo me la sua classe dirigente è fuori controllo.
Il problema è che gli americani temono la crescita economica cinese. Il GDP cinese nominale è non molto distante da quello americano. Il GDP PPP
cinese (che sotto certi aspetti può anche essere più significativo di quello nominale) è già ben oltre quello americano.
Il primo partner commerciale dell'UE è oggi la Cina. 1400 milioni di cinesi; 330 milioni di americani. Per non parlare del fatto che statisticamente
il cinese tende ad avere un IQ più elevato dell'americano. In questo scenario gli americani rischiano veramente di perdere il loro primato.
Gli americani dalla fine sella seconda guerra mondiale hanno continuato ad aprire conflitti con la giustificazione dell'interesse nazionale.
Da quando l'Unione Sovietica è crollata, l'ONU è diventata una farsa. E gli Stati Uniti hanno preso l'abitudine di invadere paesi
sulla base di casus belli spesso inesistenti o risibili. Grazie alla loro politica estera gli Stati Uniti sono detestati da arabi, iraniani, turchi,
russi e da molti paesi dell'america latina. E adesso anche i cinesi cominciano ad avere una forte intolleranza nei loro confronti.
Per questi motivi gli americani mi preoccupano molto più di quanto non faccia una Cina che al confronto risulta molto più pacifica.
Il film di Kubrik sul tema è sfortunatamente molto attuale.
Io penso che a Washington i più moderati vogliano uno scenario senza scontri diretti, simile a quello che si è verificato
di recente con la Russia: uno scenario in cui Washington spinge gli alleati a perdere commercio estero e punti di PIL pur di danneggiare
il nemico di turno, mentre allo stesso tempo i governanti americani cercano di trarre vantaggi economici dalla situazione conflittuale.
Facendo di solito recitare agli europei la parte degli stupidi.
Ma il problema è che questi giochini gli americani li fanno con la pelle degli altri.
Inoltre il rischio che la situazione degeneri esiste; questa possibilità è forse anche auspicata da alcuni.