Lo spot blasfemo di Amica Chips: patatine al posto delle ostie

  • Ecco la 72° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    È stata un’ottava ricca di spunti per i mercati, dapprima con l’esito delle elezioni europee, poi con i dati americani incoraggianti sull’inflazione e la riunione della Fed. L’esito delle urne ha mostrato uno spostamento verso destra del Parlamento europeo, con l’avanzata dei partiti nazionalisti più euroscettici a scapito di liberali e verdi. In Francia, il presidente Macron ha indetto il voto anticipato dopo la vittoria di Le Pen e in Germania i socialdemocratici del cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno subito una disfatta record. L’azionario europeo ha scontato molto queste incertezze legate al rischio politico in Francia. Oltreoceano, i principali indici di Wall Street hanno raggiunto nuovi record dopo che mercoledì sera, la Fed ha mantenuto invariati i tassi nel range 5,25-5,50%. I dot plot, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, stimano ora una sola riduzione quest’anno rispetto a tre previste a marzo. Lo stesso giorno è stato diffuso il report sull’inflazione di maggio, che ha mostrato un rallentamento al 3,3% e un dato core al 3,4%, meglio delle attese.
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Kerigma

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Il caso. L'Eucaristia e la patatina. Spot in tripla versione, una blasfema​

La pubblicità di Amica chips in tv è ambigua, sui social invece sostituisce le ostie consacrate con le patatine fritte. L'Aiart chiede di bloccarne la trasmissione: offende i cristiani
Un frame dello spot di Amica chips

Un frame dello spot di Amica chips - Instagram

Cristo ridotto a una patatina. Svilito e vilipeso come duemila anni fa. Quantomeno sui social, in tv invece va una versione più "rispettosa". Amica chips sceglie ancora una volta la provocazione come comunicazione. Che in tv si ferma sulla soglia del sacro, mentre sui social diventa blasfemia. Ci si può girare intorno quanto si vuole - con parole come «provocazione, linguaggio ironico e trasgressivo» - ma di fatto questo è il nuovo spot delle patatine Amica chips ideato dall’agenzia Lorenzo Marini group.

In breve, la “trovata creativa” sui social è questa: un gruppo di novizie è a Messa e al momento della comunione quando la prima della fila chiude la bocca dopo aver ricevuto l’Eucaristia si ode uno scrocchio. Sguardi di sorpresa di suore e sacerdote: nella pisside, infatti, anziché le ostie ci sono le patatine. L’inquadratura successiva svela il mistero: è stata la suora più anziana che sta sgranocchiando un sacchetto di chips ad avercele messe avendo in precedenza trovato la pisside vuota. Lo slogan finale, mentre in sottofondo suonano le note dell’Ave Maria di Schubert, è: «Amica chips, il divino quotidiano».

Spot diverso invece quello andato in onda domenica sera e che verrà programmato sulle reti Mediaset, quelle del gruppo Cairo e altri canali. Su richiesta di Mediaset, infatti, l'agenzia ha predisposto un altro spot, in cui non si vede se alla suora venga data l'ostia consacrata e il "crunch" che si sente sembra semplicemente il rumore dello sgranocchiare patatine della suora che sta in sacrestia. Forse un po' banale l'utilizzare preti e suore per provocare ma tutto sommato nulla di gravemente offensivo. In realtà, c'è poi una terza versione per la Rai ancora più "edulcorata" in cui si vede chiaramente che alla suora viene data propriamente un'ostia bianca.

Al contrario, appunto, della versione per i social, che com’era naturale attendersi ha sollevato già proteste. Di più: l’Aiart (che evidentemente ha trovato ex-post la versione online) ha chiesto «l'immediata sospensione» dello spot, in quanto «offende la sensibilità religiosa di milioni di cattolici praticanti oltre che essere oltraggioso nel banalizzare l'accostamento tra la patatina e la particola consacrata». Giovanni Baggio, presidente nazionale dell'associazione di telespettatori di ispirazione cattolica, definisce in una nota «penoso» il messaggio pubblicitario: «Il tentativo di risollevare un'azienda ricorrendo alla blasfemia».
L’Aiart ha perciò segnalato lo spot all'Istituto di Autodisciplina pubblicitaria «in quanto contrario agli articoli 1 e 10: lealtà della comunicazione, convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona, del codice di autodisciplina della comunicazione commerciale». Secondo l’associazione «è la spia di una sensibilità sociale ed indifferenza etica che non contraddistingue soltanto il comportamento di un’azienda e di un pubblicitario.

Ci si appella al politically correct e alla cancel culture, ma solo contro la religione cristiana ci si sente autorizzati a qualsiasi obbrobrio?». «Lo spot di Amica Chips è mancanza di rispetto e di creatività, oltre che spia dell'incapacità di fare marketing senza ricorrere a simboli che con il consumo e il croccante nulla hanno a che fare». Ricorrere a «riferimenti blasfemi, è degradante per chi fa, o pretende di fare, pubblicità. Per la serie, "purché se ne parli"».

“Avvenire” ha provato a contattare l’azienda Amica chips ma non ha ricevuto risposta. Lorenzo Marini, Ceo e direttore creativo della campagna ci ha invece cortesemente risposto in serata spiegando di «aver voluto segmentare gli spot in maniera diversa a seconda del target di pubblico, anche su richiesta delle stesse reti Mediaset». Così in televisione si propone l'ostia, sui social e su Youtube ci sono le patatine al posto del corpo di Cristo.

Possiamo dire, dunque, che in tv passa uno spot più o meno edulcorato, rispettoso seppur al limite e invece sul digitale uno spot decisamente blasfemo? «Diciamo irriverente, come è la natura stessa della pubblicità - risponde Lorenzo Marini che tiene a definirsi credente, cattolico praticante». Si gioca sull'ambiguità, quantomeno in tv? «No, il tono è laico, anche la musica di Schubert lo testimonia. Una volta chiesero a Bill Bernbach, l'inventore della pubblicità moderna, se la pubblicità è arte. Lui rispose che la pubblicità è seduzione e la seduzione è una forma d'arte».


Su alcuni siti specializzati in comunicazione vengono riportate alcune righe di un comunicato di presentazione della campagna in cui si dice che «Il messaggio vuole esprimere, si legge nella nota, "con forte ironia british", un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione chiaramente teatrale e da fiction», tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità».

Lorenzo Marini, che ha firmato la direzione creativa dello spot, probabilmente pensava a “Sister act” o pellicole simili. E l’azienda di patatine intendeva continuare con le provocazioni come quella di qualche anno fa con Rocco Siffredi a “giocare” con i doppi sensi della parola patata in un altro spot.

Ma il risultato se è accettabile al limite nella versione Rai, sul web invece è tutt’altro. Sui canali digitali è un’offesa a ciò che c’è di più sacro per milioni di italiani, anzi per 2,4 miliardi di cristiani nel mondo: il Cristo crocifisso e risorto che si fa presente nell’ostia consacrata. In quella pisside, ad ogni Messa nel mondo, infatti, non si ricorda semplicemente il comandamento lasciato da Gesù agli apostoli nell’ultima cena, ma avviene una consacrazione che trasforma del pane nel corpo stesso di Cristo, di cui i credenti si cibano per essere con lui, appunto, in comunione. Più che uno spot, quello di amica chips è uno “sputo”, come quello dei soldati romani a Gesù prima della crocifissione. Non proprio una buona pubblicità per una marca di patatine fritte. Tanto che a rendersene conto sono state per prime le reti televisive che hanno chiesto la modifica dello spot.
 
tutto fa brodo... purché se ne parli...
 
Sinceramente, pur essendo credente e praticante, non mi sento offeso. Però, visto che ogni cosa che offende altre religioni sono sempre lesti a alzare un polverone assurdo (si è arrivati a coprire le croci nei cimiteri), mi auguro che si reagisca con la stessa misura
 
A me dello spot in particolare importa una cippa, come importa una cippa quando i comici pendono in giro i cattolici e le loro usanze.
Solo che mi pare che tutti siano monotematici, mentre mi piacerebbe vedere altrettanti spot o derisioni nei confronti dei musulmani, del loro profeta, delle loro regole etc.


Andrea
 
A me dello spot in particolare importa una cippa, come importa una cippa quando i comici pendono in giro i cattolici e le loro usanze.
Solo che mi pare che tutti siano monotematici, mentre mi piacerebbe vedere altrettanti spot o derisioni nei confronti dei musulmani, del loro profeta, delle loro regole etc.


Andrea
Eh...non creto.. neppure se vedo
 
Non comprare il prodotto é la reazione migliore a questa schifezza, anzi molto proficuo sarebbe lamentarsi con il rivenditore e minacciare il cambio di negozio o supermarket se vendono la marca in questione, anche inviare mail di protesta al produttore sarebbe utile.

Devono imparare a rispettare la gente e ancor di più i clienti.
 
Grande Amica Chips corro a comprare.
 
A me dello spot in particolare importa una cippa, come importa una cippa quando i comici pendono in giro i cattolici e le loro usanze.
Solo che mi pare che tutti siano monotematici, mentre mi piacerebbe vedere altrettanti spot o derisioni nei confronti dei musulmani, del loro profeta, delle loro regole etc.


Andrea
ma chi allà al bar?
intoccabile:D:D:P
 
Non comprare il prodotto é la reazione migliore a questa schifezza, anzi molto proficuo sarebbe lamentarsi con il rivenditore e minacciare il cambio di negozio o supermarket se vendono la marca in questione, anche inviare mail di protesta al produttore sarebbe utile.

Devono imparare a rispettare la gente e ancor di più i clienti.
vedrai che succederà il contrario tutti compreranno il prodotto e non andranno + in chiesa
dimenticavo di dire: per confessarsi e prendere l'assoluzione
 
Ultima modifica:
Durante il ramadam è consentita la satira sui cattolici per nutrire ed appagare l'animo :D

mxb
 
Come hanno fatto già notare alcuni utenti, lo spot è abbastanza irrispettoso verso la religione Cattolica (e se lo dico io...) naturalmente non ci sono particolari critiche perché siamo in una società per lo più atea o comunque che non vive la religione in modo "integralista" per così dire.
Inutile dire che nessuno ci prova a fare spot di questo tipo che ridicolizzano le altre religioni che contano su molti fanatici che arriverebbero anche alla violenza fisica per cose del genere e già questa se vogliamo è una mezza sconfitta.
Poi detto francamente le loro patatine non mi sono mai piaciute.
 
potevano farlo per il ramadan oggi è l'ultima notte...... aaa con l'islam è meglio non scherzare
 
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