Lotto elettorale

La mia impressione è che Giggino sia il tipico furbetto dalla smisurata ambizione. Sa bene che non ci potrebbe essere nessun RdC, le nostre finanze non lo consentono; Bruxelles, tra l’altro, ha già messo le mani avanti per una manovra correttiva a salvaguardia dei conti. Ma i voti Giggino li ha già incassati, vuole andare al governo perchè un risultato del genere potrebbe non ripetersi più, trasformarsi in Mr. Tsipras e sistemarci per le feste….:eek:
 
Corrono voci di trattative sotterranee tra M5S e PD, tra l'altro, sempre secondo le stesse voci, apprezzate da un Capo dello Stato alla ricerca di una soluzione del rebus post elettorale.

Ci credo poco sia alla prima cosa sia alla seconda, vediamo perché.

Riguardo le trattative o contatti possono tranquillamente esserci ma difficilmente porteranno a qualcosa.

Primo, per un motivo numerico, cioè perché ci sia una maggioranza salda bisogna che il PD accetti tale soluzione in modo compatto senza o con poche defezioni (cosa di cui dubiterei fortemente).

Secondo, il gruppo parlamentare PD che esce da queste elezioni è un gruppo in cui, come si sapeva, sono sovrarappresentate le regioni rosse, trovano discreta rappresentanza le regioni del Nord mentre invece sono sottorappresentate ( causa terremoto elettorale) le regioni del Sud. Ora da chi vengono le proposte di apertura al M5S? In particolare da Emiliano, cioè da una componente meridionale del PD che, anche legittimamente, cerca di inseguire un elettorato che si è spostato massicciamente sul M5S.
Benissimo, ma perché quell'elettorato si è spostato massicciamente sul M5S? Risposta facile: il reddito di cittadinanza, ed è anche una cosa comprensibile, in aree economicamente depresse tale misura fa molta presa elettorale.
Ora un reddito di cittadinanza minimamente serio e sufficientemente ampio da coprire una parte delle richieste emerse dal voto implica il reperimento di alcune decine di miliardi di euro, in larga misura con aumento della pressione fiscale.
Ecco io proprio non ce li vedo i parlamentari PD del Centro Nord (ormai stragrande maggioranza) aumentare le tasse ai loro elettori per mandare soldi a Sud.

Terzo, se il PD sostiene un governo M5S e questo non funziona, in caso di tornata elettorale il PD rischia la distruzione totale.
Il PD può accettare una collaborazione con il M5S solo in caso in cui quest'ultimo ne riconosca la leadership (cosa ovviamente impossibile), oppure (e sarebbe rischioso per il PD) nel caso il M5S accettasse un rapporto paritario (cosa quasi altrettanto impossibile).


Riguardo l'apprezzamento del Capo dello Stato circa questi contatti in vista della formazione di una maggioranza M5S PD ci credo poco per un motivo molto semplice.
Se questa maggioranza nasce e poi non funziona, Mattarella in caso di elezioni rischia di trovarsi un paese con il CD al 55/60% con un Nord (qualora approvato un reddito di cittadinanza che aumenta la pressione fiscale ovviamente soprattutto a Nord) dove la Lega va oltre il 50% ed il CD attorno al 65/70%. Ora è vero che Mattarella è siciliano, e magari l'aria che tira nel Settentrione non la percepisce, però sicuramente qualche suo collaboratore glielo farà notare, o almeno voglio sperare.
...che ci scappi stavolta ma sul serio ampia autonomia per le regioni virtuose e una bella zavorra tipo palla al piede per il Sud,ne vedremo delle belle da qui in avanti :D
 
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La mia impressione è che Giggino sia il tipico furbetto dalla smisurata ambizione. Sa bene che non ci potrebbe essere nessun RdC, le nostre finanze non lo consentono; Bruxelles, tra l’altro, ha già messo le mani avanti per una manovra correttiva a salvaguardia dei conti. Ma i voti Giggino li ha già incassati, vuole andare al governo perchè un risultato del genere potrebbe non ripetersi più, trasformarsi in Mr. Tsipras e sistemarci per le feste….:eek:


Discorso M5S. Il M5S non si aspettava un risultato di tale entità (stesso discorso che nel 2013): nessun sondaggio ne dava indizio, altrimenti avrebbero fatto le liste in modo diverso (candidando gli uninominali del Sud in posizioni di rincalzo anche nei listini proporzionali del Centro Nord, invece che in quelli locali rischiando di perdere seggi).

Grillo, per me, non ha mai avuto intenzione di governare: situazione italiana troppo complessa e finanziariamente grave, personale politico M5S totalmente impreparato anche e soprattutto in rapporto alla situazione reale.

Discorso diverso per Di Maio: Grillo doveva (per motivi elettorali) trovare un candidato premier e alla fine la scelta è andata su Di Maio. Quest'ultimo si è tanto calato nella parte che è in piena ossessione da poltrona (potere) e con lui parte consistente del movimento.

Ora Grillo da un lato butta acqua sul fuoco (“Bravi ragazzi, ma non fate inciuci proprio ora. Tenete duro e non facciamoci cambiare”) dall'altro sostiene ( o fa finta) di sostenere il movimento alla ricerca di una maggioranza. Grillo, spera che non si trovi alcuna maggioranza a sostegno di questo governo e si appresta a fare da "psicologo" a Di Maio e movimento in caso si infranga il sogno di potere.

Il progetto originario di Grillo e Casaleggio era diverso, poi c'è stato il grosso ed inaspettato risultato del 2013 che ha costretto Grillo a navigare su rotte impreviste, poi con la morte di Casaleggio il movimento ha perso l'ideologo, l'ufficiale di rotta, da allora Grillo naviga a vista cercando di "incasinarsi" il meno possibile. Grillo non esclude un governo M5S, ma la situazione ottimale per lui è tipo Syriza cioè dopo un eventuale crollo, cioè post crollo non pre e forse neanche durante crollo (in modo che al movimento non possa essere attribuita alcuna colpa circa la situazione).
 
...che ci scappi stavolta ma sul serio ampia autonomia per le regioni virtuose e una bella zavorra tipo palla al piede per il Sud,ne vedremo delle belle da qui in avanti :D


Dici che se non ottengono il reddito di cittadinanza fanno la secessione? :eek:
 
...che poi non sono assolutamente capaci di una seria e costruttiva analisi :D
il governo lo farà come al solito la BCE e loro tutti intenti senza sosta e senza freni a tirare di fioretto :o
 
...che poi non sono assolutamente capaci di una seria e costruttiva analisi :D
il governo lo farà come al solito la BCE e loro tutti intenti senza sosta e senza freni a tirare di fioretto :o


Infatti finché non mi caccerete via, si sta meglio di qua ....

Comincio a pensare che alcuni utenti siano pagati da "soggetti politici" in funzione di numero thread aperti, messaggi, visualizzazioni.

A volte sembra una lotta per la conquista del territorio (prima pagina) con tentativo di affossare i thread nemici in pagine successive: a inizio mattinata valanghe di thread nuovi poi (arrivati al limite individuale di aperture) recupero di thread amici, ovviamente gli avversari reagiscono allo stesso modo ....hai presente i criceti che girano vorticosamente nella ruota, ecco questa è l'immagine che mi sovviene ...
 
Ultima modifica:
...foto perfetta OK!
 
Alla ricerca della maggioranza perduta - 2° aggiornamento (10 marzo)

Ero incerto se scrivere due righe perché effettivamente c'è poco da scrivere, nel senso che nel frattempo non è emerso nulla di significativo.

Quindi alcune osservazioni più qualche sensazione (nulla di certo):

A) Il PD discute internamente ma l'unica cosa su cui sembrano compatti (tranne Boccia, Emiliano e Chiamparino le cui aperture sembrano dettate da esigenze territoriali) è il rifiuto di collaborare con M5S e Lega accettandone la leadership; durerà questa posizione? Non lo so, però se accettano di trattare da posizioni di debolezza si suicidano: devono essere gli altri ad andare con il cappello in mano.

B) pare che le prime timide esplorazioni reciproche tra Lega e M5S non abbiano portato a nulla: Salvini c'ha molto da perdere e poco da guadagnare (anche nell'improbabilissima ipotesi che il M5S appoggi o lasci passare un governo Salvini c'è sempre il reddito di cittadinanza che costituisce un grosso problema).

C) alcuni paventano che Berlusconi possa andare all'acquisto di parlamentari in particolare M5S per fare partire il governo Salvini. Non ci credo. Berlusconi è possibile che vada alla ricerca di parlamentari, ma per fare partire un "suo" governo, cioè Tajani o Frattini (o qualcun altro dei suoi), al limite Maroni.

D) il soggetto più abile in questa partita a poker (o nelle trattative in genere) resta Berlusconi che sta nascosto come un koala lasciando gli altri azzannarsi reciprocamente mentre lui non ha praticamente scoperto alcuna carta.

E) è molto probabile che il primo soggetto che farà o sarà costretto (mandato di Mattarella) a fare una mossa chiara si bruci, per cui non è da escludere che il CD preferisca andare alle consultazioni presidenziali separatamente cedendo di buon grado la mossa iniziale al M5S.

F) qualora si verifichi il punto E) cioè incenerimento di Di Maio, è altamente probabile l'incenerimento successivo di Salvini (combinazione azione M5S più PD) per cui è anche possibile che quest'ultimo cerchi di sfilarsi da un mandato esplorativo.

G) in prima battuta sia Di Maio che Salvini qualora i Presidenti delle Camere siano un grillino o un leghista (cioè del loro partito), o comunque un soggetto non papabile di incarico pieno, potrebbero preferire un mandato esplorativo affidato a quest'ultimo invece che scendere direttamente in campo loro.

Quindi per così dire melina fino all'elezioni dei Presidenti delle Camere.

Poi però entro il 10 aprile il Governo (in questo caso Gentiloni al 99%) dovrà presentare alle Camere il Def (documento di economia e finanza) che dovrà essere approvato e mandato a Bruxelles. L'attuale Governo ha lasciato intendere che presenterà un documento piuttosto neutro, cioè per semplificare non contenente nuovi impegni, starà al Parlamento eventualmente modificarlo facendo emergere una maggioranza (sempre che ci riesca).

Mr Spread sta a guardare pronto a sponsorizzare un governo tecnico o comunque non "fantasioso".

Infine, anche se mi sto ripetendo, il M5S con il reddito di cittadinanza ha involontariamente costruito una bomba a cui gli elettori hanno tolto la spoletta. Ora è da capire a quale tra gli attori in campo esploderà in mano. Chiunque si allea con il M5S si prende la bomba .
 
...bomba notevole la cui potenziale deflagrazione spingerà il Movimento Maoista praticamente sottozero :D
 
Infine, anche se mi sto ripetendo, il M5S con il reddito di cittadinanza ha involontariamente costruito una bomba a cui gli elettori hanno tolto la spoletta. Ora è da capire a quale tra gli attori in campo esploderà in mano. Chiunque si allea con il M5S si prende la bomba .

Certo, quegli elettori metteranno all'incasso la cambiale e se non sarà onorata saranno guai. Il Pd anche oggi è stato irremovibile e appare altrettanto chiaro che rimarrà all'opposizione senza la minima esitazione. Un'altra cambiale non di trascurabile consistenza sarà la flat-tax al 15%, assolutamente inattuabile. Ma nel campo avverso al movimiento, lo sappiamo, si sono sempre dimostrati molto più tolleranti...:asd:
 
Certo, quegli elettori metteranno all'incasso la cambiale e se non sarà onorata saranno guai. Il Pd anche oggi è stato irremovibile e appare altrettanto chiaro che rimarrà all'opposizione senza la minima esitazione. Un'altra cambiale non di trascurabile consistenza sarà la flat-tax al 15%, assolutamente inattuabile. Ma nel campo avverso al movimiento, lo sappiamo, si sono sempre dimostrati molto più tolleranti...:asd:


L'elettorato di CD è fatto principalmente da 2 tipi di elettori: gente che pensa agli affari suoi ed illusi.

I primi sanno che l'abolizione della Fornero, del job act, la flat tax, il ritorno alla Lira, ecc. sono cose difficilmente attuabili (magari con alcune sono anche d'accordo con altre meno) per cui più di tanto non se ne preoccupano.

I secondi hanno una memoria molto corta per cui tra 2 mesi se si formasse un governo di CD con adeguata campagna mediatica non si ricorderebbero neanche più della flat tax e dell'invasione straniera, in caso contrario colpa dell'Europa che non ci lascia mantenere le promesse.

A memoria Berlusconi ha promesso: nel 1994 una svolta liberale Tatcheriana, nel 2001 un abbattimento della pressione fiscale di 10 punti con IRPEF a 2 aliquote (23% e 33%) e abolizione IRAP, nel 2008 riduzione aliquote e "quoziente familiare" oltre al mantra IRAP.

Hai visto qualcosa di sostanzioso?

C'abbiamo ancora il problema Alitalia :wall: :censored:...... Si fosse fatto gli azz. suoi.



Ps arrivano bollini verdi, colgo l'occasione per ringraziare.
 
A memoria Berlusconi ha promesso: nel 1994 una svolta liberale Tatcheriana, nel 2001 un abbattimento della pressione fiscale di 10 punti con IRPEF a 2 aliquote (23% e 33%) e abolizione IRAP, nel 2008 riduzione aliquote e "quoziente familiare" oltre al mantra IRAP.

Qualsiasi persona normale proverebbe non dico vergogna, ma almeno
un po' di imbarazzo nel vedere gli stessi proclami ripetuti per anni e tuttora sparsi nel web....:D

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Alla ricerca della maggioranza perduta - 3° aggiornamento (13 marzo)

Dubbio strategico. Continua la pressione del M5S sul PD. Ora i numeri sono tali che se il PD non vota in maniera compatta o quasi a favore del M5S i numeri non sono sufficienti.

Poiché non si può pensare ad un atteggiamento favorevole di Renzi e dei Renziani nei confronti del M5S soprattutto al Senato ne consegue che questa pressione può avere un altro scopo.

L'intenzione potrebbe essere quella di spaccare il PD e cercare una veloce tornata elettorale in cui un PD diviso internamente finirebbe per essere sbriciolato dagli elettori e mangiato dal M5S
 
Alla ricerca della maggioranza perduta - 4° aggiornamento (19 marzo)

E' un po' che non scrivo anche perchè effettivamente c'è poco da scrivere: in questi giorni l'unica cosa che mi sembra emersa con chiarezza è la presa d'atto da parte del Presidente della Repubblica dell'indisponibilità del PD a sostenere un Governo Di Maio ( o indirettamente /Salvini).

Per il resto nulla di chiaro, a sensazione i principali attori:

A) Mattarella vorrebbe:
1) confermare il governo Gentiloni trovandogli una maggioranza assoluta (o perlomeno relativa con astensione di qualcuno, in particolare M5S), siamo ai limiti di mission impossible;
2) fare un governo tecnico o del Presidente poco connotato politicamente, allo stato attuale quasi mission impossible;
3) governo istituzionale dopo però aver visto chi verrà eletto alle presidenze delle Camere;
4) governo di un moderato di CD (TAJANI o altri) con appoggio/astensione PD; in questo caso a Salvini saranno richiesti passi indietro;
5) se nessuna di queste ipotesi si verificherà, Mattarella prenderà atto della scarsa collaborazione delle forze che hanno vinto le elezioni (M5S e Lega) a cui spetta l'onere di farsi carico della governabilità e agirà di conseguenza: farà pressioni su di esse affinchè facciano un governo insieme, ben sapendo che questo governo difficilmente durerà a lungo ma porterà sia la Lega che il M5S a perdere parlamentari e a creare le condizioni per un suo superamento.

L'ipotesi che Lega e M5S si mettano d'accordo per modificare la legge elettorale a proprio vantaggio è possibile, ma se del caso è altamente probabile che Mattarella gliela rimandi indietro chiedendogli ( in particolare alla Lega che ha approvato il Rosatellum) di trovare in Parlamento un' ampia maggioranza, comparabile dimensionalmente a quella che aveva approvato il Rosatellum appunto.

B) Di Maio ha poche carte da giocare: la contrapposizione frontale e mancanza di collaborazione nei confronti degli altri partiti nella scorsa legislatura lo costringe a una posizione di isolamento dalla quale è diffile uscire se non pagando un prezzo elevato.
Non è neanche da escludere che pur di portare a casa qualcosa, decida di sacrificare (tra reddito di cittadinanza e presidenza del consiglio) una cosa in funzione dell'altra, per esempio appoggio a Gentiloni o Salvini in cambio del reddito di cittadinanza (proposte che al 99% gli verranno mandate indietro).

C) Salvini è quello che si trova nella posizione più complicata perchè, se riconosce di non essere in grado di trovare una maggioranza, di fatto abdica dalla leadership del CD rimettendo in gioco Berlusconi, se tenta l'accordo con il M5S rischia il suicidio politico.
In questo contesto potrebbe anche fare un pensierino alla Presidenza del Senato ( cosa che aprirebbe la strada ad un governo Tajani o simile, togliendo le castagne dal fuoco a sé e a Mattarella, Berlusconi ed al PD).

D) Berlusconi sta a guardare sapendo che, a meno che non nasca un governo PD M5S, alla fine tutti devono fare i conti con lui.

E) il PD ha un solo problema: stare compatto. Se ci riescono, nel giro di qualche mese saranno parte determinante di qualche maggioranza a loro scelta.
 
Nel frattempo...

La classe politica più scalcinata e dilettantesca dal dopoguerra, continua con i suoi giochetti sulla pelle degli italiani. Non uno di questi improvvisati, si è degnato di ricordare che la bancarotta dello Stato è stata finora evitata grazie ai SOLI massicci acquisti di nostri tds da parte della Bce di Mario Draghi e che tra poco potrebbero terminare. Aste che ammontano mediamente a 7 miliardi la settimana. BlackRock, una delle più importanti società di gestione del risparmio negli Usa, mette in guardia…

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BLACKROCK NEGATIVA SULL’ITALIA. ALLARME SU BTP E PIAZZA AFFARI

L'apparente mare calmo sui mercati italiani dopo le elezioni politiche italiane rischia di incresparsi. Borsa e titoli di Stato continuano a reggere sui livelli pre-voto. Ma i segnali che arrivano dai grandi investitori di oltreoceano non sono più positivi. Anzi. L'allarme più recente lo ha lanciato il grande fondo Usa BlackRock che ha preannunciato di assumere una posizione «underweight» (sottopesare) sui titoli di Stato italiani. Secondo Scott Thiel, vice responsabile per gli investimenti di Blackrock, l'esito delle elezioni del 4 marzo in Italia «è stato il peggior risultato possibile e ancora i mercati non hanno reagito per niente» ha detto Thiel, aggiungendo: «Se i timori e le paure non colpiscono i titoli di Stato italiani, cosa lo farà? Io penso che succederà, insieme al più ampio effetto combinato legato alla fine del Quantitative easing».

L'orientamento di BlackRock è importante perché non si tratta di uno dei tanti fondi internazionali ma del principale investitore Usa di lungo periodo in Italia. Un suo cambiamento di umore sul nostro Paese può avere effetti negativi sui corsi dei titoli di Stato ma anche, e forse soprattutto, sulla Borsa essendo azionista con quote intorno al 5% di tutte le maggiori banche italiane (a partire da Intesa e UniCredit) e delle principali blue chip pubbliche e private.

Le incertezze sulla formazione del nuovo Governo italiano hanno già determinato prese di posizione problematiche anche da parte delle grandi società di rating. I rischi per l'Italia del post-elezioni, ancora non visibili sulle quotazioni di azioni e BTp, sembrano crescere nella testa dei grandi fondi internazionali. Che in questi giorni stanno valutando se ribaltare le posizioni «lunghe» sull'Italia e porsi in scia a chi, come l'hedge fund Usa Bridgewater, già da ottobre si è posizionato allo scoperto contro le azioni italiane. Uno strano rumore di fondo anti-Italia si sta facendo largo sui mercati. Istituzioni, Autorità, partiti e parlamentari italiani presto potrebbero doverne tenere conto.

BlackRock negativa sull’Italia. Allarme su BTp e Piazza Affari - Il Sole 24 ORE
 
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